Proseguiamo il nostro percorso fra le supernovae extragalattiche più luminose della storia ed arriviamo al dopo guerra con la SN1954A scoperta il 30 maggio 1954 dall’astronomo svizzero Paul Wild nella galassia irregolare NGC4214. Anche questa fu una supernova molto luminosa, una delle poche che riuscì a superare la mag.+10 (sono solo sette le supernovae che vantano questo primato e la SN1954A occupa la sesta posizione in termini di luminosità).
Negli anni ’40 l’astronomo tedesco naturalizzato statunitense Rudolph Minkowski suggerì la suddivisione degli eventi di supernovae in due distinte categorie: le Tipo I i cui spettri non mostravano la presenza dell’idrogeno e le Tipo II che invece lo evidenziavano. Successivamente queste due categorie furono suddivise in ulteriori sottoclassi. Le supernovae del Tipo I furono suddivise nelle Tipo Ia, nei cui spettri è presente il silicio, nelle Tipo Ib, dove è presente l’elio, e nelle Tipo Ic dove non è presente né il silicio né l’elio. Le supernovae di Tipo II furono invece suddivise nelle Tipo IIL, in base alla linearità della loro curva di luce, nelle Tipo IIP, per quelle che nella curva di luce mostravano un appiattimento chiamato Plateau e nelle Tipo IIn, le SN che mostravano invece delle linee strette (narrow) dell’idrogeno. Ebbene la SN1954A è stata la prima supernova della storia classificata come Tipo Ib.
Paul Wild nacque a Wadenswil vicino Zurigo in Svizzera il 5 ottobre del 1925 e morì a Berna il 2 luglio 2014. Dal 1944 al 1950 frequentò l’università di matematica e fisica a Zurigo. Nel 1951 si trasferì negli Stati Uniti in California dove lavorò fino al 1955 al California Institute of Technology conducendo ricerche su galassie e supernove sotto la guida del connazionale Fritz Zwicky. Vanta al suo attivo la scoperta di 94 asteroidi, 7 comete, 5 novae della nostra galassia e 49 supernovae. La SN1954A rappresenta la sua prima scoperta in fatto di supernovae e pertanto ne era particolarmente affezionato visto anche la notevole luminosità che raggiunse.
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L’articolo è pubblicato in COELUM 273 VERSIONE CARTACEA