Hubble Indaga LEDA 1313424 con Nove Anelli: Un Colpo Diretto nel Cuore di un...

Il telescopio spaziale Hubble della NASA ha catturato un bersaglio cosmico! La gigantesca galassia LEDA 1313424 è caratterizzata da nove anelli pieni di stelle, formatisi dopo che una galassia nana blu, descritta come una "freccia", ha attraversato il suo cuore.

Intervista a Daniele Borsari

0
Daniele Borsari, giovane astrofotografo italiano, ha conquistato il premio nella categoria giovani dell'APY 2024 con una passione nata fin dall'infanzia e coltivata attraverso studio e pratica. Nella sua intervista, Daniele racconta il percorso che lo ha portato alla vittoria, descrivendo l'attrezzatura utilizzata, le tecniche di acquisizione e post-produzione, e le sfide superate per realizzare lo scatto vincitore. Con umiltà e determinazione, Daniele guarda al futuro, pronto a migliorare e collaborare con altri appassionati per nuove avventure nell'astrofotografia.

Dalla scoperta della fissione nucleare alla bomba H: un viaggio tra scienza, guerra e...

0
Articolo di approfondimento a cura di Paolo Teruzzi appendice dell'articolo "Progresso Scientifico e Responsabilità Etica: Il Cammino Verso Il Disarmo" pubblicato su Coelum 272. Gli...

MESSIER M20 – Nebulosa Trifida

0
La Nebulosa Trifida (M20), situata a circa 5200 anni luce nella costellazione del Sagittario, è un’affascinante combinazione di nebulosa a emissione, riflessione e oscura. Deve il suo nome alle bande di polvere che la dividono in tre parti, visibili anche con telescopi di medie dimensioni. Si estende per circa 40 anni luce e brilla grazie alla radiazione ultravioletta emessa dal sistema stellare centrale HD 164492. Con un’età di soli 300.000 anni, è una delle regioni di formazione stellare più giovani conosciute.

MESSIER M1 – Nebulosa del Granchio

0
Messier 1 (M1), conosciuta come Nebulosa del Granchio, è il resto di supernova più famoso nel cielo, formatosi dall’esplosione della stella SN 1054. Situata a 6.500 anni luce nella costellazione del Toro, questa nebulosa si estende per 5,5 anni luce ed è composta da gas ionizzati che emettono radiazioni luminose e radio. Al suo centro si trova una pulsar che ruota 33 volte al secondo, generando impulsi di luce e onde radio. M1 è un oggetto chiave per lo studio delle supernove e delle pulsar.

MESSIER M2 – Nel Cielo con Charles Messier

0
Messier 2 (M2) è un ammasso globulare nella costellazione dell’Acquario, distante circa 55.000 anni luce dalla Terra. Tra i più estesi conosciuti, con un diametro di 175 anni luce, è anche uno dei più antichi, con un’età stimata di 13 miliardi di anni. Questo ammasso compatto e denso contiene circa 150.000 stelle, tra cui giganti rosse e gialle di magnitudine +13. Visibile da luglio a ottobre, offre uno spettacolo unico, specialmente con telescopi di medio e grande diametro.

MESSIER M3 – La Nebulosa per Sbaglio

0
Messier 3 (M3) è un ammasso globulare situato a 33.900 anni luce nella costellazione dei Canes Venatici. Con oltre 500.000 stelle e un’età di 11,4 miliardi di anni, è noto per la presenza di Blue Stragglers e 274 stelle variabili, il numero più alto mai osservato in un ammasso globulare. Visibile in primavera, è un affascinante esempio di evoluzione stellare.

MESSIER M4 – Ammasso Globulare non troppo grande

0
Messier 4 (M4) è un ammasso globulare nella costellazione dello Scorpione, distante 7.200 anni luce dalla Terra. È uno degli ammassi più vicini e antichi, con un'età di 12,2 miliardi di anni, e contiene oltre 100.000 stelle. Tra le sue peculiarità spiccano una "linea di stelle" luminose e il pianeta extrasolare “Matusalemme”, uno dei più antichi conosciuti.

MESSIER M5 – Ammasso Globulare

0
Messier 5 (M5) è un ammasso globulare situato a 24.500 anni luce nella costellazione del Serpente. Contiene oltre 100.000 stelle e si distingue per la sua età di 13 miliardi di anni e la presenza di Blue Stragglers e stelle variabili RR Lyrae. Con un diametro di 165 anni luce, è visibile al meglio da aprile a settembre, offrendo uno spettacolo unico agli osservatori.

MESSIER M6 – Ammasso Farfalla

0
Messier 6 (M6), noto come Ammasso Farfalla, è un ammasso aperto nella costellazione dello Scorpione, distante circa 1.600 anni luce dalla Terra. Composto da giovani stelle blu e una gigante arancione, si estende per 12 anni luce ed è visibile ad occhio nudo in cieli bui. È meglio osservabile da aprile a settembre.

MESSIER M7 – Ammasso Aperto

0
Messier 7 (M7), noto anche come Ammasso di Tolomeo, è un brillante ammasso aperto situato nella costellazione dello Scorpione, a circa 980 anni luce dalla Terra. Con un’estensione di 25 anni luce e composto da centinaia di stelle, è visibile a occhio nudo in cieli bui e al meglio osservabile da giugno ad agosto.

MESSIER M8 – Nebulosa Galattica

0
Messier 8 (M8), nota come Nebulosa Laguna, è una brillante nebulosa ad emissione situata nella costellazione del Sagittario, distante 4.100 anni luce dalla Terra. Con un’estensione apparente pari a tre lune piene, è sede di attivi fenomeni di formazione stellare. La sua caratteristica "Nebulosa Clessidra" e i globuli di Bok ne fanno uno degli oggetti più affascinanti del cielo estivo.

MESSIER M10 – Ammasso Globulare

0
Messier 10 (M10) è un ammasso globulare situato nella costellazione dell'Ofiuco, a circa 14.300 anni luce dalla Terra. Scoperto da Charles Messier nel 1764, contiene circa 100.000 stelle e ha un diametro di 83 anni luce. È uno degli ammassi più giovani conosciuti, con un'età di 11,4 miliardi di anni. Osservabile al meglio da maggio a settembre, richiede almeno un telescopio da 15 cm per risolvere le sue stelle.

MESSIER M9 – Ammasso in Ofiuco

0
Messier 9, o M9, è un ammasso globulare situato nella costellazione dell'Ofiuco, a circa 25.800 anni luce dalla Terra e appena 5.500 anni luce dal centro galattico, rendendolo uno degli ammassi più vicini al nucleo della Via Lattea.

MESSIER M11 – Ammasso dell’Anitra Selvatica

0
Messier 11 o M11 noto come l'Ammasso dell'Anitra Selvatica, è uno degli ammassi aperti più ricchi e densi, contenente circa 3.000 stelle. Situato nella costellazione dello Scudo, dista 6.200 anni luce dalla Terra e ha un’età stimata di 220 milioni di anni. È visibile ad occhio nudo in cieli scuri ed è un oggetto affascinante per lo studio dell’evoluzione stellare.

MESSIER M12 – Ammasso Globulare

0
M12 è visibile da maggio a settembre ed è rintracciabile vicino a Messier 10. Al binocolo appare come una macchia nebulosa, mentre telescopi di medio diametro permettono di risolvere alcune delle sue stelle. È un oggetto interessante per l’osservazione estiva e lo studio degli ammassi stellari.

MESSIER M13 – Ammasso Globulare

0
M13 Ammasso globulare più luminoso dell’emisfero boreale visibile ad occhio nudo in condizioni ottimali (cieli bui e tersi, lontano da fonti di inquinamento luminoso).

MESSIER M14 – Ammasso Globulare

0
Dopo lo stupendo Messier 13, continuiamo lungo la scia degli ammassi globulari con il prossimo oggetto celeste del Catalogo Messier, M14. Per ricordare, gli ammassi globulari sono insiemi di stelle che orbitano come satelliti intorno al centro di una galassia, assumendo una forma perlopiù sferica e mantenendo al loro centro una densità di stelle elevata. Oggetti affascinanti ai confini galattici.

I venti equatoriali più veloci mai osservati su un esopianeta: il caso di WASP-127b

Un team di astronomi, utilizzando il Very Large Telescope (VLT) dell’European Southern Observatory (ESO) in Cile, ha scoperto venti equatoriali straordinariamente veloci che attraversano l’atmosfera di WASP-127b, un gigantesco esopianeta situato a circa 525 anni luce dalla Terra. Questa scoperta rappresenta una pietra miliare nello studio delle dinamiche atmosferiche dei pianeti extrasolari.

2024 PT5: Il Misterioso Viaggiatore Spaziale che Rivela i Segreti della Luna

Il 22 gennaio 2025, il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA ha annunciato che l'oggetto near-Earth 2024 PT5, scoperto nell'agosto 2024, è probabilmente un frammento della superficie lunare espulso nello spazio a seguito di un impatto avvenuto migliaia di anni fa.

INAF: 25 ANNI DI ECCELLENZA

Una celebrazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, che ripercorrerà i traguardi raggiunti dalla sua istituzione nel 1999, guardando avanti, verso nuove sfide scientifiche e tecnologiche

Marte in Opposizione – 16 gennaio 2025

0
Il 16 gennaio 2025, Marte raggiungerà l'opposizione, un evento astronomico che offre condizioni ideali per l'osservazione del Pianeta Rosso. Durante l'opposizione, Marte si trova direttamente opposto al Sole rispetto alla Terra, risultando completamente illuminato e particolarmente luminoso nel cielo notturno.

SOLSPACE: L’Energia Solare dallo Spazio per un Futuro più Sostenibile*

L'Università di Glasgow sta conducendo il progetto SOLSPACE (Enhancing Global Clean Energy Services Using Orbiting Solar Reflectors), mirato a incrementare la produzione di energia solare attraverso l'utilizzo di riflettori solari orbitanti.

Strategia Spaziale e Aerospaziale Italiana: Visione, Innovazione e Leadership per il Futuro

Il documento, intitolato "Indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale", presenta gli orientamenti principali del governo italiano per il settore spaziale e aerospaziale, articolati su **quattro assi principali**. Questi assi riflettono le priorità strategiche per rafforzare la competitività, l'innovazione tecnologica, la cooperazione internazionale e il consolidamento del ruolo dell’Italia in ambito spaziale e aerospaziale.

Wolf-Rayet 140: Le Fabbriche di Polvere Cosmiche Rivelate dal JWST

Il Telescopio Spaziale James Webb ha osservato il sistema Wolf-Rayet 140, dove due stelle massicce generano gusci di polvere ricca di carbonio durante le loro orbite. Questi gusci, espandendosi nello spazio, potrebbero arricchire il mezzo interstellare e contribuire alla formazione di nuove stelle e pianeti. Una scoperta che svela l'importante ruolo delle stelle binarie nella distribuzione degli elementi essenziali per la vita.

SOS Cieli di Atacama: L’ESO Lancia l’Allarme su un Progetto Industriale Minaccioso

L'ESO esprime preoccupazione per un progetto industriale in Atacama che minaccia i cieli notturni, fondamentali per la ricerca astronomica. Preservare questi cieli è essenziale per il progresso scientifico, già messo a rischio dalla crescente proliferazione di satelliti.

FOTONICOntest (ShaRA #1 e #2) Draghi contro l’apatia da pandemia

0
Il FOTONICOntest, ideato da Alessandro Ravagnin durante la pandemia, unisce astrofili di tutto il mondo attraverso l’astrofotografia condivisa. Nato come risposta al lockdown, il progetto è cresciuto fino a includere l’uso di telescopi remoti in Cile, permettendo di catturare immagini dettagliate di galassie, nebulose e altri oggetti celesti. Ogni edizione combina l’esperienza di veterani e principianti, puntando sulla collaborazione e sullo scambio di conoscenze per raggiungere risultati straordinari. Il progetto celebra non solo la bellezza del cosmo, ma anche il valore della comunità.

ShaRA#3 Shared Remote Astrofotography L’occhio di Horus

0
ShaRA è un progetto di astrofotografia condivisa che sfrutta telescopi remoti ubicati in Cile per catturare immagini di oggetti celesti dell'emisfero australe. Attraverso la collaborazione tra i partecipanti, il progetto combina tecnica, passione e un approccio democratico, permettendo anche a chi non possiede attrezzature avanzate di partecipare a progetti di alto livello. Ogni fase, dalla pianificazione alle elaborazioni finali, è un esempio di come la passione per l'universo possa unire e stimolare la condivisione delle conoscenze.

ShaRA4.1 GUM 14/15 Blubbles & Bubble

0
ShaRA#4.1 si focalizza su GUM14/15, nebulose a emissione dell’emisfero australe, e sulla scoperta inaspettata di He 2-11, una nebulosa planetaria bipolare soprannominata "Spin Nebula". Utilizzando telescopi remoti e tecniche avanzate, il team ha catturato dettagli senza precedenti, approfondendo la ricerca su questo oggetto unico. L’articolo celebra l’unione tra astrofotografia e studio scientifico, evidenziando il contributo amatoriale alla conoscenza del cosmo.

ShaRA#4.2 Il “Sandworn” Galattico

0
Il progetto ShaRA#4 si concentra su CG4, un globulo cometario della costellazione di Puppis, soprannominato "Sandworm galattico" per la sua somiglianza ai vermi di Dune. Con riprese a campo largo e stretto, il team ha studiato questa nebulosa unica e la galassia ESO 257-19, vicina solo prospetticamente. L’articolo esplora la morfologia, le teorie sulla formazione dei globuli cometari e il processo di cattura delle immagini. Un capitolo che celebra la passione e la collaborazione degli astrofotografi ShaRA.

ShaRA#5 The Bat

0
ShaRA#5 esplora la nebulosa Bat un progetto che ha richiesto impegno e creatività per superare difficoltà tecniche come un difetto sul sensore e problemi di ripresa. Grazie alla condivisione tra i membri del gruppo, il team ha ottenuto immagini di alta qualità utilizzando tecniche come il CloneStamp e il Superstacking.

ShaRA#6 La Serratura Celata di Orione

0
Il team ShaRA esplora la costellazione di Orione, concentrandosi sulla nebulosa NGC 1999, soprannominata "La serratura" per la sua forma distintiva. L'articolo racconta le sfide tecniche affrontate, come gli aloni parassiti e i gradienti luminosi, risolte con strumenti avanzati e lavoro di squadra. Ogni partecipante ha elaborato immagini uniche, combinando canali L/R/G/B e H-alpha, per creare un'immagine finale che esalta i dettagli nascosti del soggetto. Il risultato celebra la passione per l'astrofotografia e l'ingegno collaborativo, offrendo una visione spettacolare di un gioiello celeste spesso trascurato.

La visione di Keplero della stella di Betlemme

Nell'autunno del 1604, Johannes Kepler propose che la Stella di Betlemme fosse una supernova, una teoria che ha affascinato generazioni. L'astronomo osservò una straordinaria congiunzione planetaria tra Giove, Saturno, Mercurio e Marte, culminata nell'apparizione di una supernova brillante il 17 ottobre 1604. Questo evento, oggi noto come la stella di Keplero, fu talmente luminoso da essere visibile anche di giorno. Situata nella costellazione di Ofiuco, la supernova rimase uno degli oggetti più luminosi del cielo notturno per mesi.

Il Mondo fra 100 Anni secondo Villemard

0
Tra il 1899 e il 1910, l’illustratore francese Villemard immaginò il futuro del 2000 come un trionfo di macchine volanti e meccanismi complessi, basandosi sulle tecnologie note all’epoca. Tuttavia, non poté prevedere innovazioni rivoluzionarie come Internet o le comunicazioni digitali, poiché la scienza alla base di queste invenzioni era ancora agli albori. Questo ci ricorda quanto sia difficile prevedere l’impatto pratico delle scoperte scientifiche e tecnologiche, sottolineando l’importanza di investire nella ricerca, anche quando sembra lontana dall’utilità immediata.

ShaRA#10 – Corona Australis

0
Il team ShaRA ha completato il suo ultimo progetto, *ShaRA#10*, dedicato alla Nube della Corona Australe, una regione celeste affascinante e complessa. Con 22 ore di integrazione dati sotto i cieli del Cile, il gruppo ha catturato dettagli incredibili di nebulose a riflessione, oggetti Herbig-Haro e regioni oscure dense. L'elaborazione ha richiesto un delicato equilibrio per evidenziare stelle, nebulose e galassie, superando sfide tecniche notevoli. Il risultato è un’immagine mozzafiato che unisce scienza, tecnica e arte, dimostrando ancora una volta il potere della collaborazione nella comunità astrofotografica.

Il Progetto Overall Photons per l’Astrofotografia Condivisa e Democratica

0
Overall Photons: astrofotografia condivisa e inclusiva Il progetto Overall Photons promuove la condivisione globale di dati astrofotografici, rendendo l’astrofotografia accessibile a tutti, indipendentemente dalla qualità dell’attrezzatura o dall’inquinamento luminoso. La prima iniziativa ufficiale, dedicata alla nebulosa Helix, ha coinvolto 19 astrofotografi da tutto il mondo, accumulando 343 ore di dati. Il progetto mira a creare una comunità inclusiva, ridurre il divario di genere e favorire collaborazioni innovative nel campo dell’astrofotografia.

Una Giovane Nebulosa Solare

0
Il telescopio Webb ha osservato NGC 1333, un ammasso stellare nella nube di Perseo a 960 anni luce. L'immagine rivela nane brune, dischi protoplanetari e oggetti di Herbig-Haro, fornendo dettagli sulla formazione stellare e planetaria simile a quella del nostro Sistema Solare.

Event Horizon Telescope: verso la comprensione dei potenti getti dei buchi neri

Dopo aver catturato la prima immagine di un buco nero, l'Event Horizon Telescope (EHT) punta a svelare i misteri dei getti di particelle ad alta energia lanciati dai buchi neri supermassicci. Un recente studio, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics il 17 dicembre 2024, ha rivelato come l'EHT possa riuscire a osservare i getti provenienti dal buco nero al centro della galassia NGC 1052

M87: Nuove Scoperte sul Getto Relativistico e il Brillamento di Raggi Gamma ad Altissima...

Scoperte straordinarie su M87*: un brillamento di raggi gamma ad altissima energia, osservato grazie alla campagna multi-lunghezza d'onda dell'Event Horizon Telescope, rivela nuovi dettagli sui getti relativistici e sull'origine dei raggi cosmici.

Firefly Sparkle: Una Galassia Primordiale Studiata dal JWST

Il telescopio spaziale James Webb (JWST) ha individuato una galassia primordiale, soprannominata Firefly Sparkle, risalente a circa 600 milioni di anni dopo il Big Bang. Nonostante la sua antichità, questa galassia presenta una massa simile a quella che avrebbe avuto la Via Lattea nella stessa fase evolutiva. Firefly Sparkle, straordinariamente dettagliata grazie all'effetto di lente gravitazionale e alla sensibilità agli infrarossi del Webb, mostra 10 distinti ammassi stellari in varie fasi di formazione.
36,940FansMi piace
2,321FollowerSegui
2,690IscrittiIscriviti

Ultime News dal sito