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SUPERNOVAE: aggiornamenti Maggio 2022

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Questo 2022 sembra essere davvero l’anno di Giancarlo Cortini, che dopo il successo dello scorso febbraio, si concede uno stupendo bis, mettendo a segno una nuova ed interessante scoperta

Nella notte del 2 aprile individua infatti una nuova stella di mag.+17 nella galassia a spirale barrata NGC4545 posta nella costellazione del Drago a circa 120 milioni di anni luce di distanza. Nella notte seguente la scoperta, dall’Osservatorio di Okayama in Giappone, con il telescopio Seimei da 3,8 metri, viene ripreso lo spettro di conferma, classificando il nuovo transiente come una supernova di tipo II molto giovane ed assegnando la sigla definitiva SN2022fuc (IMMAGINE IN COPERTINA ALL’ARTICOLO)

Nei giorni seguenti la scoperta la luminosità è aumentata leggermente sfiorando la mag.+16. Da notare che soltanto poco più di dieci ore prima della scoperta di Giancarlo, il programma professionale americano denominato ZTF aveva ripreso la supernova che mostrava una luminosità pari alla mag.+19,86. Questo ci fa capire come sia repentino l’incremento di luminosità nelle fasi iniziali dell’esplosione.

Giancarlo Cortini e il suo telescopio C14 all’interno dell’Osservatorio di Monte Maggiore (Predappio)

A Giancarlo vanno perciò i nostri complimenti, anche per la rapidità nel comunicare la scoperta!

Giancarlo ha inoltre espresso la volontà di dedicare la sua scoperta alla memoria di Paolo Campaner che recentemente ci ha lasciati. Un bel gesto che apprezziamo e condividiamo con piena approvazione.
Sul prossimo numero in uscita Coelum 256: IN RICORDO DI PAOLO CAMPANER – articolo a cura di Fabio Briganti

Se Giancarlo Cortini sta facendo molto bene, l’incredibile giapponese Koichi Itagaki continua a stupire ed a lasciarci senza parole, ottenendo una stupenda doppietta, la seconda delle quali davvero importante.

Koichi Itagaki accanto al suo strumento principale, un riflettore da 60cm F.5,7

Ma andiamo per ordine!

Nella stessa notte in cui Giancarlo scopriva la SN2021fuc (2 aprile), l’esperto ricercatore del Sol Levante riprendeva, fra i primi bagliori dell’alba che stava arrivando, la galassia UGC12173 individuando una stella di mag.+17,1.

La galassia ospite è una spirale barrata posta nella piccola costellazione della Lucertola a circa 190 milioni di anni luce di distanza. Nei giorni seguenti la scoperta, la luminosità del nuovo transiente è diminuita progressivamente e l’8 aprile era già scesa oltre mag.+18 dimostrando che la scoperta era stata effettuata dopo il massimo di luminosità, con l’esplosione avvenuta quando la galassia ospite era in congiunzione con il Sole.

AT2022ftr in UGC12173 realizzata da Koichi Itagaki con un telescopio Schmidt-Cassegrain da 35cm F.11

A causa della vicinanza con i chiarori dell’alba, non è stato possibile ottenere uno spettro di conferma e pertanto al nuovo oggetto è stata assegnata la sigla provvisoria AT2022ftr.

Ma è nella notte del 16 aprile, con la Luna piena, che Koichi Itagaki mette assegno un’altra scoperta davvero importante.

Non ha problemi infatti ad individuare una stella di mag.+15 nella galassia a spirale barrata NGC4647 posta nella costellazione della Vergine a circa 60 milioni di anni luce. Situata nell’ammasso di galassie della Vergine, NGC4647 è famosa per la vicinanza alla galassia Messier 60. Nelle immagini profonde le due galassie sembrano sfiorarsi, anche se solo prospetticamente, perché M60 è posta circa 5 milioni di anni luce più vicino a noi.

Avevamo preso in considerazione anche l’idea che questa supernova fosse esplosa nella parte periferica di M60, ma dallo spettro non è possibile sciogliere questo dubbio a causa della poca differenza di distanza fra le due galassie. Lo spettro comunque (altra buona notizia!) è stato ottenuto per primo dal nostro Claudio Balcon appena 5 ore dopo la scoperta.

La SN2022hrs, questa la sigla definitiva assegnata, è una supernova di tipo Ia scoperta circa due settimane prima del massimo, con i gas eiettati dall’esplosione che viaggiano ad una velocità di circa 16.000 km/s.

L’immagine della SN2022hrs in NGC4647 realizzata da Manfred Mrotzek con un telescopio da 140mm F.5,4 somma di 21 immagini da 240 secondi

Lo spettro è molto simile alla SN2002bo, una variante HVG (Alto Gradiente di Velocità), che presenta un massimo di luminosità leggermente più alto rispetto ad una tradizionale Ia. Da notare che questa è una supernova scoperta e classificata tutta a livello amatoriale, ad oggi ne conosciamo almeno sette e negli ultimi cinque c’è il marchio del bellunese Claudio Balcon.

La luminosità della supernova sta progressivamente aumentando e negli ultimi giorni del mese di aprile dovrebbe raggiungere la notevole mag.+12,0 / +12,5 diventando ad oggi la supernova più luminosa del 2022.

5) Immagine della SN2022hrs in NGC4647 realizzata da Fabrizio Mancini ed Elia Dal Canto con un Newton 200mm F.5 somma di 50 immagini da 19 secondi ed elaborata da Mauro Bachini

Una ghiotta occasione per riprendere una bella coppia di galassie, che condividano una luminosa supernova.

NGC4647 aveva visto esplodere al suo interno un’altra supernova conosciuta, la SN1979A scoperta il 25 gennaio 1979 dall’astronomo russo G.N. Kimeridze, della quale però non fu possibile ottenere lo spettro di conferma.