In questo periodo, come ho avuto modo di scrivere sulla rivista digitale nella rubrica dedicata alle comete, dopo un lungo intervallo di tempo una cometa sta finalmente attirando l’attenzione degli appassionati.

Si tratta della periodica 21/P Giacobini-Zinner che il 10 settembre è transitata al perielio raggiungendo il suo presumibile massimo luminoso, valutato in una settima magnitudine abbondante. Ma come può essere davvero interessante, si domanderà qualcuno, un “astro chiomato” di così modesta luminosità?

Il grafico della magnitudine osservata della cometa, gli aggiornamenti li potete trovare sul sito www.aerith.net

Beh, intanto una cometa che sfiora la settima magnitudine non capita tutti i mesi e poi, più che sulla luminosità, occorre in questo caso concentrarsi sugli incontri che la Giacobini-Zinner ha fatto e farà nel corso della sua corsa celeste di settembre.

Il giorno 11 è transitata a poco più di mezzo grado dal centro dell’ammasso aperto M 37, a mio parere il più bello della triade Messier situata nell’Auriga. Ho avuto modo di osservare l’incontro il giorno precedente poco prima dell’alba, quando la distanza era pressappoco doppia. Grazie al mio eccellente e luminoso binocolone 20×90 che offre tre gradi di campo, strumento quindi adattissimo a queste situazioni, la cometa è spiccata facilmente vicino allo spolverio di stelle dell’ammasso. Più che la testa, molto piccola e non particolarmente brillante, mi ha colpito la coda di polveri, ben rilevabile ed estesa una decina di primi.

Il giorno 15 altro incontro, ancora con un ammasso aperto, il celebre M 35 dei Gemelli. In questo caso la distanza dal centro dell’oggetto era di appena 27’. A dire il vero le premesse per l’osservazione non erano favorevoli, tanto che il primo tentativo condotto poco dopo le ore 4:00 è fallito miseramente per la presenza di estesa nuvolosità (aveva appena finito di piovere e addirittura dei lampi squarciavano ancora il cielo).
Ma circa un’ora dopo, una schiarita provvidenziale e il solito binocolone 20×90 mi hanno permesso di godermi uno straordinario spettacolo, con la cometa quasi a contatto dell’ammasso. La sua morfologia non aveva subito praticamente alcuna modificazione così come la luminosità. Visibile anche il tenue ammasso aperto NGC 2158, di aspetto nebulare dati i pochi ingrandimenti e il modesto diametro utilizzato, tanto da far pensare a una seconda cometa più debole.

Passati questi due “magic moment” se ne attendono un altro paio nei prossimi giorni, anche se a differenza dei primi saranno molto più adatti agli astrofotografi che ai visualisti.

• Il giorno 24 la 21/P passerà a oltre un grado da NGC 2264, l’ammasso aperto che per la disposizione delle stelle che lo formano viene chiamato “Albero di Natale”. L’ammasso è avvolto da una tenue nebulosità, difficilmente rilevabile in visuale, nella quale si insinua la Nebulosa oscura “Cono”. Fotograficamente sarà una grande occasione per portare a casa un’immagine davvero suggestiva.

• Così come, un’altra grande occasione per gli appassionati delle riprese in questo caso a grande campo, capiterà i giorni 26 e 27, quando la cometa transiterà a poco meno di tre gradi dalla Nebulosa Rosetta.

La 21/P Giacobini –Zinner, anche se in allontanamento, sarà ben osservabile anche a ottobre. Ma di questo parleremo nel prossimo numero di Coelum Astronomia!

Sul numero di Coelum astronomia attualmente online trovate uno schema con tutte le date “di interesse” per l’osservazione e la ripresa della cometa:

➜ Comete da non perdere! Tanti gli Incontri Deep-Sky per la 21P/Giacobini-Zinner

E ancora su Coelum astronomia 225

➜ La LUNA di settembre.
Approfondimento: Guida all’osservazione del Sinus Asperitatis

➜ Leggi le indicazioni di Giuseppe Petricca sui principali passaggi della ISS a settembre


Tutti consigli per l’osservazione del Cielo di Settembre su Coelum Astronomia 225

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