Indice dei contenuti

ABSTRACT

Dopo lo stupendo Messier 13, continuiamo lungo la scia degli ammassi globulari con il prossimo oggetto celeste del Catalogo Messier, M14. Per ricordare, gli ammassi globulari sono insiemi di stelle che orbitano come satelliti intorno al centro di una galassia, assumendo una forma perlopiù sferica e mantenendo al loro centro una densità di stelle elevata. Oggetti affascinanti ai confini galattici.

Storia delle osservazioni

M14 fu scoperto nella notte tra il primo ed il 2 giugno 1764 proprio da Charles Messier, che annotò: “[…] ho scoperto una nuova nebulosa nel drappeggio che passa sul braccio destro dell’Ophiucus, sulle carte di Flamsteed si trova sul parallelo della zeta Serpentis; questa nebulosa non è evidente, è debole e tuttavia la si vede bene con un rifrattore ordinario da 3 piedi e mezzo. È tonda ed il suo diametro può essere di 2′ d’arco: poco sopra si trova una stella di nona magnitudine.[…]”. Questa scoperta arrivò solo pochi giorni dopo aver osservato altri ammassi globulari nella costellazione dell’Ofiuco, M9, M10, ed M12, trattati negli scorsi numeri della rivista.
Nel 1783, l’astronomo e fisico tedesco naturalizzato inglese William Herschel fu il primo che riuscì a risolvere le caratteristiche stellari dell’ammasso globulare ad un ingrandimento di 300x, trovandolo “estremamente luminoso, facilmente risolvibile”.
Cinquanta anni dopo, il figlio John riuscì ad osservare M14 senza problemi, descrivendolo come “molto grande in diametro, con stelle così
minute da essere difficili da risolvere completamente”.

L’ARTICOLO COMPLETO è riservato agli abbonati alla versione digitale. Per sottoscrivere l’abbonamento Clicca qui. Se sei già abbonato accedi al tuo account dall’Area Riservata

Questo contenuto non è accessibile al tuo livello di iscrizione.

L’articolo è pubblicato in COELUM 266 VERSIONE CARTACEA