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I favolosi anni 90 dell’Astronomia – 1996

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Il 1996, l’Anno del Topo

Se anche voi vi sentite più alienati di Spud di Trainspotting e vi fate più pippe mentali di tutti i protagonisti di Settimo Cielo messi assieme, allora siete dei nostri.  Siamo nel 1996 e, ad oggi, c’è gente che ancora non si è ripresa dal trauma per lo scioglimento dei Take That. Parliamone.

Cominciando così, c’era già il sentore che quest’anno fosse un anno non proprio al top. Per la serie anno bisesto anno funesto, il 1996 arrivò spaccone come Indipendence Day e inquietante come Scream, portando l’incendio che distrusse il Teatro La Fenice di Venezia.

E mentre il Volo ValuJet 592 si schiantava nelle Everglades in Florida, sempre per un incendio nella stiva, facendo perdere la vita a tutti i 110 occupanti, alcuni tornado e tempeste sterminavano circa 600 persone in Bangladesh. E siamo solo a Maggio.

A Giugno, il razzo Ariane 5 esplose 40 secondi dopo aver lasciato la Guyana francese. Viene da pensare: “ok, chiudiamo tutto e passiamo direttamente al ‘97”. E invece no, perché i reduci dagli anni ’90 sono quelli che ce l’anno fatta, nonostante tutto. E furono i primi a vedere il singolo Wannabe delle Spice Girls (adoro), Braveheart, che quell’anno vinse cinque premi Oscar ed i Pink Floyd entrare a far parte della Rock and Roll Hall of Fame. Il 1996 fu l’anno di Tomb Rider, Resident Evil e Quake e vide anche l’inaugurazione del Telescopio Keck II delle Hawaii, un gigantesco occhio da 10 metri di diametro col quale poter scrutare i follicoli dei peli dell’Universo.

 

Figure 1: Ariane 5 launchers with science missions onboard (image credit: ESA/CNES/Arianespace)

Vi è caduta a terra la mandibola? Sapete cosa ha ceduto? E’ il muscolo sfenomandibolare, un piccolo muscolo che lega il cranio alla mandibola. Prima non lo sapevate perché l’hanno scoperto proprio nel 1996.

Il 1996 fu quell’anno che, per quanto tu possa raccontare, tutti si ricordano per una cosa sola: la pecora Dolly. La prima clonazione di un mammifero. Vivo. E mantenendo la stessa espressione intelligente della sua progenitrice. Ian Wilmut, del Roslin Institute di Edimburgo, era riuscito nell’impresa partita l’anno precedente che aveva visto clonare due agnelli da un embrione di 9 giorni. Ma stavolta, usando il DNA ricavato da una cellula del tessuto mammario di una pecora adulta, venne mostrato come il differenziamento cellulare non produce modifiche irreversibili nel genoma. Inutile dire che la pecora apparve su tutti i giornali e nelle televisioni di tutto il mondo, sollevando polveroni che neanche nel film Twister, che usciva in quell’anno.

 

Nello stesso anno venne anche lanciato il satelliteBeppo SAX, il nome è ispirato a Giuseppe Occhialini, uno dei fondatori dell’astronomia a raggi X, ideato e realizzato da astronomi e astrofisici dell’Istituto di Astrofisica Spaziale (IAS) di Frascati del CNR, in collaborazione con ricercatori della Space Research Organization of the Netherlands (SRON) e della sezione olandese dell’ESA. Si trattava del primo laboratorio spaziale in grado di registrare radiazioni X con uno spettro energetico molto ampio: stiamo parlando di energie comprese fra 0,1 e 200 keV. Un capolavoro della tecnologia che ci ha permesso di saperne di più sui misteriosi lampi di raggi gamma (o gamma ray bursts GRB), ancora non del tutto stati spiegati.

SAX [ASI]
Nel 1996 ci fu anche il passaggio della cometa Yakutake, con un fardello pesante come il Nintendo 64 aveva nei confronti del Nintendo classico: ansia da prestazione. La cometa fece visita il 31 gennaio e sfrecciò nel cielo a 16 milioni di km dalla Terra, facendosi osservare per molte notti. E come se non bastasse, fu risolto l’annoso dilemma ghiaccio sì, ghiaccio no sulla superficie del nostro satellite. Le analisi effettuate grazie alle immagini riprese dalla sonda spaziale statunitense Clementine, decretarono infatti la presenza di ghiaccio sul fondo di un cratere lunare.

A proposito di cicli, nel 1996 venne accertato lo sfasamento delle stagioni, con un anticipo di circa 7 giorni nell’inizio della primavera meteorologica e causato molto probabilmente dal generale riscaldamento che l’atmosfera terrestre inizia a mostranre e che, a dirla tutta, sta ancora perdurando. Nello stesso anno, venne prodotto l’idrogeno metallico sottoponendo un campione di idrogeno liquido a una pressione di oltre un milione di atmosfere, tramite un getto di gas che scaldava il fluido fino a circa 3000 K. Se non volete spegnervi come il veicolo spaziale International Ultraviolet Explorer che dopo 19 anni di onorata carriera e 100.000 spettri raccolti da circa 9300 oggetti venne messo a riposo dopo, mantenete il cervello attivo, rimanete frizzanti come gli Skittles, che sono già passati sedici anni dal 1996! E il topo? Beh, il topo balla, e se è degli anni ’90 non gliene frega nulla, nemmeno del gatto!

IUE assemblato al Goddard Space Flight Center