Una recente ricerca ha portato alla luce nuove prove che suggeriscono come le comete possano aver giocato un ruolo fondamentale nel trasporto di acqua sulla Terra. L’acqua proveniente da una cometa si è rivelata sorprendentemente simile a quella presente negli oceani terrestri, supportando l’ipotesi che le comete abbiano contribuito non solo a portare acqua ma anche elementi essenziali per la vita sul nostro pianeta. Questa scoperta apre nuove prospettive su come la vita possa essersi sviluppata sulla Terra, offrendo una comprensione più profonda del ruolo che le comete potrebbero aver avuto nel plasmare il nostro ambiente.
Utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA – un osservatorio astronomico internazionale, frutto di una collaborazione tra diversi enti scientifici globali), un gruppo internazionale guidato da Martin Cordiner del Goddard Space Flight Center della NASA ha ottenuto una mappatura dettagliata dell’acqua ordinaria (H₂O) e dell’acqua “pesante” (HDO) nella cometa 12P/Pons-Brooks. Questa ricerca rappresenta la prima mappatura spaziale così dettagliata di queste due forme di acqua in una cometa. Le osservazioni di ALMA sono state combinate con i dati dell’Infrared Telescope Facility (IRTF) della NASA per ottenere un quadro più completo della cometa. Queste osservazioni hanno permesso di misurare con precisione il rapporto deuterio/idrogeno (D/H) nell’acqua della cometa, un parametro chimico cruciale per tracciare le origini dell’acqua nel Sistema Solare.
I risultati della ricerca dimostrano, sorprendentemente, che il rapporto D/H misurato nella cometa 12P/Pons-Brooks è quasi identico a quello degli oceani terrestri.

Crediti: M. Cordiner et a. – ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)
Martin Cordiner ha dichiarato: “Comete come questa sono reliquie congelate della nascita del nostro Sistema Solare 4,5 miliardi di anni fa. I nostri nuovi risultati forniscono la prova più solida finora che almeno alcune comete di tipo Halley trasportavano acqua con la stessa firma isotopica di quella terrestre, sostenendo l’idea che le comete potrebbero aver contribuito a rendere abitabile il nostro pianeta”. Questa scoperta non solo avvalora l’ipotesi dell’origine cometaria dell’acqua terrestre, ma alimenta anche il dibattito scientifico sulla possibilità che le comete abbiano portato altri elementi vitali.

Le comete di tipo Halley, con periodi orbitali intermedi, visitano raramente il Sistema Solare interno. I risultati di questo studio sono significativi perché sfidano le precedenti misurazioni che mostravano un rapporto D/H diverso da quello terrestre, lasciando dubbi sull’origine dell’acqua terrestre. Questa nuova misurazione suggerisce che alcune comete potrebbero effettivamente aver fornito acqua e altri elementi essenziali per la vita su una giovane Terra. Questo studio invita a riconsiderare il ruolo delle comete non solo come portatrici d’acqua, ma come potenziali vettori di composti organici complessi, aprendo nuove strade per future esplorazioni spaziali e ricerche scientifiche.
Questa ricerca non solo conferma l’origine dei gas osservati, ma offre anche un quadro più accurato della composizione delle comete. Le osservazioni di ALMA hanno permesso al team di rilevare tracce di acqua pesante dalle regioni interne della chioma della cometa, qualcosa di mai mappato prima. Questo risultato rappresenta un passo avanti significativo nella nostra comprensione delle comete e del loro ruolo nella storia evolutiva del nostro pianeta. Le tecniche innovative utilizzate in questo studio aprono la strada a ulteriori ricerche che potrebbero svelare altri misteri del nostro Sistema Solare.
Questi risultati non solo rafforzano l’ipotesi che comete come la 12P/Pons–Brooks possano aver contribuito all’origine dell’acqua terrestre, ma aprono anche nuove prospettive per comprendere il ruolo dei corpi ghiacciati nello sviluppo delle condizioni favorevoli alla vita. La corrispondenza tra il rapporto D/H della cometa e quello degli oceani terrestri offre una connessione diretta tra il passato remoto del Sistema Solare e la storia stessa della Terra, suggerendo che le nostre origini siano scritte anche nel ghiaccio antico di questi viaggiatori cosmici.
Fonte Nature














