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Circolo Astrofili Veronesi

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27.06:Uscita con telescopi al passo delle Fittanze (Pomari 347 4333208).
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Associazione Ligure Astrofili Polaris

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27.06:“Visita all’Osservatorio Astronomico di Greenwich (London, UK): memorie di viaggio“ di Stefano La Monica.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it

ASTROINIZIATIVE UAI

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27-29.06: II Star Party dei Monti Iblei – A Ferla (SR) lo Star Party regionale organizzato da CODAS – Centro Osservazione e Divulgazione Astronomica Siracusa
www.codas.it

Unione Astrofili Bresciani

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27.06:Ogni venerdì, ore 21:00, apertura della Specola Cidnea. È possibile prendere parte alle serate astronomiche, al termine di una conversazione divulgativa seguono le osservazioni al telescopio.
Ogni sabato, ore 21:00 (escluso l’ultimo sabato del mese), apertura al pubblico dell’Osservatorio astronomico Serafino Zani, colle San Bernardo di Lumezzane Pieve (Brescia). Proiezioni a tema seguite da osservazioni al telescopio. Ingresso libero.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it

7-8 luglio Specola di Padova Osservatorio Astronomico INAF: Giuseppe Lorenzoni. L’Uomo, l’Astronomo e il Maestro.

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07.07: Nel pomeriggio di lunedì 7 previsti interventi di carattere storico scientifico sulla figura di Giuseppe Lorenzoni, seguito da un rinfrescante cocktail prolongée nella splendida cornice dell’antica torre della Specola Padovana. La serata terminerà con uno spettacolo teatrale, aperto al pubblico, durante il quale l’attore Filippo Tognazzo, con accompagnamento musicale dal vivo, racconterà la vita e la passione per la scienza di questo nostro astronomo padovano.

ATTENZIONE POSTI LIMITATI. Per la partecipazione al Convegno e al cocktail prolongée è richiesta la registrazione, lo spettacolo è aperto a tutti fino a esaurimento posti.
Tutte le informazioni e la registrazione gratuita da effettuarsi entro e non oltre il 27 giugno su:
www.oapd.inaf.it/convegnolorenzoni

7-8 luglio Specola di Padova Osservatorio Astronomico INAF: Giuseppe Lorenzoni. L’Uomo, l’Astronomo e il Maestro.

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08.07:La mattina di martedì 8 i partecipanti al convegno proseguiranno con una speciale visita guidata al Museo La Specola e agli strumenti di Lorenzoni, e concluderanno i lavori con una Tavola Rotonda sulla peculiarità dell’astronomia italiana all’alba dell’Unità d’Italia, e sulla sua eredità ancora attuale.
ATTENZIONE POSTI LIMITATI. Per la partecipazione al Convegno e al cocktail prolongée è richiesta la registrazione, lo spettacolo è aperto a tutti fino a esaurimento posti.

Tutte le informazioni e la registrazione gratuita da effettuarsi entro e non oltre il 27 giugno su:
www.oapd.inaf.it/convegnolorenzoni

Siding Spring, la cometa carica di acqua che sfiorerà Marte

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Nell’immagine si può vedere una sfera luminosa con tanto di coda: si tratta di C/2013 A1 (nota al pubblico come Siding Spring). L’immagine è stata scattata da Swift (NASA) tra il 27 e il 29 maggio 2014. In viola si vede la luce ultravioletta prodotta dall’idrossile (OH), un frammento molecolare dell’acqua. Crediti: NASA/Swift/D. Bodewits (UMD), DSS

È la cometa dell’anno, la più temuta dai marziani. Ebbene sì, parliamo di Siding Spring (per gli addetti ai lavori conosciuta con la sigla C/2013 A1), che passerà il prossimo 19 ottobre a 138mila chilometri da Marte – meno della metà della distanza tra la Terra e la nostra Luna. Lo scorso maggio il satellite Swift della NASA ha scattato questa immagine della cometa: queste osservazioni a raggi ultravioletti sono le prime a rivelare quanto rapidamente la cometa stia producendo acqua e permettono agli astronomi di stimare meglio la sua dimensione.

“La cometa Siding Spring sta facendo il suo primo passaggio attraverso il Sistema solare interno e sta vivendo la sua prima forte esperienza con le altissime temperature del Sole”, ha detto il ricercatore Dennis Bodewits, astronomo presso l’Università del Maryland College Park (UMCP). “Queste osservazioni sono parte di una campagna di due anni, portata avanti dalla NASA con Swift, per vedere come l’attività della cometa si sviluppi durante il suo viaggio”.

Per gli esperti Siding Spring è una vera e propria miniera d’oro, perché contiene alcuni tra i più antichi materiali che gli scienziati da decenni cercano nell’Universo. Il nucleo della cometa (vale a dire la parte solida) è un denso agglomerato di gas ghiacciati mescolati con polvere: in pratica quella che in gergo viene chiamata “palla di neve sporca”. Polveri e gas vengono risucchiati dalla cometa durante tutto il viaggio nel Sistema solare.

Ciò che attiva la cometa è un processo chiamato sublimazione ovvero la trasformazione di materiale congelato da ghiaccio solido a gas: mentre la cometa si avvicina al Sole e si riscalda, i gas fuoriescono dal nucleo, portando con sé grandi quantità di polvere che riflettono la luce del sole e illuminano la cometa. A circa due volte e mezzo la distanza della Terra dal Sole (2,5 unità astronomiche, o AU), la cometa si è riscaldata a tal punto che l’acqua diventa il principale gas emesso dal nucleo.

Tra il 27 e il 29 maggio, l’Ultraviolet/Optical Telescope (UVOT) di Swift ha catturato una sequenza di immagini della cometa, in viaggio nella costellazione Eridano a una distanza di 368 milioni di chilometri dal Sole. UVOT non può rilevare direttamente molecole di acqua, ma può rilevare, invece, la luce emessa dai frammenti che si formano quando la luce solare ultravioletta rompe le molecole di acqua: nello specifico si tratta di atomi di idrogeno e molecole di idrossile (OH).

“Sulla base delle nostre osservazioni, si calcola che, al momento delle osservazioni, la cometa stesse producendo circa 2 miliardi di miliardi di miliardi di molecole d’acqua (equivalenti a circa 49 litri) ogni secondo”, ha detto il membro del team Tony Farnham, un ricercatore senior a UMCP. A questo ritmo, la cometa Siding Spring potrebbe riempire una piscina olimpionica in solo 14 ore.

Queste cifre sono state fondamentali per gli esperti perché, per la prima volta, sono riusciti a stimare le dimensioni della cometa, circa 700 metri.  C/2013 A1 raggiungerà il suo perielio, cioè il suo massimo avvicinamento al nostro Sole, il prossimo 25 ottobre, a una distanza di poco più di 200 milioni di chilometri – ben al di fuori dell’orbita terrestre e molto vicina, come dicevamo all’inizio, a quella di Marte. Nel momento del passaggio ravvicinato al pianeta, qualche giorno prima del perielio, l’intero pianeta verrà quindi ricoperto da gas e polveri, ma non dovrebbero esserci rischi per i rover e i lander che si trovano sul Pianeta rosso.

Al Planetario di Ravenna

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24.06:I corpi minori del Sistema solare” di Massimo Berretti.

Missione Rosetta: nuova immagine della camera OSIRIS

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Meno della metà della distanza tra la Terra e la Luna divide la sonda dell’ESA Rosetta e il suo obiettivo, la cometa Churimov-Gerasimenko. E ci insegna che è corretto attendersi l’inaspettato.

Infatti contrariamente alle osservazioni condotte da aprile fino a metà maggio, la fotocamera Osiris a bordo della sonda ci mostra una chioma meno lunga e luminiscente.

Un fatto inconsueto, non fosse perché è la prima volta che gli astronomi osservano la chioma di una cometa così continuamente e così da presso. Più ci si avvicina e inevitabilmente più dettagliate appaiono le immagini della fotocamera Orisis, realizzata dal Max Planck Institute in collaborazione con il CISAS di Padova.

Sta di fatto che mancano appena un paio di mesi perché la sonda Rosetta raggiunga la cometa e proprio in questi giorni ha iniziato le manovre di rallentamento. Un’operazione complessa come potete vedere in questo servizio per INAF TV.

La missione Rosetta è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea. Rilevante è il contributo italiano scientifico e tecnologico e vede, attraverso il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana, la partecipazione di INAF, UNIPD e Politecnico di Milano.

Il Lander Philae che a fine anno atterrerà sul nocciolo della Cometa, una prima assoluta, è il frutto di una collaborazione tra ASI e altre tre agenzie europee: ASI, CNES, DLR, MPS.

Per approfondire:

Congiunzione Luna Venere

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Chi avrà la fortuna, o la sfortuna, di alzarsi di primissima mattina potrà assistere il 24 e 25 giugno guardando verso est-nordest al sorgere di una sottile falce di Luna in compagnia di Venere, distante circa 4,9° verso est. All’incantevole spettacolo, favorito si spera da favorevoli condizioni di trasparenza del cielo, contribuirà anche la presenza delle Pleiadi più in alto, e delle Iadi (con Aldebaran) sul filo dell’orizzonte. Il mattino dopo, alla stessa ora, una falce ancora più sottile si troverà proprio all’interno dell’ammasso, nei pressi di Aldebaran, 7° a sudest di Venere.

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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20.06:
Osservazione del cielo dall’albergo ristorante Soldanella, Piani Resinelli
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Al Planetario di Ravenna

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20.06:Osservazione della volta stellata (ingresso libero, cielo permettendo).

Circolo Astrofili Veronesi

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20.06:“Struttura a grande scala dell’Universo e
sua origine” di Alberto Franceschini.
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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20.06:“Il cielo estivo” ed osservazione pubblica.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Associazione Ligure Astrofili Polaris

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20.06:“Nebulose o galassie? Una lunga disputa” di Pietro Planezio.
Per info: cell. 346.2402066 – info@astropolaris.it
www.astropolaris.it

Unione Astrofili Bresciani

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20.06:Ogni venerdì, ore 21:00, apertura della Specola Cidnea. È possibile prendere parte alle serate astronomiche, al termine di una conversazione divulgativa seguono le osservazioni al telescopio.
Ogni sabato, ore 21:00 (escluso l’ultimo sabato del mese), apertura al pubblico dell’Osservatorio astronomico Serafino Zani, colle San Bernardo di Lumezzane Pieve (Brescia). Proiezioni a tema seguite da osservazioni al telescopio. Ingresso libero.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it

Al Planetario di Ravenna

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17.06:“Sotto un caldo cielo estivo riscopriremo Plutone” di Giuliano Deserti.

Associazione Cascinese Astrofili

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16.06: “Laboratorio di Astrofotografia”. Lezione pratica di astrofotografia ed elaborazione delle immagini con Gimmi Ratto, Astronomical Centre e gli amici astrofili. Presso sede A.C.A.
Per informazioni:
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

100 asteroidi: novantacinque i centri per Ugo Tagliaferri…

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GIUGNO 2014

Piccoli passi, ma fondamentali per avvicinarsi all’ambito traguardo. Sono quelli compiuti dai battistrada Ugo Tagliaferri e Paolo Palma. Il primo ha agguantato (74) Galatea, novantacinquesimo centro personale, manifestandoci tutto il suo entusiasmo:

«Sono a –5 dal traguardo!!! Il 5 maggio il cielo era perfetto e ho così potuto dare la caccia a Galatea che, pur basso sull’orizzonte e molto debole (mag. +13,3), si è materializzato rapidamente al mio occhio sinistro. Beh, dopotutto avevo pulito la lastra correttrice…».

Paolo Palma ha invece raggiunto quota 89 osservando verso fine aprile (75) Eurydike.

Dietro la coppia di testa, come un rullo compressore, continuano a macinare asteroidi Andrea Tomacelli e Valeria Starace che da metà aprile a metà maggio hanno portato a casa ben undici “sassoni”. All’alba del 15 maggio, finita la loro ultima sessione osservativa, mi hanno inviato il seguente messaggio:

«Direttamente dalla cupola ti comunichiamo la cattura di altri 5 asteroidi. Avevamo in programma di cacciarne altri ma per colpa di un… albero, non ci siamo riusciti. Ci rifaremo!»

Ha aggiunto altri quattro pezzi alla sua collezione Edoardo Carboni, che con i suoi 19 anni è il più giovane in lizza. Ora Edoardo è quasi giunto a metà dell’opera (47 centri) e si sente immerso appieno in un epica impresa:

«Io e il mio “Hubble”, un newton da 13 cm, siamo una coppia inscindibile: due impavidi cavalieri che si scontrano con terribili forze esterne (impegni scolastici, temporali, turbolenze, l’inquinamento luminoso di Roma) che ostacolano la nostra missione. Esclusa qualche cartina stellare ricavata da un software astronomico, non abbiamo alcuno strumento sofisticato di supporto in questa caccia che conduciamo contando solo sulle nostre forze. Ci sentiamo vicini agli antichi astronomi seguendo le stelle una per una, come Messer Galileo e Mr. Newton, fino a raggiungere quell’insignificante puntino luminoso sussurrando la parola “preso!”.
Finora l’abbiamo pronunciata 47 volte. Altre 53 fatiche ci attendono, molte in più di quelle di Ercole, ma alla fine faremo parte anche noi dell’Olimpo riservato a chi ha catturato i primi 100 asteroidi!».

Quattro nuovi bersagli anche per Luca Maccarini, arrivato a quota 38. Fermo invece a 20 asteroidi Adriano Valvasori.

Claudio Pra

XXV MEETING Coordinamento Astronomi non Professionisti “ALPE ADRIA”

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15.06:Il Circolo Culturale Astrofili Trieste, in occasione della riapertura dell’Osservatorio “B. Zugna” dopo il disastroso passaggio di una tromba d’aria lo scorso settembre, ospiterà domenica 15 Giugno alle ore 9:00 il XXV meeting del Coordinamento degli astronomi non professionisti “Alpe Adria”, che raggruppa astrofili del Friuli-Venezia Giulia, Slovenia e Croazia cui, di recente, si è aggiunto anche un gruppo serbo. Come sempre i gruppi relazioneranno sulla propria attività, sia in ambito divulgativo che di ricerca, offrendo spunti di confronto nonché di amicizia. In occasione del venticinquennale verrà inoltre esposta una mostra fotografica relativa alle attività dei gruppi e ai vari meeting “Alpe Adria” tenuti nel corso di questo quarto di secolo. Coordinatore dell’evento, Paolo Corelli, AFAM – Remanzacco.
info: ccat@libero.it
corelli@conecta.it

L’altro lato della Luna. Svelato il mistero dei “mari” lunari

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Il lato della Luna esposto alla Terra. Crediti: NASA
Il lato della Luna esposto alla Terra. Crediti: NASA

La Luna ha solo una faccia “macchiata”, ed è quella che rivolge a noi. Dalla Terra, le immagini del nostro satellite mostrano una superficie dove spiccano zone più scure, che gli antichi hanno chiamato con il termine latino maria. Mari, appunto, fatti non di acqua ma di ampie pianure basaltiche.

E sull’altro lato? Sorprendentemente, non c’è nulla di tutto questo. Niente luci né ombre, ma un unico colore uniforme. Tanto che gli astronomi hanno iniziato a parlare del “lato oscuro della Luna”, dove l’oscurità in questo caso è riferita più che altro al mistero: non si riusciva proprio a capire il motivo per cui i maria fossero presenti da una parte sola. Ma ora un gruppo di ricerca dell’Università della Pennsylvania (Penn State) ha forse svelato l’arcano.

“Mi ricordo la prima volta che ho visto un globo della Luna, da ragazzo. Sono rimasto stupefatto da quanto apparisse diverso il lato opposto” ricorda Jason Wright, co-autore dello studio. “Era tutto montagne e crateri: dov’erano i maria? Ecco quello che si è rivelato essere un mistero fin dalla fine degli anni ‘50”.

Il lato nascosto della Luna. Crediti: NASA

Fin dal 1959, per l’esattezza, quando la navicella sovietica Luna 3 trasmise le prime immagini del “retro” lunare. Mostrando per la prima volta la quasi totale assenza di zone più scure.

Secondo gli astrofisici della Penn State, le ragioni di questa differenza vanno ricercate molto indietro: fino alle origini della formazione lunare.

È opinione diffusa che la Luna sia nata poco dopo la Terra, come conseguenza di un devastante impatto sul nostro pianeta di un meteorite grande circa quanto Marte. Lo scontro avrebbe staccato dalla Terra un gigante frammento, che avrebbe poi formato il nostro satellite.

“Subito dopo questo gigante impatto, la Terra e la Luna erano molto calde” dice Steinn Sigurdsson, leader del gruppo di ricerca.

In questa fase, la Luna era da 10 a 20 volte più vicina alla Terra di quanto non sia ora, ma il suo periodo di rotazione non è più cambiato. E così il nostro pianeta viene guardato sempre dalla stessa faccia lunare da molti, molti anni.

Ecco le tre chiavi per svelare il mistero dei maria lunari: calore, distanza e lato esposto alla Terra.

Partiamo dal calore. Poiché la Luna era molto più piccola del pianeta terrestre, si è raffreddata anche più rapidamente. Dal canto suo, la Terra continuava a essere bollente: la sua superficie misurava circa 2.500 gradi Celsius.

E qui entrano in gioco gli altri due ingredienti: la distanza Terra-Luna, relativamente piccola, fece sì che la faccia lunare esposta – l’unica – mantenesse una temperatura comunque più alta rispetto al lato non esposto. Un fatto cruciale per la formazione della crosta lunare, che contiene alte concentrazioni di calcio e alluminio: elementi molto difficili da far evaporare.

“Quando il vapore delle rocce ha iniziato a raffreddarsi, i primi elementi che sono spuntati erano il calcio e l’alluminio” spiega Sigurdsson. “Ma il lato vicino della Luna era ancora troppo caldo, per cui questi metalli si sono condensati sul lato lontano, formando una crosta molto spessa”.

Il resto l’hanno fatto i meteoriti: quando la Luna ha iniziato a subire l’impatto di vari oggetti celesti, il “nostro” lato aveva una superficie molto più sottile, che quindi veniva rotta più facilmente. Al contrario, il lato opposto poteva essere intaccato molto meno, proprio grazie alla sua spessa crosta di calcio e alluminio.

Ecco svelato il mistero dei maria: originati dall’impatto con i meteoriti, sarebbero zone lunari corrispondenti ai punti in cui la Luna è stata letteralmente scrostata, e per questo risultano più in ombra.

Il lato oscuro della Luna ha quindi a che fare con una storia molto antica, ma che ancora oggi mostra chiaramente i suoi segni. A patto di riuscire a guardare le cose dall’altro lato.

Per saperne di più:

Sentinel, a caccia di asteroidi nascosti

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Prima hanno diffuso in rete un video che mostra come, dall’inizio del nuovo millennio, siano almeno 26 gli asteroidi sufficientemente grandi da generare una potenza di impatto pari (se ben superiore) a 1 kiloton esplosi nell’atmosfera terrestre o impattati al suolo. Ora vogliono spiegare come intendono dare la caccia agli asteroidi nascosti nel Sistema Solare e potenzialmente pericolosi per la Terra. Il loro obiettivo: essere in orbita entro il 2018.

Sono i ricercatori della Fondazione B612: professionisti, scienziati ed ex astronauti come Ed Lu – fisico statunitense che nel 2003 ha trascorso sei mesi nella Stazione Spaziale Internazionale con l’equipaggio della Expedition 7. Un nome curioso per un organizzazione non governativa: B612, proprio come l’asteroide del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, curioso oggetto celeste scosso da leggera attività vulcanica e infestato da baobab. “Vogliamo modificare la percezione della gente che gli impatti da asteroide siano estremamente rari, quando in realtà non lo sono. E non c’è modo migliore che rendere visivamente i dati”, aveva dichiarato Lu ai giornali in occasione della diffusione in rete della raccolta video di impatti di asteroidi sul nostro pianeta. Come a fare il verso al celebre libro: l’essenziale è invisibile agli occhi.

E asteroidi di varia dimensione infatti colpiscono il nostro pianeta da sempre. Alcuni passano anche all’onore delle cronache, come è successo il febbraio 2013 in Russia, a Chelyabinsk: il più grande meteorite dopo quello di Tunguska del 1908 e il più “paparazzato” di sempre con una serie di video che hanno fatto boom di clic in rete. Molti, più banalmente, passano sotto silenzio. Compreso l’asteroide HQ214, un oggetto della lunghezza di una portaerei che negli scorsi giorni ha accarezzato la Terra ad appena 3 distanze lunari.

Quando un asteroide sopravvive all’atmosfera della Terra e impatta il suolo può essere piuttosto energico, per dirla con un eufemismo. Uno studio uscito su Nature lo scorso novembre ha valutato gli effetti del meteorite di Chelyabinsk con una potenza complessiva di circa 500 kiloton. A paragone, la bomba atomica che distrusse Hiroshima ha sviluppato una potenza di appena 15 kiloton. D’altra parte, basandosi proprio sulle conseguenze dall’evento di Chelyabinsk, si è potuto verificare che i danni causati dall’onda d’urto di un meteorite sono decisamente minori a quelli di un esplosione nucleare (il che fa rivedere al rialzo le dimensioni che rendono un asteroide pericoloso).

Fatto sta che, a oggi, non abbiamo strumenti utili a impedire che un grosso asteroide ci caschi in testa. Qualcuno però si sta ponendo il problema di individuare almeno da che parte può arrivare il pericolo. La missione Sentinel (da non confondere con l’omonimo satellite europeo lanciato lo scorso aprile), finanziata privatamente attraverso la Fondazione B612, verrà messa in orbita attorno al Sole nel 2018 e sarà in grado di individuare oggetti vicini alla Terra con una risoluzione di dettaglio fino a 140 metri di diametro, grazie alla più avanzata tecnologia di imaging a infrarossi.
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In un video appena diffuso da Ball Aerospace, primo contraente della Fondazione B612, tecnici e progettisti spiegano come funzionerà la nuova sentinella anti-meteoriti: «È il nuovo che avanza, le organizzazioni non governative hanno la possibilità concreta di mettere insieme i fondi necessari allo sviluppo di nuove tecnologie, in collaborazione con partner tecnici di livello e capaci di produrre missioni spaziali a costi considerevolmente più bassi garantendo alta qualità», spiega Scott Hubbard, responsabile del programma B612 ed ex direttore del NASA Ames Research Center.

Se oggi dei fenomeni meteorici conosciamo esclusivamente l’onda d’urto generata dagli impatti e rilevata dalla Comprehensive Nuclear Test Ban Detection Network, la rete globale che sotto l’egida delle Nazioni Unite monitora l’eventuale realizzazione di esperimenti segreti con armi nucleari, domani Sentinel potrebbe avvistare il pericolo dalla lunga distanza. Speriamo quanto basta a mettere insieme una squadra d’assalto degna del miglior Bruce Willis di Armageddon, il lungometraggio da Apocalisse di Michael Bay (Touchstone Pictures, 1998).

Asteroidi – Cerere e Vesta finalmente insieme!

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Asteroidi
La cartina rappresenta il percorso apparente di Cerere e Vesta durante gli ultimi giorni di giugno e i primi di luglio, quando la distanza angolare tra i due asteroidi si sarà ridotta a pochi primi d’arco (dalla versione web è possibile accedere al percorso completo durante il mese di giugno cliccando qui o sulla mappa). Come si può vedere, la congiunzione avverrà 1,5° a nord-nordovest della stella Heze (zeta Virginis), di mag. +3,4. I trattini verdi che uniscono le tracce dei due oggetti come le traversine di un binario indicano l’ampiezza e l’orientamento della separazione per tutti i giorni dal 25 giugno al 7 luglio. La separazione massima (meno di 10') si avrà la sera del 5 luglio, quando Cerere e Vesta, come mostra il riquadro in basso a destra, potranno essere fotografati insieme in un piccolo campo pieno di galassie.
Asteroidi
La cartina rappresenta il percorso apparente di Cerere e Vesta durante gli ultimi giorni di giugno e i primi di luglio, quando la distanza angolare tra i due asteroidi si sarà ridotta a pochi primi d’arco (dalla versione web è possibile accedere al percorso completo durante il mese di giugno cliccando qui o sulla mappa). Come si può vedere, la congiunzione avverrà 1,5° a nord-nordovest della stella Heze (zeta Virginis), di mag. +3,4. I trattini verdi che uniscono le tracce dei due oggetti come le traversine di un binario indicano l’ampiezza e l’orientamento della separazione per tutti i giorni dal 25 giugno al 7 luglio. La separazione massima (meno di 10') si avrà la sera del 5 luglio, quando Cerere e Vesta, come mostra il riquadro in basso a destra, potranno essere fotografati insieme in un piccolo campo pieno di galassie.

EFFEMERIDI

Continua anche in questo numero il resoconto sulla corsa di Cerere e Vesta verso la congiunzione del 5 luglio, quando i due asteroidi arriveranno a distare tra loro l’inezia di 10 primi d’arco…
un record che – voglio ricordarlo per l’ennesima volta anche a rischio di sonori sbuffamenti – verrà superato soltanto nel 2081! A fine maggio avevamo lasciato i due oggetti mentre si stavano
muovendo a ovest di zeta Virginis, separati da una distanza angolare ancora molto abbondante (2,5°). Questo mese, finalmente, i due asteroidi si metteranno a correre su traiettorie decisamente convergenti e il divario scenderà di molto, fino ai 23 primi di fine mese, prima della stretta finale.

LA SFIDA DI TALIB

Ricordiamo l’idea lanciata già un paio di mesi fa da Talib agli amici astrofotografi.

Nella storia dell’astronomia amatoriale, ve lo posso assicurare, non è mai stata fatta la ripresa completa della traccia luminosa lasciata da un asteroide durante l’intervallo di un mese. Che non si possa fare quando il pianetino è di una magnitudine simile a quello delle deboli stelle di campo che lo circondano si può capire (ne risulterebbe una foto di molta fatica e di poco effetto), ma – pensateci – nel caso di Vesta, riprendendo sera dopo sera il campo in cui si sta muovendo (guardatevi la cartina qui sopra per regolarvi sulle misure), si otterrebbe (con una posa di pochi secondi per sera) una serie di puntini luminosi molto evidenti; orientando e compositando i singoli frame si avrebbe così una immagine finale in cui risulterebbe molto chiara la percezione del movimento e della variazione di luminosità dell’oggetto sovrapposto a un bel campo stellare.
Talib Kadori

C’è qualcuno tra voi che ci vuole provare?

Ricordiamo che le immagini vanno inviate a gallery@coelum.com

Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Asteroidi di Talib Kadori presente a pagina 66 di Coelum n.182

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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13.06:
”Il Solstizio d’estate e le sue stelle” di Gianpietro Ferrario.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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13.06:
”Il Solstizio d’estate e le sue stelle” di Gianpietro Ferrario.
Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Al Planetario di Ravenna

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13.06:Speciale Festival delle Culture: “Astronomia e Culture: presentazione di libri in tema di etno-astronomia” di Gianfranco Tigani Sava. Ingresso libero.

Circolo Astrofili Veronesi

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13.06:“La formazione del Sistema Solare” di Sergio Moltomoli.
Per informazioni: info@astrofiliveronesi.it
Cell: 334 7313710 (Antonio Cagnoli)
www.astrofiliveronesi.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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13.06:”Dove è finito l’Antiuniverso?” a cura di Davide Trezzi presso la Biblioteca di Giussano (via del Carroccio 2).
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Gruppo Amici del Cielo di Barzago

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13 e 14.06:”Il Cielo del Parco. Sul lago argentato” presso Giardino a lago (Via Carcano, Alserio) osservazione ed escursione in barca in una notte di plenilunio: NUMERO CHIUSO con iscrizione GRATUITA obbligatoria.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Associazione Cascinese Astrofili

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13.06: “La scoperta di asteroidi pericolosi per la Terra. Il caso Apophis e lo stato dell’arte di questa attività” di Fabrizio Bernardi e Paolo Bacci. Presso la Biblioteca comunale di Cascina, in viale C. Comaschi.
Per informazioni:
Domenico Antonacci Cell: 347-4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

Unione Astrofili Bresciani

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13.06:Ogni venerdì, ore 21:00, apertura della Specola Cidnea. È possibile prendere parte alle serate astronomiche, al termine di una conversazione divulgativa seguono le osservazioni al telescopio.
Ogni sabato, ore 21:00 (escluso l’ultimo sabato del mese), apertura al pubblico dell’Osservatorio astronomico Serafino Zani, colle San Bernardo di Lumezzane Pieve (Brescia). Proiezioni a tema seguite da osservazioni al telescopio. Ingresso libero.
Per info: osservatorio@serafinozani.it
www.astrofilibresciani.it

Avvicinamento Luna Saturno

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10 Giugno

10 Giugno

Il 10 giugno, verso le 21:30, un crescente di Luna raggiungerà Saturno nella Libra, avvicinandolo da sud fino a una distanza di circa 1,6°. I due oggetti, visibili in direzione sudsudest, saranno alti in quel momento circa +28°. Singolarmente, nelle stesse ore (all’incirca dalle 21:00 alle 22:00), la Luna occulterà l’asteroide (9) Metis, di mag. +10,3.

Il cielo sepolto – Hic sunt LUPI

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cielo sepolto
cielo sepolto
La costellazione del Lupo come potrebbe apparire al momento della culminazione da una località del meridione alla latitudine di Napoli. Facile risulta l’individuazione del globulare NGC 5986, mentre invece molto problematica quella della stella alfa Lupi!

Quella del Lupo è una costellazione che si estende appena sotto la Bilancia fino ai –55 gradi di declinazione. Segnata come il Centauro dalla presenza di stelle discretamente brillanti, è famosa soprattutto per la supernova galattica che vi esplose più di mille anni fa, ma per gli osservatori italiani resta una plaga quasi del tutto sconosciuta. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, considerando la sua declinazione fortemente negativa, il Lupo non è una “invenzione” degli astronomi del 18° secolo come ad esempio la Fornace, il Compasso o la Squadra; è invece una costellazione molto antica, già facente parte delle 48 originali elencate da Tolomeo nel suo Almagesto.

Comete – La Pan-STARRS ha il fiatone ma spunta una rivale più giovane e bella

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Comete
Il percorso apparente della C/2012 K1 (Pan-STARRS) nel mese di giugno e nella prima decade di luglio quando attraverserà il Leoncino prima di arrivare nella testa del Leone (dalla versione digitale è possibile accedere al percorso più dettagliato cliccando qui: dal 1° al 16 giugno o dal 16 al 30 giugno; i due link si attivano anche selezionando i rispewttivi tratti del percorso direttamente dalla mappa).
Comete
Il percorso apparente della C/2012 K1 (Pan-STARRS) nel mese di giugno e nella prima decade di luglio quando attraverserà il Leoncino prima di arrivare nella testa del Leone (dalla versione digitale è possibile accedere al percorso più dettagliato cliccando qui: dal 1° al 16 giugno o dal 16 al 30 giugno; i due link si attivano anche selezionando i rispewttivi tratti del percorso direttamente dalla mappa).

EFFEMERIDI

Prima le brutte notizie. La C/2012 K1 Pan-STARRS, la cometa che in autunno prometteva di arrivare al limite dell’osservabilità ad occhio nudo, sembra che non stia rispettando le previsioni, tanto che Seiichi Yoshida nel suo sito prevede al massimo una magnitudine di +7 per fine ottobre. Con queste prospettive, la Pan perde un po’ dell’attenzione con cui la stavamo seguendo da gennaio, ma resta comunque l’oggetto cometario più luminoso del periodo. In giugno si muoverà dall’Orsa Maggiore al Leone, attraversando tutto il Leoncino, e potremo puntarla un’ora dopo il tramonto; a metà mese, verso le 22:30 apparirà sull’orizzonte di ovest-nordovest alta quasi +40 gradi.

Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nella Rubrica Comete di Rolando Ligustri presente a pagina 70 di Coelum n.182

Al Planetario di Ravenna

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10.06:“La Luna e le sue curiosità” di Claudio Balella.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Congiunzione Luna, Marte e Spica

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8-9 giugno

8-9 giugno

La notte del 7-8 giugno, verso l’1:30 del mattino, la Luna al Primo Quarto apparirà una decina di gradi al di sopra dell’orizzonte ovest-nordovest in congiunzione con Marte, separata dal pianeta di circa 2,3°. Alla stessa ora del giorno seguente, una Luna appena più corposa apparirà invece in congiunzione con Spica (mag. +1,0), la stella alfa della Vergine, che avvicinerà fino alla distanza angolare di un grado.

N.B. la dimensione apparente della Luna, in questa come in altre illustrazioni, è stata aumentata per esigenze di visualizzazione grafica.

Pio & Bubble Boy – Coelum n.182 – 2014

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vignetta
Pio e Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 182
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Pio e Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 182

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.182 – 2014. Leggi il Sommario. Guarda le altre vignette di Pio&Bubble Boy

Al Planetario di Ravenna

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08.06:ore 15:00: Round Table 11, Club 41 “I Bambini in festa” manifestazione di beneficenza a favore di A.G.E.O.P.
Per info: tel. 0544-62534 – info@arar.it
www.racine.ra.it/planet – www.arar.it

Ciao Ellen

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Chi ha avuto la fortuna di conoscere Ellen Pokutova sicuramente non se la dimenticherà. Era una ragazza di una formidabile intelligenza, che unita ad una insaziabile curiosità per il mondo e ad una bellezza invidiabile, la rendeva un mix esplosivo. L’ho conosciuta in Libia nel 2005, in occasione del viaggio organizzato assieme a Coelum per l’Eclisse Anulare di Sole e da lì è partita la sua grande passione per l’astronomia, che l’ha portata in meno di un mese ad organizzare un’importante manifestazione astronomica ad Olbia in Sardegna, la terra in cui viveva da alcuni anni, coinvolgendo la cittadinanza, le scuole  e numerosi addetti del settore.
Da lì in poi ne seguiranno altre, come altri saranno i viaggi astronomici in cui ci accompagnerà, assieme al futuro marito Sergio. Il 16 Maggio 2014 a soli 42 anni, una terribile malattia mette purtroppo fine ai suoi progetti e al suo instancabile desiderio di conoscenza, lasciando tutti sgomenti e lasciando soli Sergio e la piccola Gloria.
Non ti dimenticheremo.

Ciao Ellen…

Massimiliano e i tuoi amici astrofili e astroviaggiatori
Roberta, Eleonora e tutta la redazione di Coelum

Il Cielo di Giugno

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Il cielo di Giugno

Il cielo di Giugno

EFFEMERIDI

Durante il mese di giugno l’inizio della notte astronomica si farà attendere fin quasi alle 23:00, ora in cui il cielo apparirà dominato verso sud dal Sagittario e dalla caratteristica sagoma dello Scorpione,
mentre più in alto si passerà dall’Ofiuco all’Ercole, con quest’ultimo quasi allo zenit. Il Leone si starà invece avviando al tramonto, mentre verso est comincerà ad alzarsi il “Triangolo estivo” formato da Vega,
Deneb e Altair (le stelle più brillanti di Lira, Cigno e Aquila) e i ricchissimi campi stellari che compongono la Via Lattea. Sull’orizzonte nord-est farà capolino la Galassia di Andromeda (M31), che raggiungerà una buona altezza sull’orizzonte già prima dell’alba, precedendo il sorgere delle Pleiadi. Per ciò che riguarda i pianeti, gli unici osservabili a quell’ora saranno Saturno nella Libra, da poco transitato al meridiano, e Marte nella Vergine, basso verso ovest-sudovest.

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