EINASTO il superammasso grande 360 milioni di anni luce

Il superammasso Einasto appena scoperto che misura l'incredibile larghezza di 360 milioni di anni luce e ospita 26 quadrilioni di stelle (un quadrilione è pari in Italia a un milione di miliardi)! 

Modello tridimensionale dell’asteroide (357) Ninina

Gli astronomi impiegano diverse tecniche (dirette o indirette) per studiare e determinare la forma degli asteroidi, ciascuna di queste presenta vantaggi e svantaggi che le fanno preferire in specifici campi di applicazione. Tra queste tecniche troviamo le misurazioni radar, l'utilizzo di immagini ottenute da sonde spaziali  e l'inversione delle curve di luce. Il 3D Asteroid Catalogue (https://3d-asteroids.space/) riporta i modelli tridimensionali di circa tremila asteroidi, ottenuti con l’utilizzo di queste diverse tecniche.

Abbonati a Coelum IN OMAGGIO FUTURI

Di fronte all’escalation bellica in un quadro globale reso critico dagli effetti dell’Antropocene, il termine “policrisi” ha iniziato a imporsi per designare un presente e soprattutto un futuro di crisi sistemiche del sistema internazionale. I multipli scenari di guerra in atto o in potenza politicizzano con altri mezzi – cioè, militari – le numerose linee di frattura dello scenario politico internazionale, polarizzandole in modo radicale e riducendo drammaticamente gli spazi di mediazione. Ma maggiore è la crisi istituzionale internazionale, maggiore è il bisogno di una democratizzazione formale e sostanziale delle istituzioni e degli attori, compresi quelli della società civile internazionale: rimettere al centro questo tema è essenziale per non rassegnarsi a un futuro di militarismo, autoritarismi e nuovi nazionalismi/suprematismi, peraltro potenzialmente o di fatto trasversali ai regimi politici. I Futures Studies possono contribuire a smontare il fatalismo deterministico e mettere al centro, anche e soprattutto per l’ordine politico globale, un’idea di futuro desiderabile verso cui muoversi con rinnovata consapevolezza.

Allarme ghiaccio: Task force Euclid (ma è già tutto previsto)

Alcuni strati di ghiaccio d’acqua – parliamo di uno spessore paragonabile alla larghezza di un filamento di DNA – stanno iniziando a influenzare la visione di Euclide ; un problema comune per i veicoli spaziali nel freddo gelido dello spazio, ma particolarmente invasivo per questa missione tanto sensibile da indagare la natura dell'Universo oscuro. Dopo mesi di ricerca, i team Euclid in tutta Europa entrano in gioco testando una procedura di nuova concezione per sbrinare l'ottica della missione. In caso di successo, come si sta verificando, le operazioni convalideranno il piano delle squadre di missione di mantenere il sistema ottico di Euclid quanto più libero possibile dai ghiacci per il resto della sua vita in orbita.

Raggio Laser nello Spazio fino a 16 milioni di km

La NASA ha inviato e ricevuto con successo un messaggio trasmesso con un raggio laser dallo spazio profondo (da 16 milioni di chilometri) : un passo enorme verso il futuro delle comunicazioni spaziali.  Si tratta di circa 40 volte più lontano della Luna dalla Terra.

Nuova teoria post-quantistica della gravità rigetta l’esistenza della materia oscura

Da anni gli scienziati cercano di conciliare la relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica in una teoria unificata, la gravità quantistica, nella speranza di individuare un unico formalismo matematico capace di spiegare i fenomeni fisici sia su larga che su piccola scala. L’insuccesso degli innumerevoli tentativi finora effettuati ha indotto il fisico inglese Jonathan Oppenheim a domandarsi se quantizzare la gravità sia realmente la mossa giusta: perché, al contrario, non concentrarsi soltanto sulla gravità, modificando la relatività generale? Da qui la proposta di una nuova teoria post-quantistica della gravità, che sembra escludere l’esistenza della materia oscura.

L’asteoride (6086) Vrchlicky è binario: uno straordinario successo per gli astrofili italiani

(6086) Vrchlicky è binario è arrivata la conferma dopo il lavoro di analisi e studio svolto dalla sezione asteroidi UAI e i numerosi osservatori affiliati.

Webb scruta i viticci di NGC 604

Due nuove immagini ottenute dalla NIRCam (Near-Infrared Camera) e dal MIRI (Mid-Infrared Instrument) del James Webb Space Telescope della NASA/ESA/CSA mostrano la regione di formazione stellare NGC 604, situata nella Galassia del Triangolo (M33), 2,73 milioni di luci -anni di distanza dalla Terra. In queste immagini, bolle cavernose e filamenti di gas estesi disegnano un arazzo di nascita stellare.

Antenne astrometriche per onde gravitazionali

Un nuovo principio di rilevazione delle onde gravitazionali, basato sulla misura delle variazioni da esse indotte sulle distanze angolari fra le stelle, promette di fornire un approccio complementare a quello degli interferometri lineari. Ne parliamo con Mariateresa Crosta dell’Istituto nazionale di astrofisica, prima autrice dell’articolo che descrive l’idea, pubblicato la settimana scorsa su Scientific Reports.

Immagini straordinarie del processo di formazione dei pianeti catturate dal Very Large Telescope (VLT)

In una serie di studi, un team di astronomi ha gettato nuova luce sull’affascinante e complesso processo di formazione dei pianeti. Le straordinarie immagini, catturate utilizzando il Very Large Telescope dell'Osservatorio Europeo Australe (VLT) in Cile, rappresentano una delle più grandi indagini mai effettuate sui dischi di formazione dei pianeti. La ricerca riunisce le osservazioni di oltre 80 giovani stelle che potrebbero avere pianeti in formazione attorno a loro, fornendo agli astronomi una ricchezza di dati e approfondimenti unici su come nascono i pianeti in diverse regioni della nostra galassia.

Feedback Stellare e Formazione Stellare: Il Ruolo delle Regioni HII nelle Galassie

Le regioni HII sono nubi di idrogeno ionizzato prodotte dalla radiazione UV emessa dalle stelle giovani e massicce. Esse sono dunque direttamente collegate alle zone di formazione stellare, dove tali stelle nascono ed evolvono rapidamente: questo veloce sviluppo porta però con sé una serie di effetti sull’ambiente circostante che va sotto il nome di feedback stellare. La difficoltà nello stabilire una relazione tra formazione stellare, regioni HII e associato feedback nei vari tipi di galassie ha incentivato la realizzazione di uno studio sui diversi meccanismi di feedback stellare pre-supernova nelle galassie nane starburst, tipicamente escluse dai cataloghi spettroscopici. Grazie ai promettenti risultati ottenuti dai ricercatori si ricavano importanti informazioni per implementare una modellistica più completa e accurata della formazione stellare nelle galassie in funzione delle proprietà delle regioni HII in esse presenti.

News da Marte #26

In questa puntata riprendiamo la ricostruzione degli eventi che hanno portato al termine della missione di Ingenuity con nuove immagini e nuovi video. Vediamo anche un problema di Perseverance con il tappo della camera SHERLOC e recenti osservazioni solari eseguite dal rover. Si parte!

Odysseus mantiene le comunicazione con la terra

Il lander lunare "Odysseus" della società americana Intuitive Machines è stato fotografato dal satellite lunare Lunar Reconnaissance Orbiter il 24 febbraio durante un sorvolo del Polo Sud lunare nel sito Malapert A luogo scelto per l'atterraggio

Il problema dei tre corpi: una nuova speranza per la dinamica stellare

Il problema dei tre corpi, nato con la teoria della gravitazione newtoniana, rimane ad oggi una delle questioni aperte più complesse in dinamica stellare, la branca dell’astrofisica che studia gli effetti generati dal moto delle stelle e la loro influenza sull’ambiente circostante. La difficoltà nell’individuare una trattazione matematica ad hoc che sia al contempo efficace e poco dispendiosa dal punto di vista computazionale ha sempre introdotto forti limitazioni nell’analisi di certi fenomeni, come la formazione binaria a tre corpi. Ma, se in passato ciò ha costituito un ostacolo quasi insormontabile, ora un ritrovato spirito combattivo sembra diffondersi nel mondo della ricerca grazie alla pubblicazione di un nuovo codice simulativo basato su un metodo d’integrazione diretta all’avanguardia.
Odysseus passa sopra il lato vicino della Luna dopo l'inserimento nell'orbita lunare il 21 febbraio. Il lander fino al 21 febbraio ha goduto di ottima salute. Crediti: Intuitive Machine

Allunaggio di successo per il lander lunare privato “Odysseus” di Intuitive Machines

Il lander lunare "Odysseus" della società americana Intuitive Machines è atterrato con successo sulla Luna nella notte tra il 22 e il 23 febbraio, diventando il primo lander commerciale a raggiungere la superficie lunare.

Neutrino sterile e materia oscura: un nuovo modello per il centro galattico

La natura elusiva della materia oscura rende difficile ottenere prove della sua esistenza e determinarne la composizione sfruttando le sue manifestazioni gravitazionali: per questo motivo metodi di rilevamento di tipo indiretto, tipici della fisica astroparticellare, stanno acquisendo sempre maggiore importanza. Essi si basano sull’individuazione di fenomeni che interesserebbero le ipotetiche particelle costituenti la materia oscura, come decadimenti e annichilazioni: tra questi, il decadimento a due corpi dei neutrini sterili sembra essere responsabile dell’aumentata emissione X osservata sia nell’alone che attorno al centro galattico. Uno studio, che combina l’utilizzo di vari modelli teorici per riprodurre il profilo di densità della materia oscura nella Via Lattea e le predizioni sugli esiti delle future osservazioni con il nuovo telescopio XRISM, fornisce predizioni sul flusso di decadimento di neutrini sterili nella Galassia che ci si aspetta di misurare entro i prossimi 15 anni.

L’Oggetto più Luminoso mai Osservato

Utilizzando il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (l'Osservatorio Europeo Australe), alcuni astronomi hanno caratterizzato un quasar brillante, trovando che non solo è il più brillante della sua classe, ma anche l'oggetto più luminoso mai osservato. I quasar sono i nuclei luminosi di galassie distanti e sono alimentati da buchi neri supermassicci. La massa del buco nero di questo quasar da record cresce dell’equivalente di un Sole al giorno, rendendolo il buco nero con la crescita più rapida trovato fino a oggi.

Williamina Fleming la Signora delle Stelle

Williamina la prima “computatrice di Harvard” (Harvard Computers) Williamina Fleming nacque a Dundee, il 15 maggio 1857 e fu un’astronoma inglese. Come spesso accadeva alle...

Il 1998, l’anno più lussurioso

Per l’astronomia fu un anno decisamente denso, che vide, fra le altre cose, una eclissi solare totale, una eclissi solare anulare e ben tre eclissi lunari penombrali. Le missioni spaziali la fecero da padrone.

Non solo stelle! Oggetti binari a contatto nel Sistema Solare

In astrofisica la binarietà è tipicamente associata alle stelle… ma in realtà non è così! Oggetti di natura binaria esistono invero anche all’interno del Sistema Solare: si tratta dei cosiddetti oggetti binari a contatto. Essi sono asteroidi, comete e corpi appartenenti alla fascia di Kuiper formati da due agglomerati di detriti distinti che finiscono per fondersi a causa della reciproca attrazione gravitazionale, senza però perdere la loro forma caratteristica. Uno studio teorico prova dunque a fare chiarezza sulle proprietà fisiche che tali oggetti devono avere per sopravvivere al processo di fusione in forma binaria.

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