Home Articoli e Risorse On-Line Astrofotografia Il “Club dei 100 Asteroidi”

Il “Club dei 100 Asteroidi”

Letto 86.182 volte
14
Tempo di lettura: 9 minuti

I PARTECIPANTI



Ugo Tagliaferri – Socio del club dal 13/09/14

METODO: Visuale con disegno del campo

LOCALITA’: Collepardo (FR)

STRUMENTO: Schmidt-Cassegrain 203 mm /f10 (Celestar 8″)

Anche io aspiro a entrare nel Club dei 100 Asteroidi! Ho iniziato il 17 giugno. Si tratta di osservazioni visuali svolte col mio Celestar 8″ con l’aiuto di mappe stellari preparate per l’occasione.

100!! Un soddisfattissimo e quasi commosso Ugo Tagliaferri (sulla destra) riceve i complimenti di Mario Di Sora, presidente UAI e direttore dell'Osservatorio di Campo Catino (FR), struttura a cui Ugo collabora e da dove è stato osservato Atalante.

Agisco nel modo seguente:

  • 1) decido quali asteroidi osservare la notte consultando il programma TheSky (ma ho scoperto che nel mio esemplare le effemeridi non sono accurate).
  • 2) vado a vedere le coordinate sul sito www.calsky.com/ per una maggior precisione.
  • 3) stampo mappe personalizzate centrate sulle coordinate dell’asteroide dal sito dell’ AAVSO, adatto per le sterlle variabili ma utilissimo allo scopo. Ne stampo due per asteroide: una a largo campo per il cercatore e una a campo ristretto con tutte le stelle a portata del telescopio.
  • 4) Una volta centrato il campo metto via le mappe e disegno i principali oggetti che vedo.

Per fugare ogni dubbio ricontrollo i campi dopo qualche giorno.


Luca Maccarini

METODO: Visuale/fotografico

L’osservazione degli Asteroidi, “insignificanti puntini luminosi” erranti tra le stelle fisse delle costellazioni del nostro cielo, mi ha sempre incuriosito.

E’ sorprendente riconoscere questi corpi minori del sistema solare tra la moltitudine di stelle che popolano il firmamento e osservarli per un breve tratto della loro orbita di avvicinamento alla nostra Terra: dapprima ci appaiono come parte della fitta e intricata trama di stelle che compongono le costellazioni poi, a poco a poco e con il trascorrere delle ore, il loro lento “sorvolo” tra le stelle del campo stellare inquadrato li rendono inconfondibili. Cercare nel cielo questi “pianetini” è anche molto istruttivo : si imparano a riconoscere le stelle meno note delle costellazioni e a mandare a memoria interi “asterismi” che aiutano a ritrovare l’oggetto “misterioso” la sera successiva, insomma a scovare l’intruso, quell’insignificante puntino luminoso che non appartiene al novero delle stelle fisse.

E poi, spaziando lo sguardo attraverso l’oculare del telescopio, si ha la possibilità di incontrare anche altri meravigliosi astri peculiari come le stelle doppie, gli ammassi aperti e talvolta qualche satellite artificiale.

Non ho la possibilità di osservare sotto un cielo buio e neppure il tempo per raggiungere luoghi montani da cui si potrebbe godere di una visione spettacolare della volta celeste. La mia postazione osservativa è il balcone di casa al di sopra del quale godo della visione di uno spicchio di cielo, sufficiente per vedere il sorgere delle costellazioni e dei pianeti. Ma vivo in un luogo mediamente afflitto dall’inquinamento luminoso e talvolta anche le stelle principali delle costellazioni le scorgo con grande difficoltà.

Ho iniziato ad osservare il primo asteroide, nell’ambito del Club dei 100 asteroidi, a luglio del 2012, ma la mia motivazione non è quella di partecipare ad una vera e propria gara, bensì di impegnarmi, meteo permettendo, ad osservare gli asteroidi del mese proposti dal Prof. Kadori tra le pagine della interessante e piacevole rivista Coelum.

Ed ecco che sotto questa luce l’osservazione di questi piccoli corpi del sistema solare diventa la riscoperta di un astro, non più relegato ad un insignificante puntino luminoso, ma visto attraverso l’emozione degli uomini che ne sono stati i protagonisti della scoperta.

Le immagini sono gia’ pubblicate nella mia pagina della Galleria di PhotoCoelum.


Adriano Valvassori

METODO: Visuale/fotografico

Sono ingegnere meccanico, vivo a Bologna e per impegni di lavoro e di famiglia (sono diventato papà di Riccardo) è da un po’ di tempo che non invio più foto per la rubrica di Talib, ma continuo a seguirla con interesse.Visto l’aticolo sul numero 157 di Coelum e visto il mio nuovo acquisto CCD (Atik TITAN, sensore piccolo ma efficace per la ripresa degli asteoridi), ho deciso di iniziare l’impresa per riprendere i primi 100 asteroidi!

La data di inizio è il 26 aprile 2012 quella di fine chi lo sa, ma cercherò di tenere un ritmo il più possibile costante, cercando di fare le riprese sia dal giardino di casa a Bologna, sia dall’Osservatorio della mia associazione.

Per ora ho ripreso gli asteroidi 5 Astraea, 6 Hebe, 8 Flora, 16 Psyche, 33 Polyhymnia, 36 Atalante, 55 Pandora e 97 Klotho e di cui allego foto. Tutte le riprese sono state eseguite con rifrattore ED 80 ridotto a f/4,48, CCD Atik Titan, Montatura EQ6, riprese non guidate da 60sec x 5 calibrate con dark, bias e flat.


Diego Rovere

METODO: fotografico

Il motivo per cui ho aderito alla maratona è semplice: per me non esiste fenomeno celeste che non mi attiri e non potevo certo tralasciare la ripresa degli asteroidi.

La rubrica su Coelum mi ha dato il via. A parte quando ci sono le nuvole, ogni sera ti da la possibilità di catturare qualcosa. La caccia, lungamente ponderata, è iniziata con una splendida uscita sul Monte Cervati in provincia di Salerno, ed è continuata proficuamente nel Salento, complice una delle caratteristiche del posto: il vento.

Da quella postazione ho acquisito molti target se pur con un diametro ridotto a causa del vento.
Dalla mia postazione Casertana non godo di un buon seeing ma qualche tentativo lo farò.

Le mie immagini le potete vedere sul mio sito: www.capitanoachab.it


Edoardo Carboni

METODO: visuale

Ho 17 anni e da quattro pratico osservazioni astronomiche. Per quanto riguarda gli asteroidi ho iniziato le osservazioni con una certa costanza nel febbraio 2011, anche se già prima ne avevo osservato qualcuno (i più grandi e luminosi ovviamente). Sono appassionato di astronomia dal natale 2008 e quando ho superato l’esame di terza media, nell’estate 2009, i miei mi hanno comperato un telescopio, un Newton da 130 mm di diametro e 900 mm di focale. Le mie osservazioni sono quasi sempre visuali (tranne per gli asteroidi più luminosi).

Non possedendo una montatura motorizzata devo cercare quel flebile puntino luminoso seguendo un sentiero fatto di stelle. Si fa fatica, soprattutto nelle notti invernali. Ma la soddisfazione, quando si scorge il bersaglio nel punto giusto, è veramente tanta.

Alcuni astrofili più seri mi hanno chiesto il fine di tutta questa fatica, se poi non immortalo neanche l’asteroide. Io rispondo che conosco il cielo, il vero cielo, molto meglio di loro. Io il cielo lo vivo e combatto per raggiungere il mio obiettivo. Quando lo raggiungo vinco e assaporo la vittoria come qualcosa di cui andare fiero e che porterò sempre con me.

E’ una specie di “droga” di cui non posso fare a meno!


Paolo Palma – Socio del club dal 25/08/2015

METODO: visuale

L’incipit per partecipare alla Maratona, che se conclusa darà diritto ad entrare nel “Club dei 100 asteroidi” è nato, oltre che dalla passione per gli “insignificanti puntini luminosi” che mi emozionano grazie al loro movimento fra le stelle, da una piccola campagna osservativa che porto avanti assieme ad altri soci dell’Unione Astrofili Napoletani, nata per celebrare il bicentenario di fondazione dell’Osservatorio di Capodimonte.

L’abbiamo chiamata Maratona De Gasparis e consiste nell’osservare tutti e nove i pianetini scoperti da Annibale De Gasperis proprio dall’Osservatorio di Capodimonte (oltre a cercare di immortalare l’asteroide a lui dedicato e il cratere e le rime rime lunari che portano il suo nome).


Andrea Tomacelli e Valeria Starace – Soci del club dal 31/05/15

METODO: Visuale/fotografico

Facciamo parte dell’Unione Astrofili Napoletani, abbiamo conosciuto l’iniziativa tramite Paolo Palma, altro concorrente arrivato quasi alla fine, con cui l’anno scorso avevamo iniziato “la Maratona De Gasparis” per fotografare i nove asteroidi scoperti dall’astronomo, proprio dall’Osservatorio Astronomico di Capodimonte di Napoli, dove abbiamo la nostra sede.

Tra un osservazione e l’altra in tutti è cresciuta la passione per questi sassolini che si spostano così velocemente e abbiamo deciso di fotografare tutti e 100 gli asteroidi.

Abbiamo iniziato ad osservare con un Maksutov da 18 cm a fuoco diretto, poi con un Meade da 25 cm sempre a fuoco diretto, le ultime osservazioni abbiamo utilizzato il Meade da 25cm con un riduttore di focale f 6.3 e appena possibile speriamo di poter utilizzare un Celestron 11 da 28 cm, appena saranno finiti i lavori di sistemazione della nuova montatura GM2000HPS.

Per fotografare abbiamo cominciato con la webcam DMK 21.AU dell’Imaging Source, appena possibile passeremo al CCD dell’Atik 314L+.

A questo link potete vedere le fotografie degli asteroidi già osservati.


Bruno Picasso

METODO: Visuale con doppia seduta

Mi chiamo Bruno Picasso, ho 38 anni e sono appassionato di Astronomia da oltre 20 anni.

E’ da tempo che volevo iniziare una campagna osservativa riguardante gli asteroidi e la recente straordinaria congiunzione Cerere-Vesta è stata l’occasione per partire. Osservo in visuale con una doppia seduta a distanza di pochi giorni, per apprezzare il movimento dell’asteroide tra le stelle. Abito a Rho (MI) ed uso un newtoniano 114/1200. Con queste premesse so già che sarà dura, ma ho considerato che si tratta di un tipo di osservazione alla portata dei siti urbani.

Mi piace anche l’idea di poter rinnovare periodicamente la consapevolezza di essere in mezzo ad un universo dinamico, con una miriade di puntini luminosi che si muovono sulla volta celeste.

Inoltre coglierò l’occasione per approfondire la conoscenza degli asteroidi (le storie della loro scoperta, le loro caratteristiche fisiche…).

Infine l’iniziativa mi permetterà di conoscere meglio il cielo. In particolare intendo affinare la mia tecnica di star-hopping.


Giuseppe Ruggero

METODO: Visuale/fotografico/animazione

Che bello poter dire: “Aspettatemi, ci sono anch’io!”

Ciao a tutti, sono Giuseppe Ruggiero, l’ottavo lettore della posta di Talib e voglio entrare a far parte del Club dei 100 Asteroidi.

Questi oggetti mi hanno attratto sempre più grazie proprio agli spunti offerti dalle pagine della Piccola Posta e, dopo un po’ di organizzazione, per la prima volta mi sono cimentato nella loro ripresa.

Sembra un po’ come andare a pesca: si getta l’amo in un punto preciso e si attende di vedere l’immagine sullo schermo della reflex. Se c’è quel puntino che hai annotato sulla carta celeste, allora “tiri su” e salvi la foto. Ci vuole tanta pazienza e lavoro, sia durante che prima l’uscita per preparare la battuta di “pesca”. Ed è rilassante proprio come andare a pescare.

Ho deciso di produrre una gif animata per ogni oggetto catturato e stiparle su Astrobin o sul mio blog personale.

Ecco i miei primi 6 oggetti, le prede di giugno:

1 Ceres – 4 Vesta – 100 Hekate

2 Pallas

24 Themis

48 Doris

Tanti me ne sono fatti scappare per inesperienza. Mi rifarò alla prossima luna nuova. Magari per allora avrò costruito il mio power tank e potrò usare anche il notebook invece che le carte…


Giuseppe Pappa

METODO: Visuale/fotografico

Sono appassionato di astronomia sin da piccolo e ho spesso inviato foto alla vostra rivista. La mia passione principale sono e continuano a essere le comete, ma mi piace spesso spaziare in altri campi. Ho visto che su Coelum, da tempo, si parla di questo “Club dei 100 asteroidi” e la cosa mi ha incuriosito a tal punto che ho pensato di prendere parte anche io all’iniziativa.

Il mio obiettivo è riprendere gli asteroidi con una semplice reflex digitale. In passato ho seguito al telescopio quelli più luminosi ma questa volta voglio provare qualcosa di diverso. Nel mio sito http://giuseppepappa.altervista.org sto creando la pagina dedicata alle mie osservazioni.

Per quanto riguarda il mio esordio posso ritenermi soddisfatto nonostante le copiose piogge che hanno colpito la Sicilia. La fotocamera con cui riprendo mi sta dando buone soddisfazioni e nelle poche serate a disposizione, nonostante il disturbo lunare, sono riuscito a riprenderne in tutto 13, anche di poco luminosi.


Segui gli aggiornamenti sul Blog della Redazione!

14 Commenti

  1. CRedo che resterebbe un club molto ristretto perché solo una sparuta minoranza di astrofili italiani ha – come Claudio Pra – il privilegio di vivere sotto un buon cielo stellato tanto da dover semplicemente uscire sul terrazzo o in giardino per osservare; gli altri se vogliono vedere qualcosa di più che poche decine di stelle devono macinare chilometri quando va bene una volta al mese ed é comprensibile che possano dare priorità a obbiettivi più esotici (ad esempio galassie) fermo restando che l’osservazione dei corpi minori sarebbe di per sé appagante.
    Questa limitazione vale però per i romantici osservatori visuali, ovvio che per gli smanettoni delle riprese digitali e dell’elaborazione tutto sia più semplice.

  2. E’ mia intenzione dedicare, ogni volta che vado sotto un buon cielo, una parte del tempo a qualche posa sui primi cento asteroidi.
    Appena avrò i primi target nel carniere mi iscriverò
    Detto questo, chiedo: che tipo di foto va fatta su un asteroide ?
    Due foto a distanza di minuti o la scia ?

    • Caro Diego,

      se è per partecipare all’iniziativa.. a tuo gusto 😉

      Non sono richieste prove ma solo aggiornamenti con le date e gli orari di osservazione degli asterodi.

      In fondo partecipando non si vince nulla, tranne la soddisfazione di aver effettuato l’impresa, per questo non è richiesta nessuna garanzia. Poi c’è chi ci sta inviando una foto dell’asteroide chi solo l’elenco delle osservazioni.

      Per il momento il tutto lo conserva Claudio Pra, in attesa della fine del periodo estivo, quando creeremo una pagina dove raccogliere le vostre testimonianze, non appena cominceranno ad essere consistenti!

  3. Purtroppo anch’io non ho il privilegio di vivere sotto un cielo stellato degno di questo nome, ma penso che anche dai cieli suburbani valga la pena fare qualche tentativo di ripresa fotografica degli asteroidi, se non sono troppo bassi in declinazione. Per quelli occorre certamente un luogo di osservazione elevato,libero da ostacoli naturali e non (alberi, case, etc.) ed un buon cielo, caratteristiche che si possono trovare in un sito di montagna non da tutti raggiungibile per motivi logistici o per mancanza di tempo. L’osservazione visuale, invece, non credo sia fattibile dai cieli cittadini … mediamente inquinati. Il prof. Talib Kadori suggerisce che l’impresa di osservare i primi 100 asteroidi puo’ essere compiuta in un paio di anni ? Io sarei gia’ felice di impiegarci tredici anni come l’astrofilo Claudio Pra …

  4. Ho osservato, da un sito suburbano (in provincia di Monza) e moderatamente inquinato, la sera del 17 e del 20 luglio il “volo” dell’asteroide (67) ASIA nella costellazione dell’Aquila. E’ stato divertente, ed una piacevole sorpresa, riconoscere tra le altre stelle di campo l’asteroide di mag. 10,2 e confrontare le due posizioni a distanza di tre giorni. Ho inviato un paio di foto in redazione che ritraggono il bel “volo” di questo “sasso” dalle ragguardevoli dimensioni di 58Km. Spero di aver fatto cosa gradita al Prof. Talib Kadori che colgo l’occasione per salutare con simpatia .

  5. Dopo l’osservazione nel luglio scorso dell’asteroide (67) ASIA, ho provato a ripredere “il volo” dell’asteroide (10) Hygiea nella costellazione dell’Acquario.
    Da un sito suburbano l’impresa non e’ stata facile per la bassa declinazione dell’oggetto e per l’inquinamento luminoso .
    Tuttavia credo di essere riuscito a “scorgere” il movimento dell’asteroide tra la notte del 7 e del 8 di Agosto 2012 quando era di mag. 9,9. Ho inviato via e-mail in redazione due foto scattate dal balcone di casa mia con la seguente strumentazione : telescopio Maksutov-Cassegrain del diametro di 127 mm. Foc. 1500mm., inseguimento (non guidato) su montatura altazimutale. Gli scatti sono stati effettuati utilizzando una Reflex digitale Canon 350D + filtro CLS Astronomik, singola posa da 25s @800/1600 ISO (nessun dark e flat).
    Ringrazio anticipatamente il Prof. Kadori che con la sua rubrica mensile, fornisce numerose idee osservative, ma l’occasione mi e’ anche gradita per porgere allo staff e alla redazione di Coelum i piu’ cordiali saluti.

  6. Dopo l’osservazione nel luglio scorso dell’asteroide (67)
    Asia, in Agosto del pianetino (10) Hygiea, anche in Settembre, come suggerito dal Prof. Kadori nella sua rubrica dedicata
    all’osservazione degli Asteroidi di questo mese, ho provato a
    ripredere “il volo” del pianetino (72) FERONIA nella
    costellazione dei Pesci, vicino alla stella 1 Psc.
    Ovviamente da un sito suburbano l’impresa non e’ stata facile
    per la bassa declinazione dell’oggetto e per l’inquinamento
    luminoso, tuttavia questa volta riprendendo solo due pose scattate ad un paio di ore di distanza l’una dall’altra sono riuscito a scorgere il movimento dell’asteroide tra la notte del 8 e del 9 Settembre 2012.
    Le due immagini inviate alla redazione di Coelum sono state riprese dal balcone di casa mia con la seguente strumentazione : telescopio Maksutov-Cassegrain del diametro di 127 mm. Foc. 1500mm., inseguimento (non guidato) su montatura altazimutale. Gli scatti sono stati effettuati utilizzando una Reflex digitale Canon Eos 350D + filtro CLS Astronomik , singola posa da 25s@1600 ISO (nessun dark e flat).
    Nella speranza di fare cosa gradita al Prof. Kadori, che con la sua rubrica fornisce ogni mese preziose e numerose idee osservative, l’occasione mi e’ anche gradita per porgere allo staff ed alla redazione di Coelum i piu’ cordiali saluti.

  7. Stiamo lavorando per dare all’iniziativa il suo giusto spazio. Ancora un pò di pazienza e saramo pronti. Intanto non posso che dirmi soddisfatto dell’inaspettato successo. Sono più del previsto i maratoneti partecipanti e chissà che altri non aderiscano in futuro. Non è una gara a chi arriva primo ma un esperienza che sicuramente si ricorderà con piacere una volta portata a termine. Serve però tanta costanza e determinazione. Altrimenti che maratona sarebbe?

    Ciao

    Claudio