Buchi Neri e Origine della Vita secondo Lee Smolin

La teoria della selezione naturale cosmologica di Lee Smolin propone che gli universi si riproducano attraverso i buchi neri, con leggi fisiche soggette a una sorta di evoluzione darwiniana. La vita sarebbe un sottoprodotto di questa selezione. L’ipotesi, pur speculativa, apre nuove prospettive sul paradosso di Fermi e sull’origine dell’universo.

JWST – Le NUOVE STELLE di una PICCOLA GALASSIA ANTICA

Il telescopio James Webb ha immortalato Leo P, una rara galassia nana isolata nella Costellazione del Leone. Ricca di giovani stelle blu e povera di metalli, questa mini-galassia offre uno sguardo prezioso sull’evoluzione galattica primordiale e sulle condizioni ambientali che influenzano la formazione stellare.

Un’ondata di calore nell’atmosfera di Giove: l’effetto (inaspettato) del vento solare

Una regione insolitamente calda è stata osservata nell’alta atmosfera di Giove, lontana dalle tipiche aree aurorali. Lo studio, basato su osservazioni del telescopio Keck II e dati della sonda Juno, collega questa anomalia a un evento di compressione della magnetosfera provocato dal vento solare. L’impatto avrebbe innescato forti venti termici che hanno trasportato energia verso latitudini più basse, producendo un’ondata di calore su scala planetaria. La scoperta suggerisce che il Sole può influenzare direttamente l’intera atmosfera superiore di Giove, ben oltre le zone polari, aprendo nuovi scenari sulla dinamica energetica dei giganti gassosi.

MESSIER 21 M21

Messier 21 è un giovane ammasso aperto situato nella costellazione del Sagittario, scoperto da Charles Messier nel 1764. Composto da circa 105 stelle, include anche giovani astri in formazione. Appartenente all'associazione Sagittarius OB1, si distingue per compattezza e per la “Croce di Webb”, una curiosa configurazione stellare.

I Miraggi del Telescopio Euclid

Il telescopio Euclid, lanciato nel 2023, sta rivoluzionando la nostra comprensione dell'universo, sfruttando l'effetto delle lenti gravitazionali per studiare la materia oscura e l'energia oscura. La missione esplora ampie aree di cielo e ha già scoperto nuove lenti gravitazionali, offrendo un potenziale straordinario per approfondire la cosmologia e le teorie della gravità.

M67 e la scoperta delle “frequenze piatte”: un nuovo strumento per comprendere l’evoluzione stellare

Studiando le oscillazioni acustiche in 27 stelle di M67, un team internazionale ha scoperto un plateau nelle frequenze sismiche legato alla profondità della zona convettiva. Il fenomeno apre a nuove stime di massa e età per le giganti rosse, rivelando dettagli prima nascosti sull'evoluzione stellare.

Un pianeta freddo attorno a una stella morta: il JWST svela l’atmosfera di WD...

Lo spettro dell’esopianeta freddo WD 0806-661 b, osservato dal telescopio JWST, rivela una composizione atmosferica fatta di acqua, metano e ammoniaca. Nessuna traccia di nubi, ma un comportamento chimico e una massa inaspettati pongono nuove domande sulla formazione e l’evoluzione dei pianeti attorno alle nane bianche.

C/2025 F2 SWAN, UNA NUOVA BRILLANTE COMETA

Una nuova cometa, C/2025 F2 SWAN, è stata scoperta il 9 aprile grazie alla sonda SOHO. Attualmente visibile con piccoli binocoli, potrebbe arrivare alla magnitudine 4 al perielio il 1° maggio. Tuttavia, la bassa altezza sull’orizzonte e la luce lunare ne renderanno difficile l’osservazione. Migliori condizioni previste dal 24 aprile dopo il tramonto.

Le Pleiadi: un laboratorio dinamico

Un nuovo studio su oltre mille stelle delle Pleiadi rivela l’intreccio tra segregazione in massa e disgregazione delle binarie. Le stelle più massicce migrano al centro dell’ammasso, mentre le coppie meno legate vengono distrutte dalle intense interazioni gravitazionali. Le Pleiadi si confermano un laboratorio dinamico per studiare l’evoluzione stellare.

Hubble celebra 35 anni con una nuova immagine di NGC 346

Per celebrare i 35 anni del telescopio spaziale Hubble, ESA rilascia una nuova immagine dell’ammasso stellare NGC 346 nella Piccola Nube di Magellano. Grazie a dati aggiornati e a nuove tecniche di elaborazione, la foto unisce osservazioni infrarosse, ottiche e UV per rivelare dettagli senza precedenti su questo giovane e brillante laboratorio di formazione stellare.

Segnali precoci dalla galassia JADES-GS-z13-1 ascoltati da JWST

Il telescopio spaziale James Webb ha osservato una galassia antichissima, GS-z13-1, risalente a soli 330 milioni di anni dopo il Big Bang. I ricercatori hanno rilevato un’emissione luminosa inaspettata dell’idrogeno (Lyman-α), segno della presenza delle prime stelle o forse di un buco nero supermassiccio. La scoperta mette in discussione le attuali teorie sulla formazione delle prime galassie e sull’evoluzione dell’universo.

I “BIG FIVE” DELLE METEORITI

I "Big Five" delle meteoriti rappresentano i più grandi esemplari scoperti sulla Terra: Hoba in Namibia (circa 60 tonnellate) , Cape York in Groenlandia (31 tonnellate) , Campo del Cielo in Argentina (30,8 tonnellate) , Aletai (precedentemente nota come Armanty) in Cina (28 tonnellate) e Bacubirito in Messico (circa 20 tonnellate) . Queste meteoriti ferrose, grazie alla loro composizione, hanno resistito meglio all'ingresso nell'atmosfera terrestre, mantenendo masse significative e diventando oggetto di studio e ammirazione.​

Osservazioni astronomiche alla luce del giorno da Dome Argus, in Antartide

Un team cinese ha osservato stelle alla luce del giorno da Dome A, in Antartide, sfruttando l’incredibile buio del cielo nell’infrarosso. Con un piccolo telescopio hanno rilevato stelle fino alla magnitudine 10. Queste condizioni uniche aprono nuove possibilità per l’astronomia e il monitoraggio di detriti spaziali.

Alla ricerca di una “ExoVenere”

Lo studio propone l’uso del futuro Habitable Worlds Observatory per osservare direttamente le ExoVenere, pianeti simili a Venere, e comprendere meglio l’evoluzione delle atmosfere inabitabili. I dati delle prossime missioni su Venere saranno fondamentali per interpretare questi mondi lontani.

MEZZOCIELO La Rivoluzione nell’Osservazione

MezzoCielo è il telescopio rivoluzionario progettato per osservare l’intera volta celeste senza bisogno di puntamento. Con un campo di vista di 10.000 gradi quadrati e un’apertura di un metro, può rilevare eventi astronomici transitori e tracciare detriti spaziali, aprendo nuove prospettive nella ricerca e nella sicurezza spaziale.

Alle origini dei buchi neri supermassicci

Una simulazione cosmologica ad altissima risoluzione mostra come, nelle prime galassie dell’Universo, la frammentazione di dischi di gas porti alla formazione di ammassi stellari ultracompatti. Questi ammassi potrebbero dare origine a buchi neri intermedi che, fondendosi, formano i buchi neri supermassicci osservati da JWST.

IL SOLE E LO STRANO CASO DEL 25° CICLO SOLARE

Il Sole è attualmente nel pieno del 25° ciclo solare, caratterizzato da intensa attività magnetica. Questo ciclo, iniziato nel 2019, ha sorpreso per la sua forza superiore alle previsioni. Generato dalla dinamo solare, il campo magnetico evolve in cicli di 11 e 22 anni. Lo studio di queste variazioni è cruciale per comprendere gli impatti sulla Terra e sullo spazio.

Le costanti della fisica non cambiano: la conferma da M31

Uno studio internazionale ha analizzato le emissioni radio della galassia di Andromeda per verificare se le costanti fondamentali della fisica siano cambiate nel tempo. I risultati mostrano che, anche dopo 2,5 milioni di anni, le leggi della fisica sembrano rimanere invariate, rafforzando le basi del nostro modello cosmologico.

Nuove ipotesi sulla materia oscura “sfocata” arrivano dalla Galassia Nube

La galassia Nube, estremamente diffusa e isolata, sfida i modelli di materia oscura fredda. Un team guidato da Y. M. Yang propone la materia oscura sfocata (FDM) come spiegazione. Le simulazioni con particelle ultraleggere (10⁻²³ eV) riproducono fedelmente la distribuzione stellare osservata. Nuove osservazioni potrebbero confermare l’ipotesi.

ASTRI: ponte fra Guido Horn d’Arturo e l’astronomia dei RG

Il progetto ASTRI, ispirato da Guido Horn d’Arturo, utilizza telescopi innovativi per studiare la radiazione Cherenkov a energie estremamente alte, tra 1 e 100 TeV. Collocato in un contesto internazionale, ASTRI mira a esplorare fenomeni cosmici misteriosi, come l'eccesso di raggi gamma dal centro galattico e la ricerca di PeVatrons, con tecnologie avanzate per una nuova finestra sull'Universo.

Il JWST cattura le aurore brillanti su Nettuno

Il telescopio James Webb ha osservato per la prima volta aurore su Nettuno, visibili come macchie ciano a latitudini medie. La scoperta, resa possibile dalla sensibilità agli infrarossi di Webb, svela nuovi dettagli sul campo magnetico e sull’atmosfera del pianeta.
a collage of stars in space

Discovery Simulations: nuove finestre sul mistero dell’energia oscura

Le Discovery Simulations sono due nuove simulazioni cosmologiche ad alta risoluzione sviluppate dal team DESI per studiare l’energia oscura. Confrontano i modelli ΛCDM e w₀wₐCDM, analizzando come piccole variazioni cosmologiche influenzano la distribuzione della materia, la formazione delle galassie e la crescita delle strutture.

Una galassia fuori dagli schemi: il mistero di J2345−0449

La galassia a spirale J2345−0449 ospita un buco nero supermassiccio che genera getti radio lunghi oltre un megaparsec, un fatto rarissimo per una spirale. Priva di bulge classico, mostra una struttura regolare e una formazione stellare centrale soppressa, probabilmente a causa del feedback dell’AGN. Un caso unico per studiare l’evoluzione galattica.

I nuovi occhi sulla vita: ELTs pronti a cercare segnali di abitabilità su pianeti...

I futuri telescopi terrestri estremamente grandi (ELTs) permetteranno di studiare l’atmosfera di pianeti simili alla Terra anche se non transitano davanti alla loro stella. Con tecniche avanzate e strumenti ad alta risoluzione, sarà possibile rilevare gas legati alla vita, come ossigeno, metano e acqua, su pianeti vicini come Proxima Centauri b.

Saturno: scoperti 64 nuovi satelliti, molti retrogradi

Una nuova campagna osservativa ha raddoppiato il numero di lune irregolari conosciute di Saturno, portandone il totale a 122. Ma la vera sorpresa? La stragrande maggioranza di queste nuove lune orbita in direzione opposta a quella dei pianeti: sono retrograde, e molte potrebbero essere i frammenti di una collisione cosmica recente.

Lunistizio: quando la luna “si ferma”

Il 7 e il 22 marzo si verificano i lunistizi maggiori: la Luna raggiunge le sue declinazioni estreme, rispettivamente a nord e a sud, evento raro che accade ogni 18,6 anni. Il termine “lunistizio” indica il momento in cui la declinazione lunare si “ferma” prima di invertirsi, come accade per i solstizi del Sole.

JADES-GS-z14-0: Una Finestra sul Primo Universo da ALMA

Gli astronomi hanno confermato la galassia JADES-GS-z14-0 come la più distante mai osservata, a 13,4 miliardi di anni luce. Grazie ad ALMA, è stata rilevata ossigeno nell’Universo primordiale, suggerendo un’evoluzione galattica più rapida del previsto. La precisione della misura, con un’incertezza di appena 0,005%, aiuterà a comprendere meglio le galassie più antiche.

Il telescopio Euclid dell’ESA svela nuovi dettagli sul web cosmico e la materia oscura

Il 19 marzo 2025, l’ESA ha rilasciato i primi dati della missione Euclid, che sta mappando l’Universo per studiare la materia oscura. In una sola settimana, ha individuato 26 milioni di galassie, alcune fino a 10,5 miliardi di anni luce di distanza. Con AI e scienza dei cittadini, ha già classificato 380.000 galassie e scoperto 500 lenti gravitazionali. Il progetto coinvolge oltre 2000 scienziati.

LUNA: ALLA SCOPERTA DEI NUMERI DI LOVE E DELLA MISSIONE CHANG’E 7

I numeri di Love (h₂, l₂, k₂) descrivono la risposta elastica della Luna alle forze mareali della Terra e del Sole. La missione Chang’e 7 migliorerà la loro misurazione posizionando retroriflettori laser al polo sud e utilizzando un sistema di tracciamento a quattro vie. Questo permetterà di ottenere dati più precisi sulla struttura interna lunare e sulla sua evoluzione.

Alla scoperta delle Hot DOGs: le galassie oscure e iperluminose

Le Hot DOGs (Hot Dust-Obscured Galaxies) sono galassie iperluminose oscurate dalla polvere, scoperte grazie a WISE. Uno studio recente ha identificato 68 candidate a basso redshift (z < 0.5), confermandone tre con spettroscopia. Questi oggetti mostrano accrescimento vicino al limite di Eddington e si collocano sopra la relazione locale massa buco nero-massa stellare, suggerendo un ruolo chiave nell'evoluzione galattica.

Microlightning d’Acqua: La Scintilla della Vita?

Uno studio della Stanford University, condotto da Meng, Xia, Xu e Zare, ha scoperto che le microgocce d’acqua spruzzate nell’aria generano scariche elettriche luminose (microlightning), capaci di ionizzare gas e avviare reazioni chimiche. Questo fenomeno potrebbe aver contribuito alla formazione delle prime molecole organiche sulla Terra, offrendo un nuovo scenario sulle origini della vita.

Una Tazza di Tè Caldo al Buco Nero

La galassia “Tazza di Tè” ospita un quasar attivo che genera potenti superventi capaci di espellere gas ed elementi chimici fino ai margini della galassia. Studi condotti con MUSE al VLT mostrano come i buchi neri supermassicci influenzino l’evoluzione chimica delle galassie e la formazione stellare anche a grandi distanze dal nucleo.

SOLARIS: LE PRIME IMMAGINI IN BANDA RADIO DEL SOLE DAL NUOVO OSSERVATORIO ITALIANO IN...

L’osservatorio Solaris, frutto della collaborazione tra INAF, Università di Milano e Milano-Bicocca, monitora il Sole alle alte frequenze radio per studiare climatologia spaziale e interazioni Terra-Sole. Nonostante sia ancora in sviluppo, ha già prodotto dati scientifici rilevanti, come mappe radio dell’aurora di Capodanno. Il progetto si espanderà anche nell’emisfero settentrionale.

Vita su Marte: la Risposta dalle Rocce?

Da oltre vent’anni, la ricerca di vita su Marte ha portato a nuove prove straordinarie. Il libro Compelling Evidence of Fossils and Microbialites on Ancient Mars presenta indizi concreti di antiche forme di vita marziana, supportati da analisi frattali e immagini dei rover. Un viaggio tra geologia, astrobiologia e la possibilità che il Pianeta Rosso sia stato, o sia ancora, abitato.

OSSERVAZIONE DEL VANGUARD 1, IL PIÙ VECCHIO SATELLITE ARTIFICIALE ANCORA IN ORBITA

Il Vanguard 1, lanciato nel 1958, è il più antico satellite artificiale ancora in orbita. L'autore racconta il suo tentativo di osservarlo, un'impresa ardua a causa della sua bassa luminosità. Dopo vari tentativi falliti, il 24 gennaio 2024 riesce finalmente a scorgerlo per un istante, realizzando il sogno di osservare un autentico pezzo di storia spaziale.

Svelato il segreto del Colore di Marte!

Una nuova ricerca ha indagato la composizione delle polveri marziane svelando così i fenomeni che hanno reso Marte il pianeta rosso.

Fiat lux GEORGES LEMAÎTRE E LA TEORIA DELL’ATOMO PRIMORDIALE

Quando ci chiediamo “come è nato l’universo?”, entriamo in un labirinto epistemologico che intreccia scienza, filosofia e cultura. Georges Lemaître, scienziato e sacerdote, formulò l’ipotesi dell’atomo primordiale, base del modello del Big Bang. Pur essendo uomo di fede, difese la separazione tra scienza e religione, rifiutando interpretazioni concordiste che confondessero il metodo scientifico con il credo spirituale.

NGC 2040 Una Rosa Infuocata

NGC 2040 è un giovane ammasso stellare nella Grande Nube di Magellano, immortalato dal telescopio Gemini South. Ricorda una rosa cosmica e testimonia il ciclo di vita stellare: le stelle massicce esplodono come supernovae, arricchendo lo spazio di elementi essenziali per la nascita di nuove stelle e pianeti. Questa regione, parte di LH 88, continuerà a generare stelle per milioni di anni.

RCW 38 in 80 milioni di pixel

L'ESO ha pubblicato un'immagine straordinaria dell'ammasso stellare RCW 38, catturata dal telescopio VISTA in Cile. Questa regione di formazione stellare, situata a 5500 anni luce, ospita circa 2000 stelle giovani. Grazie all'osservazione a infrarossi, VISTA ha rivelato dettagli nascosti dalla polvere cosmica. Dopo anni di servizio, la fotocamera VIRCAM sarà sostituita dal nuovo strumento 4MOST.
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