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STS-133 Attimi di apprensione

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Il Discovery in rampa
Il Discovery in rampa (Justin Ray/Spaceflight Now)

Già, perché durante uno dei test si è evidenziato un nuovo problema.
Stavano eseguendo i controlli sui motori principali dell’orbiter, quando un sezionatore elettrico del computer di riserva che controlla il motore numero 3 è scattato.

Il Discovery in rampa
Il Discovery in rampa (Justin Ray/Spaceflight Now)

Ovviamente è partita una serie di verifiche che hanno coinvolto tutto il circuito di alimentazione, ma una volta riarmato il sezionatore tutto pareva a posto. Ufficialmente il difetto è stato archiviato come contaminazione dei contatti del sezionatore: azionandolo si sono automaticamente puliti.
Tutto bene allora, peccato che mentre si chiudeva il fascicolo di questo problema ecco che si verificava una perdita di tensione proprio su quel circuito.
Altre analisi sono ora in corso per capire se la contaminazione è così grave da comportare falsi contatti sul sezionatore creando possibili problemi al computer di backup.
Ovviamente si tratta di un componente fondamentale dato che ciascun motore ha un doppio sistema di controllo che assicura 50 volte al secondo la correttezza dei parametri di funzionamento dei motori stessi. Nel caso che uno dei due si guasti il backup può prendere il posto del “titolare” e permettere il regolare completamento dell’ascesa verso l’orbita. Se il backup non è in piena efficienza ovviamente non si può volare.

Per domani il meteo è ancora 70% GO, mentre per giovedì è 70% NO GO: un eventuale rinvio sarebbe probabilmente di almeno 2 giorni.

Aggiornamento
Nuovo rinvio del lancio di 24 ore.
Questo tempo aggiuntivo permetterà ai tecnici di chiarire i problemi di alimentazione elettrica che sono stati rilevati nel controllo dei motori.
Quindi è da verificare se sono presenti ulteriori avarie o particolari potenzialmente difettosi.
Prossimo orario per il lancio: le 1929 UTC (le 20:29 italiane) di giovedì 4 novembre, purtroppo con solo il 30% di probabilità di meteo favorevole…

La diretta del lancio è al momento prevista su

per le ore 19:45 del 4 novembre 2010

CONTINUATE A SEGUIRCI PER ULTERIORI AGGIORNAMENTI

STS-133 Fine riparazioni e Go per il Countdown!

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Il Discovery sul pad di lancio [NASA].
Il Discovery sul pad di lancio - NASA

I tecnici hanno completato i lavori di riparazione e controllo sui componenti che avevano evidenziato  una fuga di gas sull’OMS pod di destra e quindi la preparazione al lancio può proseguire tranquillamente.

Alle 18:30 italiane c’è stato il “Call to Stations” che sancisce l’inizio ufficiale delle procedure di lancio. Il countdown è quindi partito alle 19 italiane.

Le previsioni meteo per le 15:52:13 della Florida di mercoledì, momento del lancio, sono ancora per un 70% GO con poche chance di pioggia e venti fra i 20 e i 30 km orari. I meteorologi stanno anche seguendo l’evoluzione dell’uragano Thomas che dovrebbe puntare verso la Florida verso il fine settimana.

Un ulteriore ritardo di anche solo 24 ore potrebbe portare problemi ulteriori proprio a causa dell’approssimarsi del sistema perturbato frontale che accompagna l’uragano.

Ovviamente vi ricordo il commento in diretta delle immagini dell’ultimo lancio del Discovery su AstronautiCAST e CoelumStream!

La diretta del lancio è al momento prevista su

per le ore 19:45 del 3 novembre 2010

SEGUITECI PER ALTRI AGGIORNAMENTI

Pio & Bubble Boy – Coelum n.143 – Novembre 2010

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vignetta 143

vignetta 143

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.143 – Novembre 2010. Leggi il Sommario.

VII Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale a Tradate (VA)

Ospitato quest’anno dall’Osservatorio Astronomico di Tradate, si è aperto il VII Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale dello IARA, Il Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale rappresenta il momento principale di incontro e scambio di esperienze per tutti gli interessati, compreso il pubblico. In tale sede tutti i membri IARA  e persona esterne che hanno svolto un lavoro inerente alla radioastronomia, possono esporlo in sessioni orali o poster.

Programma completo della Manifestazione:

Venerdì 29 ottobre (ore 19.00)  Conferenza di Claudio Maccone, SETI Permanent Study Group IAA, SETI ITALIA “G. Cocconi”. Titolo: SETI, Esopianeti e Paradosso di Fermi capiti meglio con la Statistica. Aperta a tutto il pubblico e gratuita che si svolgerà nella Sala Conferenza della FOAM13, per poi proseguire con due giornate ricche di sessioni all’interno del bellissimo osservatorio.

Sabato 30 Ottobre (ore 19.30) Conferenza serale di Maurizio Tomasi, Dipartimento di Fisica, Universita’ degli Studi di Milano. Titolo: Il cosmo visto da Planck

Rinviato il lancio dello shuttle Discovery

I tecnici sono alle prese con due perdite, una di elio e una di azoto, provenienti dagli impianti del pod di destra della navetta Discovery. Non si sa ancora quale impatto avranno questi problemi (e se ve ne sarà) sul conto alla rovescia, ma una prima conferenza stampa ha detto che entrambe sono “sotto esame” e gli ingegneri sono attualmente riuniti per discutere le opzioni di ripristino.
Due segnalazioni di problemi urgenti, chiamati IPR (Interim Problem Report), sono stati segnalati questa notte, uno a causa di una perdita di azoto gassoso ad una connessione ad innesto rapido e un altro nel sistema di pressurizzazione dell’elio che viene utilizzato per spingere i propellenti nei motori degli OMS pod.
Il primo problema si è presentato nel corso di un controllo della valvola dell’azoto gassoso e il secondo problema è stato scoperto dopo che il circuito dell’elio è stato messo sotto pressione per il lancio. Una ispezione ha evidenziato che un O-ring in un accoppiamento dell’elio fra rampa e navetta si è parzialmente incastrato dentro la sua controparte della navetta. Questo apparentemente dovrà essere sostituito.
L’OMS pod di destra è stato re-installato nel mese di luglio, dopo il lavoro che è stato necessario eseguire per riparare una valvola di isolamento dell’elio che ha avuto problemi durante l’ultima missione del Discovery in aprile.
Non è ancora noto se la perdita di elio e azoto possa essere collegata al lavoro di riparazione effettuato nello scorso fine settimana o se può essere stato causato dalla rimozione e reinstallazione del pod di luglio.
Il conto alla rovescia per il lancio del Discovery verso la Stazione Spaziale dovrebbe iniziare alle 15:00 locali di oggi (le 21:00 italiane), mentre il decollo della 39esima e ultima missione della navetta è previsto per le 2040:27 UTC di lunedì. La finestra di lancio si estende fino al 7 novembre.

L’inizio del countdown è stato spostato per domani alle ore 20:00 italiane.
Il lancio è ora fissato per le 2017:56 UTC (21:17:56 italiane) di martedì.

La diretta del lancio prevista su

per le ore 19:30 del 1 novembre 2010 è stata al momento rinviata a martedi 2 novembre

SEGUITECI PER ALTRI AGGIORNAMENTI

La Deep Impact in rotta per il rendez-vous con la Hartley

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La sua missione l’aveva già compiuta il 4 luglio del 2005, quando dopo un viaggio di sette mesi circa, aveva raggiunto il suo obiettivo, la cometa Tempel 1, per analizzarne il nucleo. Ora a distanza di oltre cinque anni, forte del carburante ancora disponibile, la sonda della NASA, Deep Impact, torna in missione. Obiettivo la cometa Hartley 2, che nei giorni scorsi a raggiunto la sua minima distanza dalla terra, 14 milioni di chilometri, dopo un viaggio di sei anni e mezzo.

La 103P Hartley ripresa dal 15 al 24 ottobre dalla sonda Deep Impact durante il suo avvicinamento alla cometa che incontrerà il prossimo 4 novembre. (Credit: NASA / JPL / UMD Images taken as Deep Impact approached Hartley 2, from October 15 to 24, 2010).

L’incontro avverrà il 4 novembre prossimo, alle 4 del pomeriggio in Italia. La sonda Deep Impact approccerà questa cometa, considerata particolarmente interessante per la caratteristica chioma grande e brillante, a 700 chilometri dal suo nucleo. Sarà la quinta volta che una cometa verrà ripresa da così vicino e la prima in assoluto che una sonda svolga due volte questo stesso compito.

Ma l’osservazione di Hartley 2, iniziata già a settembre nella fase di avvicinamento della cometa, non riguarderà solo Deep Impact ma anche molti telescopi a terra, tra cui il VLT dell’ESO da dove opereranno anche gli astronomi italiani. “La sonda, ora rinominata EPOXi, – dice Gian Paolo Tozzi dell’Osservatorio Astronomico di Arcetri (ascolta l’intervista) – farà una visione a piccola scala ed è estremamente importante avere contemporaneamente una visione a larga scala per correlare i processi a piccola scala con quelli che vediamo da terra”.

Le attività di osservazione si protrarranno fino al fly by e nei giorni immediatamente successivi, a partire da quel momento arriveranno le prime informazioni con le prime immagini del nucleo della cometa.

STS-133 Go per il lancio

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Con la conferma dell’avvenuta riparazione della perdita di MMH dai circuiti di alimentazione dei motori di manovra, si entra nell’ultima fase della preparazione al lancio.

Il 25 ottobre c’è stata la Flight Readiness Review durante la quale i manager NASA hanno dato il “nulla osta” al lancio per lunedì prossimo.

Di conseguenza avremo l’inizio del countdown alle 1900 UTC di venerdì, mentre il lancio avverrà alle 2040:26 UTC di lunedì primo novembre.

Se siete interessati, sappiate che stiamo organizzando la diretta del lancio con commento in italiano da parte dello staff di Astronauticast, canale web del gruppo ISAA/Forumastronutico e andrà in onda su  COELUMSTREAM!

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Data di Trasmissione: 1 Novembre 2010 – Ore 19:30

Non mancate!

Spettrografia Amatoriale

Fig.12 - In blu il profilo dello spettro della cometa Holmes del 28 Ott. 2007. In rosso il profilo del 27 Ott. 2007. Il confronto ne attesta la sostanziale sovrapposizione
Fig.12 - In blu il profilo dello spettro della cometa Holmes del 28 Ott. 2007. In rosso il profilo del 27 Ott. 2007. Il confronto ne attesta la sostanziale sovrapposizione


Progetto, costruzione e impiego

di uno spettroscopio a prisma per telescopi amatoriali

Detto brevemente, lo spettroscopio è uno strumento ottico in grado di scomporre, formando uno “spettro” di vari colori, la luce proveniente da sorgenti le più disparate: un solido incandescente, la fiamma di una candela, il bagliore del Sole, una stella, una nebulosa o una cometa (tanto per citarne solo alcune).
Ad ogni colore che compare nello spettro corrisponde una ben determinata lunghezza d’onda della radiazione di origine. La luce di una lampada ad incandescenza dà luogo ad uno spettro “continuo” ovvero i colori si susseguono senza soluzione di continuità, mentre per altri corpi – e questo è il caso degli oggetti astronomici – lo spettro continuo appare solcato da righe scure, più o meno marcate, come se in quelle posizioni la radiazione fosse assente o fortemente attenuata. Altre volte al posto delle righe scure compaiono righe brillanti. Tutto ciò costituiva un bel grattacapo per i primi studiosi di spettroscopia, ma poi tutto divenne chiaro e oggi nell’esaminare uno spettro non vi è più nulla di misterioso. Determinare e capire ciò che uno spettro di volta in volta rappresenta, forma oggetto della “Spettroscopia”. In campo astronomico, la spettroscopia (non solo ottica) riveste un’importanza fondamentale: è a questa scienza che dobbiamo la massima parte delle conoscenze acquisite attorno all’Universo che ci circonda, dalla composizione chimica dei corpi celesti, alla velocità di recessione o di avvicinamento delle galassie. Grazie alla spettroscopia, nessun astronomo ha mai dovuto scomodarsi per recuperare campioni di materia cosmica da studiare nei propri laboratori.
Queste poche righe introduttive sono ben lungi dal pretendere di essere esaurienti. L’astrofilo che intenda seriamente dedicarsi alla spettroscopia astronomica dovrebbe anzitutto approfondire le proprie conoscenze sull’argomento, attingendo alla vasta letteratura esistente, anche a carattere divulgativo, per non parlare di Internet, nel cui ambito numerosissimi e molto ben documentati sono i siti ( specie stranieri ) in grado di fornire, anche in questo campo, preziose informazioni.

La modesta potenza dei telescopi posseduti dalla maggior parte degli astrofili, ha da sempre costituito il freno principale al diffondersi di un concreto interesse per la spettroscopia astronomica, con qualche ovvia eccezione per quella solare. Quando poi si parla di spettroscopia stellare si assiste ad un fuggi fuggi generale. Eppure, con l’avvento degli odierni sensibilissimi dispositivi di ripresa elettronici, un interessante lavoro di spettrografia stellare a livello amatoriale può essere portato avanti perfino con telescopi da 100mm. Il problema è che il mercato non è in grado di offrire una vasta scelta di spettroscopi, al pari di quanto succede per i telescopi amatoriali, né certamente i prezzi sono tali da incoraggiare l’investimento. E’ da questa realtà che nasce l’impulso di costruire da sé il proprio spettroscopio, personalizzato e perfettamente adatto a funzionare sul telescopio di proprietà.
L’impresa non deve spaventare: i costi possono essere molto contenuti e le difficoltà costruttive decisamente minori di quelle che si devono affrontare (specie dal punto di vista meccanico) nella costruzione di telescopi amatoriali. La difficoltà maggiore, semmai, è quella di procurarsi un buon progetto esecutivo.
Sotto questo profilo,il presente articolo può forse venire in aiuto descrivendo il progetto di costruzione di uno spettroscopio prismatico che, avendo trovato applicazione su un riflettore da 500mm, sta fornendo eccellenti risultati; verrà infine illustrato qualche esempio di spettro ottenuto con questo strumento.
Per completezza, occorre appena accennare al fatto che, oltre a quello qui descritto, di spettroscopi se ne possono progettare di differenti tipi e differenti fatture, ma per poterli descrivere, anche sommariamente, occorrerebbe molto più spazio.

Tips & Tricks – n.2

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Abbiamo pensato di semplificarvi la vita inserendo nella parte superiore della colonna di destra tutti gli ultimi aggiornamenti delle varie sezioni.

Perciò, per vedere l’ultimo annuncio del mercatino inserito, l’ultima news, l’ultimo tips & tricks… basta cliccare  sull’icona e verrete immediatamente trasportati al punto giusto della home page, dove postare il vostro commento o leggere l’approfondimento…

Provate… 🙂

Tips & Tricks – n.1

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La prima novità di questo nuovo portale è che ora è possibile commentare praticamente qualsiasi cosa venga pubblicata all’interno di esso.

Una News, un articolo, un evento..  potete scrivere la vostra opinione, confrontarla con quella di chi avrà già commentato prima di voi, oppure inserire la vostra recensione su di un libro in vendita sul nostro Astroshop, o ancora  segnalare un aggiornamento per l’ultima News pubblicata.

Il tutto ovviamente firmato dal vostro nome.

E inoltre.. gli altri lettori potranno risalire ai commenti da voi postati o mandarvi un messaggio privato semplicemente cliccando sul vostro nome.

Tips &Tricks – Numero zero

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Cari amici,
speriamo che abbiate apprezzato la novità: un sito tutto nuovo – anche se in parte ancora in costruzione – e in costante evoluzione!

Ci siamo però resi conto che tante nuove funzionalità potrebbero non essere di facile intuizione per tutti, abbiamo perciò pensato di usare questo spazio anche per aiutarvi a sfruttarle al meglio.

In questa sezione troverete quindi un suggerimento, una nota, un avviso di tutto quello che potete fare, e potrete fare in futuro, su coelum.com.
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Giusto per iniziare… avete già creato il vostro account?

E un’immagine per il vostro avatar … l’avete messa?

Quelle sagome bianche sul fondino grigio sono così tristi 🙂

CREA IL TUO ACCOUNT

La HARTLEY alla minima distanza!

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La cometa 103P Hartley ripresa dalla sonda Deep Impact il 1° ottobre 2010

Questa bella sequenza del nostro Rolando Ligustri, mostra il progressivo avvicinamento (dal 13 al 19 ottobre) della “cometa verde” alla Terra.

In questi giorni, la 103P/ Hartley, 20 e 21 ottobre, date del massimo avvicinamento alla Terra, si trova al centro dell’Auriga (guarda il percorso della cometa sulla mappa) ad una distanza di 18 milioni di chilometri da noi.
Il 22 la sua coda potrebbe estendersi fino alla nebulosa IC 410 (a circa 5° di distanza).
Il 23 sorgerà (verso le 20:30) con la coda in transito sull’ammasso aperto M37 e poi sulla nebulosa IC 439.
A fine mese continuerà ad attraversare campi pieni di oggetti deep-sky, ma purtroppo verrà raggiunta dalla Luna che ne disturberà non poco la visione.

I primi giorni di novembre la Hartley attraverserà l’Unicorno, con la coda che il giorno 2 potrebbe forse arrivare alla Nebulosa Cono, ma da quelle date in poi la cometa perderà una magnitudine ogni circa 10 giorni, così che già a fine novembre, quando sarà sprofondata nella Poppa, dovrebbe mostrarsi con una luminosità pari alla mag. +7.

La cometa 103P Hartley ripresa dalla sonda Deep Impact il 1° ottobre 2010

Sarà comunque divertente cercarla e osservarla il 4 novembre, la sera in cui verrà visitata dalla sonda Deep Impact, che la fotograferà da una distanza minima di circa 1000 chilometri.

Nella foto a destra la cometa ripresa proprio dalla Deep Impact il primo ottobre scorso quando la sonda si trovava a circa 35 milioni di chilometri dalla Hartley.

http://epoxi.umd.edu/3gallery/20101001_103P.shtml

STS-133 – Problema allo Shuttle Discovery

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Guasto allo Shuttle Discovery
La flangia con la perdita è quella nel cerchio rosso (NASA-KSC)
Guasto allo Shuttle Discovery
La flangia con la perdita è quella nel cerchio rosso (NASA-KSC)

Gli ingegneri stanno lavorando su una piccola perdita di carburante a bordo dello Space Shuttle Discovery ed hanno deciso di effettuare ulteriori test prima di intervenire in modo più invasivo. I tecnici sono stati invitati a verificare la coppia di serraggio su sei viti poste attorno a un adattamento della flangia dove presumibilmente si verificano le dispersioni. Se le successive prove di tenuta non mostrano ulteriori segni di infiltrazione, la Nasa potrà lanciare Discovery senza timori.

Il problema riguarda infiltrazioni tossiche di monometil-idrazina , o MMH, da una flangia di interconnessione nelle tubature del propellente dei razzi di manovra orbitali del pod di destra. Lo shuttle è dotato di due pod, uno su ciascun lato della pinna caudale verticale della nave, che bruciano monometil-idrazina con un ossidante, tetrossido di azoto, per effettuare manovre in orbita.

Dopo aver testato i vari sistemi durante il fine settimana, gli ingegneri sono stati in grado di tracciare la perdita su una determinata area di una grande flangia in cui due sezioni della linea di propellente si si incontrano. Ma non è ancora chiaro se l’infiltrazione coinvolge un bullone allentato, una guarnizione della flangia o la flangia stessa. Il Pod OMS di destra è stato rimosso dopo l’ultimo volo di aprile per riparare una valvola di isolamento dell’elio in un’altra parte del sistema. Successivamente il pod era stato re-installato nel mese di luglio e i controlli sulle perdite erano risultati normali e senza fughe evidenti. Ma durante il fine settimana l’isolante intorno alla flangia è risultato essere umido di MMH.
Poiché i propellenti sono estremamente tossici, i serbatoi dei pod OMS devono essere svuotati e le linee di propellente drenate, prima di ogni lavoro di riparazione.
Con Discovery in posizione verticale sulla piattaforma di lancio, rimuovere il propellente residuo dalle linee dovrebbe essere difficile. Ma anche così, i tecnici credono di poter sostituire la guarnizione, se necessario, e ricaricare il sistema in tempo per la corrente data di lancio. La sostituzione della flangia sul pad sarebbe molto più difficile, richiedendo taglio e saldatura delle linee.

Ad oggi il programma di preparazione al lancio prevede quattro giorni di tempo extra per gestire i problemi imprevisti. Il lancio di Discovery è previsto per le 2040 UTC del 1 novembre in una missione di rifornimento della Stazione Spaziale. Se la navetta non ha lasciato la rampa di lancio entro il 5 o 6 novembre, il volo sarà rinviato almeno fino ai primi di dicembre a causa dei conflitti con altri lanci e con altre attività, oltre al “beta cutout” (l’esposizione continuativa al Sole) che rischierebbe di surriscaldare la navetta in orbita.

Dopo aver serrato i dadi che collegano la flangia su cui è stato notato il leggero trafilamento di monometil-idrazina, sembrava che il problema fosse risolto. Diversi test con pressioni fino a 17 bar non hanno evidenziato ulteriori perdite, ma il fatto che i dadi non si siano in realtà mossi ha insospettito i tecnici.

Dato che quel particolare giunto è sigillato con due guarnizioni, i progettisti hanno ipotizzato che i test ad alta pressione e temperatura possano aver “gonfiato” o spinto in posizione le guarnizioni, non dando una vera e propria soluzione alla perdita. E nel caso della temperatura, il freddo dello Spazio potrebbe avere degli esiti insospettabili.

A questo punto i manager NASA hanno deciso di tagliare la testa al toro: sostituire le guarnizioni del giunto. Il punto è abbastanza critico, cioè il POD posteriore di destra, proprio dove ci sono i motori di manovra della navetta. Il lavoro dovrebbe durare circa sette giorni, ma essendoci solo quattro giorni “di scorta” sul programma pre-lancio, le riparazioni dovranno essere eseguite contemporaneamente ad altre lavorazioni. I momenti più critici saranno soltanto lo scarico e il ricarico dei serbatoi di propellente, dato che la monometil-idrazina è molto tossica.

Resta anche il dubbio che il difetto risieda nella flangia e in questo caso il tempo necessario per la riparazione si allungherebbe di alcuni giorni.

La data di lancio è quindi molto a rischio, dato che qualsiasi complicazione nel lavoro si tradurrebbe in un immediato rinvio.
La finestra di lancio che si estendeva fino al 5 novembre è stata ultimamente estesa fino al 7, ma ovviamente speriamo tutti che non sia necessario un rinvio.

Cambio ora legale

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Ora Solare
Torna l'ora solare (TU+1)
Ora Solare
Torna l'ora solare (TU+1)

Alle ore 3:00 del giorno 31 ottobre terminerà il periodo dell’ora legale estiva (TU +2) per tornare all’ora solare invernale (TU +1). E’ necessario quindi riportare le lancette dell’orologio alle ore 2:00.

La Cometa HARTLEY è arrivata!

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cometa di Hartley
Il percorso della 103/P Hartley nella seconda metà del mese di ottobre, periodo che dovrebbe coincidere con la maggiore luminosità della cometa in corrispondenza dell’apogeo del giorno 21.
cometa di Hartley
Il percorso della 103/P Hartley nella seconda metà del mese di ottobre, periodo che dovrebbe coincidere con la maggiore luminosità della cometa in corrispondenza dell’apogeo del giorno 21.
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Finalmente ci siamo. Questo di ottobre è il mese in cui la Cometa 103P/Hartley arriverà a una distanza dalla Terra di 18 milioni di chilometri, sufficientemente bassa per regalarci la speranza di poterla osservare anche a occhio nudo. Ciò accadrà il 21 ottobre e intorno a quella data la magnitudine della Hartley dovrebbe scendere fino alla +4,4. Dalle stime effettuate in settembre, fino al giorno in cui stiamo scrivendo queste note, dobbiamo però dire che la cometa si sta mantenendo un po’ al di sotto delle previsioni e questo potrebbe portare a un risultato piuttosto deludente in termini di osservabilità.

Appuntamenti a Brera – Milano – Appuntamenti di Dicembre

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Per il ciclo di incontri “Di libri e di stelle“ organizzato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense e dedicato agli autori di libri di divulgazione scientifica e astronomica di maggior rilievo nel panorama editoriale:

15.12, ore 18.00: “Seconda stella a destra”, di Andrea Bernagozzi e Davide Cenadelli.
Per il ciclo “I cieli di Brera” in collaborazione con l’Istituto Lombardo, gli eventi in programma sono:
01.12, ore 18.00: Ester Antonucci (INAF Osservatorio Astronomico di Torino) presenta “Il Sole fonte di vita”.
Per maggiori informazioni: www.brera.inaf.it

Autunno a Brera – Milano – Appuntamenti di Novembre

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Per il ciclo di incontri “Di libri e di stelle“ organizzato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense e dedicato agli autori di libri di divulgazione scientifica e astronomica di maggior rilievo nel panorama editoriale:
17.11, ore 18.00: presentazione di “Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo”, di Adriano Petta e Antonino Colavito.
Per il ciclo “I cieli di Brera” in collaborazione con l’Istituto Lombardo, gli eventi in programma sono:
10.11, ore 18.00: Giuseppe Gavazzi (Università Milano Bicocca) presenta “La colorata lentezza delle galassie”.
Per maggiori informazioni: www.brera.inaf.it

Autunno a Brera – Milano – Appuntamenti di Ottobre

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Per il ciclo di incontri “Di libri e di stelle“ organizzato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense e dedicato agli autori di libri di divulgazione scientifica e astronomica di maggior rilievo nel panorama editoriale:
13.10, ore 18.00: incontro con Anna Maria Lombardi e presentazione del libro “Il sogno di Keplero”.
Per il ciclo “I cieli di Brera” in collaborazione con l’Istituto Lombardo, gli eventi in programma sono:
27.10, ore 18.00: Giovanni Bignami (attuale presidente del COSPAR) presenta: “A un passo da Marte: svegliati Europa!”.
Per maggiori informazioni: www.brera.inaf.it

Voli parabolici, sperimentare a gravità zero

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Volo Zero G
L'aereo utilizzato per i voli parabolici a Zero G
Volo Zero G
L'aereo utilizzato per i voli parabolici a Zero G

Immaginate di essere su un aereo non molto dissimile da un normale velivolo di linea. Immaginate che il velivolo cominci ad alzarsi mantenendo un’inclinazione di 45° con una velocità e un’accelerazione tali da tenervi incollati al sedile. Il tutto per una durata di circa 30 secondi. Immaginate poi, una volta in quota, di sentire spegnere i motori e di iniziare a precipitare verso terra. Da quel momento e per i successivi 20-30 secondi di caduta libera sperimentereste quello che gli astronauti vivono ogni giorno sulla Stazionale Spaziale Internazionale, ovvero l’assenza di peso. Per provare l’esperienza della gravità zero dunque non c’è più bisogno di andare nello spazio, basta fare un giro su un volo parabolico.

Il prossimo è il 19 ottobre. Da Bordeaux-Mèrignac nell’ambito della 85esima “parabolic flight campaign”, la numero 53 organizzata dall’Esa che quest’anno vede per la prima volta la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana con il progetto COSMIC, Combustion Synthesis under Microgravity Conditions, sviluppato dall’Università di Cagliari in collaborazione con diversi partner pubblici e privati.

Si tratta del primo progetto italiano finanziato da ASI con l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative per l’esplorazione umana dello spazio e il trasferimento tecnologico a supporto di numerose attività terrestri. La campagna prevede 3 giorni di volo in programma per il 19, il 20 e il 21 di ottobre a bordo dell’A300 ZERO-G della Novespace, un aereo configurato ad hoc per l’esecuzione di voli parabolici e sul quale saliranno insieme a due ricercatori dell’Università di Cagliari anche tre rappresentati dell’ASI per la prima volta in qualità di sperimentatori di bordo e, nell’ambito dell’accordo di cooperazione nel settore del volo umano con l’Aeronautica Militare, sei tra piloti collaudatori, ingegneri e medici della stessa (nell’immagine a destra). Per ogni volo, che avrà la durata di circa due ore, è prevista l’esecuzione di 30 parabole con ascesa veloce e caduta libera in assenza di gravità condotte ad intervalli di 4-8 minuti l’una dall’altra. Nei 20 secondi di gravità zero vengono innescati gli esperimenti portati a bordo che sono poi ripetuti durante le parabole successive.

Ormai sempre più in voga tra le agenzie spaziali, gli enti di ricerca e le università, il sistema dei voli parabolici viene utilizzato per testare nuove tecnologie e materiali, per validare procedure sperimentali da utilizzare nello spazio ed anche come “palestra” per gli astronauti in partenza per future missioni spaziali.

Il team per la missione parabolica del progetto COSMIC:

• ASI – Coordinatore: Andrea Lorenzoni; Sperimentatori di bordo: Salvatore Pignataro, Mauro Piermaria, Gabriele Mascetti.
• UNICA – Coordinatore: Giacomo Cao; Ricercatori: Roberta Licheri, Gianluca Corrias.
• AM – Magg. Walter Villadei; Magg. Severino De Luca, Magg. Alessandro Scaburri, Cap. Raffaele Brescia, Cap. Angelo Landolfi, TC Alberto Autore.

Un autunno nel segno di Schiaparelli – gli appuntamenti di Novembre

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Giovanni Schiaparelli
I Cieli di Schiaparelli

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Giovanni Schiaparelli

Proseguono a Milano le celebrazioni per il centenario della scomparsa del grande astronomo Giovanni Schiaparelli.

L’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera Conferenze ricorda una delle sue figure storiche con conferenze, letture e dibattiti ispirati a Schiaparelli.
Per il ciclo di conferenze “I Cieli di Schiaparelli“, organizzate in collaborazione con il Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano, i prossimi appuntamenti sono (ore 21):

11.11: “Da dove provengono le comete?” (di Giovanni Valsecchi)

25.11: “I marziani siamo noi – Il filo rosso dal big bang alla vita” (di Giovanni Bignami)

Per maggiori informazioni: www.brera.inaf.it/schiaparelli/index.html

Un autunno nel segno di Schiaparelli – appuntamenti di Ottobre

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Giovanni Schiaparelli
I Cieli di Schiaparelli
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Giovanni Schiaparelli

Proseguono a Milano le celebrazioni per il centenario della scomparsa del grande astronomo Giovanni Schiaparelli.

L’INAF-Osservatorio Astronomico di Brera Conferenze ricorda una delle sue figure storiche con conferenze, letture e dibattiti ispirati a Schiaparelli.
Per il ciclo di conferenze “I Cieli di Schiaparelli“, organizzate in collaborazione con il Planetario “Ulrico Hoepli” di Milano, i prossimi appuntamenti sono (ore 21):
07.10: “Clima e meteorologia” (di Maurizio
Maugeri).
28.10: “Mercurio e Venere: da Schiaparelli alle sonde spaziali” (di Cesare Guaita).

Unione Astrofili Bresciani Lumezzane (Brescia)

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Astronomia per tutti con e senza telescopio Inizia giovedì 21 ottobre 2010, alle ore 20.30, nell’auditorium del Museo di scienze naturali di Brescia, in via Ozanam 4, la XXIII edizione del corso elementare di astronomia. Le lezioni al Museo sono aperte a tutti e non è richiesta alcuna iscrizione.
Durante gli incontri teorici sarà possibile iscriversi alla parte pratica del corso, che è comunque facoltativa.
Il programma dettagliato può essere consultato nel nostro sito.
30.10, alle ore 21: “Halloween sotto le Stelle” c/o il Museo di scienze naturali di via Ozanam 4, a Brescia, è in programma per i giovanissimi “Una notte da brividi”. In occasione della notte di Halloween verranno proposte delle letture recitate sui mostri celesti. Sono invitati bambini coraggiosi! L’ingresso è libero.
Per ulteriori informazioni: 030/872164

Il lato oscuro dell’Universo

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L’Associazione Cernuschese Astrofili di Cernusco sul Naviglio organizza un ciclo di conferenze a cura del prof. Andrea Grieco che si terranno con ingresso libero presso la Biblioteca Civica “Lino Penati” con inizio alle ore 21.
04.11: “La Materia Oscura”. Nell’Universo qualcosa tiene assieme le stelle nelle galassie e le galassie negli ammassi, esercitando una forza attrattiva ben superiore a quella deducibile dalla materia luminosa…
11.11: “L’Energia Oscura”. L’Universo si espande e la velocità di espansione, invece di diminuire, come ci si aspetterebbe per attrazione gravitazionale, aumenta. Così sembrano indicare le osservazioni condotte a partire dagli Anni ‘90…
18.11: “La Particella Oscura”. Qualcuno l’ha soprannominata “La particella di Dio” perchè porterebbe alla teoria finale della natura… Cosa nasconde questa particella, elusiva come un fantasma, che divide la comunità dei fisici?
Inoltre, il 20.11, visita guidata all’Osservatorio G. Barletta.
Per info: tel. 02 9278 300

Schiaparelli and his legacy

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Symposium
Milano, 19-20 ottobre, Torino 21 ottobre
Il Congresso intende celebrare la vita e i risultati scientifici di Schiaparelli dando particolare enfasi a ciò che la scienza moderna ha derivato dai suoi lavori pionieristici.
Il congresso si svolgerà nelle due città promotrici delle celebrazioni schiaparelliane: a Milano sarà organizzata la parte storica e scientifica mentre a Torino quella di strumentazione e esplorazione.
Il programma del Congresso prevede:
19 ottobre: una giornata dedicata alla vita e alle scoperte di Schiaparelli.
20 ottobre: una giornata dedicata alle scienze planetarie moderne.
21 ottobre: una giornata dedicata alla strumentazione necessaria per l’esplorazione del Sistema Solare.

Corso ARA 2011 a Roma

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Sono aperte le pre-iscrizioni al corso di Astronomia 2010-2011 organizzato dall’Associazione Romana Astrofili.
Il corso si articolerà su 12 lezioni settimanali e su alcune conferenze a tema e serate osservative presso l’Osservatorio Astronomico “Virginio Cesarini” situato a Frasso Sabino (RI).
Le lezioni si terranno presso il Centro Scolastico Europeo – Viale Manzoni 55 a Roma a partire dal 27 gennaio 2011.
La Conferenza Inaugurale, “Il mestiere dell’astrofilo”, quest’anno sarà tenuta da Bruno Pulcinelli.
Per informazioni: 06 7002502 (Manlio),
339 7900809 (Fabio).
E-mail: info@ara.roma.it

KOSMOS

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Col patrocinio del Comune di Pisa, dal 4 al 23 dicembre 2010 si svolgerà la mostra di astrofotografia e scultura “Kosmos” presso il Palazzo sede dell’Ufficio dei Fiumi e Fossi a Pisa.
La mostra prevede due diverse esposizioni: “Notturni e dintorni” ed “Espressioni e forme”.
“Notturni e dintorni” rappresenta un percorso fotografico che ha come tema conduttore il cielo notturno nelle sue variegate sfumature. Autori delle immagini sono gli astrofotografi Marco Meniero ed Andreina Ricco. Le immagini sono accompagnate dagli scritti del poeta Valentino Picchi.
La mostra di scultura “Espressioni e forme” rappresenta una immersione totale in cui lo scultore Umberto De Mattia partecipa a un dialogo interattivo tra forme e contenuti espressivi tra essere e divenire. Terre cotte e ceramiche si ricollegano alla terra madre ed al mito di Gea, dalle cui viscere nascono le aspettative della sostanza.
Per informazioni: meniero@gmail.com
umberto_demattia@hotmail.it

Appuntamenti di Dicembre della Fondazione Osservatorio Astronomico Messier 13 – Tradate

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È reiniziata l’attività didattica dell’Osservatorio Astronomico di Tradate 2010-2011. Con il nuovo anno scolastico sono stati attivati inediti progetti e laboratori di didattica astronomica/ambientale; una novità riguarda anche l’introduzione dei giochi di ruolo, in particolare il progetto ”In volo nello Spazio”. Questo nuovo laboratorio didattico è rivolto alle classi della “scuola primaria” ed ha l’intento di spiegare il nostro Sistema Solare in modo piacevole e divertente.
Alcuni ragazzi, inoltre, durante le varie attività indosseranno le tute spaziali con i relativi caschi per simulare le attività delle missioni spaziali. L’esperienza, oltre ad essere piacevole e divertente, sarà certamente formativa e potrà orientare il futuro di qualche ragazzo.
Ecco inoltre il programma delle prossime serate osservative pubbliche e gratuite, con inizio ore 21.
15.12: “Il Progetto SETI” di Bruno Moretti. Esistono altre forme di vita intelligente nell’Universo? È una domanda che l’uomo si pone da sempre.
Per informazioni: foam13@foam13.it

Appuntamenti di Novembre della Fondazione Osservatorio Astronomico Messier 13 – Tradate

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È reiniziata l’attività didattica dell’Osservatorio Astronomico di Tradate 2010-2011. Con il nuovo anno
scolastico sono stati attivati inediti progetti e laboratori di didattica astronomica/ambientale; una novità riguarda anche l’introduzione dei giochi di ruolo, in particolare il progetto ”In volo nello Spazio”. Questo
nuovo laboratorio didattico è rivolto alle classi della “scuola primaria” ed ha l’intento di spiegare il nostro
Sistema Solare in modo piacevole e divertente.
Alcuni ragazzi, inoltre, durante le varie attività indosseranno le tute spaziali con i relativi caschi per
simulare le attività delle missioni spaziali.
L’esperienza, oltre ad essere piacevole e divertente, sarà certamente formativa e potrà orientare il futuro di qualche ragazzo.
Ecco inoltre il programma delle prossime serate osservative pubbliche e gratuite, con inizio ore 21.
16.11: “I Planetari Virtuali” di Paolo Ostinelli. Utilizzando Internet si possono scaricare in maniera gratuita veri e propri Planetari Virtuali utili per imparare a conoscere il cielo.

Per informazioni: foam13@foam13.it

www.foam13.it

Appuntamenti di Ottobre della Fondazione Osservatorio Astronomico Messier 13 – Tradate

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È reiniziata l’attività didattica dell’Osservatorio Astronomicodi Tradate 2010-2011.
Con il nuovo anno scolastico sono stati attivati inediti progetti e laboratori di didattica astronomica/ambientale; una novità riguarda anche l’introduzione dei giochi di ruolo, in particolare il progetto ”In volo nello Spazio”. Questo nuovo laboratorio didattico è rivolto alle classi della“scuola primaria” ed ha l’intento di spiegare il nostro Sistema Solare in modo piacevole e divertente. Alcuni ragazzi, inoltre, durante le varie attività indosseranno le tute spaziali con i relativi caschi per simulare le attività delle missioni spaziali. L’esperienza, oltre ad essere piacevole e divertente, sarà certamente formativa e potrà orientare il futuro di qualche ragazzo.
Ecco inoltre il programma delle prossime serate osservative pubbliche e gratuite, con inizio ore 21.
15.10: Apollo 11 in 3D” a cura di Federico Manzini; l’incredibile avventura della conquista della Luna attraverso una serie di immagini in 3D che verranno proiettate su schermo gigante.
Per informazioni: foam13@foam13.it

Appuntamenti di ottobre al planetario di Padova

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Spettacoli al Planetario: il venerdì e il sabato alle ore 18:00 e 21:00, la domenica alle 16:00 e 17:30.
Speciale Conferenza del venerdì sera (ore 21:00):
15.10: “La battaglia per Plutone: da divinità-pianeta decano degli asteroidi ghiacciati”. Relatore: prof. Giuseppe Galletta (Università di Padova).
22.10: “Le eclissi di Sole e di Luna”. Relatore: dott. Stefano Ottani (Planetario di Padova).
29.10: “Tanto rumore per nulla. Creazione ed evoluzione cosmologica: un contrasto che non esiste”. Relatore: prof. Alessandro Omizzolo (OAPD-INAF).
Per informazionie prenotazioni: tel. 049 773677
Email: info@planetariopadova.it

Il programma di Ottobre al Planetario di Ravenna con l’A.R.A.R.

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Attività del Planetario di Ravenna con la collaborazione dell’Associazione Ravennate Astrofili Rheyta.
Inizio ore 21.00.
Le osservazioni si tengono presso i Giardini Pubblici con ingresso libero.

05.10: “La missione Cassini a Saturno”. Conferenza di Massimo Berretti.

12.10: “L’ombra in Astronomia” a cura di Oriano Spazzoli.

15-17.10: “Corso residenziale di didattica dell’astronomia. I pianeti, dal mondo antico alle sonde spaziali” (per gli insegnanti il corso è riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione).

19.10: “VIII ottobre giapponese. Il cielo dei Samurai” a cura di Agostino Galegati.

22.10: “i venerdì dell’A.R.A.R. – La meccanica quantistica resa facile e attraente” a cura di aria Dall’Olio.

26.10: “Il sistema solare” a cura di Claudio Balella.

15.10 e 17.10 : Osservazioni della volta stellata e Osservazione del Sole (Giardino pubblico, rispettivamente ore 21 e 10:30 – Ingresso gratuito).

Per info e prenotazioni: tel. 0544-62534

Web: www.arar.it

Planetario “G. Giacomotti” Cà del Monte Cecima (PV) – Attività di Ottobre

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Calendario attività di ottobre  al Planetario “G. Giacomotti” di Cà del Monte Cecima (PV)

Il Planetario e Osservatorio Astronomico “G. Giacomotti” di Cà del Monte, Cecima (PV) è un luogo in cui avvicinarsi all’astronomia e alle scienze in generale, attraverso osservazioni dirette, lezioni e simulazioni al planetario.

Per l’anno scolastico 2010-2011, l’Osservatorio propone un’offerta didattica che comprende osservazioni diurne e notturne al telescopio, lezioni frontali interattive e altri percorsi complementari alle attività di argomento prevalentemente astronomico. In particolare, le lezioni frontali uniscono all’aspetto didattico l’approccio immediato e coinvolgente delle animazioni sotto la cupola del planetario digitale di ultima generazione, utilizzato sia come macchina che simula la volta celeste (in diverse epoche e a diverse latitudini) sia come strumento di proiezione di filmati full dome che permettono di entrare nei corpi celesti e di apprezzarne anche i più piccoli particolari.

Il registro dei temi proposti viene opportunamente calibrato sulle classi in visita alla struttura. Da quest’anno, inoltre, l’offerta didattica è arricchita dalla possibilità di partecipare ai diversi laboratori dedicati alle scienze astronomiche e naturali.

09.10, ore 21:30: Il cielo di ottobre (spettacolo al planetario). Osservazione notturna.

10.10, ore 16:00: Il cielo di ottobre. Passeggiate naturalistiche fossilifere guidate.

30.10, ore 21:30: “Serata Halloween” e Osservazione notturna.

31.10, ore 16:00: “IBEX, uno spettacolo di missione”. (Film al planetario) e Osservazione del Sole.

Info e prenotazioni: osservatorio@osservatoriocadelmonte.it – cell. 327 7672984

Gruppo Astrofili Lariani

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Aperture dell’Osservatorio “Monte Calbiga” (Lenno-CO) e attività del gruppo.
01.10, ore 21.15: Osservazione di Giove, delle galassie e degli ammassi stellari con conferenza introduttiva c/o il Centro Civico Borella di Solzago di Tavernerio (CO).
09.10, ore 21.00: Ultima apertura ufficiale, per la stagione 2010, dedicata all’osservazione di Giove e alle meravigliose galassie e agli splendidi ammassi stellari del cielo autunnale.
15.10, ore 21:15: “Flammarion e l’Astronomia a cavallo fra Ottocento e Novecento”. Conferenza, accompagnata da immagini computerizzate, a cura di Luigi Viazzo. Presso il Centro Civico Rosario Livatino di Tavernerio (CO).
È necessario prenotare: tel. 328/0976491
E-mail: astrofili_lariani@virgilio.it

Cielo stellato e inquinamento luminoso 2010

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RaccontIncontri con lo sguardo rivolto al cielo. Il Comune di Venezia- Assessorato all’Ambiente, propone anche per il 2010 una rassegna di incontri divulgativi per avvicinare la cittadinanza al tema sempre più importante e sentito dell’inquinamento luminoso associandolo all’astronomia.
Prossimi appuntamenti:
16.10: “L’evoluzione della Scienza fino a Newton, tra astronomia e matematica”. Relatore Prof. Elio Canestrelli. Laurentianum, Duomo di Metre, P.zaFerretto – Mestre
Per info: Servizio Educazione Ambientale
tel. 041.2748274/ 041.2747946
Email: educazione.ambientale@comune.venezia.it

Galassie che crescono “mangiando” gas

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La domanda sulle origini è da sempre quella più affascinante e dibattuta, un po’ in tutti i campi. Quella sulla formazione dell’Universo e delle prime galassie, poi, è il rovello preferito da generazioni di cosmologi ed astrofisici, per non scomodare teologi e filosofi. Bene: fino ad ora tra gli scienziati circolava una “idea prevalente”. Vale a dire che all’origine degli oggetti più massicci dell’Universo, come la nostra Via Lattea, ci fossero drammatici e spettacolari scontri fra galassie. Oggi però un lavoro pubblicato sull’ultimo numero della rivista Nature da parte di un team tutto italiano di ricercatori dell’INAF e dell’Università di Firenze – cofinanziato dall’ASI – propone un nuovo scenario: le prime galassie si sarebbero accresciute catturando enormi quantità di gas, essenzialmente idrogeno ed elio, presente in regioni di spazio vicine.

“Molti dei modelli di formazione ed evoluzione delle galassie – spiega con soddisfazione Giovanni Cresci, dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, primo autore dell’articolo – andranno ripensati alla luce di questi risultati”. Soddisfazione ampiamente condivisa anche dall’Agenzia Spaziale Italiana, che ha contribuito finanziaramente nella ricerca: “ASI – dice Barbara Negri, Responsabile dell’Unità Esplorazione e Osservazione dell’Universo dell’Agenzia – da anni supporta lo studio dell’Universo attraverso il finanziamento sia di attività di sviluppo di modelli teorici che di analisi dati, finalizzate alla progettazione di nuovi strumenti per le future missioni spaziali”.

VLT Very Large Telescope
Lo strumento SINFONI installato al telescopio VLT (Very Large Telescope) dello European Southern Observatory in Cile

Per studiare la composizione chimica del gas presente in tre galassie a disco distanti oltre 12 miliardi di anni luce da noi (quindi formatesi solo 2 miliardi di anni dopo il Big Bang) gli astronomi hanno utilizzato lo strumento SINFONI installato al telescopio VLT (Very Large Telescope) dello European Southern Observatory in Cile. Il punto di forza di SINFONI è la sua capacità di fornire informazioni su come è distribuita la materia nelle galassie e, soprattutto, da cosa è composta. Questo ha permesso di studiare per la prima volta in galassie così distanti la variazione della composizione chimica del gas dal loro centro fin verso la periferia.

Bene. In ognuna delle tre galassie sono state individuate regioni prossime al centro, in corrispondenza delle zone di formazione stellare più intensa, molto povere di elementi chimici più pesanti dell’idrogeno. Una scoperta sorprendete, in disaccordo con la maggior parte dei modelli teorici di evoluzione chimica e con quello che si osserva in galassie vicine, dove la quantità di elementi chimici più pesanti dell’idrogeno diminuisce via via che ci si sposta verso regioni esterne della galassia. Le osservazioni confermano dunque lo scenario in cui la formazione di nuove stelle è associata all’accrescimento di gas primordiale nelle regioni centrali: le zone esterne delle galassie sono arricchite in elementi pesanti prodotti all’interno delle stelle, mentre la scarsezza di elementi pesanti in quelle prossime al centro è dovuta al nuovo gas extragalattico, quasi totalmente composto da idrogeno. Ecco dunque la prova mancante che l’assorbimento di ingenti quantità di gas, senza il bisogno di più violente fusioni fra galassie, è davvero presente e capace di sostenere la formazione di nuove stelle, almeno nelle galassie più massicce dell’universo primordiale.

Il team di ricerca che ha condotto il lavoro pubblicato su Nature è composto, oltre Giovanni Cresci, da Filippo Mannucci e Laura Magrini dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Roberto Maiolino dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Roma e da Alessandro Marconi e Alessio Gnerucci del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Firenze.

Un nuovo cratere d’impatto su Marte

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Cratere su Marte
Il nuovo cratere d’impatto su Marte (NASA/JPL/University of Arizona)
Cratere su Marte
Il nuovo cratere d’impatto su Marte (NASA/JPL/University of Arizona)

In una foto presa nell’agosto 2010 una macchia scura fu osservata dal Team di ricercatori che seguivano la camera MRO (Mars Recoinnaissance Orbiter) Context in orbita attorno a Marte, che non era presente in una risalente al dicembre 2007 presa dal Mars Odyssey THEMIS.

Fu richiesta un’immagine ad alta risoluzione con HIRISE (High Resolution Image Science Experiment) a bordo di MRO per determinare, in particolare, se tale macchia fosse stata causata da un cratere d’impatto. HIRISE ha mostrato effettivamente la presenza di un cratere giovane di circa 7 metri di diametro e di getti scuri di forma allungata proprio in quel punto.

Piccoli crateri d’impatto di questo tipo si formano continuamente su Marte e si riconoscono molto facilmente nelle zone ricoperte da polvere chiara.

Immagine: http://hirise.lpl.arizona.edu/ESP_019195_2175

Firmato il NASA Authorization Act

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Obama firma il Nasa Authorization Act
Obama firma l'Authorization Act (Pete Souza)
Obama firma il Nasa Authorization Act
Obama firma l'Authorization Act (Pete Souza)

La foto del presidente Barack Obama mentre firma il Nasa Authorization Act nell’Oval Office della Casa Bianca dice tutto.

Questo documento significa il via ai fatti e la fine delle parole inutili.
Ecco ciò che è stato deciso:

– La Stazione Spaziale Internazionale sarà sostenuta fino al 2020.
– Via libera definitivo alla missione Space Shuttle STS-135.
– Fine del Programma Constellation e dei vettori Ares.
– Prosecuzione dello sviluppo della capsula Orion.
– Inizio dello sviluppo di un vettore pesante (11,5 miliardi in 3 anni).
– 1,3 miliardi in 3 anni per il settore privato (volo umano).
– Nuovo slancio all’esplorazione spaziale con mezzi robotici.

Alcuni dettagli sui progetti annullati e confermati:

La Capsula Orion
Una rappresentazione artistica della capsula Orion

Programma Constellation
Il Programma Constellation è un programma NASA per la creazione di una nuova generazione di veicoli spaziali con equipaggio, costituiti dai vettori Ares I e Ares V, dalla capsula Orion, l’Earth Departure Stage e il modulo lunare Altair. Questi veicoli sono stati progettati per compiere diverse missioni spaziali, dal rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale all’atterraggio sulla Luna. Inoltre potrebbero anche impiegare tecniche di rendezvous orbitali terrestri e lunari. [Fonte Wikipedia]

Capsula Orion
La capsula Orion sarà costituita da due componenti principali: un modulo dell’equipaggio (Crew Module) molto simile al modulo di comando Apollo in grado di ospitare da quattro a sei astronauti e un modulo di servizio (Service Module) di forma cilindrica che contiene i sistemi primari di propulsione e i rifornimenti. Il modulo dell’equipaggio sarà riutilizzabile fino a 10 volte, permettendo la costituzione di una flotta. [Fonte Wikipedia]

Missione Shuttle STS-135
La missione STS-135 sarà l’ultima prevista per il Programma Space Shuttle. La destinazione è la Stazione Spaziale Internazionale, per una durata complessiva di 11 giorni nello spazio. Lo Space Shuttle Atlantis è stato scelto per il volo, al momento pianificato per il 28 Giugno 2011. [Fonte Wikipedia]

Equipaggio ISS nuovamente al completo

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Soyuz M
La TMA-01M in avvicinamento alla ISS (NasaTV)
Soyuz M
La TMA-01M in avvicinamento alla ISS (NasaTV)

L’attracco della “Digital Soyuz” al molo Poisk della ISS è avvenuto alle 0001 UTC di ieri mattina, domenica 10 ottobre. Dopo tutti i controlli di rito il portello della capsula è stato aperto e Alexander Kaleri, Oleg Skripochka e Scott Kelly hanno potuto ricevere il benvenuto a bordo della Stazione, ripristinando così l’equipaggio completo a sei componenti.

La nuova Soyuz, la TMA-01M, si è comportata benissimo. Tutti i controlli automatici hanno funzionato alla perfezione completando così la prima parte del collaudo in orbita. È stata aggiornata in molti componenti, rendendo digitali diversi sistemi avionici e installando a bordo un nuovo computer di volo. Può quindi essere definita un veicolo digitale a tutti gli effetti e ogni procedura di volo è stata eseguita automaticamente. Questi stessi apparati hanno subìto una estensiva serie di collaudi ed hanno equipaggiato tutte le ultime sette capsule automatiche cargo Progress.

Il prossimo volo Soyuz sarà effettuato a metà dicembre ed avverrà dopo il rientro a fine novembre di Douglas Wheelock, Shannon Walker e Fyodor Yurchikhin a bordo della Soyuz TMA-19.

Il 13 dicembre dovrebbe (il condizionale è d’obbligo, vedere la notizia corrispondente) partire la Soyuz TMA-20 con il nostro Paolo Nespoli, primo italiano che effettuerà una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale.
I successivi lanci Soyuz previsti sono:
– TMA-21 il 30 marzo 2011
– TMA-02M il 30 maggio 2011
– TMA-22 il 30 settembre 2011
– TMA-03M il 30 novembre 2011
Poi dal 2012 saranno tutte capsule della nuova serie “M”.

Sempre più vicina la cometa 103P/Hartley

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Cometa 103P Hartley
La Cometa 103P Hartley (Virtual Telescope)
Cometa 103P Hartley
La Cometa 103P Hartley (Virtual Telescope)

Una nuova immagine ci arriva dalla Cometa 103P/Hartley fotografata da Gianluca Masi del Virtual Telescope.
Apparentemente si osserva una qualche attività intorno al nucleo, ben visibile nel quadratino in alto a destra.
Vedi un’immagine ad alta risoluzione [Virtual Telescope]

La Cometa Hartley è ben visibile nei nostri cieli in questi giorni nella costellazione del Cigno, se osservata in zone poco illuminate.
Si troverà alla distanza minima dalla Terra il prossimo 20 ottobre 2010 (approssimativamente a 0.12 UA, dove 1 UA è distanza media Terra-Sole dell’ordine di 150 milioni di chilometri), e il 28 ottobre alla minima distanza dal Sole.

Ringraziamo Gianluca per la cortesia delle immagini e delle informazioni sulla cometa.
Nei prossimi giorni ulteriori aggiornamenti.

Ecco, la Hartley è arrivata! Ma com’è?

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Mappa Cometa Hartley Ottobre 2010

Mappa Cometa Hartley Ottobre 2010Finalmente ci siamo. Questo di ottobreè il mese in cui la 103P/Hartleyarriverà a una distanza dallaTerra di 18 milioni di chilometri, sufficientementebassa per regalarci…

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