Plutone e Caronte ripresi lo scorso 1° luglio dalla camera LOng Range Reconnaissance Imager a bordo della New Horizons. Nel riquadro a destra i due corpi sono cerchiati e Plutone è ovviamente l’oggetto più luminoso verso il centro dell’immagine. Crediti: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute
Può capitare che immagini che gli astronomi considerano storiche non risultino granché impressionanti all’occhio del profano. È il caso di questa ripresa dalla sonda New Horizons, che mostra il pianeta nano Plutone con la più grande delle sue lune, Caronte.
L’immagine, ottenuta dalla composizione di sei successive osservazioni, rappresenta l’inizio delle attività scientifiche per New Horizons, una missione lanciata nel 2006 e che attualmente si trova a una distanza da Plutone di circa 880 milioni di chilometri. Un lungo tragitto che coprirà in due anni per trovarsi il 14 luglio 2015 faccia a faccia con il pianeta nano e le sue lune, di cui farà un reportage completo passandogli accanto a soli 12.500 chilometri.
La “nuova” Luna di Plutone, P5, evidenziata nel cerchietto nell’immagine ripresa da Hubble, è stimata esseretra i 10 ai 25 km di diametro, con una forma irregolare. Ha un’orbita circolare, sullo stesso piano di quella delle altre lune di Plutone già conosciute, del diametro di 95.000 km.
Con un diametro di 1,207 chilometri e ricoperta di ghiaccio, Caronte è la più grande delle 5 lune conosciute (l’ultima, P5, scoperta dal Telescopio Spaziale Hubble, vedi immagine a lato) di Plutone, attorno a cui orbita a una distanza di circa 19.000 chilometri.
Il fatto di poterla ben distinguere, seppure in una manciata di pixel, rappresenta un risultato decisamente incoraggiante. “Oltre ad essere un ottimo test tecnologico”, commenta il responsabile della missione Alan Stern, “questa nuova immagine di Caronte e Plutone dovrebbe fornire anche qualche dato scientifico”. Grazie all’angolo di vista particolare con cui è stata ripresa l’immagine, infatti, si potrebbero avere nuovi indizi sulle proprietà superficiali di Caronte e Plutone, compresa la possibilità che uno strato di fini particelle li ricopra completamente. “Siamo ben contenti di avere il nostro primo pixel di Caronte,” conclude Stern, “ma fra due anni, in prossimità del passaggio ravvicinato, avremo almeno un milione di pixel di Caronte. E mi aspetto che saremo anche un milione di volte più felici!”
In alto. A sinistra, la storica immagine che testimonia la riuscita separazione fotografica della coppia Plutone-Caronte, la prima in assoluto mai compiuta da un amatore. Come si può vedere, la separazione angolare (circa 0,7") e l’angolo di posizione (circa 110° quello teorico, 115° quello misurato) coincidono quasi perfettamente con quanto previsto dalle effemeridi (figura a destra). L’immagine è un ingrandimento in falsi colori di quella ottenuta sommando 21 frame.
Il progetto Plutone-Caronte si era concluso con successo pochi mesi dopo, tanto che nel novembre successivo (Coelum n. 122) pubblicavamo la storica immagine ottenuta il 19 agosto 2008 con strumentazione amatoriale dal bravissimo Antonello Medugno, che riproponiamo in questa pagina.
Il percorso apparente di (387) Aquitania si spiegherà in luglio tra l'Aquila (a sud della stella lambda Aquilae) e il Sagittario, con una breve escursione nello Scudo. Il circoletto bianco indica la posizione al 12 luglio, il giorno in cui l'asteroide sarà in opposizione, raggiungendo una distanza dalla Terra e una luminosità che verrà avvicinata solo tra mezzo secolo.
Numero doppio e poi pausa estiva, con il direttore che mi raccomanda di non esagerare con lo spazio, che tanto gli asteroidi non se li fila nessuno. Come dargli torto? Sarà il meteo inclemente, saranno le difficoltà economiche, fatto sta che l’ambiente continua ad essere piuttosto depresso, con una partecipazione da parte dei lettori sempre più declinante. Che sia arrivato il momento di farmi da parte?
Intanto che cerco di capirlo vado avanti e vi preannuncio che in questo numero ci saranno un paio di cosette che si chiamano (387) Aquitania e (324) Bamberga, asteroidi di elevata eccentricità e inclinazione orbitale, che stanno per realizzare delle imprese epocali. Ovviamente non epocali quanto “la Luna più grande dell’anno”, notizia che i media continuano a divulgare come fenomeno celeste di importanza primaria, ma comunque discretamente interessanti per i miei 7 lettori.
Partiamo da Aquitania, che andrà in opposizione geometrica il 12 luglio: pianetino non piccolissimo, di 100 km di diametro, scoperto il 5 marzo 1894 all’Osservatorio di Bordeaux dal francese Fernand Courty (1862-1921) e chiamato come la regione della Gallia romana di cui la città è capoluogo. Courty, astronomo di cui si sa davvero poco, aveva scoperto qualche giorno prima anche un secondo asteroide, che chiamò proprio con il nome romano di Bordeaux: (384) Burdigala.
In chiusura di rubrica, Claudio Pra ci aggiorna sui progressi dei cacciatori di asteoroidi:
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, nell’articolo tratto dalla Rubrica Asteroidi di Talib Kadori presente a pagina 64 di Coelum n.172.
Il percorso della Pan-STARRS in luglio si svolgerà tra le costellazioni dell'Orsa Minore e del Boote, con la cometa (osservabile per tutta la notte) progressivamente sempre più debole.
Il percorso della Pan-STARRS in luglio si svolgerà tra le costellazioni dell'Orsa Minore e del Boote, con la cometa (osservabile per tutta la notte) progressivamente sempre più debole.
LUGLIO. Incominciamo con la prima che è la C/2011 L4 Pan-STARRS, che in questo mese si muoverà tra la costellazione del Drago e quella del Boote con una luminosità che, secondo la curva di luce studiata da Seeichi Yoshida, dovrebbe mantenersi sulla decima magnitudine (almeno di una grandezza inferiore alle previsioni del JPL). Il 14 luglio sarà 13′ a est della piccola galassia NGC 5667, mentre il 17 luglio si avvicinerà alla NGC 5678 fino a una distanza minima apparente di 9′; dal 21 al 25 passerà circa 5° a est di M101.
AGOSTO. Sempre più debole la Pan-STARRS (mag. >+11… tanto che questa volta dovremo dirle addio sul serio), la cometa più luminosa (mag. +9) sarà ancora la Lemmon (se manterrà il delta di questi mesi), che attraverserà la costellazione del Cefeo per finire in quella del Drago. Il 5-6 agosto sarà 20′ a sud di Alfirk (beta Cephei), una bella stella azzurra di mag. +3,2 che dovrebbe ben contrastare con la colorazione della cometa. Altro incontro con una bella stella si avrà tra il 31 agosto e il 1° settembre quando si troverà 40-50′ a est della rossa Altais (delta Draconis; mag. +3,1).
Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nell’articolo tratto dalla Rubrica Comete di Rolando Ligustri presente a pagina 68 di Coelum n.172.
La cartina del mese è centrata sulla parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco (l'antico Serpentario), dove a declinazioni già parecchio australi è possibile rinvenire Messier 19 e Messier 62, due ammassi globulari dalla struttura disturbata a causa della loro vicinanza al centro della nostra Galassia.
La cartina del mese è centrata sulla parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco (l'antico Serpentario), dove a declinazioni già parecchio australi è possibile rinvenire Messier 19 e Messier 62, due ammassi globulari dalla struttura disturbata a causa della loro vicinanza al centro della nostra Galassia.
Ben alta sull’orizzonte, la vasta costellazione dell’Ofiuco si presenta nei mesi estivi al mezzo cielo superiore con i suoi quasi mille gradi quadrati di estensione. Un anno fa ne parlammo su Coelum 160 per iniziare la descrizione dei suoi numerosissimi ammassi globulari (una ventina, di cui 7 appartenenti al Catalogo di Messier) e in quell’occasione scrivemmo di M10, M12 e M14. Questa volta ne passeremo in rassegna solo altri due, M19 e M62, meritevoli per le loro peculiarità di essere trattati a parte. Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 48diCoelum n. 172.
13 luglio Osservatorio astronomico di Odalengo Piccolo (AL). Il gruppo astrofili Cielo del Monferrato organizza la sesta edizione dell’annuale Star Party. La location è come sempre presso l’Osservatorio astronomico di Odalengo Piccolo, sotto il cui tetto scorrevole sono alloggiati uno Schmidt-Cassegrain da 14″ con in parallelo un rifrattore Astro-Physics Starfire da 130 mm. La struttura, recintata e sorvegliata, è dotata di servizi igienici, allacciamento alla rete 220 V (munirsi di prolunga elettrica propria). L’area esterna permette il parcheggio di campers e roulottes. Si comincia alle 14:30 con l’accoglienza dei partecipanti e la sistemazione degli strumenti. Osservazione diurna del sole in luce bianca con prisma di Herschel applicato al rifrattore Astro-Physics da 130 mm dell’osservatorio, in luce H-Alpha con filtro Coronado Solarmax 60, telescopio solare Lunt 60 e Coronado PST 40. Cena libera e dalle 20:30 osservazioni libere per tutta la notte.
Per info: 338.6834894 Paolo – 334.5008409 Martino www.cielodelmonferrato.it
L’Associazione Culturale Astronomica e Scientifica M.42 organizza un’osservazione pubblica per sabato 13 luglio 2013 alle ore 21:00, presso la Stazione Astronomica di Monteviasco. Gli astrofili di M.42 accompagneranno il pubblico in un viaggio osservativo, con i telescopi della Stazione Astronomica, degli oggetti più deboli e belli del cielo estivo. Per l’occasione la funivia farà viaggi di ritorno dalle ore 23.00.
Per informazioni: cell. 348.1598599
e-mail: info@assm42.it
osservatoriomonteviasco.altervista.org
www.assm42.it
La sera del 10 luglio, verso le 21:00, con il Sole tramontato da poco, sull’orizzonte ovest apparirà Venere (alta +14 gradi), con più in basso una tenue falce di Luna crescente (alta 7 gradi sull’orizzonte locale). In caso di foschia sarà forse necessario aiutarsi con un binocolo.
Un collage delle prime immagini ottenute da GeMS. Credit: Gemini Observatory/AURA
Un collage delle prime immagini ottenute da GeMS. Credit: Gemini Observatory/AURA
C’è una nuova arma nell’arsenale del Gemini Observatory, l’osservatorio internazionale costituito da una coppia di telescopi ottici gemelli situati uno in Cile e l’altro alle Hawaai. Il gemello cileno si è infatti dotato da poco di un nuovo strumento chiamato GeMS, un sistema di “ottica adattiva multi coniugata” in grado di ridurre al minimo le distorsioni dovute alla presenza dell’atmosfera terrestre. Le prime sette immagini realizzate con questo sistema evidenziano bene le sue potenzialità.
L’ottica adattiva è un sistema che permette di correggere in tempo reale la curvatura dello specchio di un telescopio, per compensare gli effetti che l’atmosfera terrestre ha sulla luce proveniente dalle stelle. Una tecnologia alla base di molti super telescopi già attivi o in preparazione (come LBT, VLT e E-ELT), e per la quale l’Osservatorio di Arcetri dell’INAF è uno dei centri di riferimento a livello mondiale. La particolare varietà di ottica adattiva usata da GeMS permette di racchiudere porzioni più ampie di cielo in un singolo scatto, e di mantenere un’ alta risoluzione dell’immagine su tutto il campo visivo, da un angolo all’altro e dall’alto verso il basso, cosa in genere difficile da ottenere. Questo renderà lo specchio da 8 metri del telescopio Gemini più efficiente, e darà agli astronomi maggiore profondità di campo, o la possibilità di usare una gamma più ampia di filtri per analizzare la radiazione elettromagnetica.
Tra i soggetti delle 7 immagini appena pubblicate c’è l’ammasso stellare RMC 136: lo studio degli ammassi sarà infatti una delle prime applicazioni del nuovo strumento. Le altre sei immagini comprendono regioni di intensa formazione stellare così come galassie interagenti, e danno un’idea della varietà di usi che questo sistema può avere in astronomia. Le singole immagini e le descrizioni dei loro soggetti sono visibili qui.
5-7.07Star Party nazionale di Campo Catino l territorio più sorvegliato dall’Inquinamento Luminoso. Associazione Tuscolana di Astronomia – Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Guarcino (FR).
5-7 luglio nel territorio più sorvegliato dall’Inquinamento Luminoso. Associazione Tuscolana di Astronomia – Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Guarcino (FR) www.ataonweb.it – www.oacc.it
5/7 luglio CASCINA MAGNIFICA. Manifestazione con dibattito e proiezioni sulle costellazioni del periodo rinascimentale e discussione sull’astronomia di allora. Presso il centro città di Cascina (PI).
Per informazioni: D. Antonacci 347.4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it
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