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Mercury 13… la recensione

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La vera storia di tredici donne e del sogno di volare nello spazio

Il nostro mondo è sempre stato – e per molti versi lo è ancora – fondamentalmente maschilista. Se pensiamo alla Storia, la maggior parte delle imprese pionieristiche – incluse quelle recenti per la conquista dello spazio – sono state compiute da uomini. Non in modo assoluto però, visto che ad esempio il primo essere vivente a raggiungere l’orbita è stato, a rigore, uno di sesso femminile: tale infatti era la cagnetta Laika, scelta perché nel regno animale spesso è la femmina a essere più forte e resistente.

L’avventura raccontata in questo bel volume di Martha Ackmann (una scrittrice e giornalista americana, collaboratrice tra le altre prestigiose testate del New York Times, del Boston Globe e Los Angeles Times; scrive in particolare di scienza, sport e di donne che hanno cambiato l’America) inizia agli albori dell’astronautica e sviluppa in modo molto scorrevole e discorsivo il percorso a ostacoli che ha dovuto seguire un gruppo di aspiranti viaggiatori spaziali. Il titolo del libro, Mercury 13, svela il nome di questo gruppo che si contrappose al più noto Mercury 7, composto dai primi sette americani che sono andati nello Spazio.

Mercury 13.

La vera storia di tredici donne e del sogno di volare nello spazio.

Martha Ackmann
Springer Italia Collana I Blu – 2011
Formato 21 x 14 cm; pp 290
Prezzo 24 €

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Ma da chi era formato il gruppo Mercury 13? Da donne! Dalle 13 donne che hanno seguito passo passo i colleghi maschi nella preparazione per diventare astronauta e si sono distinte al punto da risultare, in alcuni casi, addirittura superiori.

Purtroppo sappiamo tutti com’è andata a finire: a causa di alcuni pregiudizi sulla prestanza fisica femminile e altrettanti di tipo culturale, che tendevano a vedere le donne non come protagoniste ma solo come fedeli assistenti, gli USA hanno dovuto (o voluto…) attendere fino al 1983 per permettere a Sally Ride di raggiungere lo Spazio. E questo malgrado la “guerra fredda” e la cosmonauta Valentina Tereshkova (entrata in orbita già nel 1963!)…

Probabilmente tutti gli avvenimenti raccontati sono successi troppo presto, in un periodo in cui le donne nell’immaginario collettivo erano ancora assegnate alla cura della casa e non ai viaggi nello “spazio interstellare”, come si diceva al tempo e come riporta fedelmente l’autrice.

Il volume si presenta come un romanzo, un racconto avvincente, narrato con proprietà di linguaggio. Le pagine scivolano via con le avventure e i test in cui le tredici ragazze si sono dovute cimentare, senza tralasciare i retroscena e gli intrecci politici che l’avventura spaziale ha sempre trascinato con sé, andando a scavare nelle sensazioni e nella psicologia di questo gruppo eterogeneo di donne raccolte da un’unica passione, il volo, e un unico sogno: diventare astronauta.

Tutto il racconto è basato principalmente sugli avvenimenti, i pensieri e le sensazioni che le “Mercury 13” hanno accumulato durante la loro esperienza ed è infarcito di note a piè di pagina e da riferimenti bibliografici che testimoniano l’enorme cura con cui l’autrice ha raccolto le informazioni, inanellandole in un’unica avventura. Nonostante vi siano diversi riferimenti a termini tecnici, la spiegazione della Ackmann tende a semplificare e rendere comprensibile anche la definizione più complicata.

Pure la breve referenza iconografica (16 pagine patinate con molte foto delle protagoniste) aiuta a calarsi in quegli anni emozionanti. E a questo proposito un plauso va anche alla traduttrice che ha fatto un ottimo lavoro, mantenendo l’atmosfera anni ’60 del racconto.

In sostanza è un libro molto bello, assolutamente consigliato a chi è appassionato di argomenti spaziali, ma anche a chi ama leggere dei romanzi avvincenti, con quel qualcosa in più che hanno le storie vere. E questa è la vera Storia!

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