Per questa nuova avventura, il Team ShaRA ha scelto di esplorare un oggetto celeste dell’emisfero australe, tanto affascinante quanto poco comune: la nebulosa planetaria “Uovo di Pettirosso”. Il suo nome deriva dall’aspetto delicato e colorato che richiama quello delle piccole uova azzurre/verdi deposte dai simpatici pettirossi.
di Aldo Zanetti, Alessandro Ravagnin e ShaRA Team
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Il Target

L’immagine di partenza è stata acquisita da uno dei nostri membri attraverso il suo telescopio remoto situato in Cile, e condivisa con il resto del gruppo. Rispetto ai soliti progetti di team, questa volta abbiamo saltato a piè pari la fase iniziale (molto divertente e coinvolgente tra l’altro) di scelta del target avendo a disposizione questo bel set di dati e decidendo di adottare la Robin’s Egg come progetto ShaRA#11.3, parallelo al principale. Se qualcuno si stesse domandando che relazione c’è tra le varie fotografie che facciamo e la numerazione dei progetti ShaRA, ecco qua una veloce spiegazione: la numerazione principale XY (nel formato ShaRA#XY.Z) viene assegnata a ciascun nuovo progetto sviluppato secondo il workflow completo di ShaRA: proposta dei target da parte dei membri, votazione per selezionare il target principale, raccolta del budget, acquisizione dei dati, elaborazione collaborativa e creazione del superstack finale.
Le eventuali “derivazioni” indicate con Z (ad esempio ShaRA#11.1, 11.2, o l’attuale 11.3) nascono invece come ramificazioni del progetto principale, spesso sviluppate nell’attesa di completarlo. In questi casi, ci dedichiamo a target secondari seguendo un processo più snello, in cui alcuni passaggi iniziali del workflow (come la fase di votazione o la raccolta budget) vengono talvolta saltati per ragioni pratiche o di opportunità.
Ma vediamo quindi cosa è successo con ShaRA#11.3 e l’uovo del pettirosso…
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L’articolo è pubblicato in COELUM 274 VERSIONE CARTACEA
Robin’s Egg Gallery































