AGGIORNAMENTO 25 febbraio 2025
La probabilità di impatto con la Terra è scesa al di sotto dello 0.002%, un valore che rientra nei margini di rischio considerati trascurabili.
AGGIORNAMENTO 23 febbraio 2025
Le recenti osservazioni hanno permesso di ridurre significativamente la probabilità di impatto con la Terra previsto per il 22 dicembre 2032. Nelle scorse settimane queste erano cresciute fino a raggiungere il 3,1%, per poi iniziare a decrescere, fino ad attestarsi, alla data di oggi 23 Febbraio, sotto sotto la soglia dello 0.2% (0.19% Esa, 0.18% Neodys, 0.13% Sentry). Parallelamente la pericolosità è scesa al livello 1 della scala Torino.
Il fenomeno per cui le probabilità di impatto di un asteroide iniziano con l’aumentare, per poi ridursi con l’acquisizione di nuovi dati è una conseguenza diretta del modo in cui vengono calcolate le orbite e dell’incertezza iniziale associata a queste previsioni. Quando un nuovo asteroide viene scoperto, la sua orbita viene determinata sulla base di un numero limitato di osservazioni, spesso raccolte in un arco di tempo molto breve. Questo implica una significativa incertezza sulla sua traiettoria, poiché piccoli errori nei dati iniziali possono tradursi in grandi variazioni nel lungo termine.
Nei primi giorni o settimane dopo la scoperta, si utilizzano i dati disponibili per calcolare una serie di possibili traiettorie future, ciascuna delle quali ha una certa probabilità di verificarsi. In questa fase, è possibile che alcune delle traiettorie ipotizzate passino molto vicino alla Terra o addirittura indichino un impatto. Poiché il numero di osservazioni è ancora insufficiente per determinare con precisione l’orbita effettiva, la probabilità di impatto può apparire inizialmente più alta rispetto alla realtà, semplicemente perché lo spettro di possibilità considerate in base ai dati disponibili non permette di escludere gli scenari più pericolosi.
Con l’aggiunta di nuove misure e con l’allungamento dell’arco osservativo, l’incertezza sulla traiettoria dell’asteroide si riduce progressivamente. Ogni nuova osservazione permette di affinare i calcoli orbitali, restringendo il range delle possibili traiettorie. In genere, ciò porta a escludere progressivamente quelle soluzioni che prevedevano un impatto, poiché diventa chiaro che l’asteroide transiterà a una distanza sicura dalla Terra. Questo spiega perché, dopo un iniziale aumento della probabilità di collisione – che riflette più che altro la nostra iniziale mancanza di dati precisi – il rischio tende progressivamente a diminuire fino ad azzerarsi nella maggior parte dei casi.
È importante notare che questo processo non è casuale, ma una diretta conseguenza del metodo scientifico utilizzato per determinare le orbite dei corpi celesti. I modelli matematici impiegati per il calcolo delle traiettorie si basano su equazioni che descrivono le leggi del moto gravitazionale e includono strumenti statistici che permettono di valutare il margine di errore delle previsioni. Più il tempo passa e più dati vengono raccolti, più la traiettoria dell’asteroide viene vincolata con precisione, riducendo l’incertezza e permettendo di determinare con sempre maggiore sicurezza se vi sia o meno un rischio concreto di impatto.
Adesso l’analisi della regione di possibile localizzazione di 2024 YR4 al 22 dicembre 2032 mostra una importante riduzione dell’incertezza rispetto alle stime precedenti e con il progressivo accumulo di dati osservativi, la fascia di possibili traiettorie continuerà a restringersi ulteriormente.
Parallelamente, le simulazioni indicano l’esistenza una probabilità attorno allo 0,8% che l’asteroide possa colpire la Luna.
Affinché un rischio di impatto venga annullato del tutto, è comunque necessario che la Terra e la Luna escano completamente dalla regione delle possibili traiettorie dell’asteroide.
Il monitoraggio continuerà nelle prossime settimane fintanto che resterà osservabile dai grandi diametri, con l’obiettivo di ottenere dati sempre più precisi sulla sua orbita e sulle sue caratteristiche fisiche.
AGGIORNAMENTO 12 febbraio 2025
Il James Webb Space Telescope (JWST) sarà utilizzato per studiare l’asteroide 2024 YR4, con l’obiettivo di affinare la nostra comprensione della sua dimensione, composizione e orbita. Uno degli aspetti più importanti dello studio riguarda la determinazione precisa delle dimensioni di 2024 YR4. Attualmente, il diametro stimato varia tra 40 e 90 metri, questa incertezza è dovuta al fatto che le misurazioni attuali si basano esclusivamente sulla luce visibile emessa dal nostro sole che viene naturalmente riflessa dall’asteroide. Poiché la luminosità apparente di un asteroide dipende dalla sua albedo, un corpo piccolo ma molto riflettente può sembrare simile a uno più grande ma meno riflettente. Webb sarà in grado di osservare l’asteroide nell’infrarosso, rilevando il calore che emette e ottenendo una stima molto più accurata delle sue dimensioni reali.
Il telescopio utilizzerà il suo strumento MIRI per ottenere dati termici dettagliati, mentre il NIRCam fornirà misurazioni di posizione. Queste osservazioni saranno fondamentali non solo per capire il potenziale di impatto di 2024 YR4, ma anche per affinare i modelli che determinano la pericolosità degli asteroidi.La prima serie di osservazioni avverrà a marzo 2025, quando l’asteroide sarà al massimo della sua luminosità e ancora osservabile da Webb. Un secondo ciclo avrà luogo a maggio 2025, allo scopo di monitorare come varia la temperatura dell’asteroide con l’allontanarsi dal Sole e per ottenere gli ultimi dati sull’orbita prima che diventi inosservabile fino al 2028.Le osservazioni sono state richieste da un team internazionale di astronomi, incluso l’ESA Planetary Defence Office, nell’ambito del programma di Director’s Discretionary Time del JWST, riservato a studi urgenti che non possono attendere il normale ciclo di proposte scientifiche. Il tempo totale di osservazione sarà di circa quattro ore, e i dati raccolti saranno poi resi pubblici.
Fonte ESA
L’asteroide 2024 YR4 sotto osservazione: monitoraggio in corso per escludere un possibile impatto con la Terra nel 2032
L’asteroide 2024 YR4, con un diametro di circa 100 metri, è stato scoperto il 27 dicembre 2024 da un telescopio automatico in Cile. Le analisi iniziali indicano una probabilità dell’1,3% di impattare la Terra il 22 dicembre 2032, il che significa che c’è un 99% di probabilità che passi senza causare danni.
Secondo Colin Snodgrass, professore di astronomia planetaria all’Università di Edimburgo, l’asteroide molto probabilmente non rappresenterà una minaccia, ma è necessaria un’osservazione più accurata per ridurre le incertezze sulla sua traiettoria.
Sulla scala di rischio di impatto di Torino, l’asteroide è stato classificato con un livello 3, che indica un incontro ravvicinato meritevole di attenzione, poiché la probabilità di collisione è superiore all’1% entro il prossimo decennio. L’unico asteroide a ricevere una valutazione più alta in passato è stato Apophis, che nel 2004 aveva raggiunto il livello 4, ma successivamente è stato declassato dopo nuove osservazioni.
Gareth Collins, professore di scienze planetarie all’Imperial College di Londra, ha sottolineato come l’incremento della sorveglianza sugli oggetti vicini alla Terra renderà rilevazioni simili sempre più comuni. Il monitoraggio di 2024 YR4 continuerà nei prossimi mesi per definire meglio la sua traiettoria.
Sebbene un impatto con un asteroide di queste dimensioni non provocherebbe un evento di estinzione globale, potrebbe comunque causare danni significativi su scala cittadina. Eventi di questo tipo si verificano con una frequenza di una volta ogni poche migliaia di anni.
Il rilevamento di 2024 YR4 ha attivato i protocolli di difesa planetaria dell’ONU, coinvolgendo l’International Asteroid Warning Network, che raccoglierà ulteriori dati per ridurre le incertezze orbitali, e lo Space Mission Planning Advisory Group, incaricato di studiare possibili strategie di intervento.
Una delle opzioni potrebbe essere la deviazione dell’asteroide attraverso un veicolo spaziale, un metodo già sperimentato con successo dalla missione DART della NASA, che nel 2022 ha modificato l’orbita dell’asteroide Dimorphos.
Attualmente, 2024 YR4 si sta allontanando dalla Terra lungo una traiettoria quasi rettilinea, rendendo più complesso il calcolo preciso della sua orbita. Gli astronomi continueranno a osservarlo fino alla sua scomparsa dalla vista nei prossimi mesi. Se le misurazioni non riuscissero a escludere un impatto, l’asteroide rimarrà nelle liste di rischio fino al 2028, quando tornerà osservabile.
Come affermato da Snodgrass, il primo passo nella difesa planetaria è ottenere osservazioni più dettagliate. Se il rischio non venisse escluso, le agenzie spaziali potrebbero considerare missioni di caratterizzazione più approfondite e, se necessario, un intervento di mitigazione. Fortunatamente, grazie alle tecnologie testate, esistono già strumenti efficaci per deviare un asteroide di queste dimensioni.
Fonte: ESA