Un telescopio liquido per vedere le prime stelle

Ambisce a diventare il “telescopio definitivo”. La proposta è quella di costruirlo all’interno di un cratere lunare, con uno specchio primario liquido da cento metri di diametro. L’obiettivo scientifico è ambizioso: osservare le stelle di Popolazione III, le prime che si siano mai accese nell’universo. Lo studio è in uscita su ApJ

SpaceX lancia Resilience, la prima Crew Dragon con equipaggio in pieno servizio operativo

di RAFFAELE DI PALMA · astronautinews.it Oggi, 16 novembre alle 01:27 italiane (00:27 UTC), è stata lanciata con successo la navicella Resilience. Per la seconda volta...

SpaceX Crew-1: meno 2 giorni… and counting

È tutto pronto a Cape Canaveral per il lancio della missione SpaceX Crew-1. I quattro membri dell’equipaggio nei sei mesi di permanenza sulla Stazione spaziale internazionale condurranno numerosi esperimenti scientifici e tecnologici. L’inizio del countdown è previsto per domenica 15 alle 01:49 ora italiana

Il bagliore della notte di Europa, la luna di Giove.

Un nuovo studio ha scoperto che il lato opposto al Sole di Europa probabilmente non solo risplende di luce, anche se non illuminato da luce diretta, ma che risplende di luce e intensità diversa a seconda della composizione del suo ghiaccio fornendo un modo nuovo di sturdiarne la superficie ottenendo informazioni più dettagliate di quelle ottenute finora.

Arriva Hayabusa 2 con i campioni da Ryugu!

Mancano solo 27 giorni al rientro della capsula in Australia e fervono i preparativi. Intanto l'asteroide si sta avvicinando ed è stato "riscoperto" dai telescopi terrestri mentre uno studio rivela gli effetti dell'esplosione indotta sull'asteroide.

La stella morta che spiega i lampi radio veloci

Le recenti osservazioni di un lampo radio veloce, o fast radio burst, scaturito da una magnetar nella nostra galassia suggeriscono che l’origine di questi fenomeni enigmatici possa ricercarsi proprio in questi affascinanti resti di stelle morte dagli intensi campi magnetici. Tutti i dettagli in quattro studi pubblicati su Nature

Black Beauty e l’origine dell’acqua

Un meteorite di origine marziana, risalente a miliardi di anni fa, rivela i dettagli di antichi eventi avvenuti sul Pianeta rosso. Alcuni minerali della crosta marziana presenti nel meteorite sono ossidati, suggerendo la presenza di acqua durante l'impatto da cui è stato creato il meteorite stesso. La scoperta aiuta a colmare alcune lacune nella conoscenza del ruolo dell'acqua nella formazione dei pianeti. Tutti i dettagli su Science Advances

SOFIA conferma la presenza di acqua sulle superfici soleggiate della Luna

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Trovate per la prima volta molecole di acqua su superfici lunari illuminate dal Sole, finora individuate solo in zone di ombra perenne. L'importante scoperta è stata possibile grazie alle osservazioni dell'Osservatorio volante della NASA SOFIA.

OSIRIS-REx. Svolta con successo la manovra di touch-and-go

Questa notte, la sonda della NASA OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer) ha letteralmente sfiorato la superficie dell'asteroide Bennu. La manovra si è conclusa con successo ma potrebbe passare una settimana prima che il team possa confermare la quantità e la qualità dei campioni raccolti.

Osiris-Rex. A mezzanotte circa, toccata e fuga sull’asteroide

Il touch-and-go è in programma nella notte fra il 20 e il 21 ottobre. La sonda spaziale Osiris-Rex della Nasa scenderà sulla superficie dell’asteroide Bennu per raccogliere un campione di materiale da riportare poi sulla Terra. Sarà possibile seguire l’evento in diretta a partire dalle 23 ora italiana

BepiColombo ha sorvolato Venere

Incontro ravvicinato tra la sonda euronipponica e il pianeta più luminoso del nostro cielo. BepiColombo ha attivato la strumentazione di bordo, realizzata con il forte contributo italiano. Valeria Mangano (Inaf): «La traiettoria del flyby era perfetta per misurare tutte le regioni dell’ambiente magnetico di Venere, indotte dall'interazione tra Sole e pianeta»

Venere: tracce di fosfina nei dati Pioneer 13

Un nuovo documento sembra confermare la presenza del gas nell'atmosfera del pianeta, recentemente annunciata da un team internazionale, guidato dalla professoressa Jane Greaves dell’Università di Cardiff.

Nobel per la Fisica ai segreti più oscuri dell’universo

Si chiamano Roger Penrose, Reinhard Genzel e Andrea Ghez i due scienziati e la scienziata che oggi hanno ricevuto dall’Accademia svedese per le scienze il Premio Nobel per la Fisica. È la quarta volta nella storia che il riconoscimento va a una donna

In trappola nella ragnatela del buco nero supermassiccio

Sei galassie intorno a un buco nero supermassiccio osservato quando l'Universo aveva meno di un miliardo di anni. Uno straordinario risultato ottenuto da una collaborazione di scienziate e scienziati soprattutto italiani: l'uso sapiente e accurato dei maggiori telescopi al mondo, insieme a un lungo percorso di confronto tra teorie e osservazioni, ha portato a un risultato fondamentale per la nostra comprensione di com'è nato l'Universo che conosciamo oggi.

Origine vulcanica per le antiche rocce di Venere

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Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che le famose tessere di Venere presentano una stratificazione che sembra coerente con un’origine vulcanica. La scoperta potrebbe fornire approfondimenti sulla storia geologica dell’enigmatico pianeta. Tutti i dettagli su Geology

Fosfina nell’atmosfera di Venere: possibile indicatore della presenza di vita?

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Quindi no, non è stata trovata la vita su Venere... ma un indizio abbastanza importante, per il quale, per il momento, sono state escluse le possibili origini "non biologiche" note. Ora si tratta di capire se c'è qualche processo ancora sconosciuto o se davvero un qualche tipo di vita microbica è possibile, se non sull'infernale superificie del pianeta, almeno nelle "tiepide" nubi dalle condizioni meno estreme. Ma servono ancora studi e dati per completare il quadro.

Materia oscura: la ricetta va perfezionata

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Un team internazionale di ricercatori, guidato da Massimo Meneghetti dell’Inaf, ritiene che nelle attuali “ricette” che descrivono la materia oscura potrebbe mancare qualche ingrediente: nello studio studio gli scienziati hanno scoperto un'inaspettata e notevole discrepanza tra le osservazioni e i modelli teorici che predicono come la materia oscura dovrebbe essere distribuita negli ammassi di galassie

La meteorite di capodanno si chiamerà «Cavezzo»

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Ricordate il "bolide di Capodanno"? Un pezzo della meteorite era stato rivenuto dalla cagnolina Pimpa e dal suo padrone, che saputo che poteva essere caduta proprio nelle sue zone, era uscito a cercarla. Ve ne abbiamo parlato, grazie a Daniele Gardiol della rete Prisma dell'INAF, nel numero di febbraio di quest'anno. Ora alla meteorite, la prima in Italia ritrovata grazie ai calcoli effettuati da un sistema di sorveglianza dedicato, è stato dato un nome, è stata studiata e classificata ed è risultata appartenere a una tipologia molto rara, una condrite anomala. Ecco il comunicato della rete Prisma.

Il primo “Starlight Stellar Park” italiano

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Del problema dell'inquinamento luminoso, dei "Parchi delle Stelle" e di come in Italia non ce ne fosse nemmeno uno di riconosciuto, mentre potremmo averne molti, ve ne avevamo parlato proprio questa estate, nel numero doppio esitivo. E ora è arrivata la notizia di un riconoscimento analogo, lo "Starlight Stellar Park" al vallone di Saint-Barthélemy, in Valle d’Aosta, che ne fa a tutti gli effetti il primo Parco delle Stelle italiano. Congratulazioni ai nostri amici valdostani!

Un disco planetario per tre stelle

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Tre stelle in un sistema multiplo, un disco protoplanetario deformato e spezzato. Grazie alle osservazioni del Very Large Telescope e di ALMA possiamo ora osservare l'ambiente in cui potrebbero formarsi pianeti esotici, con un cielo non molto diverso da quelli che popolano i pianeti alieni di film e letteratura di fantascienza.

Virgo e LIGO svelano nuove e inattese popolazioni di buchi neri

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Virgo e LIGO hanno annunciato l'osservazione della fusione di un sistema binario di massa straordinariamente grande: due buchi neri di 66 e 85 masse solari, hanno prodotto alla fine un buco nero di circa 142 masse solari. Il buco nero finale è il più massiccio rivelato finora per mezzo delle onde gravitazionali.

Nella spirale della Neowise

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Osservazioni in alta risoluzione condotte con il telescopio Gemini North tra fine luglio e inizio agosto hanno permesso di rilevare i getti di gas e polveri emessi dal nucleo della cometa Neowise. Studiandone l'evoluzione temporale gli astronomi sono riusciti a determinare il periodo di rotazione del nucleo della cometa. Gas e polveri lasciano il nucleo della Neowise seguendo una traiettoria a spirale, segno che esiste almeno una regione molto attiva.

Hubble riprende la cometa dell’estate

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L'8 agosto scorso, anche il telescopio spaziale Hubble ha ripreso la cometa Neowise, che ha scatenato appassionati e non, che con telescopi, camere fotografiche e anche occhio nudo l'hanno rincorsa tra fine luglio e inizio agosto. Ora ce ne mostra il vero volto: la sua incredibile chioma.

Va’ dove ti porta il rover

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Grazie ai nuovi chip multi-core e agli algoritmi d’intelligenza artificiale che si stanno sviluppando nei laboratori del Jpl della Nasa, i futuri rover per l'esplorazione marziana riusciranno a percorrere tragitti molto più lunghi e in molto meno tempo rispetto a quelli attuali. E, di conseguenza, a produrre molta più scienza

Hayabusa-2 farà rientrare i suoi campioni in Australia

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Il 6 agosto scorso, il governo Australiano ha rilasciato l'autorizzazione per far rientrare la capsula Hayabusa-2, contenente i campioni dell'asteroide Ruygu, sul proprio territorio. Il rientro è previsto per il 6 dicembre 2020.

Così si oscurò Betelgeuse

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Cosa fece impallidire per mesi, dal novembre 2019 all’aprile 2020, una fra le stelle più brillanti del cielo? Una possibile risposta arriva ora da una lunga campagna osservativa condotta in banda ultravioletta con il telescopio spaziale Hubble: la responsabile fu una nube di polvere prodotta a seguito di un’imponente emissione di plasma dalla stella stessa

SpaceX DM-2 è un successo: rientrati Behnken e Hurley

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Sono rientrati con successo i due astronauti NASA Bob Behnken e Doug Hurley. La capsula Crew Dragon Endeavour è ammarata alle 20:47 italiane di oggi 2 agosto, portando al trionfo la Demonstration Mission 2

Perseverance è in volo verso il Pianeta rosso

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Il rover del programma Nasa Mars 2020 è in viaggio verso il suo destino, il cratere marziano Jezero. Lanciato a bordo di un razzo Atlas V dalla base di Cape Canaveral, in Florida, Perseverance giungerà su Marte il 18 febbraio 2021, al termine di un viaggio lungo quasi otto mesi e poco meno di 500 milioni di chilometri

Mars2020. Perseverance pronto al lancio!

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Dopo l'ultimo rinvio, e una serie di ulteriori verifiche, finalmente confermata la data del lancio: il decollo è previsto da Cape Canaveral, alle 11:50 UTC (13:50 ora italiana) di giovedì 30 luglio, con il vettore Atlas V della United Launch Alliance.

Raro lampo ultravioletto da una supernova Ia

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Per la seconda volta in assoluto, gli astrofisici hanno osservato uno spettacolare lampo di luce ultravioletta accompagnare l'esplosione di una nana bianca. Si tratta di un tipo estremamente raro di supernova di tipo Ia e l’evento può offrire nuovi spunti su diversi misteri astrofisici di vecchia data, dalla formazione planetaria all'energia oscura. Tutti i dettagli su ApJ

Tianwen-1 lanciata verso Marte!

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E' da poco giunta notizia del lancio avvenuto con successo della prima missione cinese verso Marte, con a bordo un orbiter, un lander e un rover.

Ritratto di sistema stellare a 300 anni luce

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Il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (Osservatorio Europeo Australe) ha catturato la prima immagine in assoluto di una giovane stella simile al Sole accompagnata da due esopianeti giganti. Le immagini di sistemi con più esopianeti sono estremamente rare e - fino ad ora - gli astronomi non avevano mai osservato direttamente più di un pianeta in orbita intorno a una stella simile al Sole. Le osservazioni possono aiutare gli astronomi a capire come si sono formati e come si sono evoluti i pianeti intorno al nostro Sole.

Una Venere vulcanica

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Un nuovo studio ha identificato 37 strutture vulcaniche recentemente attive su Venere. Il lavoro, basato su precisissime simulazioni morfologiche ed evolutive in 3D, fornisce le prove che Venere - il pianeta più vulcanico del Sistema solare - è un corpo geologicamente attivo

Falò sul Sole. Le prime immagini del Solar Orbiter.

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Sembra un'ovvietà... ma non lo è! Sono state rilasciate le prime immagini dal Solar Orbiter, le prime mai riprese da così vicino, e mostrano sulla superficie della nostra stella brillamenti solari in miniatura sparsi ovunque e soprannominati "falò". E la nuova sonda solare dell'ESA ha solamente finito la fase di verifiche e test della strumentazione, e deve ancora entrare nel pieno della missione...

Perseverance 39 metri più vicino a Marte

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IL LANCIO GIOVEDÌ 30 LUGLIO ALLE ORE 13:50 ORA ITALIANA L’ogiva contenente il rover della missione Mars 2020 è stata portata alla Vertical Integration Facility del complesso di lancio 41 di Cape Canaveral e collegata al razzo Atlas V, fanno sapere dalla Nasa. Seguiranno gli ultimi test, e se tutto andrà come previsto la missione prenderà il via probabilmente il 30 luglio prossimo

Atlante del numero di stelle visibili a occhio nudo

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Un nuovo studio condotto da due ricercatori italiani ha cercato di trovare un metodo per stimare quante stelle sono visibili nel cielo notturno da qualunque località del mondo tenendo conto anche dell’inquinamento luminoso. Ne parliamo con Fabio Falchi, uno dei due autori della ricerca

La spettacolare cometa Neowise!

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Ve lo avevamo annunciato, sempre con la dovuta cautela conoscendo la volubilità di questi splendidi oggetti, ma il periodo si annuncia positivo per tutti gli amanti di astri chiomati... e cone questa nuova arrivata anche per chi semplicemente osserva il cielo a occhio nudo!

Toi-849b, il gigante nudo

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NUCLEO PLANETARIO ESPOSTO A 730 ANNI LUCE DA NOI Grazie alle osservazioni del satellite Tess della Nasa e allo strumento Harps dell'Eso, un team di ricercatori dell'Università di Warwick ha scoperto, per la prima volta, il nucleo primordiale esposto di un pianeta. Si chiama Toi-849b, e offre l'opportunità unica di guardare al cuore di un gigante gassoso. Tutti i dettagli su Nature

Cercasi stella massiccia scomparsa!

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Si chiama PHL 293B, l'ultima volta che è stata vista era una stella variabile blu luminosa, una stella massiccia instabile probabilmente verso la fine della sua vita, ma invece di esplodere in una spettacolare supernova sembra scomparsa nel nulla. Gli astronomi si stanno chiedendo cosa può essere successo... troppa polvere espulsa ma così tanta da nascondercela alla vista o collassata in un raro buco nero di massa stellare "al limite" portandosi dietro ogni traccia? La (non) scoperta grazie agli strumenti del VLT dell'ESO.

Asteroid Day live da Lussemburgo e tanti eventi italiani

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La Asteroid Foundation ritorna con Asteroid Day LIVE Digital da Lussemburgo. Quest’anno, l’evento è una celebrazione completamente digitale della scienza degli asteroidi e della loro esplorazione. Tavole rotonde e interviste ad astronauti e specialisti internazionali verranno trasmesse il 30 giugno 2020. Tante anche le live italiane.
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