Nel vasto panorama dei quasi 6.000 esopianeti scoperti finora, ce ne sono alcuni che sembrano voler sfidare le regole, anche se non esiste nessuna regola nel Cosmo.
È il caso di 14 Herculis c, un gigante gassoso descritto dai ricercatori come anormale, caotico e fuori dagli schemi, insomma con un bel caratteraccio.
Ma oggi, grazie alle straordinarie capacità del James Webb Space Telescope (JWST) della NASA, quel caos inizia a prendere forma. Utilizzando lo strumento NIRCam (Near Infrared Camera) , Webb è riuscito a catturare un’immagine diretta di 14 Herculis c, uno dei due pianeti che orbitano intorno alla stella 14 Herculis, distante circa 60 anni luce da noi.
La cosa sorprendente non è solo la precisione dell’immagine, ma la natura stessa del pianeta: con una temperatura di appena-3 °C, è uno degli esopianeti più gelidi mai osservati in modo diretto.
Nella maggior parte dei casi, infatti, i pianeti ripresi finora sono molto caldi. Ma 14 Herculis c, con una massa pari a sette volte quella di Giove, appartiene a una categoria completamente diversa: vecchio, freddo e distante, un bersaglio finora quasi inaccessibile alla strumentazione astronomica.
I risultati sono stati accettati per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters e presentati durante il 246° congresso dell’American Astronomical Society, ad Anchorage, Alaska. Se il pianeta è straordinario, il sistema in cui si trova è ancora più singolare. A differenza del nostro Sistema Solare, dove i pianeti si muovono lungo orbite più o meno allineate, i due pianeti noti attorno a 14 Herculis non seguono lo stesso piano orbitale. Le loro traiettorie si incrociano, formando una sorta di “X” celeste attorno alla stella. È la prima volta che viene ottenuta un’immagine diretta di un pianeta all’interno di un sistema con orbite inclinate di ben 40 gradi tra loro.
Gli scienziati sospettano che l’origine di questo disordine risalga alla giovinezza del sistema: forse un terzo pianeta, ora scomparso, è stato espulso violentemente, alterando le orbite degli altri due e generando il caos che oggi possiamo osservare.
In un’epoca in cui si scoprono esopianeti ogni giorno, 14 Her c ci ricorda che alcuni mondi non si lasciano semplicemente scoprire: vanno compresi.