Al Planetario di Ravenna
11.12: “La stella di natale” di Massimo Berretti.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
11.12: “La stella di natale” di Massimo Berretti.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
07.12: “50 anni di astronomia a raggi X” Laura Proserpio, ricercatrice dell’osservatorio di Merate.
Per info: Tel. 0341 367 584
www.deepspace.it
07.12: “Giove: il gigante del sistema solare”. Al telescopio: Giove, la nebulosa di Orione e le Pleiadi
Per info: cell. 3468699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
Le mattine del 10, 11 e 12 dicembre, poco prima dell’alba sull’orizzonte sudest, si potrà godere della vista di Mercurio, Venere e Saturno, allineati lungo il tratto di eclittica che attraversa Scorpione, Bilancia e Vergine. A movimentare la scena, una falce di Luna molto sottile attraverserà il campo dando luogo ad una serie di congiunzioni più o meno larghe. All’ora indicata Mercurio sarà alto +6°, Venere +11° e Saturno +25°.
Escursioni in montagna, a Pian dell’armà (PV), per l’osservazione degli astri i venerdì e sabato: 07/08, 14/15 e 30/31 dicembre.
I Martedì della scienza. Sala conferenze-Cascina Grande, Biblioteca Civica, Via Togliatti, Rozzano.
Informazioni GAR: 380 3124156 e 333 2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it
Prossimi appuntamenti:
07.12: “Giove: il gigante del sistema solare”. Al telescopio: Giove, la nebulosa di Orione e le Pleiadi.
Per info: cell. 3468699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
07.12: “Dalle stelle.. alla tavola” a cura di Laura Colombo.
Per informazioni sulle attività del gruppo:
didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it
06.12: “Cerere” di Luigi Folcini
I Martedì della scienza. Sala conferenze-Cascina Grande, Biblioteca Civica, Via Togliatti, Rozzano.
Informazioni GAR: 380 3124156 e 333 2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it
06.12: “Cerere” di Luigi Folcini
I Martedì della scienza. Sala conferenze-Cascina Grande, Biblioteca Civica, Via Togliatti, Rozzano.
Informazioni GAR: 380 3124156 e 333 2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it
Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero. Inizio ore 21:00.
04.12: “Guido e le stelle del deserto. Racconti di astronomia e di un viaggio impossibile” di Oriano Spazzoli.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
Le lezioni, tenute dagli esperti del Gruppo Divulgatori della Società Astronomica Italiana Sezione Puglia, si svolgeranno presso il:
Punto vendita Salmoiraghi & Viganò di Bari – Via Piccinni 92 – ogni mercoledì alle ore 20,00 a partire dal 14 novembre 2012
05.12: Viaggio tra i miti delle costellazioni. Descrizione astronomica e mitologica delle costellazioni.
Le iscrizioni saranno raccolte direttamente nel negozio di Via Piccinni, versando una quota individuale pari a 60,00 euro che comprende l’abbonamento alla rivista Coelum
Astronomia (semestrale cartacea o annuale on line), materiale didattico e gadget. Il limite massimo è di 20 partecipanti per corso, al termine del quale verrà rilasciato un diploma
di partecipazione e la possibilità di accedere in via esclusiva a sconti.
Per informazioni e prenotazioni:
www.saitpuglia.it – www.thelunarsociety.it – www.salmoiraghievigano.it

Dal punto di vista strettamente osservativo dicembre ci porterà soltanto la cometa C/2012 K5 (Linear), che durante il mese attraverserà velocemente la costellazione dell’Orsa Maggiore e della Lince, migliorando la sua luminosità dalla magnitudine +12,3 alla +10,3. Tutti gli altri oggetti chiomati saranno di magnitudine superiore e, in definitiva, interessanti soltanto per gli amatori esperti impegnati in ricerche particolari (vedi QR-code). Nei mesi passati la K5 Linear ha mostrato una bella coda di polveri, prima sottile poi sempre più larga e luminosa, e si spera che a fine dicembre, quando passerà a 0,3 UA dalla Terra, possa rivelarsi una cometa interessante da fotografare. Del resto, le magnitudini osservate si stanno rivelando inferiori a quelle teoriche e si pensa addirittura che la K5 possa arrivare alla +8 entro fine mese e alla +7 in gennaio. Per ciò che riguarda invece le due super comete in arrivo nel prossimo futuro, la C/2011 L4 (PanSTARRS), si trova attualmente nello Scorpione, ed è quindi visibile solo dall’emisfero sud.
Dopo l’acquisizione di numerose osservazioni, la curva di luce sta confermando una crescita in luminosità più rapida del previsto. Per il nostro emisfero si manterrà inosservabile fino a marzo, quando dovrebbe cominciare a dare spettacolo, raggiungendo la magnitudine –1.
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nell’articolo tratto dalla Rubrica Comete di Rolando Ligustri presente a pagina 74 di Coelum n.165.


È un triste dato di fatto, ma la maggior parte degli osservatori visuali del cielo profondo abita in città super illuminate o in periferie più o meno invase dalle luci… o comunque sempre sotto un cielo inquinato che non permette più di puntare i telescopi nei pressi dell’orizzonte, come si riusciva a fare invece solo pochi anni fa. Con il passare del tempo si è così persa l’abitudine di andare a curiosare in quella fascia di costellazioni completamente australi che si levano dall’orizzonte soltanto di pochi gradi, e che pure offrono delicati oggetti deepsky, ormai quasi del tutto abbandonati. Colomba, Poppa, Corvo, Scultore… per citarne qualcuna di quella fascia che va dai –15° ai –30 gradi di declinazione… nomi che stanno diventando ormai desueti per gli osservatori di questo emisfero, appartenendo a regioni celesti sempre più considerate di stretta pertinenza australe. Una di queste costellazioni “rubate” è la Lepre, che tuttavia custodisce due oggetti che grazie alla loro natura puntiforme possono essere apprezzati anche dai nostri
siti urbani e suburbani.
![]()
M79, un globulare fuori posto – Siamo nella costellazione del Lepus (la Lepre), un piccolo asterismo di 290 gradi quadrati, situato appena al di sotto di Orione, a una declinazione media di –19°. Alla latitudine di Roma questo corrisponde a una altezza massima sull’orizzonte di appena una trentina di gradi, il che giustifica il suo inserimento nella lista delle costellazioni rubate.
L’oggetto che cerchiamo si trova ancora più in basso, a –24,5°, e si tratta di M79, un ammasso globulare scoperto la notte del 26 ottobre 1780 da Pierre Méchain e nel dicembre dello stesso anno da Messier che così lo descrisse: “Nebulosa senza stelle, situata sotto la Lepre”; William Herschel invece, nel 1782, lo trovò “bello ed estremamente ricco”, lo risolse parzialmente in stelle e ne riconobbe la reale natura,
anche se in realtà lo stesso Herschel coniò il termine di “Globular cluster” soltanto nel 1789. E si tenga presente che l’astronomo inglese osservava sotto i brumosi cieli dell’Inghilterra, da una latitudine di +51,5°, e quindi poteva vedere l’ammasso a un’altezza massima
di soli +20°!
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 50 di Coelum n. 165.
Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero. Inizio ore 21:00.
30.11: I Venerdì dell’A.R.A.R. “Il teatro di fisica. La carica elettrica” di Marcello Caselli e Oriano Spazzoli.
Ingresso libero.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
Il venerdì alle ore 21:00, il sabato alle ore 17:30 e 21:00, la domenica alle ore 16:00 e 17:30. Per il programma di ottobre consultare il sito del Planetario.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 049 773677
E-mail: info@planetariopadova.it
Web: www.planetariopadova.it
Prossimi appuntamenti:
30.11: “La culla delle stelle: le nebulose…”. Al telescopio: Giove, le Pleiadi, la galassia di Andromeda e la nebulosa di Orione.
Per info: cell. 3468699254
astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it
29.11: “Geoturismo” di Giovanni Grieco.
INFO: BIBLIOTECA CIVICA (02 9278300)
www.astrofilicernusco.org
29.11: “Maya: 2012 la fine del mondo?” a cura di Luigi Folcini.
I Martedì della scienza. Sala conferenze-Cascina Grande, Biblioteca Civica, Via Togliatti, Rozzano.
Informazioni GAR: 380 3124156 e 333 2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it
Il secondo evento più importante del mese, sebbene di gran lunga meno spettacolare della congiunzione Venere-Saturno, sarà l’eclisse parziale di penombra che si verificherà il 28 novembre. La Luna entrerà nella corona della penombra alle 13:15 TMEC, quando sarà sotto l’orizzonte est di –26°, e raggiungerà il massimo dell’eclisse (91,5% del diametro lunare coperto dalla penombra) alle 15:33, quando sarà a –11°. In Italia riusciremo quindi a seguire soltanto l’ultimissima fase dell’eclisse, quando appena il 27% del diametro lunare sarà leggermente oscurato, verso le 17:30, con la Luna alta sull’orizzonte circa +7°.
Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero. Inizio ore 21:00.
27.11: “Keplero, la sonda che scopre pianeti” di Claudio Balella.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
Le lezioni, tenute dagli esperti del Gruppo Divulgatori della Società Astronomica Italiana Sezione Puglia, si svolgeranno presso il:
Punto vendita Salmoiraghi & Viganò di Bari – Via Piccinni 92 – ogni mercoledì alle ore 20,00 a partire dal 14 novembre 2012
28.11: L’esplorazione spaziale del sistema solare. Descrizione dei pianeti del sistema solare.
Le iscrizioni saranno raccolte direttamente nel negozio di Via Piccinni, versando una quota individuale pari a 60,00 euro che comprende l’abbonamento alla rivista Coelum
Astronomia (semestrale cartacea o annuale on line), materiale didattico e gadget. Il limite massimo è di 20 partecipanti per corso, al termine del quale verrà rilasciato un diploma
di partecipazione e la possibilità di accedere in via esclusiva a sconti.
Per informazioni e prenotazioni:
www.saitpuglia.it – www.thelunarsociety.it – www.salmoiraghievigano.it

A fine mese Venere incontrerà anche Saturno, contribuendo così a realizzare l’evento forse più spettacolare del mese: una progressiva congiunzione che culminerà nel massimo avvicinamento del 27 novembre quando i due pianeti sorgeranno verso le 5:00 separati solamente di 33′ (poco più di un diametro lunare).
Indice dei contenuti
Il pianeta nano Makemake è grande circa due terzi di Plutone e si sposta intorno al Sole su un orbita molto lontana, al di là di quella di Plutone ma più vicino al Sole rispetto a Eris. Si tratta del più massiccio pianeta nano finora scoperto nel Sistema Solare. Dalle osservazioni effettuate fin’ora il gelido Makemake è risultato simile agli altri pianeti nani, portando a concludere che la sua atmosfera, se presente, avrebbe dovuto essere simile a quella di Plutone. Questo nuovo studio mostra invece che, come Eris, Makemake non è circondato da un’atmosfera significativa.
L’equipe, guidata da José Luis Ortiz (Instituto de Astrofísica de Andalucía, CSIC, Spagna), ha combinato diverse osservazioni effettuate con tre telescopi dell’ESO nei siti osservativi del Cile di La Silla e Paranal – il VLT (Very Large Telescope), l’NTT (New Tecnology Telescope) e TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope) – con dati di altri telescopi più piccoli del Sud America per osservare Makemake mentre transitava di fronte a una stella lontana.
“Mentre Makemake passava di fronte alla stella e ne bloccava la luce, la stella è scomparsa e riapparsa molto bruscamente invece di affievolirsi e poi tornare brillante gradualmente. Questo significa che il pianeta nano non ha un’atmosfera importante” dice José Luis Ortiz. “Si pensava che Makemake avesse buone probabilità di aver sviluppato un’atmosfera, che non ce ne sia traccia significa che dobbiamo imparare ancora molto a proposito di questi corpi misteriosi. Scoprire per la prima volta le proprietà di Makemake è stato un grande passo avanti nello studio del club ristretto dei pianeti nani ghiacciati“.
La mancanza di lune di Makemake e la sua grande distanza da noi lo rendono molto difficile da studiare; ad esempio nel caso di oggetti con una o più lune, i moti di questi satelliti possono essere utilizzati per ricavare la massa dell’oggetto, cosa che in questo caso non è stata possibile fare. Le nuove osservazioni aggiungono perciò molti dettagli alla nostra conoscenza di Makemake: determinano le sue dimensioni in modo più accurato, mettono limiti stretti alla presenza di una possibile atmosfera e stimano la densità del pianeta nano per la prima volta. Hanno anche permesso agli astronomi di misurarela sua albedo, ovvero quanta parte di luce solare viene riflessa dal piccolo pianeta, che è risultata paragonabile a quella che verrebbe riflessa dalla neve sporca (più alta di quella di Plutone e più bassa di quella di Eris).
Il tutto assume ancora maggiore importanza se si tiene conto che nel caso di Makemake, che si muove in una zona di cielo relativamente povera di stelle, le occultazioni sono un fenomeno davvero raro. E prevedere accuratamente eventi così poco frequenti è molto difficile: il successo ottenuto grazie alle osservazioni coordinate, da parte di un’equipe sparsa in punti diversi del Sud America, è da considerarsi quindi un importante risultato.
“Plutone, Eris e Makemake sono tra i maggiori esempi di numerosi corpi ghiacciati in orbita lontano dal Sole“, conclude José Luis Ortiz. “Le nostre nuove osservazioni hanno migliorato la nostra conoscenza di uno dei più grandi, Makemake. Saremo ora in grado sfruttare le informazioni ottenute per le proseguire nell’esplorazione di questi affascinanti oggetti appartenenti alla zona esterna del Sistema Solare“.
Makemake era inizialmente conosciuto come 2005 FY9. È stato scoperto un paio di giorni dopo Pasqua nel marzo 2005, guadagnandosi il soprannome informale di “Coniglietto Pasquale“. Nel luglio 2008 ha ricevuto il nome ufficiale di Makemake: Makemake è il creatore dell’umanità e dio della fertilità nei miti dei popoli indigeni dell’isola di Pasqua.
Makemake è uno dei cinque pianeti nani finora riconosciuti dall’Unione Astronomica Internazionale. Gli altri sono Cerere, Plutone, Haumea ed Eris. Ulteriori informazioni sui pianeti nani e i pianeti è disponibile presso l’Unione Astronomica Internazionale.