Mega cicloni sopra i poli di Giove
Grandi anche 6000 chilometri e con venti che superano i 300 chilometri orari. Ecco l'identikit dei giganteschi vortici atmosferici scoperti per la prima volta in prossimità dei poli del pianeta più grande del Sistema solare. Il risultato è stato ottenuto da un team guidato da Alberto Adriani dell'Inaf grazie alle spettacolari immagini raccolte dallo strumento Jiram
L’intima e fredda rete di una incubatrice stellare
Una splendida immagine che mostra una rete di filamenti nella Nebulosa di Orione. Queste strutture appaiono di un rosso-fuoco incandescenti, di color rosso-fuoco in questo drammatico contesto, ma sono in realtà così fredde che gli astronomi per vederle devono usare telescopi come ALMA.
WASP-39b così simile e così diverso
Proprio come i detective studiano le impronte digitali per identificare il colpevole, gli scienziati hanno usato i telescopi spaziali Hubble e Spitzer della NASA per identificare le "impronte digitali" di acqua nell'atmosfera di un esopianeta caldo, gonfio, simile a Saturno ma allo stesso tempo molto diverso: WASP-39b contiene tre volte l'acqua contenuta dal nostro gigante gassoso che ne fa ipotizzare una formazione e un'evoluzione completamente diversa.
Juno: il crepuscolo al polo Sud di Giove
Un capolavoro: così si può definire questa nuova immagine scattata dalla sonda della Nasa, che ha catturato alla perfezione luce e colori del quinto pianeta del Sistema solare nella fase di crepuscolo
Acqua dappertutto, ma pietrificata
Una nuova analisi dei dati ottenuti precedentemente da due missioni lunari ha riscontrato che l'acqua è ampiamente distribuita su tutta la superficie del nostro satellite, indipendentemente dal tipo di terreno, di stagione o di momento del giorno. Ma niente bagni al chiaro di Luna: si tratta prevalentemente di ossidrili OH legati ad altre molecole
SDO. Lotte di potere (magnetico) sulla superficie del Sole
Una drammatica battaglia tra forze magnetiche si combatte sulla superficie del Sole, proprio nel cuore delle eruzioni solari. È quanto emerge da un nuovo studio che evidenzia il ruolo della "geografia" magnetica (topografia) nello sviluppo delle eruzioni solari che possono scatenare tempeste solari.
Cassini. Ultima frontiera
Saturno, la sua bellissima astmosfera e il punto in cui si è immersa la sonda Cassini, nel suo Grand Finale del 15 settembre 2017
Phoenix riappare dopo dieci anni
La missione è stata fondamentale nella raccolta di alcuni dati sul ghiaccio presente su Marte. Ora torna in vita in alcuni scatti di fine 2017
Misterioso e nauseabondo vortice su Nettuno
La tempesta sta passando rapidamente, almeno rispetto alla Grande macchia rossa di Giove, lasciando un odore di uova marce poco invitante. Il telescopio spaziale di Nasa ed Esa è riuscito a osservarla durante le fasi finali del suo spiraleggiare
Aurore danzanti su un coro di plasma
La sonda giapponese Erg è riuscita a individuare per la prima volta la causa delle aurore boreali pulsanti, un particolare tipo di aurora che palpita ritmicamente, visibile di solito alle prime luci dell’alba. A dare il tempo è un coro d’eccezione: uno specifico tipo di onde di plasma della magnetosfera, le “chorus waves”
La NASA: c’è un nuovo corpo celeste, ha quattro ruote e lo si può...
Dopo il volo inaugurale del razzo Falcon Heavy avvenuto con successo e l’inserimento dello stadio finale con la roadster Tesla in un’orbita eliocentrica, la NASA ha ufficialmente riconosciuto l’auto di Elon Musk come oggetto celeste. Intanto i telescopi di tutto il mondo, che siano di semplici astrofili o sistemi professionali, si sono scatenati alla ricerca dell’auto più famosa del momento.
New Horizons, lo scatto da più lontano
BATTUTO IL RECORD DEL VOYAGER 1 In viaggio verso un corpo minore a un miliardo di chilometri da Plutone, la sonda New Horizon ha ora strappato il record dell’immagine realizzata dalla posizione più distante dalla Terra, detenuto per 27 anni dalla famosa “Pale Blue Dot” voluta da Carl Sagan
Juno ha completato il suo decimo flyby di Giove
Completato il decimo flyby scientifico della missione attorno al Gigante Gassoso del nostro Sistema Solare
Incontro ravvicinato con 2018 CB
Ormai settimanalmente si sussegono le scoperte di asteroidi potenzialmente pericolosi, indice di un'attenzione alta e di un miglioramento delle tecniche e delle sinergie in gioco. Questo oggetto, scoperto 4 giorni fa, ci sfiorerà questa notte e stavolta l'incontro è stato preannunciato con un certo anticipo e buona precisione.
Cannibalismo galattico diffuso nel Quintetto di Stephan
Un'immagine ottica multi-banda estremamente profonda del Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT, Hawaii, USA) getta una nuova luce sul processo di formazione del famoso gruppo di 5 galassie in collisione, il Quintetto di Stephan. L'immagine mostra strutture finora mai rilevate, in particolare un alone rosso, molto esteso, composto da vecchie stelle e centrato su una galassia ellittica, NGC 7317, ignorato in precedenti studi sulla dinamica delle collisioni. I risultati sono stati pubblicati sul Monthly Notices of the Royal Astronomical Society da un team dell'Observatoire Astronomique de Strasbourg (Francia), del CEA Saclay (Francia) e del Lund Observatory (Svezia).
Falcon Heavy, il lancio più bello di sempre
Successo travolgente per il lancio di test del Falcon Heavy di SpaceX, il gigante della flotta spaziale di Elon Musk: dopo un decollo da manuale, sono stati recuperati due dei tre primi stadi di quello che è, oggi, il lanciatore più potente del mondo. Il carico? Una Tesla Roadster con “Space Oddity” nell’autoradio
Pronto al debutto il Falcon Heavy di SpaceX
Tutto pronto sulla piattaforma di lancio 39-A di Cape Canaveral (per intenderci... quella da cui è partito il Saturn V per portare i primi uomini sulla Luna) per il lancio di debutto del razzo vettore Falcon Heavy di SpaceX, il razzo che potrebbe restituire agli Stati Uniti la capacità di trasportare equipaggi umani nello spazio.
Danzando come se non ci fosse dark matter
Uno studio su Science mette in luce una discrepanza fra il moto delle galassie nane satelliti di Centaurus A e ciò che, invece, prevede per loro il modello cosmologico standard. Ma a comportarsi così sono anche le nane satelliti di Andromeda e della Via Lattea. Potremmo essere davanti a un problema piuttosto serio
Splendore dalle tenebre
Una nube scura di polvere cosmica serpeggia in questa spettacolare immagine panoramica, illuminata dalla luce brillante di nuove stelle. La densa nube è una regione di formazione stellare nota come Lupus 3, in cui abbaglianti stelle caldissime nascono dalle masse di gas e polvere che collassano. L'immagine è stata prodotta dai dati del telescopio VST (VLT Survey Telescope) e del telescopio da 2,2 metri dell'MPG/ESO: è l'immagine più dettagliata di questa regione ottenuta finora.
Cerca Zuma e trova Image, una sonda NASA persa da 12 anni, attiva
Un astronomo dilettante, a caccia di satelliti artificiali segreti, si imbatte per caso in un oggetto che non era proprio quello che stava cercando... si stratta di Image, un satellite della NASA del quale si erano perse le tracce il 18 dicembre del 2005... poco più di dodici anni fa, e inaspettatamente ancora attivo. E a quanto pare, ora la NASA cercherà di riprenderne il controllo!
Prima luce per ExTrA, il cercatore di pianeti a La Silla
Una nuova struttura nazionale è entrata in funzione con successo all'Osservatorio di La Silla dell'ESO. I telescopi di ExTrA cercheranno e studieranno pianeti di dimensioni terrestri in orbita intorno a nane rosse vicine. Il progetto innovativo di ExTrA consente una sensibilità molto migliore rispetto alle ricerche precedenti. Gli astronomi ora hanno un nuovo, potente strumento per la ricerca di mondi potenzialmente abitabili.
Una nuova ipotesi per il mistero delle galassie a spirale
Le braccia che avvolgono il nucleo di questa interessante formazione celeste infrangono la terza legge di Keplero per cui la velocità orbitale decresce con la distanza dal centro. Per spiegare questo fenomeno si ipotizzano la materia oscura o una correzione della seconda legge di Newton. Un team internazionale composto da ricercatori dell’Isc-Cnr e del Laboratoire de Physique Nucleaire et de Hautes Energies di Parigi apre la strada a ipotesi diverse, dimostrando come sia possibile simulare al computer la nascita di una galassia a spirale. Lo studio è pubblicato su The Astrophysical Journal.
Cassini. Titano, tra cielo e mare
Una spessa atmosfera in cui reazioni chimiche complesse creano gli idrocarburi che piovono sulla superficie di Titano, e che formano mari e laghi del tutto simili a quelli terrestri, ma dai colori alieni. Ma non solo in superficie Titano somiglia alla Terra, un nuovo studio mostra come anche sotto la superficie di Titano debba esistere un sistema di falde o di terreni porosi che mettono in comunicazione i tre grandi bacini del pianeta.
“Tana” per il buco nero
Il bizzarro comportamento di una stella rivela, per la prima volta in modo diretto, un buco nero solitario nascosto in un gigantesco ammasso stellare. Una importante scoperta che condiziona la nostra comprensione dei meccanismi di formazione di questi ammassi stellari, dei buchi neri e dell'origine degli eventi di onda gravitazionale.
Giove, un arazzo di bande e vortici dai mille colori
Le vorticose formazioni delle basse latitudini dell'emisfero sud del pianeta risaltano in questa nuova immagine della JunoCam community.
Hubble a caccia di mini stelle e pianeti orfani
Utilizzando il famoso telescopio spaziale della Nasa, i ricercatori dello dello Space Telescope Science Institute hanno trovato la popolazione più numerosa di nane brune - oggetti che sono più massicci dei pianeti ma che non brillano come stelle - finora conosciuta. Gli esperti hanno anche trovato tre pianeti giganti, tra cui un sistema binario dove due pianeti orbitano insieme in assenza di una stella madre
Viaggio al Centro della Galassia
Gli astronomi della NASA, utilizzando i dati dell'Osservatorio a raggi X Chandra della NASA e dati nell'infrarosso del Very Large Telescope dell'ESO, hanno simulato un viaggio nello spazio e nel tempo nei pressi di Sagittarius A*, il grande buco nero che domina il centro della nostra galassia.
Misterioso Frb, all’origine una stella di neutroni
FORSE IN ORBITA ATTORNO A UN BUCO NERO Incastrando il ”colpevole” del più celebre ed enigmatico fra i lampi radio con il radiotelescopio di Arecibo, l’astrofisico italiano Daniele Michilli, dell’istituto di radioastronomia olandese Astron, si è guadagnato la copertina di questa settimana della rivista Nature. Media Inaf lo ha intervistato
In ricordo di Thomas Bopp
Si è spento nei primi giorni dell’anno appena iniziato l’astronomo statunitense Thomas J. Bopp. Aveva compiuto da poco 68 anni ed è divenuto famosissimo alla fine degli anni novanta per aver scoperto, assieme ad Alan Hale, la più grande cometa del ventesimo secolo, la C/1995 O1 Hale-Boop.
Addio a John Young, l’astronauta dei record
La NASA ha da poco confermato la triste notizie della morte dell’astronauta John Young, scomparso all’età di 87 anni.
Veterano di sei missioni spaziali e ritiratosi dalla NASA solo alla fine del 2004, tra le altre imprese camminò sulla Luna come comandante di Apollo 16 nel 1972 e fu sempre lui a comandare il primissimo volo dello Space Shuttle, STS-1, a bordo del Columbia nel 1981.
Niente alieni sulla Stella di Tabby
Grazie a una campagna Kickstarter e alla citizen science promossa dal sito Planet Hunters, un gruppo di 200 scienziati guidati da Tabetha Boyajian ha scoperto che la variazione di luminosità della Stella di Tabby dipende dalla frequenza, indicando la presenza di polvere e non escludendo l'ipotesi delle esocomete.
Buchi neri al comando nella formazione stellare
Il buco nero supermassiccio che troneggia al centro di ogni grande galassia incide profondamente sull’evoluzione della galassia stessa. Un nuovo studio su Nature ha trovato che più è grande il buco nero e più intensamente e velocemente un meccanismo di feedback smorzerà il succedersi di nuove generazioni di stelle
Un po’ di luce sull’energia oscura
Uno studio su Physical Review Letters passa al vaglio diverse teorie sulla natura dell’energia oscura, alla luce della recente prima osservazione contestuale di onde gravitazionali ed elettromagnetiche provenienti dalla fusione di una coppia di stelle di neutroni. Come al solito, vince Einstein
Sboccia alla vista una culla stellare
Lo strumento OmegaCAM, installato sul telescopio VST (VLT Survey Telescope) dell'ESO ha catturato questa scintillante veduta del vivaio stellare noto come Sharpless 29. Una sola immagine che raccoglie numerosi fenomeni astronomici: tra cui la polvere cosmica e le nubi di gas che riflettono, assorbono e riemettono la luce delle giovani stelle, caldissime, all'interno della nebulosa.
Pianeti intrappolati nella rete neurale di Google
Scoperti da un algoritmo di machine learning setacciando i dati della sonda spaziale Kepler della Nasa. Si trovano nei sistemi planetari delle stelle Kepler-90 e Kepler-80. Nicola Napolitano (Inaf): «L’intelligenza artificiale, e in particolare il deep learning, sta acquistando un ruolo primario in diversi settori dell’astronomia»
Bentornato a Paolo Nespoli, si conclude la missione VITA
Si conclude con successo, e con un sorriso, la Missione Vita dell'Agenzia Spaziale Italiana dell'astronauta dell'ESA Paolo Nespoli. È rientrato dopo una missione durata 139 giorni trascorsi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, la sua terza missione a bordo della ISS.
Fetonte: figlio di Apollo e padre delle Geminidi?
Si fa un gran parlare di Fetonte, ma pochi lo conoscono. Per gli antichi greci era il figlio maldestro di Apollo, per gli astronomi un bel sasso cosmico che si avvicinerà alla Terra nei prossimi giorni. Daria Guidetti dell'Inaf di Bologna ci racconta di più su questo asteroide
Buco nero da record: è il più lontano
Quello scoperto dai ricercatori – fra i quali Roberto Decarli dell'Inaf di Bologna – è un quasar talmente luminoso da brillare come 40 mila miliardi di stelle simili al Sole. Oggetti a redshift così elevati (in questo caso, z = 7.54) possono fornire preziose informazioni anche sull'evoluzione della galassia ospite
Buchi neri primordiali e onde gravitazionali
L'astronomia gravitazionale e multimessenger è già realtà e i nuovi studi in corso possono fare luce su alcuni misteri ancora irrisolti sulla natura dei buchi neri. Esistono i buchi neri primordiali? Come si sono formati? Qual è stato il ruolo delle prime stelle?
MUSE scandaglia le profondità inesplorate del Campo Ultra-profondo di Hubble, la più profonda survey...
Completata la più profonda survey spettroscopica di sempre. Questo insieme di dati ha permesso agli astronomi non solo di misurare la distanza di un numero molto maggiore di galassie che in precedenza – per un totale di 1600 – ma anche di trovarne di nuove. Sono state infatti inaspettatamente trovate 72 galassie che erano sfuggite alle immagini profonde del telescopio spaziale Hubble della NASA/ESA.