Addio a Michael Collins, l’uomo che non camminò sulla Luna
Scompare all'età di 90 anni Michael Collins, il terzo uomo della missione Apollo 11, colui che attese nel modulo di comando, in orbita lunare, Armstrong e Aldrin, che facevano la storia come primi uomini a mettere piede sul nostro satellite, e che si assicurò di riportarli a terra sani e salvi.
Anatomia del superflare di Proxima Centauri
È stato un brillamento record, quello osservato sulla stella più vicina al Sistema solare il primo maggio 2019. Record per potenza, circa cento volte superiore a quella dei brillamenti prodotti dal Sole. E record per quantità d’informazioni raccolte grazie ai dati multibanda, dal radio all’X, acquisiti attraverso cinque telescopi spaziali e terrestri
Il sogno di “Ingenuity” è realtà. Un elicottero vola su Marte
Una pietra miliare dell’esplorazione spaziale. 19 aprile 2021, una data che verrà ricordata
Supernovae. Inarrestabile Itagaki.
L’astrofilo giapponese Koichi Itagaki stupisce ancora e realizza la sua terza scoperta del 2021. Scoperta che porta NGC 3147 tra le galassie più prolifiche di eventi supernovae (ovviamente conosciuti).
La prima cometa interstellare potrebbe essere la più incontaminata
Nuove osservazioni con il VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (European Southern Observatory o Osservatorio Europeo Australe) indicano che la cometa errante 2I/Borisov, che è il secondo visitatore interstellare, recentemente rilevato, del nostro Sistema Solare, è una delle più incontaminate mai osservate. Gli astronomi sospettano che la cometa molto probabilmente non sia mai passata vicino a una stella, rendendola una reliquia indisturbata della nuvola di gas e polvere da cui si è formata.
Nane brune, scoperto un trio da record
Utilizzando i dati di archivio del telescopio spaziale Spitzer, e grazie a osservazioni di follow-up condotte con i telescopi Gemini North e Magellano, un team di astronomi guidato dalla Western University ha scoperto le nane brune più veloci mai conosciute. Il loro periodo, circa un giro all’ora, potrebbe essere vicino al limite di rotazione di questi corpi
Ingenuity sopravvive da solo alla prima gelida notte marziana
...e si prepara al primo tentativo di volo! Dopo aver viaggiato dalla Terra verso Marte per 203 giorni e 472 milioni di chilometri ed aver trascorso più di 40 sol marziani attaccato alla pancia di Perseverance, il piccolo drone Ingenuity ora è solo sulla superficie del Pianeta Rosso, ha superato la prima gelida notte, e si prepara al suo primo tentativo di volo per l'11 aprile.
Un giorno da Curiosity
MOSAICO MARZIANO CON NUVOLE, DI ELISABETTA BONORA E MARCO FACCIN S’intitola “Curiosity: Sol 3048”, è un panorama a 360 gradi del cratere Gale di Marte prodotto a partire da ben 146 immagini grezze. E la Nasa l’ha eletto ieri foto astronomica del giorno. Uno dei suoi due creatori è Elisabetta Bonora. Marketing e comunicazione sono il suo lavoro. Arte, fotografia e divulgazione scientifica sono invece alcune delle sue passioni. «Passare dalla tavolozza all'image processing è stato piuttosto naturale», racconta a Media Inaf
Mars2020. In aprile il volo di Ingenuity
Perseverance comincia ad organizzarsi per l'ennesima "prima volta" di questa missione: il primo test di volo di un piccolo drone/elicottero, Ingenuity, nella rarefatta aria marziana (...e no, non significa ingenuità, ma ingegno!).
Hayabusa-2, lo scrigno si apre…
Procede con cautela l'apertura e l'esame dei campioni raccolti dalla sonda giapponese sull'asteroide Ryugu.
Aspettando il James Webb Telescope. Centaurus A
Centaurus A, osservata in più lunghezze d'onda, sfoggia un disco centrale deformato e lunghi getti emessi dal suo nucleo, che svelano la presenza di un buco nero supermassiccio e la sua natura di galassia attiva. La sua luminosità e vicinanza la rendono un obiettivo ideale per lo studio dei nuclei galattici attivi con il prossimo telescopio spaziale James Webb della NASA.
Scoperto il più distante quasar con potenti getti radio
Con l'aiuto del VLT (Very Large Telescope) dell'ESO (l'European Southern Observatory o Osservatorio Europeo Australe), alcuni astronomi hanno scoperto e studiato in dettaglio la sorgente di emissioni radio più distante finora conosciuta. La sorgente è un quasar "radio-brillante" - un oggetto luminoso con potenti getti che emettono a lunghezze d'onda radio - così lontano che la sua luce ha impiegato 13 miliardi di anni per raggiungerci. La scoperta potrebbe fornire importanti indizi per aiutare gli astronomi a comprendere l'Universo primordiale.
Mars Express svela i segreti di una nube marziana
Quando arriva la primavera nel sud di Marte, nei pressi del vulcano Arsia Mons compare una nube di ghiaccio d’acqua che si estende rapidamente per molte centinaia di chilometri, per poi svanire in poche ore. Uno studio dettagliato, condotto su un lungo periodo di tempo, ha rivelato i segreti di questa nube orografica, utilizzando nuove osservazioni dalla Mars Webcam a bordo di Mars Express dell'Esa
Forse scoperto il primo pianeta in orbita attorno a Vega
La stella, una delle più famose e luminose del cielo notturno, potrebbe ospitare un rovente gigante gassoso.
Il pericolo che viene dal Sole
LA REGIONE ATTIVA 11944, UNA SORGENTE DI PARTICELLE DI ALTA ENERGIA Grazie ai dati del satellite Wind della Nasa e Hinode della Jaxa, per la prima volta è stato possibile individuare e caratterizzare una sorgente di particelle solari potenzialmente pericolose, rilasciate ad alta velocità durante le tempeste solari. Si tratta di una delle più grandi regioni attive presenti sul Sole nel 2014, nota come 11944. Tutti i dettagli su Science Advances
Telescopio spaziale Hubble: 30 anni and counting…
Si avvicina il 31esimo compleanno del telescopio spaziale Hubble e in attesa del rilascio dell'immagine per celebrarlo, tra circa un mese, rivediamo quella dello scorso anno e una delle ultime straordinarie release.
Cristofoready: il ritorno di AstroSamantha sulla Iss
Sarà con buona probabilità nella primavera del 2022 la data del ritorno dell’astronauta italiana dell’Esa Samantha Cristoforetti sulla Stazione spaziale internazionale. La conferma è arrivata il 3 marzo in modo ufficiale nel corso di una conferenza stampa dell’Agenzia spaziale europea
La Venere di Parker
Per la foto astronomica del 25 febbraio la scelta della Nasa è caduta su uno scatto realizzato dalla sonda della Nasa Parker Solar Probe. Il soggetto dell'immagine, immortalato sullo sfondo di un cielo stellato, è Venere, il pianeta che prende il nome dalla dea romana della bellezza, fondamentale per dirigere la sonda in un'orbita stretta vicino al Sole
Perseverance show: video, audio e nuove immagini
Per la prima volta in assoluto la NASA riesce a riprendere in alta risoluzione e a colori tutti i passaggi dell'atterraggio di un rover su Marte. Manca solo l'audio per trovarsi all'interno di un film di fantascienza, che purtroppo non sono riusciti a registrare durante la discesa, ma... una volta che Perseverance è atterrato si. Ecco quindi gli attesissimi filmati mozzafiato della discesa finale sulla superficie del Pianeta Rosso e molto altro by Alive Universe
Touchdown! Perseverance si posa nel cratere Jezero
Dopo un viaggio di 203 giorni e 472 milioni di chilometri, e i suoi sette minuti di terrore la conferma è arrivata: Perseverance e il suo piccolo compagno Ingenuity sono su Marte, all'interno del cratere Jezero.
Il futuro di Coelum Astronomia
Rivolgendo un vivo ringraziamento a tutti voi che ci state seguendo con passione, condividiamo un importante aggiornamento che riguarda il prossimo futuro del progetto Coelum Astronomia.
Mars 2020 Perseverance. Countdown to Mars.
Ovvero i sette minuti di terrore stanno per arrivare anche per Perseverance, il nuovo grande rover marziano della NASA che atterrerà, se tutto va bene, domani sera su Marte. Vediamo le fasi di questi sette minuti e gli strumenti che lo aiuteranno a superarli, con i link per seguire l'impresa in diretta domani.
Quattromila universi posson bastare
Per risalire allo stato dell’universo primordiale, un team di astronomi ha messo alla prova, usando 4000 universi simulati, un nuovo metodo di ricostruzione. Il metodo si è rivelato molto efficiente e in grado di porre vincoli alle fluttuazioni primordiali della densità di materia, riducendo il tempo di osservazione necessario per distinguere tra le varie teorie inflazionistiche
Tianwen-1 entra in orbita marziana
A poche ore dall’arrivo della sonda Hope, anche Tianwen-1 fa il suo ingresso in orbita marziana. Due su due entrate in orbita con successo. La prossima settimana toccherà alla NASA, e non sarà solo un ingresso in orbita, ma anche l'atterraggio su suolo marziano del rover Mars Perseverance, a maggio toccherà anche al rover a bordo della Tianwen-1. Ma intanto vediamo com'è andata alla sonda cinese.
Hope è in orbita marziana, ora tocca alla cinese Tianwen-1
L'inserimento in orbita della prima missione degli Emirati Arabi verso Marte è avvenuto con successo nel pomeriggio di ieri, in questo momento dovrebbe invece iniziare l'utlima fase dell'inserimento in orbita di Tianwen-1, la missione marziana dell'ambizioso programma spaziale cinese.
Incontri con Marte: la prima ad arrivare sarà Hope
Mars Hope, la prima sonda interplanetaria degli Emirati Arabi Uniti, è ormai prossima al suo obiettivo. Se tutto andrà come deve, alle 16:41 del 9 febbraio si inserirà in orbita attorno a Marte, dove resterà per almeno due anni a studiarne l’atmosfera
Apollo 14 e gli “alberi della Luna”
TESTIMONI VIVENTI DEI PRIMI VIAGGI UMANI SULLA LUNA. Con la missione Apollo 14, 50 anni fa, iniziavano anche i primi esperimenti di botanica nello spazio, alla base della sperimentazione di oggi, sulla Stazione Spaziale Internazionale, per permettere ai prossimi viaggiatori dello spazio di coltivare cibo fresco nelle missioni di lunga durata.
Exomars. Ventimila immagini per Cassis.
L'ESA festeggia le ventimila riprese dello strumento Cassis, a bordo del satellite TGO per la missione Exomars, mostrandoci un "primo piano" della Solis Dorsum, una cresta rocciosa la cui formazione è dovuta al raffreddamento del mantello superiore e della crosta marziana.
Così brilla il Sole in luce gamma
QUARANTACINQUE BRILLAMENTI SOLARI TRA IL 2010 E IL 2018
- Pubblicato il primo, dettagliato ed esteso catalogo di brillamenti solari osservati nella frequenza gamma dal Large Area Telescope del telescopio spaziale Fermi della Nasa. Il risultato, al quale hanno contribuito l’Infn, l’Inaf e l’Asi, potrebbe avere importanti implicazioni nell’ambito dello space weather
Supernova rewind
In base alle direzioni e velocità dell'espansione di un resto di supernova, un gruppo di astronomi ha provato a tornare indietro nel tempo, per risalire all'epoca dell'esplosione. Un vero e proprio rewind.
Una galassia che muore
Anche le galassie possono "morire", e accade quando il materiale necessario alla formazione stellare che le mantiene "vive" in qualche modo si esaurisce o viene perso nello spazio intergalattico. Questo accade a causa dei venti stellari dovuti alla formazione stellare stessa, all'azione del buco nero centrale nelle galassie massicce, ma può accadere anche, come racconta un recente studio, in seguito alla fusione di due galassie.
Un innocuo asteroide
L’ATMOSFERA CI PROTEGGE DAI PICCOLI CORPI IN ARRIVO DALLO SPAZIO L’asteroide near-Earth 2009 JF1, un oggetto con diametro compreso fra i 7 e i 24 metri, ha una remota probabilità di colpire la Terra il 6 maggio 2022. Anche nello scenario peggiore, però, non costituisce un pericolo per il nostro pianeta. Vediamo perché
Ciao Rodolfo, vulcanico “eventologo” e… “eventogeno”
Lo scorso 2 gennaio 2021 ci ha lasciati d'improvviso Rodolfo Calanca. Vulcanico divulgatore e organizzatore di eventi culturali a tema astronomico, studioso di astronomia e storia dell'astronomia, è stato vice direttore della nostra rivista, collaboratore costante e appassionato, e amico. Le nostre più sincere condoglianze alla famiglia.
Un eccentrico “Esopianeta Nove”
Gli astronomi stanno ancora cercando il Planet Nine, il Pianeta Nove, un ipotetico pianeta nel Sistema Solare esterno, proposto nel 2012 per spiegare le perturbazioni nelle orbite dei pianeti nani che abitano poco dopo Nettuno. Fin’ora, tra smentite e nuove prove della sua esistenza, ancora non è stato trovato, ma nel frattempo è stato trovato quello che sembra essere il Planet nine di un altro sistema stellare.
SpaceX: Starship SN8, balzo perfetto e atterraggio col botto
Si è concluso letteralmente con il botto il “salto” di prova del prototipo SN8 di Starship, il nuovo sistema di lancio di SpaceX. Ma è stato comunque un successo, che ha permesso all'azienda di raccogliere preziose informazioni per proseguire con il miglioramento dei suoi prototipi.
Voyager rileva shock interstellari di origine solare
DALL’INTERAZIONE TRA ONDE D’URTO E PLASMA INTERSTELLARE
A più di 40 anni dal lancio, le due sonde Voyager hanno rilevato raffiche di elettroni di alta energia, che hanno viaggiato quasi alla velocità della luce, circa 670 volte più veloci delle onde d’urto che li hanno allontanati dal Sole. Dalle osservazioni, gli scienziati sono stati in grado di costruire un modello che descrive l'interazione delle onde d’urto di origine solare con il plasma interstellare. Tutti i dettagli su Astronomical Journal
Un pò di Ryugu sulla Terra…
Dopo una manovra di rientro perfetta, la capsula rilasciata da Hayabusa-2 è stata recuperata nel deserto australiano.
Chang’e 5 atterra e raccoglie con successo il suo bottino!
La missione spaziale cinese ha raggiunto, il 30 novembre scorso, il suolo lunare e oggi l'agenzia cinese comunica anche la raccolta del campione di terreno e la sua partenza dalla superficie lunare.
Arecibo addio. È crollata la piattaforma sospesa
L’enorme radiotelescopio da 305 metri dell’Osservatorio di Arecibo, nell’isola di Portorico, è collassato. La piattaforma del ricevitore – peso 900 tonnellate, sospesa tramite cavi collegati a tre torri – è caduta ieri, lunedì primo dicembre, attorno alle 12:55 ora italiana, sulla parabola dell’antenna, fa sapere la National Science Foundation, per fortuna senza provocare feriti. Il suo smantellamento lascerà un vuoto incolmabile
Il Sole trema? Macchie solari in arrivo
PREVISTE CON UNA SETTIMANA DI ANTICIPO QUELLE DEL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO
Grazie all’eliosismologia, una tecnica sviluppata dagli scienziati del National Solar Observatory statunitense negli anni Novanta, è possibile rilevare come le onde sonore interagiscano con la struttura interna del Sole, in particolare con i campi magnetici, e prevedere con qualche giorno di anticipo la comparsa di macchie solari



















































