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SUPERNOVAE: aggiornamenti Febbraio 2023

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RUBRICA SUPERNOVAE COELUM   N. 107

Nella precedente rubrica ci eravamo domandati: chi sarà il primo italiano nel 2023 ad inserire una scoperta nel TNS? Nella notte del 14 gennaio il team dell’Osservatorio di Monte Baldo (VR), formato da Flavio Castellani, Raffaele Belligoli, Claudio Marangoni e Vittorio Andreoli, ha individuato un debole transiente a mag.+19,3 nella famosa galassia di Andromeda M31. Dovrebbe trattarsi di una Nova Extragalattica, purtroppo le avverse condizioni atmosferiche sopraggiunte un po’ su tutta la nostra penisola già la sera seguente la scoperta, hanno impedito di monitorare l’evoluzione di questa possibile Nova a cui è stata assegnata la sigla provvisoria AT2023ps. Per l’Osservatorio di Monte Baldo, che fa parte dell’ISSP dal 2013, si tratta della scoperta di Nova Extragalattica n. 19. In questo campo gli scaligeri sono leader indiscussi in ambito nazionale e ricoprono un ruolo di prim’ordine anche a livello mondiale.

1) Immagine di scoperta della AT2023ps PNV in M31 realizzata dal team dell’osservatorio di Monte Baldo con il telescopio Ritchey-Chretien 400 mm F.8.
2) Team dell’Osservatorio di Monte Baldo, da sinistra Raffaele Belligoli, Flavio Castellani e Claudio Marangoni.

Gli astrofili di tutto il mondo hanno comunque iniziato nel migliore dei modi questo nuovo anno. E’ l’oriente che continua a fare la voce grossa, con i personaggi ben noti come il cinese Xing Gao e il giapponese Koichi Itagaki, con l’aggiunta però di una new entry: il giapponese Hiroshi Okuno, ma andiamo per ordine. Ad aprire le danze nella notte del 2 gennaio sono stati i cinesi del programma XOSS capitanati da Xing Gao che hanno individuato una nuova stella di mag.+16,7 nella piccola galassia a spirale PGC33466, posta nella costellazione del Leone Minore a circa 400 milioni di anni luce di distanza. Nella notte del 5 gennaio gli astronomi cinesi del Yunnan Observatory, con il Lijiang Telescope da 2,4 metri, hanno ripreso lo spettro di conferma, che ha permesso di classificare il transiente come una supernova di tipo II abbastanza giovane a cui è stata assegnata la sigla definitiva SN2023af.

Naturalmente il mitico giapponese Koichi Itagaki non poteva restare in disparte ed ha iniziato il nuovo anno con una nuova scoperta datata 8 gennaio. L’oggetto è stato individuato nella galassia a spirale barrata ESO419-G3 posta nella costellazione meridionale della Fornace a circa 180 milioni di anni luce di distanza. A tempo di record, appena un’ora dopo la scoperta, gli astronomi giapponesi del Okayama Observatory con il Seimei Telescope da 3,8 metri hanno classificato il nuovo oggetto come una giovane supernova di tipo II a cui è stata assegnata la sigla definitiva SN2023cr. Scoperta a mag.+16,2 questa supernova è aumentata di luminosità fino a raggiungere la mag.+15,0 intorno al 15 gennaio. Itagaki è stato molto bravo e rapido, battendo sul tempo i professionisti americani del programma ATLAS che avevano ottenuto un’immagine di questa supernova il giorno prima della scoperta del giapponese con il transiente che mostrava una mag.+16,9. La galassia ospite ESO419-G3 aveva visto esplodere al suo interno un’altra supernova conosciuta la SN2000ex sempre di tipo II scoperta il 26 novembre 2000 dal programma professionale americano denominato LOTOSS.

4) Immagine di scoperta della SN2023cr in ESO419-G3 realizzata da Koichi Itagaki.

Prima di parlare del giapponese Hiroshi Okuno, abbiamo altre due supernovae scoperte sempre dagli astrofili cinesi del programma XOSS. La SN2023iy che è stata scoperta la notte del 12 gennaio in una piccola galassia Anonima posta nella costellazione della Lince a circa 470 milioni di anni di distanza. Scoperta quando brillava di mag.+16,8 quindi abbastanza luminosa, è stata preda del nostro Claudio Balcon che nella notte del 14 gennaio l’ha classificata per primo nel TNS come una supernova di tipo Ia, scoperta circa una settimana prima del massimo di luminosità. Questa è la decima supernova scoperta e classificata tutto a livello amatoriale.

5) Immagine di scoperta della SN2023iy in Anonima realizzata da XOSS con un telescopio Ritchey-Chretien 600 mm F.8.

La terza supernova cinese in questo proficuo gennaio per il programma XOSS è stata la SN2023abq, individuata la notte del 19 gennaio nella galassia a spirale UGC9911 posta nella costellazione del Bootes a circa 430 milioni di anni luce di distanza. Nella notte del 22 gennaio gli astronomi cinesi del Yunnan Observatory, con il Lijiang Telescope da 2,4 metri, hanno ripreso lo spettro di conferma, che ha permesso di classificare il transiente come una supernova di tipo IIP a cui è stata assegnata la sigla definitiva SN2023abq.

6) Immagine di scoperta della SN2023abq in UGC9911 realizzata da XOSS con un telescopio Ritchey-Chretien 600 mm F.8.

Concludiamo la rubrica analizzando una supernova scoperta dall’astrofilo giapponese Hiroshi Okuno, che ha coronato un suo sogno, mettendo a segno la sua prima scoperta. Ci riempie il cuore di gioia quando degli astrofili riescono ad ottenere dei risultati molto importanti e ancor di più se si tratta come in questo caso della così detta “prima volta”. Abbiamo perciò contattato Hiroshi per sapere di più sulla sua attività di astrofilo. Non è più un ragazzino, ma ha infatti compiuto 62 anni. Abita nella città di Ise nella prefettura di Mie, sull’isola di Honshu. Nel dicembre 2015 ha costruito un osservatorio in cima ad una collina di 520 metri a 9 km dalla sua abitazione. L’osservatorio dispone di una cupola di 3,5 metri di diametro ed ospita un telescopio Cassegrain da 40cm F.10 con la possibilità di manovrarlo in remoto via internet.

8) Hiroshi Okuno davanti al suo osservatorio.
9) Hiroshi Okuno accanto al suo telescopio Cassegrain da 40cm F.10.

Due anni fa all’età di 60 anni è andato in pensione ed ha iniziato una ricerca sistematica di supernova, senza però appartenere a nessuna associazione. In Giappone Koichi Itagaki è preso ad esempio da tanti astrofili che cercano di emulare le sue incredibili gesta. Finalmente nella notte del 12 gennaio Hiroshi ha individuato il tanto sospirato nuovo transiente a mag.+16,9 nella galassia a spirale IC1874 posta nella costellazione del Perseo a circa 220 milioni di anni luce di distanza. La cosa che ci rende ancor più felici arriva dalla classificazione, che è stata ottenuta ancora una volta dal nostro Claudio Balcon nella notte seguente la scoperta. Si tratta di una supernova di tipo IIP scoperta circa 10 giorni dall’esplosione, a cui è stata assegnata la sigla definitiva SN2023fu e naturalmente è anche l’undicesima supernova scoperta e classificata tutto a livello amatoriale. Hiroshi Okuno, a cui vanno le nostre congratulazioni per la bella scoperta, ci ha confessato di aver visitato due volte l’Italia e che si è commosso di fronte alle meraviglie del nostro “Bel Paese”.

7) Immagine della SN2023fu in IC1874 realizzata dall’astrofilo tedesco Manfred Mrotzek con un telescopio da 140mm F.5,4 somma di 13 immagini da 180 secondi.

 


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