.

Poco da segnalare rispetto al mese scorso. Solo Luca Maccarini e la coppia Andrea Tomacelli e Valeria Starace ha incrementato il bottino. Situazione cristallizzata per tutti gli altri partecipanti. Non avendo quindi personalmente granché da aggiungere, ho deciso di dare la parola direttamente ai protagonisti per sentire le loro impressioni a questo punto della sfida.

Claudio Pra


Ugo Tagliaferri (94 osservazioni)

«Questo mese nessun aggiornamento. Il prossimo obbiettivo è (74) Galatea ad aprile.
Quando decisi di partecipare a questa sfida optai per operare visualmente. Immaginai, date le difficoltà, che i partecipanti sarebbero stati pochi ma non avrei mai immaginato di essere io a guidare la pattuglia! Contavo di concludere l’impresa in 2 anni ma ci vorrà un po’ di più.
Voglio comunque gustarmi gli ultimi asteroidi. Se finirò per primo bene, altrimenti bene lo stesso!».


Paolo Palma (87 osservazioni)

«Purtroppo devo aspettare ancora qualche altra settimana  prima di poter aggiungere un altro obiettivo alla mia lista. Intanto, per riempire l’attesa, mi sto divertendo ad osservare gli asteroidi dal 101 al 200. Con gli strumenti che posseggo e il cielo che mi ritrovo ci vorrà probabilmente un altro anno per portare a termine l’impresa.
In ogni caso queste gigantesche montagne cosmiche, nella piccolezza di ciò che le distanze ci lasciano vedere, sono capaci di trasmettere una loro bellezza in chi con pazienza le cerca  tra lo sfondo del cielo stellato».


Andrea Tomacelli e Valeria Starace (52 osservazioni)

«L’ambito traguardo dei “100” è diventata ormai un ossessione. Praticamente ogni giorno scrutiamo il cielo e le varie immagini satellitari per comprendere se il movimento delle nuvole ci lascerà un buco per poter rimpinguare il bottino.
L’obiettivo è raggiungere Paolo Palma, nostro amico, che ha si un grande vantaggio, ma osserva in visuale mentre noi abbiamo il CCD con cui possiamo fotografare oggetti molto deboli che visualmente sono difficili da cogliere. Paolo, sei avvisato!
Ugo, anche tu guardati le spalle. L’obiettivo è riuscire ad arrivare alla meta entro l’anno o anche prima se siamo fortunati con il meteo.
E’ un avventura che è iniziata lentamente ma che adesso è diventata una vera e propria sfida».


Luca Maccarini (33 osservazioni)

«Sono giunto quasi a un terzo del percorso di questa lunga “maratona”.
Non potendo raggiungere un luogo montano per le osservazioni, quando decisi di rintracciare in cielo i primi 100 corpi minori della fascia principale del nostro sistema solare mi chiesi innanzitutto se da un cielo urbano mediamente inquinato mi sarebbe stata possibile questo tipo di ricerca. La sensazione che ho avuto e’ che, nonostante i problemi di inquinamento luminoso comuni a molte delle nostre città, se si e’ armati di una buona dose di pazienza ma soprattutto se si riesce ad organizzare la serata osservativa, si possono “catturare” questi corpi celesti erranti anche attraverso una modesta attrezzatura.
Gli asteroidi più luminosi sono individuabili visualmente durante il periodo dell’opposizione anche con piccoli rifrattori, mentre quelli meno luminosi sono rintracciabili con diametri di almeno 130-150 mm. Personalmente ho preferito approcciare questo lungo percorso osservativo con due diverse metodologie: visuale quando ho la fortuna di avere una buona trasparenza del cielo o l’asteroide e’ discretamente luminoso ed alto. Fotografico quando queste condizioni vengono meno».