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ABSTRACT

MESSIER 6, o anche NGC6405, a differenza degli ammassi visti fino ad ora non è un ammasso globulare ma un ammasso aperto. Questa tipologia di oggetti celesti é composto da un gruppo numeroso di stelle, fino a qualche migliaio, nate nello stesso periodo da una nube molecolare gigante. L’esempio più famoso a cui fare riferimento per questa categoria é l’ammasso delle Pleiadi (M45) nella costellazione del Toro.

Sono stati scoperti piú di mille oggetti simili solo nella nostra galassia. Oggetti molto interessanti da un punto di vista scientifico in grado di mostrare una visione chiave nello studio dell’evoluzione stellare. In genere, un ammasso aperto  appare come un oggetto celeste giovane (in termini astronomici), che riesce a mantenere la sua coesione per almeno mezzo miliardo di anni.  Superata tale soglia di età però, interferenze gravitazionali esterne galassia per lo più generate dalla rivoluzione intorno al centro galattico, causano che continue trazioni che, con il passare del tempo, finiscono per sfaldare l’ammasso aperto stesso.

Storia delle osservazioni

Il primo astronomo a lasciare  una testimonianza scritta di M6 fu l’italiano Giovanni Battista Hodierna, il quale ne registrò l’osservazione nel, o prima, del 1654, contando solo 18 stelle.

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L’articolo è pubblicato in COELUM 259 VERSIONE CARTACEA