Bentornati su Marte! #276
Il rover Perseverance prosegue l’esplorazione di Krokodillen, nel Cratere Jezero, analizzando rocce e minerali per ricostruire la storia idrotermale di Marte. Le indagini su argille, olivina e rocce chiare rivelano possibili tracce di metamorfismo da contatto, mentre i campioni Gallants e le osservazioni a Westport offrono nuove prove dei processi geologici marziani.
Bentornati su Marte! #275
Il rover Perseverance prosegue l’esplorazione del cratere Jezero affrontando terreni complessi e raccogliendo campioni preziosi, tra cui il difficile carotaggio "Bell Island". Documenta anche un’aurora verde marziana e uno straordinario autoscatto nel Sol 1500. Intanto, avanza verso la regione Krokodillen, ricca di minerali antichi.
I dubbi di un viaggiatore potenziale terrorista – Teorema di Bayes
L'articolo "I dubbi di un viaggiatore potenziale terrorista" descrive l'esperienza dei controlli antiterrorismo negli aeroporti degli Stati Uniti, con particolare attenzione al test antiesplosivo.
Bentornati su Marte! #274
Le missioni Perseverance e Curiosity rivelano nuovi dettagli su Marte: minerali idrotermali, molecole organiche complesse e carbonati che confermano un antico ciclo del carbonio. Queste scoperte rafforzano l’ipotesi di ambienti abitabili nel passato marziano e rendono prioritario il ritorno dei campioni sulla Terra.
Editoriale del N° 271: Un Saluto agli Eventi Astronomici più Significativi del 2024
Il 2024 ci ha regalato un susseguirsi di eventi e traguardi straordinari, suscitando meraviglia e curiosità tanto tra gli studiosi quanto tra gli appassionati. Dai confini del nostro Sistema Solare fino alle profondità del cosmo, ripercorriamo insieme in questo fine anno le scoperte e le missioni che hanno arricchito e ridefinito la nostra comprensione dell’Universo.
JWST: Un tornado cosmico diretto verso una Galassia distante
Il telescopio spaziale James Webb ha immortalato HH 49/50, un oggetto di Herbig-Haro nella Nube del Camaleonte, dove getti di plasma da una giovane protostella colpiscono il gas circostante, creando strutture luminose. L'immagine mostra un deflusso che sembra puntare verso una galassia a spirale sullo sfondo, in un raro allineamento.
JWST – Le NUOVE STELLE di una PICCOLA GALASSIA ANTICA
Il telescopio James Webb ha immortalato Leo P, una rara galassia nana isolata nella Costellazione del Leone. Ricca di giovani stelle blu e povera di metalli, questa mini-galassia offre uno sguardo prezioso sull’evoluzione galattica primordiale e sulle condizioni ambientali che influenzano la formazione stellare.
Cronache (di rocce) Marziane
Flavio Castellani racconta le meteoriti marziane del gruppo SNC, dalle prime cadute storiche alle più recenti scoperte. Attraverso un viaggio tra analisi isotopiche, composizione minerale e curiosità, l’articolo rivela come questi frammenti raccontino l’evoluzione geologica di Marte e la connessione tra le ricerche terrestri e le missioni robotiche.
Il Museo di Scienze Planetarie: Tesoro Nascosto di Prato
Il Museo di Scienze Planetarie di Prato, nato negli anni ’90, ospita la più importante collezione italiana di meteoriti con oltre 600 esemplari, tra cui la siderite Nathan, condriti celebri, meteoriti marziane e lunari. L’allestimento moderno unisce didattica e ricerca, rendendo il museo un centro di riferimento internazionale per le scienze planetarie.
Tamponamento GALATTICO in corso
Il sistema Arp 107, ripreso dal telescopio James Webb, mostra due galassie in fusione a 465 milioni di anni luce. La spirale PGC 32620, con un buco nero attivo, interagisce con la piccola ellittica PGC 32628, creando un ponte di stelle e gas. L'immagine rivela formazione stellare, polveri e l'evoluzione futura verso una singola galassia.
Una Giovane Nebulosa Solare
Il telescopio Webb ha osservato NGC 1333, un ammasso stellare nella nube di Perseo a 960 anni luce. L'immagine rivela nane brune, dischi protoplanetari e oggetti di Herbig-Haro, fornendo dettagli sulla formazione stellare e planetaria simile a quella del nostro Sistema Solare.
I vetri forgiati dal cielo
Il deserto arabo conserva i resti dell’impatto di Wabar, tra i più recenti sulla Terra. Vetri da impatto, come le tectiti e il Libyan Desert Glass, raccontano eventi catastrofici avvenuti in vari continenti. Studiarne forma, composizione e diffusione aiuta a comprendere la storia geologica e cosmica del nostro pianeta e i legami tra Terra e spazio.
Coelum Astronomia 277 VI/2025 Digitale
è online il numero 277 di Coelum Astronomia. La lettura è riservata a tutti gli abbonati in possesso del livello QUASAR sul sito. Se sei abbonato e non riesci ad accedere contatta la segreteria.
Coelum Astronomia 276 V/2025 Digitale
è online il numero 276 di Coelum Astronomia. La lettura è riservata a tutti gli abbonati in possesso del livello QUASAR sul sito. Se sei abbonato e non riesci ad accedere contatta la segreteria.
MESSIER 24 M24 – Nube delle Caustiche
Messier 24, nota come Nube delle Caustiche, non è un ammasso ma una finestra nella Via Lattea che consente di osservare profondamente i bracci galattici fino a 16.000 anni luce di distanza. Situata nel Sagittario, è una delle regioni più dense e spettacolari del cielo estivo, ricca di ammassi, nebulose oscure e migliaia di stelle visibili anche con un semplice binocolo.
ShaRA#12 – La Statua della Libertà
Nel progetto ShaRA#12 il team ha elaborato l’immagine della nebulosa NGC 3576, detta “Statua della Libertà”, utilizzando dati LRGB e banda stretta SHO. Grazie a 69 ore di acquisizione da un telescopio in Cile, ogni membro ha proposto una resa cromatica personale. Il superstack finale restituisce una visione spettacolare della nebulosa in Hubble palette.
MESSIER 23 M 23
Messier 23 ci riporta nuovamente agli ammassi aperti. Questa tipologia di oggetti celesti è formata da un gruppo (che può essere anche di migliaia) di stelle nate nello stesso periodo da una nube molecolare gigante. Un esempio facile da ricordare per questa categoria è l’ammasso delle Pleiadi (M45) nella costellazione del Toro.
I “BIG FIVE” DELLE METEORITI
I "Big Five" delle meteoriti rappresentano i più grandi esemplari scoperti sulla Terra: Hoba in Namibia (circa 60 tonnellate) , Cape York in Groenlandia (31 tonnellate) , Campo del Cielo in Argentina (30,8 tonnellate) , Aletai (precedentemente nota come Armanty) in Cina (28 tonnellate) e Bacubirito in Messico (circa 20 tonnellate) . Queste meteoriti ferrose, grazie alla loro composizione, hanno resistito meglio all'ingresso nell'atmosfera terrestre, mantenendo masse significative e diventando oggetto di studio e ammirazione.
L’Universo visto con il VLT Survey Telescope (VST)
Il VLT Survey Telescope (VST), situato presso l'Osservatorio Paranal in Cile, è uno strumento di primaria importanza per l'astronomia moderna. Con un diametro di 2,6 metri e la fotocamera OmegaCAM, VST offre un'ampia visione del cielo, consentendo di esplorare dettagliatamente galassie e ammassi di galassie.
La Straordinaria Collezione di Meteoriti dell’Osservatorio Vaticano
La collezione di meteoriti dell'Osservatorio Vaticano è una delle principali raccolte italiane, con quasi 1200 esemplari appartenenti a oltre 500 meteoriti diversi. Avviata tra il 1907 e il 1912 grazie alle donazioni di Adrien Charles Marchese de Maurois, comprende pezzi storici unici come Ensisheim (1492), Nakhla (1911), e frammenti lunari e marziani. Organizzata tra laboratorio e sala espositiva, la collezione supporta studi innovativi sulla porosità e capacità termica dei meteoriti, contribuendo alla comprensione degli asteroidi. Le visite sono riservate a scopi di ricerca e stampa, mentre la Specola Vaticana di Castel Gandolfo è aperta al pubblico con prenotazione.
LE SUPERNOVAE EXTRAGALATTICHE PIU’ LUMINOSE ED IMPORTANTI DELLA STORIA: SN1972E in NGC 5253
SN1972E, scoperta da Charles Kowal nella galassia NGC 5253, fu la terza supernova extragalattica più luminosa della storia e la prima classificata in tempo reale come di tipo Ia. L’evento, studiato da diversi osservatori tra USA, Italia e Nuova Zelanda, raggiunse la magnitudine +7,8. Le prediscovery archiviate hanno permesso di ricostruirne la cronologia completa.
MESSIER 22 M22
Messier 22 è uno degli ammassi globulari più vicini e luminosi visibili dalla Terra. Situato nella costellazione del Sagittario a circa 10.600 anni luce, ospita oltre 70.000 stelle, due buchi neri e una rara nebulosa planetaria. Osservato fin dal 1665, è un laboratorio ideale per studiare l’evoluzione stellare primordiale.
Editoriale COELUM 272
Il numero 272 di Coelum Astronomia spazia dalla possibile vita passata su Marte al futuro dell'astrofisica solare con l'EST. Include progetti come GINGER per studiare la rotazione terrestre e riflessioni sul ruolo della scienza nella pace. Il VI Simposio degli Ottico-Meccanici Italiani alla Specola Vaticana ha unito esperti in un confronto ricco di passione e conoscenza. Un numero ricco di scienza e ispirazione.
AlUla Manara: Ambizione, Scienza e Cultura si Incontrano in Arabia Saudita
L’articolo di Gianluca Lombardi e Gary Fildes presenta AlUla Manara, il primo osservatorio astronomico dell’Arabia Saudita. Situato in un’area riconosciuta da DarkSky International per la qualità del cielo, il progetto unisce ricerca, educazione, sostenibilità e cultura. Con telescopi modulari, laboratori e spazi per la divulgazione, AlUla Manara vuole diventare un faro di scienza e conoscenza nel deserto.
Una Suite di Strumenti Python per l’Astrofilo Moderno
L’articolo di Carlo Mollicone presenta una suite di strumenti Python integrati in Siril per ottimizzare l’elaborazione astrofotografica. Dai tool per la gestione dei file e la firma automatica delle immagini, fino agli algoritmi per la rimozione delle scie satellitari, gli script dimostrano come Python renda l’astrofotografia amatoriale più efficiente e scientificamente rigorosa.
MESSIER 21 M21
Messier 21 è un giovane ammasso aperto situato nella costellazione del Sagittario, scoperto da Charles Messier nel 1764. Composto da circa 105 stelle, include anche giovani astri in formazione. Appartenente all'associazione Sagittarius OB1, si distingue per compattezza e per la “Croce di Webb”, una curiosa configurazione stellare.
CARMELO A CACCIA DI RADIOMETEORE
Un gruppo di astrofili ha sviluppato CARMELO, un sistema digitale a basso costo per il monitoraggio delle radiometeore. Basato su SDR e Raspberry Pi, consente l’osservazione continua degli echi meteorici. I dati raccolti permettono studi avanzati su sciami, traiettorie e struttura dei meteoroidi.
APOC ASTRONOMY PICTURE OF COELUM
La raccolta completa di tutte le APOC Astronomy Picture of COELUM. Le foto migliori caricate in PHOTOCOELUM premiate dalla redazione.
La Nebulosa Aragosta NGC 6357 in un MARE di STELLE
La Nebulosa Aragosta (NGC 6357), osservata dal telescopio infrarosso VISTA, rivela un vivace laboratorio stellare a 8.000 anni luce. Tra nubi di polveri e gas, ospita ammassi giovani con stelle giganti, come Pismis 24. Le osservazioni infrarosse svelano processi di nascita e distruzione stellare fondamentali per capire l’evoluzione della Via Lattea.
MESSIER M20 – Nebulosa Trifida
La Nebulosa Trifida (M20), situata a circa 5200 anni luce nella costellazione del Sagittario, è un’affascinante combinazione di nebulosa a emissione, riflessione e oscura. Deve il suo nome alle bande di polvere che la dividono in tre parti, visibili anche con telescopi di medie dimensioni. Si estende per circa 40 anni luce e brilla grazie alla radiazione ultravioletta emessa dal sistema stellare centrale HD 164492. Con un’età di soli 300.000 anni, è una delle regioni di formazione stellare più giovani conosciute.
Il Canto del Cigno di Kohoutek 4-55
La nebulosa planetaria Kohoutek 4-55, ripresa da Hubble, è il risultato dell’espulsione degli strati esterni di una stella morente simile al Sole. Situata nella costellazione del Cigno, mostra un intricato guscio di gas colorati. Destinata a svanire in poche migliaia di anni, contribuisce però all’arricchimento chimico dello spazio interstellare.
MESSIER M1 – Nebulosa del Granchio
Messier 1 (M1), conosciuta come Nebulosa del Granchio, è il resto di supernova più famoso nel cielo, formatosi dall’esplosione della stella SN 1054. Situata a 6.500 anni luce nella costellazione del Toro, questa nebulosa si estende per 5,5 anni luce ed è composta da gas ionizzati che emettono radiazioni luminose e radio. Al suo centro si trova una pulsar che ruota 33 volte al secondo, generando impulsi di luce e onde radio. M1 è un oggetto chiave per lo studio delle supernove e delle pulsar.
MESSIER M2 – Nel Cielo con Charles Messier
Messier 2 (M2) è un ammasso globulare nella costellazione dell’Acquario, distante circa 55.000 anni luce dalla Terra. Tra i più estesi conosciuti, con un diametro di 175 anni luce, è anche uno dei più antichi, con un’età stimata di 13 miliardi di anni. Questo ammasso compatto e denso contiene circa 150.000 stelle, tra cui giganti rosse e gialle di magnitudine +13. Visibile da luglio a ottobre, offre uno spettacolo unico, specialmente con telescopi di medio e grande diametro.
MESSIER M3 – La Nebulosa per Sbaglio
Messier 3 (M3) è un ammasso globulare situato a 33.900 anni luce nella costellazione dei Canes Venatici. Con oltre 500.000 stelle e un’età di 11,4 miliardi di anni, è noto per la presenza di Blue Stragglers e 274 stelle variabili, il numero più alto mai osservato in un ammasso globulare. Visibile in primavera, è un affascinante esempio di evoluzione stellare.
La Nebulosa Aragosta NGC 6357 in un MARE di STELLE
La Nebulosa Aragosta (NGC 6357), osservata dal telescopio infrarosso VISTA, rivela un vivace laboratorio stellare a 8.000 anni luce. Tra nubi di polveri e gas, ospita ammassi giovani con stelle giganti, come Pismis 24. Le osservazioni infrarosse svelano processi di nascita e distruzione stellare fondamentali per capire l’evoluzione della Via Lattea.
Criovulcanesimo: eruzioni gelate
Un viaggio affascinante attraverso un fenomeno geologico fuori dal comune: il criovulcanesimo, ovvero le "eruzioni fredde"
Editoriale COELUM 267
Con i primi mesi del 2024 ci è conclusa l'ultima fase del concorso LuckyCoelum che ha visto la consegna dei premi agli abbonati estratti.
ARTEASTRONOMIA – Vedere l’Invisibile
L’articolo esplora l’uso della diagnostica multispettrale per l’analisi non distruttiva di opere d’arte. Attraverso l’impiego di filtri, UV, infrarosso e raggi X, si rivelano dettagli nascosti e interventi di restauro. Il caso studio sull’“Annunciazione” di Antonello da Messina evidenzia il potenziale di queste tecniche per comprendere la storia dei dipinti.
I Miraggi del Telescopio Euclid
Il telescopio Euclid, lanciato nel 2023, sta rivoluzionando la nostra comprensione dell'universo, sfruttando l'effetto delle lenti gravitazionali per studiare la materia oscura e l'energia oscura. La missione esplora ampie aree di cielo e ha già scoperto nuove lenti gravitazionali, offrendo un potenziale straordinario per approfondire la cosmologia e le teorie della gravità.
L’Unione Astrofili Napoletani Compie 50 anni di Attività
L'Unione Astrofili Napoletani celebra 50 anni di attività, nata nel 1974 per promuovere l’astronomia tra appassionati e scuole. Ha realizzato osservatori, planetari, orologi solari e progetti di astrofotografia, con importanti collaborazioni scientifiche. Oggi continua a diffondere la cultura astronomica in tutta Napoli e oltre.
















































