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Semaforo Verde per l’E-ELT!!!

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Il Consiglio dell’ESO ha dato il via libera [1] per la costruzione dell’E-ELT (European Extremely Large Telescope) in due fasi. Al momento è stata autorizzata la spesa di circa un miliardo di euro per la prima fase, a copertura dei costi di costruzione di un telescopio completamente funzionante con un pacchetto di strumenti potenti: prima luce tra dieci anni. Questo telescopio permetterà di effettuare straordinarie scoperte scientifiche nel campo degli esopianeti, della composizione stellare delle galassie vicine e dell’Universo profondo. Il più grande contratto mai affidato dall’ESO, quello per la cupola del telescopio e la struttura principale, verrà stipulato entro il prossimo anno.

La Luna sorge sopra il Cerro Armazones, la futura sede dell'E-ELT. La foto è stata scattata lo scorso novembre 2014 dal vicino Osservatorio del Paranal dell'ESO. Il livellamento della sommità del Cerro Armazones è a buon punto (in basso a sinistra) e la nuova strada, più ampia, che si sta costruendo per raggiungere la montagna è ben visibile. Al momento dello scatto, il Sole stava tramontando sull'Oceano Pacifico e gli ultimi raggi di luce colpivano il Cerro Armazones. La Luna piena stava invece salendo nel cielo a Oriente. Crediti: ESO/G. Lambert

L’E-ELT sarà un telescopio ottico e infrarosso di 39 metri di apertura sito sul Cerro Armazones nel deserto cileno di Atacama, a 20 chilometri dal VLT (Very Large Telescope) dell’ESO sul Cerro Paranal. Sarà il più grande “occhio del mondo rivolto al cielo“.

La decisione presa dal Consiglio significa che ora si può costruire il telescopio e che importanti lavori di costruzione industriale sono finanziati e possono procedere secondo i piani. Sono già stati fatti grandi progressi in Cile sulla sommità dell’Armazones e i prossimi anni saranno emozionanti“, ha dichiarato Tim de Zeeuw, Direttore Generale dell’ESO.

La costruzione dell’E-ELT è stata approvata dall’Consiglio dell’ESO nel giugno 2012 a condizione che i contratti di valore superiore a 2 milioni di euro potessero essere assegnati solo dopo che il costo totale del telescopio (1083 milioni di euro al valore del 2012) fosse finanziato almeno per il 90%. È stata concessa un’eccezione per le opere civili al sito dove i lavori sono già iniziati con la cerimonia inaugurale nel giugno 2014 e stanno facendo buoni progressi.

Per il momento, il 10% del costo totale del progetto è stato spostato a una seconda fase. Con l’adesione della Polonia all’ESO, gli impegni di spesa attuali per l’E-ELT hanno superato il 90% del costo totale della prima fase che porterà a un E-ELT completamente funzionante. Si attendono per i prossimi anni impegni addizionali dal Brasile che prossimamente diventerà Stato Membro dell’ESO.

Il Consiglio dell'ESO dà il via libera alla costruzione dell'E-ELT

Per evitare che il progetto ritardi, il Consiglio dell’ESO ha deciso che la costruzione della prima fase del telescopio da 39 metri possa già iniziare. I lavori già finanziati comprendono il contratto per la cupola del telescopio e la struttura primaria – il più grande nella storia dell’ESO – che verrà assegnato verso la fine del 2015 e porterà alla realizzazione di un E-ELT completamente funzionante.

I componenti del telescopio che non sono ancora stati finanziati comprendono parti del sistema di ottica adattiva, alcuni degli strumenti, i cinque anelli più interni di segmenti dello specchio principale del telescopio (210 segmenti) e un ricambio dei segmenti dello specchio primario che serviranno per operazioni più efficienti del telescopio in futuro. La costruzione di queste componenti, il cui rinvio non riduce gli straordinari risultati scientifici che il telescopio potrà realizzare al termine della prima fase, verrà approvata non appena il finanziamento supplementare sarà disponibile, compreso quello previsto dal Brasile prossimo Stato Membro.

I fondi oggi impegnati permetteranno la costruzione di un E-ELT completamente funzionante che sarà il telescopio più potente tra tutti i progetti di telescopi estremamente grandi attualmente in programma, con un’area di raccolta della luce superiore e strumentazione migliore. Permetterà la caratterizzazione iniziale degli esopianeti di massa pari a quella della Terra, lo studio delle popolazioni stellari risolte nelle galassie vicine e osservazioni molto sensibili dell’Universo profondo“, conclude Tim de Zeeuw.

Per ulteriori informazioni la lista delle domande frequenti e l’articolo su Messenger.