Da molti decenni il Baikonur Cosmodrome è la base di lancio fondamentale per l’esplorazione spaziale. La sua costruzione ebbe inizio intorno al 1955 e già nel 1957 portò al primo lancio orbitale di un satellite artificiale, lo Sputnik 1 — l’evento che segnò l’inizio dell’era spaziale.

Nel corso degli anni Sessanta, da Baikonur decollarono storiche missioni: la prima orbita umana attorno alla Terra, con Yuri Gagarin nel 1961, e poco dopo quella della prima donna astronauta, Valentina Tereshkova nel 1963.

Nel tempo il sito si è espanso considerevolmente: oggi Baikonur copre un’area vastissima, con numerose rampe di lancio, strutture di assemblaggio, depositi carburante e altri impianti ausiliari che rendono il complesso capace di sostenere decine di lanci all’anno.

Tra le rampe attive c’è la Site 31/6 — spesso indicata come “Site 31” — che dal 14 gennaio 1961 è stata utilizzata per decolli sia sperimentali sia operativi.

Con la dismissione nel 2019 della storica “Gagarin’s Start” (Site 1/5), la Site 31/6 è diventata l’unica rampa attiva per le missioni con equipaggio umano. Fino ad oggi da Site 31/6 sono stati effettuati 444 lanci.

Proprio da Site 31/6 è decollata il 27 novembre 2025 la missione Soyuz MS-28, con a bordo due cosmonauti russi e un astronauta della NASA: un lancio riuscito, che ha portato il veicolo in orbita e ha permesso l’arrivo sicuro dell’equipaggio alla stazione spaziale.

Tuttavia, subito dopo il lancio è emersa una notizia ben più preoccupante: la rampa di lancio ne è uscita danneggiata. Le immagini diffuse dall’agenzia spaziale russa (Roscosmos) mostrano che la piattaforma di servizio mobile, fondamentale per le operazioni di preparazione del razzo, è collassata nella “flame trench” sotto la rampa stessa. In pratica, la struttura che consente l’accesso tecnico al razzo per ispezioni e controllo è precipitata in un canale destinato ad allontanare i gas di scarico: un danno che compromette temporaneamente la funzionalità della rampa.

Un fotogramma tratto da un video realizzato Un fotogramma tratto da un video realizzato con un drone mostra il Site 31/6, una rampa di lancio del cosmodromo di Baikonur in Kazakistan, insieme ai danni riportati in seguito al decollo del nuovo equipaggio diretto alla Stazione Spaziale Internazionale il 27 novembre 2025. (Crediti immagine: Roscosmos).

Secondo Roscosmos, i pezzi di ricambio necessari per la riparazione sono disponibili e i lavori inizieranno a breve; ma al momento la situazione rende incerto se e quando la struttura tornerà pienamente operativa.

Questo incidente assume un peso particolare non solo per la sua natura tecnica, ma per le conseguenze che potrebbe avere sul futuro dei voli spaziali russi: la Site 31/6, come detto, era diventata l’unica rampa attiva per lanciare equipaggi verso la International Space Station. Senza di essa operativa, i lanci con equipaggio (e probabilmente anche alcune missioni cargo) potrebbero subire ritardi o sospensioni, almeno fino a quando le riparazioni non saranno completate in modo sicuro ed efficiente.