ABSTRACT

I “Big Five” delle meteoriti, come i celebri animali della savana africana, rappresentano i più grandi e affascinanti esemplari extraterrestri mai ritrovati sulla Terra. Tra questi spiccano le sideriti Hoba (Namibia, 60 t), Cape York (Groenlandia, 31 t), Campo del Cielo (Argentina, 30,8 t), Armanty (Cina, 28 t) e Bacubirito (Messico, 22 t). Composte principalmente da ferro e nichel, queste meteoriti resistono meglio all’ingresso atmosferico rispetto a quelle pietrose, come Chelyabinsk (2013). La loro storia, spesso intrecciata a miti locali, esplorazioni e musei internazionali, testimonia il costante legame tra il cielo e la Terra.

Introduzione

Elefante, Leone, Bufalo, Rino­ceronte e Leopardo, compongono i famosi Big Five della savana africana. Questa hit parade stilata all’epoca in cui si abbattevano per sport questi splendidi anima­li è rimasta in voga anche oggi, quando (per la gran parte dei casi), si mira solo con la foto­camera e non più con i fucili da caccia. Anche per le meteoriti esiste una classifica per i più grandi esemplari conosciuti, te­nendo conto che qualsiasi elenco è destinato nel tempo a modi­ficarsi. Infatti nuovi esemplari vengono trovati di tanto in tanto in zone impervie e inoltre, grandi meteoriti, possono cadere in qua­lunque momento, come ci ha ri­cordato nel 2013 quello di Chelya­binsk la cui onda d’urto causò molti danni e feriti (soprattutto a causa delle vetrate infrante) nell’omonima città russa.
Tra le centinaia di frammenti recuperati, il maggiore pesava 654 kg; un’inezia in confronto alle 9-10.000 tonnellate stimate del meteoroide originale, esploso a 30km di altezza. Chelyabinsk era però un meteorite pietroso; una condrite LL5 e questo tipo di rocce, offre una bassa resi­stenza alle vibrazioni ed agli stress meccanici all’ingresso in atmosfera. Ciò fa sì che queste tendano a frantumarsi, in molte piccole sezioni. Diverso è il caso delle meteoriti ferrose, che resi­stono assai meglio allo “scontro” e possono generare, anche nei casi di frammentazione, singole masse di molte tonnellate. Perciò quasi tutti i meteoriti più gran­di conosciuti sono sideriti, con l’importante eccezione di Jilin, la condrite H5 caduta in Cina nel 1976 che con una massa prin­cipale di 1,7 tonnellate è di gran lunga la condrite ordinaria singola più grande conosciuta.
Ma anche questo “gigante” tra le meteoriti pietrose sfigura vici­no alle grandi sideriti che com­pongono i nostri “big five”.


HOBA (NAMIBIA)


Nel Nord della Namibia, vi­cino alla città di Grootfontein1 si trova questo meteorite di 60 tonnellate (un tempo, prima di campionamenti, furti e vandali­smi sembra arrivasse a 66 ton­nellate). Venne scoperto per caso nel 1920 da un contadino che lo colpì con l’aratro, dissodando il terreno. E’ un “mattone” di ferro di 2,7×2,7×0,9 metri in un avvalla­mento del terreno circondato da un anfiteatro di muretti a secco. Si trova ancora nel punto del ritrovamento. È un tipo di side­rite assai raro; un Atassite, che contiene un tenore di nikel molto più alto delle altre ferrose. Nono­stante il suo aspetto “giovanile” (dovuto al clima estremamente secco) questo meteorite è caduto sul nostro pianeta circa 80.000 anni fa. È possibile che la forma, simile ad un sasso piatto, lo ab­bia aiutato a perdere velocità in modo meno traumatico, durante l’impatto con l’atmosfera. Il me­teorite avrebbe quindi rimbalzato più volte, come un sasso lanciato sulla superficie di un lago.

Il meteorite Hoba a Grootfontein in
Namibia massa 60t.


CAPE YORK (GROENLANDIA)

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L’articolo è pubblicato in COELUM 273 VERSIONE CARTACEA