Le Teorie di Gravità Modificata
L’articolo di Antonio Pasqua esplora le principali teorie di gravità modificata, nate per spiegare l’Universo senza ricorrere a materia ed energia oscura. Dalla gravità f(R) e teleparallelica, alla gravità massiva, alle teorie di brane, fino alla gravità emergente di Verlinde, l’autore illustra come la ricerca moderna stia ridefinendo il concetto stesso di spazio, tempo e interazione gravitazionale.
MESSIER 24 M24 – Nube delle Caustiche
Messier 24, nota come Nube delle Caustiche, non è un ammasso ma una finestra nella Via Lattea che consente di osservare profondamente i bracci galattici fino a 16.000 anni luce di distanza. Situata nel Sagittario, è una delle regioni più dense e spettacolari del cielo estivo, ricca di ammassi, nebulose oscure e migliaia di stelle visibili anche con un semplice binocolo.
Gli esopianeti del cuore
Trent’anni dopo la scoperta di 51 Pegasi b, Nature celebra l’era degli esopianeti chiedendo agli astronomi di scegliere i loro preferiti. Dal “Giove caldo” che cambiò la teoria planetaria a TRAPPIST-1e, Kepler-16b e K2-18 b, ogni mondo racconta una diversa meraviglia del cosmo e il continuo stupore che accompagna la ricerca di altri mondi abitabili.
Cassini rivela nuova chimica complessa nell’oceano di Encelado
Una nuova analisi dei dati della missione Cassini, pubblicata su Nature Astronomy dal gruppo di Nozair Khawaja (Institute of Geological Sciences, Berlino), ha rivelato molecole organiche complesse nell’oceano sotterraneo di Encelado. La scoperta rafforza l’ipotesi che la luna di Saturno possa ospitare condizioni favorevoli alla vita.
Cronache (di rocce) Marziane
Flavio Castellani racconta le meteoriti marziane del gruppo SNC, dalle prime cadute storiche alle più recenti scoperte. Attraverso un viaggio tra analisi isotopiche, composizione minerale e curiosità, l’articolo rivela come questi frammenti raccontino l’evoluzione geologica di Marte e la connessione tra le ricerche terrestri e le missioni robotiche.
Cha J1107-7626: un pianeta errante che cresce a un ritmo record
Un team internazionale di astronomi, grazie al James Webb Space Telescope e al Very Large Telescope, ha osservato per la prima volta un evento di accrescimento esplosivo in un pianeta errante: Cha J1107-7626, nella regione Chamaeleon I a 500 anni luce da noi. Il pianeta, con massa tra 5 e 10 volte quella di Giove, tra la primavera e l’estate 2025 ha inghiottito enormi quantità di materia, aumentando notevolmente la sua luminosità per oltre due mesi.
Stregati dalla Luna – Torna la rassegna del CICAP dedicata al nostro satellite
Dal 26 settembre al 10 ottobre il CICAP, in occasione dell’Observe the Moon Night della NASA, promuove “Stregati dalla Luna – Verso la Luna e oltre”: eventi in tutta Italia per raccontare il nostro satellite tra scienza, storia, miti e complotti. Conferenze, osservazioni astronomiche, podcast e iniziative culturali per distinguere i fatti dalle leggende.
Il tempo degli anelli – Saturno in Opposizione
Il 21 settembre Saturno sarà in opposizione, visibile per tutta la notte nella costellazione dei Pesci. Con magnitudine 0,62 e diametro apparente di 19,45”, offrirà condizioni ideali per osservazioni e fotografie, con gli anelli quasi di taglio. Due giorni dopo sarà la volta di Nettuno, anch’esso in opposizione: un’occasione unica per gli appassionati di astronomia.
C/2025 R2 SWAN, UNA COMETA SORPRENDENTE
L’11 settembre è stata scoperta la cometa C/2025 R2 SWAN dall’astrofilo Vladimir Bezugly grazie ai dati della sonda SOHO. Inizialmente invisibile per la vicinanza al Sole, ha mostrato subito una notevole luminosità (7ª–8ª magnitudine). A ottobre raggiungerà la minima distanza dalla Terra (19 ottobre, 40 milioni km) con possibili picchi di 4ª–5ª magnitudine, promettendo osservazioni spettacolari.
M87*: i campi magnetici del buco nero cambiano volto
Nuove osservazioni del buco nero supermassiccio M87* con l’Event Horizon Telescope mostrano che i campi magnetici attorno all’orizzonte degli eventi cambiano nel tempo: spiralizzati in una direzione nel 2017, stabilizzati nel 2018 e invertiti nel 2021. Questa variabilità nella polarizzazione rivela un ambiente dinamico e in continua evoluzione. Crediti: EHT Collaboration.
Cerere, l’antico Mondo che poteva ospitare la vita
Cerere, pianeta nano della fascia principale, potrebbe aver ospitato oceani sotterranei e attività idrotermale tra 2,5 e 4 miliardi di anni fa. I dati della missione Dawn hanno rivelato sali brillanti e composti organici, indizi di un ambiente chimicamente attivo e potenzialmente abitabile. Un piccolo mondo con una storia geologica complessa e sorprendente.
Metalli di transizione: la nuova chiave per la vita nell’Universo
L’acqua e gli elementi base non bastano: la vita complessa dipende anche dai metalli di transizione, come ferro e molibdeno, indispensabili al metabolismo cellulare. La loro distribuzione cosmica è irregolare e legata a eventi rari, come supernovae e fusioni stellari. Per questo, valutare la “ricetta chimica” delle stelle diventa cruciale nella ricerca di mondi abitabili.
Il Museo di Scienze Planetarie: Tesoro Nascosto di Prato
Il Museo di Scienze Planetarie di Prato, nato negli anni ’90, ospita la più importante collezione italiana di meteoriti con oltre 600 esemplari, tra cui la siderite Nathan, condriti celebri, meteoriti marziane e lunari. L’allestimento moderno unisce didattica e ricerca, rendendo il museo un centro di riferimento internazionale per le scienze planetarie.
LE COMETE E L’ACQUA DELLA TERRA: 12P/Pons-Brooks
Una nuova ricerca guidata da Martin Cordiner (NASA) rivela che l’acqua nella cometa 12P/Pons-Brooks ha un rapporto deuterio/idrogeno quasi identico a quello degli oceani terrestri. Grazie a osservazioni ALMA e IRTF, lo studio rafforza l’ipotesi che alcune comete abbiano portato acqua e composti vitali sulla giovane Terra.
BD+05 4868 b: Un Esopianeta in Disintegrazione
BD+05 4868 b è un raro esopianeta in disintegrazione, scoperto dal team del Dr. Marc Hon (National University of Singapore) con il satellite TESS della NASA. Orbita la sua stella madre in appena 30,5 ore a 0,02 UA, subendo un intenso riscaldamento che vaporizza la sua superficie. La coda cometaria che ne deriva offre agli astronomi un’occasione unica per studiare i processi di distruzione planetaria.
3I/ATLAS: il nuovo visitatore interstellare catturato da Hubble
Il telescopio spaziale Hubble ha catturato un'immagine della cometa interstellare 3I/ATLAS il 21 luglio 2025, quando si trovava a 365 milioni di km dalla Terra. La cometa mostra un bozzolo di polveri a forma di goccia che si stacca dal nucleo ghiacciato. Le stelle di sfondo appaiono strisciate perché Hubble ha seguito il movimento della cometa.
MESSIER 23 M 23
Messier 23 ci riporta nuovamente agli ammassi aperti. Questa tipologia di oggetti celesti è formata da un gruppo (che può essere anche di migliaia) di stelle nate nello stesso periodo da una nube molecolare gigante. Un esempio facile da ricordare per questa categoria è l’ammasso delle Pleiadi (M45) nella costellazione del Toro.
Spettroscopia Amatoriale ad Alta Risoluzione
Lo SHG 700 permette di ottenere spettri ad alta risoluzione anche con strumenti amatoriali. L’articolo descrive l’evoluzione del setup, le tecniche di calibrazione e le osservazioni spettroscopiche su tre nebulose planetarie, dimostrando come oggi anche gli astrofili possano contribuire alla ricerca scientifica.
I vetri forgiati dal cielo
Il deserto arabo conserva i resti dell’impatto di Wabar, tra i più recenti sulla Terra. Vetri da impatto, come le tectiti e il Libyan Desert Glass, raccontano eventi catastrofici avvenuti in vari continenti. Studiarne forma, composizione e diffusione aiuta a comprendere la storia geologica e cosmica del nostro pianeta e i legami tra Terra e spazio.
Nuvole di PeVatroni Cariche di Pioggia Cosmica
L'origine dei raggi cosmici più energetici resta un mistero. Le supernove non bastano a spiegare l'intero spettro osservato: entra in scena la caccia ai PeVatroni, oggetti capaci di accelerare particelle fino al PeV. L’articolo esplora le potenziali sorgenti, l’astrofisica gamma e i contributi di osservatori come l’IAA e il CTAO.
GW231123: le Onde Gravitazionali da Buchi Neri Massicci Sfidano i Modelli di Formazione Stellare
La fusione GW231123 ha prodotto un buco nero di 225 masse solari, il più massiccio mai osservato con onde gravitazionali. L’evento sfida i modelli stellari esistenti e suggerisce una formazione tramite fusioni gerarchiche. Registrato da LIGO-Virgo-KAGRA, sarà al centro della conferenza GR24-Amaldi nel 2025.
Un nuovo visitatore interstellare? A11pl3Z si dirige verso il Sole
A11pl3Z, ora ufficialmente 3I/ATLAS, è un oggetto interstellare scoperto nel luglio 2025 dal telescopio ATLAS in Cile. La sua traiettoria iperbolica e la velocità elevata indicano un'origine esterna al Sistema Solare. Si tratta del terzo oggetto interstellare mai osservato, e il primo con dimensioni simili a una grande cometa.
MESSIER 22 M22
Messier 22 è uno degli ammassi globulari più vicini e luminosi visibili dalla Terra. Situato nella costellazione del Sagittario a circa 10.600 anni luce, ospita oltre 70.000 stelle, due buchi neri e una rara nebulosa planetaria. Osservato fin dal 1665, è un laboratorio ideale per studiare l’evoluzione stellare primordiale.
Uno Spazio da Regolare: il DDL italiano per l’economia extra-atmosferica
Lo spazio è oggi un motore di sviluppo economico, sociale e tecnologico. Il nuovo DDL italiano disciplina le attività private nello spazio, in linea con i trattati internazionali, puntando su autorizzazioni, responsabilità e immatricolazione. La Space Economy coinvolge PMI, innovazioni industriali e normative, generando ricadute concrete anche sulla Terra.
Un mondo freddo e ribelle: 14 Herculis c e il caos celeste rivelato da...
Nel vasto panorama dei quasi 6.000 esopianeti scoperti finora, ce ne sono alcuni che sembrano voler sfidare le regole, anche se non esiste nessuna...
JWST: Un tornado cosmico diretto verso una Galassia distante
Il telescopio spaziale James Webb ha immortalato HH 49/50, un oggetto di Herbig-Haro nella Nube del Camaleonte, dove getti di plasma da una giovane protostella colpiscono il gas circostante, creando strutture luminose. L'immagine mostra un deflusso che sembra puntare verso una galassia a spirale sullo sfondo, in un raro allineamento.
GALRSG – CACCIA ALLE SUPERNOVAE GALATTICHE CON L’OCCHIO VIGILE DEL VLT Survey Telescope (VST)
Il progetto GalRSG monitora centinaia di Supergiganti Rosse nella nostra Galassia per identificare segnali precursori di supernovae, sfruttando la sensibilità e il vasto campo del VLT Survey Telescope. L’obiettivo è studiare le ultime fasi evolutive delle stelle massicce e migliorare la nostra comprensione dei fenomeni pre-supernova.
OLTRE L’OMBRA i Nuovi Risultati dell’Event Horizon Telescope
L’Event Horizon Telescope ha rivelato la struttura del campo magnetico attorno a Sagittarius A*, mostrando per la prima volta linee di polarizzazione ordinate. Nuove immagini di M87*, NGC 1052 e nuclei attivi, insieme a tecniche avanzate, aprono prospettive uniche sull’evoluzione dei buchi neri e sulle leggi estreme della fisica.
PIANTARE PATATE SU MARTE – Agricoltura Spaziale
L’agricoltura spaziale è la chiave per la sopravvivenza nelle missioni su Luna e Marte: non solo cibo, ma rigenerazione di aria, acqua e benessere psicologico. L’intervista alla prof.ssa De Pascale esplora le sfide, le tecnologie e i progetti internazionali – molti dei quali italiani – che stanno preparando la strada alla coltivazione extraterrestre.
Il MULTIVERSO quali chiavi di lettura?
L’ipotesi del multiverso apre scenari in cui esistono infiniti universi, ognuno con leggi fisiche diverse. Dalla teoria dell’inflazione eterna alla meccanica quantistica e alla teoria delle stringhe, emergono visioni complementari. Alcuni studi recenti suggeriscono che la vita potrebbe svilupparsi anche in universi con parametri diversi dal nostro.
Quando un quasar spegne la nascita delle stelle: un’eccezionale fusione galattica a 11 miliardi...
Un team internazionale ha osservato una fusione galattica a 11 miliardi di anni luce in cui la radiazione di un quasar trasforma il gas molecolare della galassia compagna, impedendo la formazione stellare. Lo studio rivela come i quasar possano alterare la struttura interna del gas e influenzare l’evoluzione galattica.
Venti Estremi dal Quasar PDS 456: Nuovi Dati da XRISM
Grazie al satellite XRISM e allo spettrometro ad alta risoluzione Resolve, un team internazionale di scienziati – con il contributo dell’Università di Roma Tor Vergata e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) – ha osservato per la prima volta una tempesta cosmica generata da un buco nero supermassiccio, rivelando cinque distinti flussi di plasma espulsi a velocità pari al 20–30% della velocità della luce. La scoperta è stata pubblicata oggi su Nature.
Titano sotto la lente di Webb: nuvole di metano
Un team internazionale ha osservato per la prima volta la formazione di nuvole convettive nell’emisfero nord di Titano, grazie ai dati del telescopio James Webb e del Keck II. Le scoperte forniscono nuovi indizi sulla chimica complessa del satellite di Saturno, incluso il rilevamento del radicale metile, fondamentale per comprendere l’origine delle molecole organiche.
AT2024tvd: Il Primo TDE Off-Nuclear Scoperto da Indagini Ottiche
Il transiente AT2024tvd è il primo evento di distruzione mareale (TDE) off-nuclear scoperto da survey ottiche. Situato a 0,8 kpc dal centro della galassia ospite, mostra caratteristiche tipiche dei TDE ma associato a un buco nero meno massivo (10⁵–10⁷ M☉). La scoperta offre nuovi spunti sul ruolo dei buchi neri erranti e sulle fusioni galattiche.
Roman Space Telescope alla Scoperta dei Pianeti Erranti
Lo studio guidato da Scott Perkins e William DeRocco analizza il potenziale del Nancy Grace Roman Space Telescope nella rilevazione di pianeti erranti. Con oltre 4.000 eventi attesi, Roman potrà migliorare di sei ordini di grandezza le stime sulla loro abbondanza sotto la massa terrestre, svelando l’origine di questi mondi solitari attraverso avanzati modelli statistici.
Quanto è Spessa la Crosta di Venere?
Uno studio condotto da Alexandra Plesa e colleghi ha stabilito nuovi limiti per lo spessore della crosta di Venere, variabile tra 20 e 65 km in base al gradiente termico. Con gradienti elevati la crosta si scioglie oltre i 20 km, mentre gradienti bassi portano alla delaminazione. I risultati chiariscono i meccanismi che regolano l’attività vulcanica e la geodinamica venusiana.
Kepler-10: un sistema planetario antico che potrebbe ospitare un mondo d’acqua
Uno studio su 11 anni di osservazioni conferma Kepler-10b come pianeta roccioso e suggerisce che Kepler-10c possa essere un mondo d’acqua. È stato individuato anche un nuovo pianeta, Kepler-10d. Il sistema non ospita giganti gassosi, offrendo preziose informazioni sulla migrazione dei piccoli pianeti.
Vita su K2-18 b? Il JWST rileva possibili biosignature in un mondo oceanico extrasolare
Nuove osservazioni del JWST rivelano firme chimiche di possibili biosignature, DMS e DMDS, nell’atmosfera del pianeta oceanico K2-18 b. I dati rafforzano l’ipotesi di condizioni favorevoli alla vita e segnano un importante passo nella ricerca di biosfere extrasolari.
Nel cuore del Virgo Cluster, nuove nubi stellari isolate nate da gas strappato
Un progetto di citizen science ha portato all’identificazione di 34 nuovi candidati “blue blobs” nel cluster della Vergine, sei dei quali confermati spettroscopicamente. Queste nubi stellari isolate e metal-rich sembrano essere nate da gas strappato a galassie massicce e rappresentano un'estrema conseguenza del ram pressure stripping.
L’universo ruota? Una possibile soluzione alla crisi dell’espansione cosmica
Una nuova proposta teorica suggerisce che una lenta rotazione dell’universo potrebbe spiegare la discrepanza tra le misure locali e cosmologiche del tasso di espansione. Il modello, basato su un fluido oscuro rotante, colma la "Hubble tension" senza violare le osservazioni esistenti.




















































