Il primo volo con pallone superpressurizzato della New Zealand Balloon Campaign della NASA ha raggiunto la quota di galleggiamento dopo il decollo dall’aeroporto di Wānaka, in Nuova Zelanda, alle 10:44 NZST di giovedì 17 aprile (18:44 di mercoledì 16 aprile, ora della costa orientale degli Stati Uniti). Il pallone, delle dimensioni di uno stadio di football americano, è in missione per 100 giorni o più alle medie latitudini dell’emisfero australe.
Crediti: NASA/Bill Rodman.
«Sono estremamente orgoglioso del successo delle operazioni del team di oggi», ha dichiarato Gabriel Garde, responsabile dell’Ufficio del Programma Palloni della NASA presso il Wallops Flight Facility in Virginia. «Il lancio odierno rappresenta il culmine di anni di impegno e dedizione, sia negli Stati Uniti che, più recentemente, sul campo. Dalle impeccabili operazioni di lancio, al potenziale dei dati scientifici raccolti, fino al rivoluzionario profilo operativo della piattaforma a superpressione, il Programma Palloni della NASA è oggi più forte che mai.»
Il pallone, riempito con elio e con un volume di 18,8 milioni di piedi cubi, è salito a una velocità di circa 1.000 piedi al minuto, gonfiandosi completamente durante l’ascesa fino a raggiungere, dopo circa due ore, la quota operativa di 110.000 piedi (pari a circa 33,5 km) sopra la superficie terrestre. Sebbene la maggior parte del volo si svolgerà sopra l’oceano, durante la circumnavigazione del globo sono previsti alcuni attraversamenti di terra. Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, il pallone potrebbe essere visibile anche da terra, soprattutto all’alba e al tramonto. La NASA invita il pubblico a seguire la traiettoria in tempo reale [a questo link].
Oltre a testare e qualificare la tecnologia dei palloni ad alta pressione, il volo trasporta anche la missione HIWIND (High-altitude Interferometer Wind Observation), un progetto scientifico di opportunità. Il carico utile HIWIND misurerà i venti neutri nella termosfera, una regione alta dell’atmosfera terrestre. Comprendere questi venti aiuterà gli scienziati a prevedere meglio i cambiamenti nella ionosfera, che possono influenzare i sistemi di comunicazione e navigazione.
«Non posso che elogiare l’instancabile supporto e la straordinaria disponibilità dei nostri ospiti e partner in Nuova Zelanda», ha aggiunto Garde. «Siamo consapevoli dell’impatto che queste attività hanno sulle comunità locali e siamo profondamente riconoscenti per la loro collaborazione. È davvero uno sforzo internazionale, e sono impaziente di assistere a un volo lungo e fruttuoso.»
Intanto proseguono i preparativi per il secondo e ultimo lancio della campagna. Anche questo pallone ad alta pressione trasporterà esperimenti scientifici e dimostrazioni tecnologiche nell’ambito del volo di prova.
Approfondimenti: NASA