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Unione Astrofili Bresciani Lumezzane (Brescia)

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22.10: GIORNATA NAZIONALE SULL’INQUINAMENTO LUMINOSO.
Tra i promotori dell’iniziativa vi sono anche l’Osservatorio Serafino Zani e l’Unione  astrofili bresciani che in particolare cercano di valorizzare le “oasi di buio“ dove si può vedere il vero aspetto del cielo stellato, protette dai parchi naturali (www.parchidellestelle.it).
Per informazioni: Tel. 3485648190.
e-mail: osservatorio@serafinozani.it
segnala@astrofilibresciani.it

Venti da uragano tra i dust devil di Marte

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Tempeste di polveri su Marte. Credits: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Grazie all’analisi delle riprese ad alta definizione, ottenute dalla telecamera HiRISE dell’orbiter Mars Reconnaissance, durante e dopo lo sviluppo di alcuni dust devil, gli improvvisi “tornado” di polveri che periodicamente si formano nell’atmosfera di Marte a diretto contatto col suolo, è stato possibile determinare per la prima volta la velocità dei venti che spirano all’interno dei vortici.

I valori ottenuti – da 20 a 45 metri al secondo – si piazzerebbero secondo una scala terrestre tra bufera ed uragano. Le perturbazioni, che sembrano generarsi preferenzialmente attorno a metà del pomeriggio marziano – quando i contrasti tra le temperature del suolo e dell’aria, che scatenano i moti vorticosi, sono più intense – si elevano ad altezze comprese tra 150 metri circa a 1 Km, con diametro variabile da 30 a 250 metri.

Tenendo conto della diversa gravità dei due pianeti, questi parametri li rendono più simili ai tornado che si scatenano sul nostro pianeta, piuttosto che ai mulinelli tipici delle zone desertiche terrestri, da cui prendono il nome.

Congiunzione tra Venere, Marte e Mercurio la sera del 28 Ottobre

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Congiunzione Venere, Marte e Mercurio

Congiunzione Venere, Marte e Mercurio
Questo fenomeno potrà però essere osservato, e per un tempo molto limitato, soltanto in condizioni estremamente favorevoli di trasparenza atmosferica; l’incontro, infatti, si verificherà con i due pianeti situati a meno di 20° a est dal Sole, e per di più in un periodo (quello autunnale) in cui l’eclittica è scarsamente inclinata sull’orizzonte… Il risultato di queste sfortunate contingenze sarà che al momento del tramonto del Sole (verso le 18:10) i tre oggetti saranno già molto bassi sull’orizzonte (circa +8°) e potranno essere seguiti (magari aiutandosi con un binocolo) solo per pochi minuti.

Scheila fu colpita da un oggetto da 100 metri

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596 Scheila
(596) Scheila come si mostrava il dicembre scorso.

Vi ricordate di Scheila, l’asteroide da 110 Km di diametro, che lo scorso dicembre produsse dapprima un outburst di luminosità e poi una “coda” simile ad una cometa?

Pochi mesi dopo una nuvola di detriti venne identificata attorno all’asteroide, confermando l’ipotesi dell’impatto subito con un altro oggetto minore, subito proposta per giustificare il fenomeno. Gli astronomi sono ora riusciti a sviluppare una simulazione dell’impatto, ricostruendo nei dettagli l’evoluzione dell’evento e l’aumento della luminosità seguito poi da una diminuzione protrattasi per settimane.

L’impatto sarebbe avvenuto tra il 24 ed il 30 novembre 2010, alcuni giorni dopo quanto inizialmente creduto, mentre il diametro dell’impattore si sarebbe aggirato tra i 36 ed i 180 metri. La collisione, avvenuta alla velocità di 5 Km/sec, tipica degli asteroidi della Fascia Principale, avrebbe sollevato una grande nube di detriti espulsi nello spazio alla velocità di 70 m/sec, estesasi successivamente attorno all’asteroide come la chioma di una cometa. Il moto orbitale l’avrebbe poi modellata, creando l’effetto coda e l’apparenza in tutto simile ad una cometa.

Da sinistra a destra: immagini di (596) Scheila corrispondenti al 13, 14, 17 e 29 dicembre 2010. Nella riga superiore si vedono le immagini osservate mentre in quella inferiore i modelli relativi alle ipotesi fatte. Le immagini del 13 e del 14 provengono dallo IAC-80 telescope dell'Osservatorio di Izaña, Tenerife,quella del 17 dal 1.23-m telescope del Calar Alto Observatory mentre quella del 29 è stata gentilmente fornita da Joseph Brimacombe ottenuta con il 0.1-m telescope del New Mexico Skies Observatory.

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

25.10: “Il mito delle sette sorelle: le Pleiadi“ di Massimo Berretti.

La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it

LUIGI BROGLIO: un mestrino nello Spazio

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21 ottobre 2011, ore 17:30
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LUIGI BROGLIO: un mestrino nello Spazio
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RELATORI:

– Giorgio Di Bernardo Nicolai, Giornalista
– Carlo Ulivieri, Centro Ricerche Progetto San Marco
– Enrico Saggese, Presidente ASI
– Gianpietro Marchiori, Presidente EIE GROUP

Nel centenario della nascita, a Mestre in Viale Garibaldi, di Luigi Broglio si vuole celebrare uno scienziato illustre, consulente della NASA, ideatore e promulgatore del progetto San Marco e della base di lancio equatoriale – al largo delle coste del Kenya – che consentì all’Italia di essere la terza nazione, dopo URSS e USA, a lanciare nello spazio un proprio satellite.

presso il Centro Culturale Candiani – Piazzale Candiani Mestre (VE)

Per informazioni:

Centro Studi Storici Mestre: Tel.: 0418020824 
- e-mail: studistoricimestre@libero.it
www.centrostudistoricidimestre.it


In occasione della conferenza verrà presentata l’iniziativa Explora:

Mestre vuole ricordare i suoi personaggi celebri attraverso una serie di manifestazioni a cadenza annuale. Il tema scelto per il 2011 è quello dell’Astronomia e dell’Aerospazio.
Quest’anno infatti, l’11 novembre 2011, ricorre il centenario della nascita del prof. Luigi Broglio, nato a Mestre l’11.11.1911. Il prof. Broglio è il padre della prima stazione spaziale equatoriale del mondo, quella di Malindi in Kenya.

Da fine ottobre a dicembre 2011, una mostra, un libro, un film e una serie di convegni per ricordare Broglio e una città che ha nel suo passato e nel suo futuro uno stretto legame con il cielo, lo spazio e le tecnologie per scoprirlo ed esplorarlo.

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IL PROGRAMMA DI EXPLORA 2011

• UNA MOSTRA presso la Torre Civica di Mestre dal 29 ottobre al 22 dicembre

• UN LIBRO CELEBRATIVO su Luigi Broglio

• UN FILM contributo allo scienziato mestrino e alla sua città

• UNA SERATA DI GALA al Teatro Corso di Mestre 11 novembre 2011

• UN CICLO DI CONFERENZE al Centro Culturale Candiani di Mestre:

  • 21 ottobre 2011: “LUIGI BROGLIO: un mestrino nello Spazio”
    04 novembre 2011: “Venezia e il Nord Est alla conquista dello Spazio”
    25 novembre 2011: “OSSERVARE L’UNIVERSO: i grandi telescopi del futuro”
    02 dicembre 2011: “LE GRANDI MISSIONI SPAZIALI: scienza e tecnologia”

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I PROMOTORI DI Explora:

EIE GROUP: azienda mestrina, leader mondiale nella realizzazione dei grandi telescopi e radiotelescopi per le osservazioni da terra.
CENTRO STUDI STORICI DI MESTRE: associazione scientifica e culturale senza scopo di lucro, la cui finalità è lo studio e la divulgazione della storia di Mestre e del territorio di Terraferma.

CON IL PATROCINIO

ASI – AGENZIA SPAZIALE ITALIANA
ESA – AGENZIA SPAZIALE EUROPEA
INAF – ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA
CISAS
COMUNE DI VENEZIA
PROVINCIA DI VENEZIA
REGIONE VENETO

GAC – Gruppo Amici del Cielo

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21.10: “Riaccendiamo le Stelle“ conferenza in occasione della Giornata Nazionale contro l’Inquinamento Luminoso.

Per info: didattica@amicidelcielo.it

www.amicidelcielo.it

Il satellite ROSAT anticipa il rientro in atmosfera

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Poco dopo la vicenda del satellite UARS e della sua discesa incontrollata nell’atmosfera terrestre, vi avevo anticipato che a breve un altro satellite, il tedesco ROSAT, sarebbe presto rientrato in atmosfera, con modalità simili al fratello maggiore americano.

Il rientro del satellite era previsto per i primi giorni di novembre, ma le ultime stime lo danno possibile tra il 20 ed il 25 ottobre prossimi, con un’incertezza di +/- 3 giorni.
Se volete capire meglio quale sarà la dinamica di rientro e di che tipo di satellite si tratta, date un’occhiata a questo mio precedente post.
Restate invece sintonizzati qui per gli aggiornamenti futuri.

I siti da monitorare per avere notizie in tempo reale sono quello dell’agenzia spaziale tedesca, con i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti sul rientro, e il solito center for orbital and reentry debris studies, nel quale però ancora non compare ROSAT tra la lista dei detriti in rientro in atmosfera.

L’orbita di ROSAT è simile a quella del defunto UARS, quindi, come al solito, il satellite può cadere ovunque e solamente nelle ore immediatamente antecedenti il rientro in atmosfera avremo un corridoio di possibilità per l’impatto, sebbene con una presumibile incertezza di ben due orbite.

Cosa diranno questa volta i media? Sono proprio curioso….

Gruppo Astrofili Rozzano

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Inizio ore 21:00:
Escursioni in montagna per l’osservazione degli astri a Pian dell’Armà (PV): 21/22 e 28/29 ottobre.
Per informazioni: 3803124156 e 3332178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it

Planetario e Osservatorio di Ca’ del Monte

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Proseguono le spettacolari osservazioni del Sole (domenica pomeriggio) e della volta celeste notturna (sabato sera).
29.10, ore 21:00: “Serata Giove“.

Per info: Tel. 327 7672984
E-mail: osservatorio@osservatoriocadelmonte.it

Anche Venere ha uno strato di ozono

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La sonda dell’ESA Venus Express ha scoperto uno strato di ozono nell’alta atmosfera di Venere, analogo a quelli posseduti dalla Terra e da Marte. La rilevazione dell’ozono è stata ottenuta con il sensore SPICAV, calibrato per l’analisi chimica dei gas atmosferici nell’ultravioletto.

A differenza di quanto avviene nell’atmosfera terrestre, dove l’ozono, specie a tre atomi di ossigeno, si forma per interazione della luce solare con le molecole di ossigeno, su Venere l’interazione avviene con l’anidride carbonica dell’atmosfera del pianeta, con liberazione di atomi di ossigeno che, trascinati dai venti, si ricombinano nell’emisfero in ombra formando ossigeno molecolare ed ozono.

Le analogie con la Terra si fermano però alla mera presenza della molecola: l’ozono su Venere si colloca ad una quota atmosferica di 100 Km, quattro volte superiore a quella terrestre, e la sua densità è mille volte inferiore, e simile a quella di Marte.

Gruppo Astrofili Lariani

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Le esperienze didattiche previste per la stagione 2011-2012 non si limitano all’osservazione o allo spettacolo “virtuale“ del planetario; prevedono altresì lezioni a diversi livelli: uno “base“ su storia dell’astronomia, geografia astronomica, mitologia celeste, astronautica e Sistema Solare; uno “più avanzato“ su evoluzione stellare, buchi neri, supernovae; e ancora incontri su altri argomenti di astronomia o scienza generale da concordare. Costi e modalità di organizzazione di queste iniziative si possono trovare nella sezione “i nostri corsi“ alla nostra pagina web.

Questo il programma di ottobre. Inizio ore 21,15, c/o il Centro Civico Rosario Livatino di Tavernerio.

21.10: “Razzi, missili e propulsione, da Von Braun al futuro prossimo“ a cura di Michele Saviani

Per informazioni: tel 328 0976491
astrofili_lariani@virgilio.it – luigi.viazzo@email.it
www.astrofililariani.org

Gruppo Astrofili Rozzano

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Inizio ore 21:00:
20.10: “Animali nello Spazio“ di Luigi Folcini.
Per informazioni: 3803124156 e 3332178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

18.10: “Costellazione Manga: le stelle nell’animazione e nei fumetti giapponesi“ a cura Andrea Milanesi, Daria Dall’Olio, Alessandro Montosi.

La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it

Unione Astrofili Bresciani Lumezzane (Brescia)

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20.10, ore 20:30: CORSO DI ASTRONOMIA. Presso l’auditorium del Museo di scienze naturali di Brescia, in via Ozanam 4, l’annuale corso sulla scienza del cielo. Le lezioni teoriche proseguiranno fino a dicembre sempre al giovedì sera, mentre la parte pratica del corso si svolgerà al Planetario di Lumezzane e all’Osservatorio Serafino Zani. Il programma dettagliato può essere consultato nel sito.

Per informazioni: Tel. 3485648190.
e-mail: osservatorio@serafinozani.it
segnala@astrofilibresciani.it

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

14.10: I venerdì dell’ARAR: “Il sogno di Marconi“ di di Marcello Caselli. Ingresso gratuito.

La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it

La base della “vita” presente fin dai primordi dell’Universo

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Immagine ottica di TN J0924-2201, la più lontana radiogalassia conosciuta (z = 5.19), ottenuta con il Telescopio Spaziale Hubble. Credit: NASA/STScI/NAOJ.

I radioastronomi hanno scoperto l’impronta chimica dell’atomo di Carbonio, l’elemento di base per la costruzione delle molecole organiche e biologiche, anche nelle stelle della più remota radiogalassia conosciuta: TN J0924-2201, un oggetto con red-shift z = 5,19, che risalirebbe al primo miliardo di anni dopo il Big Bang.

I ricercatori dell’Università di Tokyo hanno identificato le righe di assorbimento del carbonio, nello spettro emesso dalla debole galassia, usando lo spettrografo FOCAS del Telescopio SUBARU, determinandone la presenza di quantità significative.

Si tratta di una scoperta importante, perché retrodata in maniera decisa l’epoca della sintesi di elementi pesanti scaturiti dalla nucleosintesi stellare, aprendo nuove ipotesi sulla tempistica necessaria per l’instaurarsi dei processi chimici basilari per la sintesi delle prime molecole biorganiche.

La scelta della più lontana radiogalassia conosciuta non è stata casuale: una precedente survey condotta dallo stesso gruppo di ricerca aveva infatti rilevato che l’indice di “metallicità” presente nelle galassie (gli astronomi intendono come “metallo” qualsiasi elemento più pesante di idrogeno ed elio) ha conosciuto il più rapido arricchimento proprio nelle galassie più remore nello spazio-tempo.

Se l’Universo uscito dal Big Bang conteneva, secondo il modello standard, soltanto idrogeno, elio e tracce di litio, la presenza di carbonio ed altri elementi più pesanti fin dal primo miliardo di anni suggerisce che i processi di nucleosintesi stellare si sono verificati molto più rapidamente di quanto previsto, e apre la possibilità che molecole organiche si siano poi potute evolvere in tempi sufficientemente lunghi per poter raggiungere un alto grado di complessità.

L’articolo del team che ha effettuato la soperta può essere letto su ArXiv: Chemical properties in the most distant radio galaxy – Matsuoka, et al all’indirizzo http://arxiv.org/abs/1107.5116

Peccioli… e intorno l’Universo 2011 – Un mese di iniziative dedicate alle stelle

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15.10, ore 21.15 (ingresso libero e gratuito)
CONFERENZE (Ore 21.15 – Centro Polivalente)
14.10: “Paesaggi celesti, paesaggi sacri: il cielo nei monumenti e nei luoghi.” Dal Neolitico alle pievi medievali dell’oltrepò pavese a cura di Fabrizio Barbaglia e Elisa Gastaldi.

Associazione Astrofili Alta Valdera
cell. 340 5915239
www.astrofilialtavaldera.com
vilalber@tin.it

Al Planetario di Padova

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Spettacoli al Planetario: il giovedì alle ore 21:00, il venerdì e il sabato alle ore 17:30 e 21:00, la domenica alle 16:00 e 17:30.
14.10, ore 21:00: “Ammassi di galassie” a cura di Daniela Bettoni.

Per informazionie prenotazioni: tel. 049 773677
Email: info@planetariopadova.it
Web: www.planetariopadova.it

Titano in Technicolor

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Il mosaico, in falsi colori per evidenziare le strutture superficiali di Titano, ottenuto grazie all'elaborazione delle numerose immagini trasmesse dalla sonda Cassini. Credits JPL/NASA/Univ. of Arizona/CNRS/LPGNantes

Un team internazionale di astronomi dell’Università di Nantes ha realizzato una serie di mosaici compositando le migliori immagini a falsi colori della superficie di Titano, riprese dalla sonda Cassini nel corso della sua lunga missione nel sistema di Saturno.

Le minime differenze rilevabili nella composizione delle varie tipologie di terreno sono state evidenziate come lievi sfumature di colore diverso, come nel caso dei campi di dune equatoriali colorati in marrone, o i più chiari terrazzamenti sopraelevati.

Le riprese, effettuate nel corso di una settantina di fly-by negli ultimi sei anni, grazie allo spettrometro VIMS, sono state elaborate con un procedimento in grado di amplificare le informazioni ottenute penetrando con i sensori infrarossi la spessa atmosfera di metano e azoto, ed il risultato è spettacolare: sul globo di Titano si stagliano una serie di formazioni dall’aspetto molto più “terrestre” delle prime, confusissime, immagini trasmesse sei anni fa dalla sonda.

La mappatura, ancora incompleta, è stata ottenuta sovrapponendo uno sfondo di immagini a bassa risoluzione con immagini ad alta risoluzione (fino a 500 metri per pixel), ma mostra ancora aree scoperte… i prossimi 48 fly-by previsti da qui al 2017 colmeranno anche queste lacune, permettendo di ottenere le prime immagini full-globe di un mondo tanto lontano e alieno.

Planetario e Osservatorio di Ca’ del Monte

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Proseguono le spettacolari osservazioni del Sole (domenica pomeriggio) e della volta celeste notturna (sabato sera).
15.10, ore 21:30: “Il cielo di Dante“.

Per info: Tel. 327 7672984
E-mail: osservatorio@osservatoriocadelmonte.it

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

11.10: “Il cielo dei Samurai“ di Agostino Galegati.

La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it

Peccioli… e intorno l’Universo 2011 – Un mese di iniziative dedicate alle stelle

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dal 13 al 16 ottobre – Centro Polivalente giovedì e venerdì 10.00-13.00 rivolto esclusivamente alle scuole su prenotazione.
sabato e domenica 10.00-13.00 / 15.30-19.00 ingresso libero e gratuito
Durante lo svolgimento della mostra sono previste le seguenti mini-conferenze:
15.10, ore 16.30: “La radiazione fossile dell’Universo” di Carlo Buscemi.
15.10, ore 17,30: “L’evoluzione del telescopio” di Paolo Piludu.
16.10, ore 16,30: “8 novembre 2011: l’asteroide 2005 YU55 colpirà la Terra?” di Paolo Bacci.
16.10, ore 17,30: “Il Sole Nero sull’Isola di Pasqua” di Alberto Villa.
Fondazione Peccioliper
tel. 0587 672158 – fax 0587 670831
info@fondarte.peccioli.net

Associazione Astris – Roma

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Per l’anno in corso sono pianificate le seguenti attività presso la sala parrocchiale della chiesa di San Saturnino, via Avigliana 3, ore 18,00:
13.10: “Evoluzione dell’Universo. 1° parte“ relatore Pippo.

Per informazioni: astris.roma@gmail.com

www.astrisroma.org

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

08.10, ore 16:30: “Le stelle e il Piccolo Principe racconti di astronomia, vita e amicizia“ (conferenza adatta a bambini da 7 anni).

La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.htmlwww.arar.it

Disintegrata la cometa Elenin

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Dopo aver conosciuto un’ingiustificata popolarità sulla rete web come “cometa dell’apocalisse”, indicata – chissà perché – da alcuni siti come oggetto “enorme” in rotta di collisione con il nostro pianeta ed in grado, in accordo con le “profezie” sulla fine del mondo per il 2012 (Maya e quantaltro) di impattare la Terra provocando disastri, la Cometa Elenin sembra essersi disgregata completamente durante il suo recente passaggio al perielio.

L’immagine diffusa da Leonid Elenin, scopritore della cometa. Credit: L. Elenin / ISON-NM Observatory

Il suo scopritore Leonid Elenin ha diffuso un’immagine (sulla destra), ottenuta con lo strumento da 18” dell’International Scientific Optical Network del New Mexico, che mostra una debolissima nube di piccoli frammenti, probabilmente i residui dell’ablazione indotta dal Sole. La nube “splende” di 18ma magnitudine, molto inferiore al valore di 12 previsto se la cometa fosse sopravvissuta al passaggio al perielio. Anche se fosse accaduto, la Elenin non avrebbe mai potuto avvicinarsi alla Terra a più di 35 milioni di Km, cioè oltre 100 volte la distanza media Terra-Luna, una distanza di totale sicurezza per un corpo di massa, oltretutto, assolutamente trascurabile…resta quindi incomprensibile come speculatori sulla buonafede di molti internauti abbiano potuto scegliere questo oggetto per le loro farneticazioni, interessante sì per gli osservatori di comete – peraltro non proprio facilissimo – ma del tutto innocuo.

Società Astronomica Italiana Sezione Puglia

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Per l‘8 ottobre la SAIt Puglia organizza una serata astronomica dedicata alla osservazione della pioggia meteorica delle DRACONIDI, che quest’anno alcuni astronomi prevedono possa essere una possibile tempesta, e della Luna, prossima al plenilunio, in contemporanea mondiale aderendo al “The Moonwatch Party 2011”.
Prenotazione: non obbligatoria, sede da stabilirsi.
Per informazioni contattare: 0805245710
E-mail: all’indirizzo: info@saitpuglia.it

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.
07.10, ore 21: “Le stelle in laboratorio“osservazione al telescopio e divertenti esperimenti di fisica.
La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.htmlwww.arar.it

Al Planetario di Padova

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Spettacoli al Planetario: il giovedì alle ore 21:00, il venerdì e il sabato alle ore 17:30 e 21:00, la domenica alle 16:00 e 17:30.
08.10, ore 18:30: Speciale LUNA.

SPECIALE Stelle cadenti. Tempesta delle Draconidi: Spettacoli l’8.10 alle ore 21:00 e il 9.10 alle 16:00 e alle 17:30.
Per informazionie prenotazioni: tel. 049 773677
Email: info@planetariopadova.it
Web: www.planetariopadova.it

Al Planetario di Padova

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Spettacoli al Planetario: il giovedì alle ore 21:00, il venerdì e il sabato alle ore 17:30 e 21:00, la domenica alle 16:00 e 17:30.
07.10, ore 21:00: “Marte tra scienza e fantascienza” a cura di Elena Lazzaretto.
Per informazionie prenotazioni: tel. 049 773677
Email: info@planetariopadova.it
Web: www.planetariopadova.it

Gruppo Astrofili Lariani

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Le esperienze didattiche previste per la stagione 2011-2012 non si limitano all’osservazione o allo spettacolo “virtuale“ del planetario; prevedono altresì lezioni a diversi livelli: uno “base“ su storia dell’astronomia, geografia astronomica, mitologia celeste, astronautica e Sistema Solare; uno “più avanzato“ su evoluzione stellare, buchi neri, supernovae; e ancora incontri su altri argomenti di astronomia o scienza generale da concordare. Costi e modalità di organizzazione di queste iniziative si possono trovare nella sezione “i nostri corsi“ alla nostra pagina web.

Questo il programma di ottobre. Inizio ore 21,15, c/o il Centro Civico Rosario Livatino di Tavernerio.
07.10: “Navigando nel Sistema Solare Parte II“. Incontro a cura di Paolo Ostinelli.

Per informazioni: tel 328 0976491
astrofili_lariani@virgilio.it – luigi.viazzo@email.it
www.astrofililariani.org

ETIOPIA – 21 gennaio/2 febbraio 2012

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Osservazioni dal tetto dell’Africa

21 Gennaio / 2 Febbraio 2012

1° giorno, venerdì 20/01 – ROMA / ADDIS ABEBA
Ritrovo dei Signori partecipanti all’aeroporto di Roma Fiumicino in tempo per l’imbarco sul volo di linea Ethiopian Airlines in partenza per Addis Abeba in serata.

2° giorno, sabato 21/01 – ROMA / ADDIS ABEBA / AWASH (225 Km circa)
Subito dopo la mezzanotte partenza con volo Ethiopian per Addis Abeba. All’arrivo dopo circa 6 ore di volo, incontro con la guida, colazione e partenza in jeep 4×4 per Awash. All’arrivo, sistemazione nelle camere riservate all’Awash Falls Lodge (o similare) e tempo a disposizione per un po’ di riposo dopo il lungo viaggio. Nel pomeriggio inoltrato visita al Parco Nazionale di Awash. Esplorare questo parco un effetto straniante: entrando in questa stretta striscia di verde assediata dal deserto si passa in un balzo dalla savana alla foresta più lussureggiante, dalle zebre di Grevy, le gazzelle e le antilopi alle 400 specie di uccelli e alla flora che, grazie alle acque dell’unico fiume che scorre in Dancalia, esplode in un rigoglio inatteso. Cena e pernottamento al lodge.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

3° giorno, domenica 22/01 – AWASH / SEMERA (375 Km)
Dopo la prima colazione, partenza per Semera. All’ arrivo si esperiranno le procedure per ottenere i permessi speciali per le visite in Dancalia. Pensione completa. Pernottamento in un albergo locale o in Lodge o in tenda, fuori dalla città.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

4° giorno, lunedì 23/01 – SEMERA / AFDERA (220 Km)
Prima colazione e partenza per raggiungere Afdera. Si entra già profondamente in un pesaggio alieno perché il lago di Afdera è situato a oltre 100 metri sotto il livello del mare ed è uno specchio d’acqua salmastra circondato da basalti neri. Tutt’intorno alcune sorgenti termali provenienti dal sistema dell’Ertalè lo alimentano. Lungo il percorso si incontrano anche alcuni villaggi Afar. Pernottamento in albergo locale o in tenda. Pensione completa.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

5° giorno, martedì 24/01 – AFDERA / KUSREWAD / ERTALE (90 Km)
Dopo la prima colazione si parte verso Ertale lungo piste sabbiose. All’arrivo a Kusrewad ci si ferma per prendere e caricare i dromedari che porteranno il materiale da campo da questo punto al vulcano e ritorno. Si prosegue per il magico Ertale, catena di vulcani in questa regione interamente desertica, formata da crosta basaltica, frutto dell’allargamento della crosta terrestre. La catena conta molti vulcani tra cui il più famoso porta il nome della catena stessa, ed è alto 613 metri, con un lago di lava permanente. Pensione completa e pernottamento in tenda.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

6° giorno, mercoledì 25/01 – ERTALE / HAMEDELA (100 Km)
Il mattino prestissimo trekking di ritorno per circa 3 ore. All’arrivo, colazione e partenza verso Hamedela con sosta lungo il tragitto per il pranzo. All’arrivo previsto ad Hamedela nel tardo pomeriggio, sistemazione in campo tendato, cena e pernottamento.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

7° giorno, giovedì 26/01 – HAMEDELA / DALOL / BERHALE (200Km)
All’alba tempo per vedere la partenza dei dromedari per la miniera di sale. Dopo la prima colazione si parte verso Dalol che si trova a 20 chilometri, per vedere la produzione del sale che viene chiamato “Amole”. “Amole” una volta veniva usato come il mezzo di scambio. Dalol è una depressione unica al mondo e l’intera zona è interamente ricoperta di fosforo, sale, zolfo e varie altri composti chimici multicolori. Dalol si trova a 130 metri sotto il livello del mare. Pranzo e proseguimento verso Berhale. All’arrivo, sistemazione in campo tendato, cena e pernottamento.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

8° giorno, venerdì 27/01 – BERHALE / AXUM (250 Km)
Dopo colazione, partenza in auto verso Axum con pranzo lungo la strada in ristorante tipico o al sacco. All’arrivo ad Axum nel tardo pomeriggio, trasferimento e sistemazione allo Yeha Hotel (o similare), cena e pernottamento.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

9° giorno, sabato 28/01 – AXUM / ADIGRAT (150 Km)
Prima colazione e mattinata dedicata alla visita di Axum, con il Palazzo della Regina di Saba, gli obelischi e il Tempietto dove (dicono) è custodita L’Arca dell’Alleanza. Pranzo e partenza verso Adigrat visitando lungo la strada Yeha, il tempio della luna. All’arrivo ad Adigrat, sistemazione nelle camere riservate in Geza Gebresislase Hotel (o similare), cena e pernottamento.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

10° giorno, domenica 29/01 – ADIGRAT / MEKELE (100 Km)
Dopo la prima colazione partenza per Mekele con soste lungo il percorso per la visita dei monasteri di Petros e Paulos, Michael Millehayzenghi e Madhanie Alem Adi Kosho e Abrha we Atsebeha e per il pranzo al sacco. All’arrivo a Mekele, sistemazione nelle camere riservate all’Axum Hotel (o similare), cena e pernottamento.
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

11° giorno, lunedì 30/01 – MEKELE / LALIBELA (430 Km)
Sveglia di buon mattino, colazione e partenza in direzione Lalibela, traversando una delle zone più scenografiche dell’Etiopia, attraverso villaggi e viste mozzafiato. Tappa lunga, faticosa ma indimenticabile. Pranzo lungo strada ed arrivo a sera a Lalibela. Cena e pernottamento al Lal hotel (o similare).
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

12° giorno, martedì 31/01 – LALIBELA
Pensione completa ed intera giornata di visita di Lalibela che offre il più straordinario complesso di chiese rupestri. Chiese scavate nella roccia e anche sotto il livello del terreno e decorate con fregi, bifore, tramezzi e rosoni. Cunicoli e corridoi uniscono molte di loro. Se ne visiteranno 11 in questa giornata: Beta Meskal, Beta Maryam, Beta Mikael, Beta Golgota, Beta Tangal, Beta Emanuel, Beta Gabriel, Beta Lehem, Beta Mercurios, Beta Abba Libanos e infine la più famosa Beta Giorgis. Pernottamento al Lal Hotel (o similare).
Durante la notte potrà essere previsto un luogo da dove osservare gli astri.

13° giorno, mercoledì 01/02 – LALIBELA / ADDIS ABEBA / ROMA
Prima colazione in hotel e successivo trasferimento in aeroporto per l’imbarco sul volo domestico in partenza per Addis Abeba. All’arrivo, sbarco e tempo a disposizione per ultime visite in città e per un po’ di shopping. Tempo permettendo, cena in ristorante tipico con musiche e balli tradizionali, prima del trasferimento in aeroporto in tempo utile per l’imbarco sul volo di linea Ethiopian Airlines diretto a Roma ed in partenza nella notte.

14° giorno, giovedì 02/02 – ROMA
All’arrivo in nottata, sbarco e fine dei servizi.

NOTE: nessun spazio è stato bloccato in opzione. Quote volo Ethiopian Airlines indicative e da riconfermare al momento della prenotazione.

PIANO VOLI

21/01 ROMA (h. 00.05) – ADDIS ABEBA (h. 07.50) ET 703
01/02 LALIBELA (h. 11.55) – ADDIS ABEBA (h. 13.55) ET 123     02/02 ADDIS ABEBA (h. 00.20) – ROMA (h. 04.45) ET 702

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

minimo 20 partecipanti € 2.690,00
minimo 15 partecipanti € 2.750,00
Supplemento camera singola € 190,00
Tasse aeroportuali € 210,00 (soggette a riconferma fino all’atto dell’emissione del biglietto aereo)

Cambio applicato: 1 € = 1,46 usd. Eventuali adeguamenti saranno effettuati tra 30 e 21gg prima della partenza; l’itinerario potrebbe
subire variazioni a insindacabile giudizio della guida per ragioni di opportunità e sicurezza, fermi restando il rispetto delle visite e dei siti
previsti nel programma. I chilometraggi riportati nel programma sono indicativi e potrebbero subire variazioni significative a causa della
condizione delle strade e di cause di forza maggiore.

La quota comprende: * volo di linea Ethiopian Airlines da Roma per Addis Abeba e ritorno in classe economica + volo domestico come da prospetto * franchigia bagaglio 20 kg * sistemazione in camere o tende doppie (ad Addis Abeba è prevista la sistemazione in hotel 4****, nelle altre località in tende e in piccoli alberghi locali) * trattamento di pensione completa come da programma * tour in Toyota Land Cruises 4×4 con visite, trasferimenti ed escursioni come da programma * guida (accompagnatore locale parlante italiano + guide locali parlanti inglese nei luoghi storici + cuoco + equipaggiamento da campeggio) * ingressi * assicurazione medico/bagaglio e annullamento viaggio a favore di ciascun partecipante * omaggio.

La quota non comprende: * visto d’ingresso (USD 20,00 circa per persona da pagare in loco) * tasse aeroportuali (€ 210,00 circa ad oggi e soggette a riconferma ad emissione biglietti) * bevande ai pasti * bagaglio extra, acquisti ed extra personali in genere * mance ad autista e guida * tutto quanto non specificato alla voce “La quota comprende”.

L’Etiopia è un paese meraviglioso tutto da scoprire con tesori di storia, cultura, tradizioni e geomorfologia unici !!!! A fianco a questo è però opportuno precisare che la pulizia, le strutture alberghiere, i trasporti e la ristorazione sono assolutamente al di sotto degli standard europei. Questo implica grande pazienza e spirito di adattamento per tutti i visitatori. Per cui preghiamo vivamente di essere pronti e ben informati rispetto a questo per evitare problemi e lamentele. Chi parte per visitare questo splendido paese deve farlo sapendo che quello che potrà vedere e godere sarà molto anche se implicherà qualche significativo sacrificio in termini di comodità, senso della pulizia e cucina. Anche i rapporti con le guide locali devono essere improntati a spirito di collaborazione e comprensione reciproci stanti le differenze di mentalità e cultura, in ogni caso il programma concordato è la stella polare da seguire per tutti.

NOTIZIE UTILI


PASSAPORTO e VISTO

il passaporto deve essere valido per almeno 6 mesi. Il visto si ottiene in arrivo all’aeroporto di Addis Abeba dietro pagamento di USD 20,00.

FUSO ORARIO

+ 2 ore rispetto all’Italia durante l’ora solare.

VACCINAZIONI

nessuna vaccinazione è obbligatoria. E’ molto consigliabile una profilassi antimalarica, antitetanica e contro la febbre gialla per i viaggi nel sud e nella Valle dell’Omo. Si raccomandano assolutamente le normali precauzioni su cibo ed acqua. E’ utile portare con sé una scorta di medicinali contro dissenteria, infezioni intestinali e di pronto soccorso.

VALUTA

è consigliabile portare esclusivamente dollari USA, le carte di credito sono accettate solo in alcuni alberghi. La valuta locale è il BIRR, con un cambio 1 € = 21 Birr circa.

STAGIONI e CLIMA

in Etiopia vi sono due stagioni distinte: da ottobre ad aprile vige la stagione secca ed è il periodo migliore per visitare il paese; il clima nell’altopiano è fresco a causa dell’altitudine e la stagione delle piogge va da maggio a settembre. Un pò diverso nel sud del paese dove la stagione umida si concentra da marzo a giugno, con un’appendice a novembre anche se, negli ultimi anni, le piogge sono state variabili ed imprevedibili.

SHOPPING

in Etiopia vi sono buone possibilità di acquisti di artigianato tipico. La maggior parte riguarda oggetti di tema religioso, quali icone in legno, croci in argento ed in legno, bibbie in ahmarico… I luoghi migliori sono ad Addis Abeba e ad Axum. Ovunque nel paese sarà possibile comprare oggetti quali le tipiche ceste colorate e monili di ogni tipo.

DIFFICOLTÀ NEL VIAGGIO

il viaggio in Etiopia nei punti della rotta storica o comunque nel nord del paese non comporta particolari disagi, le sistemazioni alberghiere fuori Addis Abeba sono modeste anche se le migliori esistenti, per cui occorre un certo spirito di adattamento. Le strade sono spesso dissestate.

Informazioni e prenotazioni al viaggio entro e non oltre il 10 novembre 2011:

CTM di Robintur spa – Via Bacchini 15, Modena – Tel 059/2133701 ctm.gruppi@robintur.it www.robintur.it


Informazioni astronomiche:

Sig. Massimiliano Di Giuseppe 338/5264372 www.esploriamoluniverso.com
Sig. Ferruccio Zanotti 338/4772550 www.esploriamoluniverso.com
The Lunar Society: Sig. Paolo Minafra 339/2929524

I lunghi tentacoli del mostro

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La galassia attiva Markarian 509 così come viene vista dal WFPC2 (Wide Field and Planetary Camera 2) del Telescopio Spaziale Hubble. Credits: NASA, ESA, J. Kriss (STScI) and J. de Plaa (SRON)

Da tempo si sa che il nucleo della Galassia Attiva Markarian 509 ospita un buco nero supermassiccio, un vero mostro colossale, la cui massa, costantemente in aumento, è oltre 300 milioni di volte la massa del Sole.

La continua anche se irregolare variabilità in luminosità del nucleo galattico, distante 500 milioni di anni luce dalla Terra, ha spinto gli astronomi a studiare in dettaglio per 100 giorni l’emissione della Galassia, grazie alle potenzialità straordinarie degli Osservatori Spaziali dell’ESA XMM-Newton e Integral, alla ricerca delle interpretazioni più corrette relative al flusso continuo di materiali in caduta libera verso il cuore del mostro. Le loro attese non sono andate deluse perché, proprio in occasione della campagna osservativa, l’emissione ha mostrato una fluttuazione del 60%, a fronte del 25% solitamente osservabile.

Rappresentazione artistica della regione centrale di una galassia attiva. Credits: NASA and M. Weiss (Chandra X-ray Center)

Il flusso di raggi X proviene dalle regioni circostanti il buco nero, dove i materiali ruotano a spirale, formando un disco di accrescimento prima di cadere verso l’orizzonte degli eventi, il limite fatale da cui nessuna ulteriore informazione potrà mai più uscire. Le forze immense che si sviluppano in prossimità del gigantesco buco nero distorcono a tal punto il tessuto spazio-temporale da provocare l’espulsione verso l’esterno di globuli di plasma, accelerati a velocità di milioni di km/hr, responsabili dell’emissione X rilevata.

Sembra che l’anello in caduta libera si trovi a circa 15 anni luce dal buco nero, una distanza sorprendentemente maggiore di quanto finora ipotizzato: come un vero mostro mitologico, capace di allungare i suoi tentacoli gravitazionali su qualunque oggetto si trovi a transitare nelle sue vicinanze.

Meno NEA pericolosi del previsto

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Le nuove osservazioni di NEOWISE rivelano che esistono almeno il 40% in meno di asteroidi, al di sopra dei cento metri di diametro vicini alla Terra, di quel che si pensava. Nell'immagine i quattro pianeti interni del nostro sistema solare sono segnati in verde e il sole è al centro. Ogni puntino rosso rappresenta un asteroide. Ovviamente le dimensioni degli oggetti non sono in scala... Credit: NASA/JPL-Caltech

Finalmente una notizia che sembra essere buona: secondo uno studio dell’Osservatorio Spaziale WISE, originariamente lanciato per studiare le sorgenti infrarosse del cielo, i NEA (Near Earth Asteroids) oggetti asteroidali potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, perché su orbite entro 45 milioni di km di distanza dalla Terra, sono significativamente di meno di quanto si pensasse.

Gli oggetti censiti dalla survey all-sky promossa dal progetto NEOWISE, con diametro compreso tra 100 metri ed 1 km, sono risultati 19500, un numero relativamente alto, ma molto minore delle precedenti più pessimistiche previsioni, che ne ipotizzavano addirittura 35000. In particolare, gli asteroidi di diametro intorno al km, quindi i più potenzialmente pericolosi, sarebbero da 962 a 1000, con 911 oggetti identificati con certezza.

Questi risultati sono in parziale disaccordo con stime ottenute da strumentazioni diverse, che contavano 830 oggetti NEA superiori a 1 km di diametro, ma congruenti con i valori di albedo rilevata, inferiori al previsto, che hanno portato a una revisione del rapporto massa/distribuzione. Ancora meno in accordo con la stima di 1250 NEA pericolosi ottenuta dal progetto LINEAR, forse però meno sensibile e affidabile del NEOWISE perché basato su rilevazioni condotte da strumenti “terrestri”.

Per maggiori informazioni:

Planetario e Osservatorio di Ca’ del Monte

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Proseguono le spettacolari osservazioni del Sole (domenica pomeriggio) e della volta celeste notturna (sabato sera).
08.10: “I Maya e il cielo: mostra e conferenza La cosmologia dei Maya“. Terzo e ultimo dei tre appuntamenti.

Per info: Tel. 327 7672984
E-mail: osservatorio@osservatoriocadelmonte.it

Mercurio sempre più strano e misterioso

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Una delle sorprese maggiori arrivate con i dati della sonda MESSENGER, è la scoperta di un'inattesa classe di irregolari depressioni (indicate dalle frecce). Le frecce bianche indicano alcune di queste depressioni che presentano un alone chiaro e un fondo brillante. I ricercatori le hanno denominate "hollow" per distinguerle da altre depressioni (shallow) anch'esse non derivate da impatto ma di altra natura (eventi vulcanici, terreno collassato). L'immagine, rilasciata il 30 settembre, mostra delle hollow all'interno di un bacino d'impatto di 170 km di diametro. Credit: Courtesy AAAS/Science

La sonda automatica Messenger della NASA è in orbita attorno a Mercurio soltanto da sei mesi e già ha provocato una rivoluzione nelle nostre conoscenze di quel pianeta, tanto affascinante quanto sconosciuto: pochi altri mondi del Sistema Solare sono così vicini alla Terra ma anche così irrimediabilmente diversi, lontani, alieni. Gli ultimi dati inviati dalla Messenger, tra cui le prime riprese ravvicinate degli enigmatici crateri a fosso (hollows), le prime analisi della composizione chimica della superficie e della ionosfera non fanno che approfondire la sensazione di estraneità.

Le regioni subpolari rivelano depositi di materiali di origine vulcanica, bacini da colmamento di colate laviche, estese fino a coprire il 6% dell’intera superficie del pianeta, segno evidente di un passato vulcanismo molto attivo. L’analisi dei profili dei crateri “fantasma”, sepolti dalle colate laviche, indica spessori dei basalti fino a 2 km, tipici di bocche effusive larghe ed elongate: la sonda ha identificato alcune di queste bocche, lunghe fino a 25 km, probabilmente all’origine di una enorme attività effusiva e del singolare profilo morfologico della regione.

Interessante come la composizione chimica delle colate sembri simile a quella della komatiite magmatica terrestre, un minerale che sulla Terra esiste ormai soltanto in tracce, memoria del suo passato geologico più remoto. I misteriosi crateri a fosso, denominati dai planetologi “hollows”, corrispondono a singolari strutture che circondano i picchi centrali di depressioni da impatto, molto diversi da quelli riscontrabili su oggetti in apparenza simili a Mercurio, come la nostra Luna. In realtà, gli hollows sono infossamenti da cui affiorano strani materiali di colorazione bluastra e di origine relativamente recente, ubiquamente diffusi sulla superficie del pianeta: forse i processi che portano alla loro formazione continuano ancora oggi, a conferma della perdurante dinamicità di un mondo ancora geologicamente attivo.

Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington

Per quanto riguarda la composizione chimica della superficie, l’analisi degli isotopi radioattivi volatili di potassio e zolfo indica che Mercurio è più simile a Venere, Terra e Marte di quanto assomigli alla Luna, mentre la sua composizione interna ricorda quella delle condriti ricche in metalli, come il nucleo metallico del pianeta, relativamente molto esteso rispetto al mantello, lascia intuire. La debole magnetosfera di Mercurio non riesce a proteggere la superficie del pianeta dall’azione del vento solare, che impatta con violenza i poli magnetici e giunge alla superficie, contribuendo ad arricchire i componenti della tenue ionosfera. Un simile processo può rendere ragione della formazione degli hollows, che si originerebbero dal collasso dei materiali deprivati dall’evaporazione degli elementi volatili per azione del vento solare.

Riprendere la pioggia di Draconidi del prossimo 8 ottobre. II

Nell’articolo Tempesta di Draconidi in Ottobre? pubblicato su Coelum n.151 a pag 16, l’autore Daniele Gasparri oltre a raccontarci la loro storia e come sia possibile effettuare delle previsioni sulle circostanze e sulla consistenza della pioggia, ci dà anche alcuni suggerimenti per immortalare il fenomeno. Per voi di seguito la seconda parte di In caso di pioggia.. che fare?.

Per orari, mappa e circostanze seguite il nostro appuntamento con le Draconidi nel cielo del mese.

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RIPRESE A GRANDE CAMPO CON CAMERA CCD

Se possedete una camera CCD astronomica, molte volte più sensibile di ogni reflex digitale, vi consiglio di utilizzarla perché sicuramente vi consentirà di catturare molte più meteore. Naturalmente la camera CCD dovrà essere dotata di un obiettivo fotografico di corta focale, al massimo di 25-30 millimetri. La scelta dell’obiettivo dipende criticamente dal formato del vostro sensore; anche in questo caso il modo migliore per arrivare preparati consiste nel fare prove preliminari.

Una ripresa allsky effettuata con CCD.

Se non possedete un obiettivo adatto, potete ricavarne uno economico e di discreta qualità (se il sensore non è troppo grande) utilizzando un oculare di media focale, meglio se di diametro di 50,8 mm. Personalmente ho trovato molto vantaggioso l’uso di un semplice Ploss da 25 mm di focale, con un rapporto focale conseguente pari a f/0,85, che mi ha permesso di riprendere meteore, con la mia camera CCD ST-7XME, di magnitudine superiore alla +5.

La parte più complicata consiste nel costruire il supporto adatto per avvicinare l’oculare al sensore e regolare la messa a fuoco, ma con un po’ di nastro adesivo e cartoncino diventa tutto piuttosto semplice e sorprendentemente stabile. L’uso di una camera CCD può naturalmente essere complementare a quello della digicam, anche perché gli effetti sono molto diversi: le reflex digitali riprendono con un campo più vasto e a colori, mentre l’unico punto di forza delle camere CCD è la grande sensibilità, a scapito del lato estetico.
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RIPRESE CON VIDEOCAMERE SENSIBILI

Un’attività alternativa e per certi versi più spettacolare (e complicata) prevede la registrazione di alcuni video attraverso delle sensibili videocamere già utilizzate da molti astrofili specializzati nella rilevazione e studio delle meteore. Una delle videocamere più utilizzate si chiama Mintron, di moda fino a qualche anno fa come autoguida per le riprese a lunga posa o per l’imaging deepsky.

Benché il sensore sia molto più piccolo di quello delle reflex digitali, l’uso di obiettivi dalla cortissima focale (5-8 mm, reperibili facilmente anche su eBay) restituisce un campo di diverse decine di gradi e consente di riprendere filmati che mostrano il movimento di meteore più luminose della magnitudine 3-3,5. Una volta acquisiti dei filmati a cavallo dei picchi previsti, nella fase di elaborazione si potranno scegliere i frame che hanno registrato le meteore e comporre un video che mostrerà in modo spettacolare tutta l’evoluzione dell’evento.

Se la pioggia si dovesse mostrare davvero importante come sembra, non sarà neanche necessario fare la selezione dei frame, ma semplicemente accelerare il corso del filmato costruendo un bellissimo time-lapse. Inoltre, se si dovesse sentire l’esigenza di un’immagine che mostri le scie di tutte le meteore registrate, sarà sufficiente mediare i singoli frame dei filmati, proprio come fanno gli astrofotografi planetari.
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CONCLUSIONE

Auguro a tutti i lettori di poter assistere ad uno spettacolo indimenticabile, e anche a nome della redazione vi invito ad inviare pareri ed immagini sull’esito della vostra serata osservativa; comunque vada.

E se qualcosa andasse storto, e lo spettacolo non fosse all’altezza delle previsioni, vi preghiamo di ricordarvi di quel famoso detto dell’ambasciatore che non porta pena…

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La ripresa a grande campo con la macchina fotografica fissa puntata verso il radiante è la tecnica più intuitiva da usare nel caso di annunciate “grandi piogge”. Ne è una prova questa splendida immagine realizzata dall’amatore spagnolo Juan Carlos Casado la notte delle Perseidi 2003 componendo diversi frame raccolti in un arco di 3,5 ore. Il tempo di esposizione dovrà essere naturalmente calibrato in rapporto alla trasparenza e all’oscurità del cielo. Con la presenza di una Luna piena alle spalle come nel caso del prossimo 8 ottobre, converrà comunque non superare i 5 minuti per posa.

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Altre risorse:

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Gruppo Astrofili Polesani

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Spaziando…
Tutti gli appuntamenti si terranno nell’auditorium del Liceo Scientifico alle ore 21:00 a Rovigo in via De Gasperi 19, in zona Commenda.
04.10: “La struttura a spirale delle galassie“ di Giuseppe Bertin.
Per informazioni: Tel. 347-8512348.
E-mail: giorgio@astrofilipolesani.net
www.astrofilipolesani.net

Al Planetario di Ravenna

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Inizio ore 21:30. Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.
04.10: “Il Cielo e il tempo (parte II): alle radici del pensiero“ di Oriano Spazzoli.
La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, email info@arar.it
Web: www.racine.ra.it/planet/index.htmlwww.arar.it

Pio & Bubble Boy – Coelum n.152 – 2011

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Vignetta Coelum 152

Vignetta Coelum 152

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.152 – 2011. Leggi il Sommario. Guarda le altre vignette di Pio&Bubble Boy

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