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Nel Cielo – Bagliori di luce nel Sagittario

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La cartina del mese è centrata sulla parte settentrionale del Sagittario, costellazione attraversata dal centro galattico e quindi ricchissima di oggetti come quelli che presentiamo questo mese: l’ammasso aperto M25, la galassia nana NGC 6822 e la planetaria NGC 6818.
La cartina del mese è centrata sulla parte settentrionale del Sagittario, costellazione attraversata dal centro galattico e quindi ricchissima di oggetti come quelli che presentiamo questo mese: l’ammasso aperto M25, la galassia nana NGC 6822 e la planetaria NGC 6818.
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La cartina del mese è centrata sulla parte settentrionale del Sagittario, costellazione attraversata dal centro galattico e quindi ricchissima di oggetti come quelli che presentiamo questo mese: l’ammasso aperto M25, la galassia nana NGC 6822 e la planetaria NGC 6818.
La cartina del mese è centrata sulla parte settentrionale del Sagittario, costellazione attraversata dal centro galattico e quindi ricchissima di oggetti come quelli che presentiamo questo mese: l’ammasso aperto M25, la galassia nana NGC 6822 e la planetaria NGC 6818.

Nell’emisfero boreale il Sagittario è una figura caratteristica delle notti d’estate: appare molto bassa sull’orizzonte meridionale e può essere osservata nel cielo serale solo nel periodo compreso fra giugno e settembre, offrendo all’appassionato del cielo profondo una scelta osservativa davvero senza pari, tanto da essersi meritata il nomignolo di “Campo dei miracoli”. E a ragione, perché entro i suoi confini sono contenuti, ad esempio, ben 15 oggetti Messier. Per confronto, la grande costellazione del Cigno, ne possiede solo due, mentre tra quelle quasi altrettanto ricche, la Vergine ne possiede 11 e l’Ofiuco 7. In questi casi si tratta però di “monoculture” perché la Vergine annovera tutte galassie e l’Ofiuco tutti ammassi globulari, mentre il Sagittario può vantare anche una straordinaria varietà: 3 famose nebulose (Laguna, Omega e Trifida), 5 ammassi aperti e 7 ammassi globulari.

tabella BaglioriIl motivo di tanta abbondanza, come è noto, sta nel fatto che l’asterismo che dà il nome alla costellazione si trova proiettato proprio verso il centro della Via Lattea, dove è massima la concentrazione stellare.

Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 46 di Coelum n.151