Le Comete del Mese di Maggio

Il quinto mese dell’anno ci riserva il passaggio al perielio di quel che resta di cometa promettente che, prima di andare in frantumi, sembrava poter movimentare le nottate degli appassionati.

C/2025 F2 SWAN

La C/2025 F2 SWAN, come si deduce dal nome, è una scoperta recentissima avvenuta il 23marzograzie alle riprese della camera SWAN montata a bordo della sonda solare SOHO. La cometa, che finalmente sembrava poter interrompe un periodo poverissimo di oggetti anche solo deboli, sarà al perielio il primo maggio quando transiterà a circa 50 milioni di chilometri dal Sole. In quel momento gli esperti prevedevano un picco di luminosità tra la quarta e la quinta magnitudine, valore che l’avrebbe teoricamente resa visibile ad occhio nudo. Considerando le sfavorevoli condizioni prospettiche però ben difficilmente ciò sarebbe avvenuto. In ogni caso uno strumento modesto avrebbe reso possibile la sua osservazione. Invece a metà aprile, dopo che nei giorni precedenti la luminosità era aumentata grazie ad un outburst, la SWAN ha cominciato a perdere luminosità, oltre che la coda, ed a mostrare un nucleo allungato, segno del disgregamento in atto. A questo punto quel che si osserverà al perielio è ben lontano dalle iniziali aspettative ed anzi, sarà quasi sicuramente molto difficile poter individuare i frammenti della cometa.

Chi vuol comunque provare ad osservarla tra la fine di aprile e l’inizio di maggio dovrà indirizzare i propri strumenti verso l’orizzonte di nord ovest non appena il cielo è sufficientemente buio. l’”astro chiomato” si troverà ad una manciata di gradi dall’orizzonte ed in procinto di tramontare. Il 2 maggio transiterà un grado e mezzo a nord delle Pleiadi. Con il trascorrere dei giorni la sua scomparsa sotto l’orizzonte sarà sempre più anticipata tanto che dopo i primissimi giorni di maggio, a meno di exploit imprevedibili, l’oggetto è da considerare perso tra le luci del crepuscolo serale.

La cartina riporta il percorso della C/2025 F2 SWAN in maggio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 7,5.
Dati dello scatto sulla foto.

C/2021 G2 ATLAS

Dopo una cometa luminosa passiamo ad una debolissima, già proposta il mese scorso, da puntare con strumenti obbligatoriamente di grosse dimensioni. Stiamo parlando della C/2021 G2 ATLAS, di passaggio tra le stelle della Bilancia appena più in alto di Zubenel Shamali, la stella Beta della costellazione. L’orario più appropriato per l’osservazione coincide con il suo passaggio al meridiano, in piena notte a inizio mese ed attorno a mezzanotte a fine periodo. La luminosità continuerà ad essere molto bassa, vicina alla quattordicesima magnitudine. Per sperare di percepirla in visuale, oltre ad avere sopra la testa un cielo molto buio, dovremo forzare gli ingrandimenti, specie in caso il bersaglio si presenti sufficientemente puntiforme.

La cartina riporta il percorso della C/2021 G2 ATLAS tra la fine di aprile e inizio maggio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 13,5.

Finiamo con la notizia di un’altra scoperta, quella della C/2025 A6 Lemmon che allieterà l’autunno degli appassionati dato che ad ottobre, secondo le previsioni, raggiungerà l’ottava magnitudine. Di quest’oggetto avremo ovviamente modo di riparlarne in maniera approfondita più avanti.

Le Comete del Mese di Aprile

NESSUNA NUOVA DA OORT

Continua il periodo di magra in campo cometario, in cui occorre letteralmente inventarsi qualche obbiettivo. La proposta mensile, una sfida davvero tosta, è dunque rivolta ai cacciatori di comete molto determinati che possiedono uno strumento di grande diametro e un cielo molto buio.

C/2021 G2 ATLAS

La scoperta della C/2021 G2 ATLAS risale all’aprile del 2021 da parte del sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-Impact Last Alert System). Da tempo transitata al perielio non è di certo un oggetto esaltante, soprattutto considerando la sua debolissima luminosità che si attesta tra la tredicesima e la quattordicesima magnitudine. Purtroppo la mancanza di “astri chiomati” luminosi ci costringe a ripiegare su comete estreme, che però hanno il fascino della sfida osservativa. Chi l’accetta dovrà puntare il suo strumento tra le stelle della Bilancia poco prima che il cielo schiarisca, non distante da Beta Librae, stella di 2,61 magnitudini. L’obbiettivo risulterà un osso molto duro in visuale, mentre risulterà più abbordabile per degli astrofotografi.

La cartina riporta il percorso della C/2021 G2 ATLAS in aprile. Le stelle più deboli sono di magnitudine 14.

Le Comete del Mese di Marzo

OCCHIO ALL’OUTBURST

In attesa di auspicabili novità dedichiamo anche questo mese lo spazio comete alla 29/P Schwassmann-Wachmann, la “cometa degli outburst”. Nome confermato dall’ennesimo “botto” di febbraio.

29P/Schwassmann-Wachmann

Come il mese scorso si trova nel Leone vicina a Subra, magnitudine 3,5, stella Omicron della costellazione. La sessione osservativa potrà essere anticipata rispetto a febbraio, dato che già dopo cena potremo trovarla piuttosto alta in cielo. Resterà comunque visibile per molte ore. Ricordo che l’”astro chiomato, nei momenti di normalità, brilla attorno alla quindicesima magnitudine mentre nei suoi frequenti outburst raggiunge spesso l’undicesima/dodicesima magnitudine. Verso metà febbraio l’ultimo dei tanti eventi l’ha portata a brillare un po’ sopra l’undicesima magnitudine. Va quindi osservata da subito per monitorare l’evolversi di quest’ultimo episodio e chissà, magari seguirne uno nuovo. Ribadisco infine che anche un’osservazione negativa è utile, testimoniando che la cometa è in un momento tranquillo.

La cartina riporta il percorso della 29Pinmarzo. Le stelle più deboli sono di magnitudine 12,5.

La Cometa

Un oggetto piuttosto enigmatico del nostro Sistema Solare, la cometa 29P/Schwassmann-Wachmann si distingue per il suo comportamento insolito. Scoperta nel 1927 dagli astronomi Arnold Schwassmann e Arno Arthur Wachmann, questa cometa è un membro della famiglia delle centaure, corpi ghiacciati in orbita tra Giove e Saturno. A differenza delle comete periodiche classiche, la 29P non sviluppa una coda spettacolare avvicinandosi al Sole, ma manifesta improvvisi e violenti outburst, eruzioni di gas e polveri che la rendono un oggetto di grande interesse per gli astronomi.

Le Comete del Mese di Febbraio

C/2024 G3 ATLAS, LA COMETA “DIURNA”

Oltre alla proposta mensile, una debole ma interessantissima cometa davvero peculiare, tracciamo un bilancio sul passaggio di una cometa sorprendente, che in gennaio ha messo in fibrillazione gli appassionati.

29P/Schwassmann-Wachmann

In mancanza di soggetti più luminosi concentriamoci su una vecchia conoscenza che periodicamente (almeno una volta all’anno ma spesso più volte) è interessata da outburst che portano spesso la sua luminosità dalla quindicesima all’undicesima/dodicesima grandezza. Si tratta dunque di un target non semplice in visuale, ma nemmeno impossibile nei momenti di maggior luminosità, a patto di possedere un telescopio di almeno 15/20 cm di diametro e di osservare sotto un cielo preservato dall’inquinamento luminoso. Ovviamente gli outburst avvengono inaspettatamente e quindi, a meno di non esserne anticipatamente informati consultando ad esempio il sito seiichiyoshida’s homepage, l’osservazione potrebbe rivelarsi infruttuosa. Non del tutto però, perché tenere monitorata una cometa è sempre utile per la comunità di appassionati. E poi chissà, potremo magari essere i primi a diffondere la notizia di un nuovo outburst. L’ultimo evento si è verificato abbastanza recentemente, nei primi giorni di gennaio 2025. La 29P si muoverà entro i confini del leone, poco sotto Regolo, raggiungendo la massima altezza in piena notte. Sarà però osservabile anche qualche ora prima o dopo. Chi vuole intraprendere la sfida?

La cartina riporta il percorso della 29P in febbraio. Le stelle più deboli sono di magnitudine
12,5.

C/2024 G3 ATLAS

In chiusura parliamo del notevole exploit della C/2024 G3 ATLAS, passata al perielio il 13 gennaio transitando a soli 14 milioni di chilometri dal Sole. Un po’ snobbata dagli esperti sia per le pessime condizioni prospettiche previste che per la sua probabile disgregazione, si è invece rivelata un notevolissimo oggetto osservato da alcuni astrofili in pieno giorno a una manciata di gradi di distanza dalla nostra stella. Io stesso, nella tarda mattinata del giorno del transito al perielio, sono riuscito a scovarla a soli 6° dall’astro diurno con un binocolo 25×100 poco prima che il sole comparisse da dietro la montagna che schermava la sua luce. Testa minuscola e accenno di codina, risaltava comunque bene nel piccolo strumento. L’ho riosservata in circostanze leggermente migliori un paio di giorni dopo nel cielo aranciato del tramonto. Successivamente, dall’ Emisfero Australe, è risultata visibile in condizioni migliori trasformandosi in uno splendido oggetto che sembrerebbe in fase di disgregazione. Quel che gli esperti temevano succedesse al perielio si sarebbe dunque verificato leggermente in ritardo. Pur mettendocela tutta la G3 ATLAS sembrerebbe quindi non avercela fatta. In eredità, se ciò fosse confermato, lascerà il bellissimo ricordo della sua visione diurna, cosa assai rara.

Le Comete del Mese di Gennaio

ADDIO ALLA COMETA INCOMPIUTA

 Primo mese dell’anno in cui daremo l’addio alla più bella cometa del 2024, che per qualche mese ci ha tenuto compagnia dando spettacolo lo scorso ottobre. Una cometa però incompiuta, vuoi per il meteo sfavorevole che per la presenza della Luna nel momento del suo massimo splendore, che ricorderemo con qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Gli osservatori australi sonoinvece in allerta per il passaggio al perielio della C/2024 G3 ATLAS, che avverrà il 13 gennaio circa 13 milioni di chilometri circa dal Sole. In molti, a causa della piccola distanza dalla nostra stella, predicono la sua disintegrazione. Se però dovesse passare indenne potrebbe regalare emozioni a noi purtroppo precluse.

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

La Tsuchinshan-ATLAS sarà rintracciabile nell’Aquila, non distante da Altair, la stella Alfa della costellazione. Osservabile inizialmente meglio non appena fa buio, da metà mese sarà posizionata più favorevolmente al mattino un po’ prima dell’alba. Dalla decima magnitudine di inizio gennaio il suo ulteriore allontanamento la porterà ben presto su valori superiori, ponendo fine alle osservazioni con piccoli strumenti. Chi dispone invece di telescopi più importanti potrà continuare a seguirla ancora per un po’.

La cartina riporta il percorso della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLASingennaio. Le stelle più deboli sono di magnitudine 9,5.

Le Comete del Mese di Dicembre

NATALE SENZA UNA COMETA LUMINOSA

Fine anno senza grandi brividi, con la C/2023 Tsuchinshan-ATLAS ormai ai confini dell’anonimato e il ritorno di una modesta periodica.

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

Sempre più lontana e ormai un pallido ricordo dello splendido aggetto che ad ottobre ha calamitato su di sé tutta su l’attenzione, a inizio mese sarà comunque ancora la cometa più luminosa del cielo brillando di una discreta ottava magnitudine, che scenderà alla decima a fine mese. Sarà rintracciabile entro i confini dell’Aquila, non troppo distante da Altair, la stella alfa della costellazione, osservabile in prima serata inizialmente ancora piuttosto alta in cielo ma gradualmente sempre più bassa con il passare dei giorni.

La cartina riporta il percorso della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS in dicembre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 9.

333P/LINEAR

Periodica piuttosto recente, (la sua scoperta risale al novembre del 2007da parte del progetto LINEAR, Lincoln Near Earth Asteroid Research), con un periodo di circa otto anni e mezzo. Il 29 novembre è transitata al perielio ma raggiungerà la massima luminosità il 9 dicembre, quando passerà nel punto più vicino alla Terra brillando attorno alla nona magnitudine. Il suo calo nel periodo seguente sarà piuttosto rapido portandola a fine mese già oltre la decima grandezza. Dai Cani da Caccia raggiungerà il Cigno, “percorrendo” circa 90° in cielo. Per gran parte del mese sarà circumpolare, inizialmente osservabile alta in cielo prima dell’alba. Ben presto occorrerà però cercarla dopo il tramonto all’inizio della notte astronomica.

La cartina riporta il percorso della 333P/LINEAR in dicembre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 7,5.

Le Comete del Mese di Novembre

C/2024 S1 ATLAS si è disintegrata

L’oggetto, una cometa appartenente alla famiglia Kreuz Sungrazer scoperto a fine settembre, ha dato segni di sofferenza nel suo avvicinamento al Sole ed è sembrato già in fase di disgregazione ancora prima di raggiungere il perielio il 28 ottobre, quando sarebbe transitato ad una distanza di appena 1,2 milioni di km. Dopo alcuni outburst che ne hanno innalzato la luminosità (segnali dell’instabilità del nucleo) arrivata vicina al sole si è disgregata completamente come hanno testimoniato le immagini della Camera Lasco a bordo della Sonda Soho. Niente da fare dunque per una possibile cometa luminosissima una volta uscita dalla congiunzione solare. Ricordo che le Kreuz Sungrazer, comete originatesi dalla frammentazione di un corpo più grande con un’orbita che le porta a sfiorare il Sole, molto spesso, come in questo caso, vengono disintegrate dalla nostra stella. Se però sopravvivono possono rivelarsi luminosissime offrendo spettacoli indimenticabili.

LA TSUCHINSHAN-ATLAS SE NE VA

Dopo il perielio di fine settembre e il passaggio nel punto più vicino alla Terra il 12 ottobre la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS prende decisamente la via dell’abisso dalla quale è venuta, affievolendosi sempre più. Una seconda cometa luminosa, su cui si riponeva qualche speranza, si è invece uscita disintegrata dall’incontro con il Sole.

Nell’immagine catturata dalla Sonda Soho della NASA la coda della cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS ha occupato la visuale dell’Osservatorio solare ed eliosferico il 10 ottobre 2024. Crediti: ESA/NASA

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

Dopo essere risultata la grande protagonista di ottobre, mese in cui ha attirato su di sé tutte le attenzioni, in novembre, pur in allontanamento, sarà ancora un oggetto molto interessante e sicuramente da seguire. Dall’Ofiuco si sposterà verso l’Aquila, risultando osservabile comodamente in prima serata ad una buona altezza. La sua luminosità varierà da un’ancora ottima quinta magnitudine a inizio mese fino attorno all’ottava a fine novembre. Insomma, sarà sostanzialmente l’ultimo mese in cui dovrebbe mostrarsi facilmente, con le osservazioni che dovranno essere condotte soprattutto nella prima parte del mese e poi nell’ ultima decade, quando la Luna non disturberà con la sua ingombrante presenza.

Pur tra tante avversità (meteo sfavorevole, presenza della Luna e modesta elongazione dal Sole nel momento topico) la Tsuchinshan-ATLAS ha dato un bello spettacolo e rimarrà nei ricordi di quanti l’anno osservata. Per un bilancio più approfondito sulla sua apparizione vi rimandiamo alla rubrica pubblicata sul prossimo numero di Coelum.

La cartina riporta il percorso della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS in novembre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 7.

La Cometa del Mese di Ottobre

Ottobre è il mese della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, che avrà tutti gli occhi addosso nella speranza che ci possa regalare un grande spettacolo.

Le ultime notizie e le prime foto, soprattutto quelle provenienti dall’emisfero australe, fanno ben sperare e descrivono un oggetto in salute che da metà mese non dovrebbe mancare di attirare l’attenzione di tutti, appassionati e non. Non sappiamo se sarà la “cometa del secolo”, come è stata frettolosamente soprannominata da stampa, TV e social, che come sempre cercano di attirare l’attenzione sulla pelle della corretta informazione astronomica.


Noi restiamo cauti preferendo osservare gli eventi prima di dare giudizi. Nei primi giorni del mese la situazione prospettica ricalcherà quella di settembre, volgendo però al peggioramento, con l’elongazione cometa-Sole in diminuzione. Sarà quindi difficile poter scorgere la Tsuchinshan-ATLAS nel chiarore dell’alba, a meno che non raggiunga una magnitudine negativa davvero notevole. Pur monitorando attentamente la situazione e contando su una coda molto sviluppata (che sorgendo prima potrebbe fare capolino in un cielo più buio), occorrerà aspettare la seconda decade di ottobre perché la situazione migliori. Il rapido allontanamento della cometa dalla nostra stella ci permetterà infatti di scrutarla in condizioni decisamente migliori, disturbata però dal chiarore lunare.


Dopo essere transitata al perielio il 29 settembre il giorno 12 passerà alla minima distanza dalla Terra (meno di settanta milioni di chilometri) raggiungendo probabilmente la massima luminosità, con la magnitudine picco che rimane però molto incerta. Nel peggiore dei casi dovrebbe comunque brillare di prima/seconda grandezza, ma qualche previsione è molto più ottimistica ed è a questo che le nostre speranze si legano. Se fino al giorno 10 le osservazioni andranno programmate a ridosso dell’alba, dopo questa data sarà invece visibile dopo il tramonto, sempre più alta in cielo. Da metà mese dovrebbe gradualmente cominciare ad affievolirsi, mantenendosi però anche a fine periodo attorno alla quinta magnitudine e dunque visibile ad occhio nudo. Nell’ultima decade di ottobre la Luna toglierà finalmente il disturbo permettendoci di osservarla finalmente in condizioni ideali.


L’ “astro chiomato”, il giorno 15, verrà a trovarsi a metà strada tra il luminoso ammasso globulare del Serpente M 5 e la cometa 13P/Olbers, con i tre oggetti contenuti in circa tre gradi.  Purtroppo la Luna disturberà alquanto le osservazioni. Il giorno 27, in condizioni ideali, la Tsuchinshan-ATLAS passerà invece molto vicina a NGC 6426, un debole globulare di mag. 11,1.

La cartina riporta il percorso della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS in ottobre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 6.
La cartina riporta il percorso della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS in ottobre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 6.

Per finire vi riporto una mia osservazione del 29 settembre, quando all’alba ho raggiunto i 2239 metri di Passo Pordoi. In condizioni ideali di trasparenza ma davvero molto critiche sotto l’aspetto della prospettiva (oggetto alto un paio di gradi ed osservabile con cielo ormai molto chiaro), l’ho avvistata in un binocolo 20×90. Testa stellare attorno alla seconda mag. e accenno di coda leggermente allargata.

Tsuchinshan-ATLAS il 29 settembre. Crediti dell'autore Claudio Pra
Tsuchinshan-ATLAS il 29 settembre. Crediti dell’autore Claudio Pra

La Tsuchinshan-ATLAS negli scatti dei lettori in PHOTOCOELUM

La cometa Tsuchinshan-ATLAS di Filippo Galati
La cometa Tsuchinshan-ATLAS di Filippo Galati

Cometa Tsuchinshan-ATLAS tra le nuvole di Paolo Bardelli
Cometa Tsuchinshan-ATLAS tra le nuvole di Paolo Bardelli

La Cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS dall'Emilia di Alessandro Carrozzi
La Cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS dall’Emilia di Alessandro Carrozzi

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Le Comete del Mese di Settembre

ARRIVA LA C/2023 A3 TSUCHINSHAN-ATLAS

 Dopo tanta attesa eccoci al momento della verità. A fine settembre, nel chiarore dell’alba, fa capolino sull’orizzonte orientale laC/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS. In quei giorni il Sole tenterà di nascondercela, “liberandola” dalla sua luce solo verso metà ottobre. Pur in condizioni critiche la situazione andrà comunque monitorata.

C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

L’appuntamento tanto atteso è arrivato. Pur essendo ottobre il mese nel quale potremo seguirla al meglio, già gli ultimi giorni di settembre (pur tra tanti limiti prospettici) ci lasciano qualche speranza di poter “sbirciare” la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS immersa tra le luci del crepuscolo nautico mattutino, meglio osservabile dalle regioni meridionali, che raggiungerà il perielio il giorno 27 per poi cominciare l’allontanamento dal Sole avvicinandosi però nel contempo alla Terra. La sua luminosità, quella rivista dopo il primaverile calo di attività che potrebbe ridimensionarla (ma sul tema non tutti gli esperti sono concordi) la indica in quei giorni attorno alla seconda/terza grandezza, mentre la coda, ma solo se ben sviluppata, anticipando la levata della chioma potrebbe essere rilevabile in un cielo più buio. Tenendo in considerazione l’imprevedibilità delle comete e i disaccordi sulla curva di luce la situazione merita di essere tenuta sotto stretto controllo. Monitoriamo dunque l’orizzonte orientale, che dovrà obbligatoriamente presentare un cielo limpidissimo ed un’estensione molto ampia, prima del sorgere del Sole. Potremo essere ripagati della levataccia con uno spettacolo imprevedibile.

A3 Tsuchinshan-ATLAS in settembre
La cartina riporta il percorso dellaC/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS negli ultimi cinque giorni si settembre. Le stelle più deboli sono di magnitudine 7.

13P/Olbers

Di fronte alla Tsuchinshan-ATLAS la povera 13P passa in secondo piano, sia per la modesta luminosità che per il lungo periodo nel quale abbiamo seguito la sua evoluzione. Ormai in allontanamento e sempre piuttosto bassa in cielo, risulterà osservabile all’inizio della notte astronomica in spostamento dalla chioma di Berenice alla Vergine “brillando inizialmente di nona magnitudine, che si trasformerà in decima a fine mese. Settembre sarà il mese dei saluti in attesa del prossimo appuntamento fissato tra circa settant’anni.

13P Olbers in settembre
Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10

Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10

Le Comete del Mese di Agosto

OLBERS IN ALLONTANAMENTO

Agosto ci propone solo la modesta 13P/Olbers, in attesa che settembre ci porti l’attesissima C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS.

13P/Olbers

Ormai in deciso allontanamento con conseguente calo di luminosità, a inizio mese dovrebbe ancora brillare di una non disprezzabile ottava magnitudine, che diventerà nona a fine agosto. Dall’Orsa Maggiore la cometa si trasferirà nella Chioma di Berenice, osservabile all’inizio della notte astronomica piuttosto bassa sull’orizzonte. Notevoli alcuni suoi incontri con oggetti deep-sky, a cominciare dal giorno 18 quando si troverà tra la galassia ellittica NGC 4494 (mag. 9,8) e la magnifica galassia a spirale vista esattamente di taglio NGC 4565 (mag. 9,7).La Luna quasi piena renderà però l’osservazione praticamente impossibile. Il 25, in condizioni migliori, la 13P passerà a circa mezzo grado dalla Galassia “Occhio Nero”, ovvero M 64 (Mag. 8,4). Infine il 31, finalmente senza disturbo lunare, si troverà a passare a meno di un grado o mezzo dai due globulari M 53 (mag. 7,5) e NGC 5053 (mag. 9,9).

Comete di Agosto
Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10

Infine ancora due parole sulla C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, ormai scomparsa dai nostri cieli in attesa di ricomparire in autunno. Del suo calo di attività abbiamo già ampiamente parlato. Di nuovo c’è l’ipotesi che il nucleo si sia spezzato. Di questo hanno parlato alcuni esperti che però hanno subìto pronte repliche di altri colleghi assolutamente contrari alla tesi, che non vedono invece segni di cedimento. Ovviamente una frammentazione del nucleo metterebbe fine ad ogni speranza di assistere ad ottobre a quello spettacolo che stavamo pregustando da tempo, già messo in parte in discussione dal ridursi dell’emissione di polveri. Ormai scomparsa tra la luce del Sole dovremo obbligatoriamente attendere per capire la reale evoluzione di questo oggetto, già impropriamente battezzato dalla stampa non specializzata e dai media come “la cometa del secolo”. La nostra speranza, purtroppo un po’ al ribasso e sperando di essere smentiti, è di poter almeno assistere al passaggio di un bel “astro chiomato”, magari non indimenticabile ma che sappia regalare qualche fremito.

Le Comete del Mese di Luglio

SOLO LA 13P/OLBERS

Ne resterà soltanto una…Dopo che la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS è stata momentaneamente “inghiottita” dalla luce solare non rimane che concentrarsi sulla 13P/Olbers, che a luglio risulta l’unica cometa a sfoggiare una interessante luminosità.

13P/Olbers

Reduce dal passaggio al perielio avvenuto il 30 giugno, a inizio luglio la Olbers brillerà ancora su valori prossimi alla settima magnitudine, per poi cominciare a calare gradualmente fino attorno all’ottava grandezza. Dalla Lince raggiungerà la parte meridionale dell’Orsa Maggiore, rimanendo bassa in cielo. La sua ricerca dovrà cominciare non appena il cielo si fa completamente buio.

comete del mese - luglio
Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10

C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas

Per completare questa breve rubrica spendiamo due parole sulla C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas, ormai sparita tra la luce solare, che tornerà visibile in autunno. Purtroppo non ci sono buone nuove dato che la sua attività, fino a qualche mese fa in linea con la promettente curva di luce prevista, sembra da qualche tempo essersi ridotta. L’emissione di polveri è drasticamente diminuita tanto che qualche dubbio sull’effettiva luminosità che l’oggetto raggiungerà al perielio comincia a insinuarsi tra gli esperti. Ricordo chele previsioni parlavano del raggiungimento della magnitudine zero. Questa “pausa” non è ovviamente un verdetto definitivo, ma sicuramente qualcosa di cui tener conto. Con l’ulteriore avvicinamento al Sole il nucleo sarà maggiormente sollecitato e l’emissione di materiale potrebbe riprendere abbondante, cosa che tutti sperano. Solo così potremo sperare di osservare fra qualche mese una grande cometa.

Le Comete del Mese di Giugno

13P/OLBERS AL PERIELIO, C/2023 A3 TSUCHINSHAN-ATLAS AI (MOMENTANEI) SALUTI

Giugno ci propone due le comete al di sotto della decima magnitudine, la 13P/Olbers, che a fine mese raggiunge il perielio e la C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS che ci saluterà per poi tornare in autunno.

Comete del mese: 13P/Olbers

Il 30 giugno la 13P/Olbers transita al perielio raggiungendo secondo le previsioni un valore interessante, non distante dalla settima magnitudine. Purtroppo la sua altezza sull’orizzonte migliorerà solo leggermente rispetto a maggio, mantenendosi molto contenuta, cosa che non agevola le osservazioni. Dall’Auriga si trasferirà nella Lince, con la sessione osservativa che dovrà cominciare obbligatoriamente all’inizio della notte astronomica. Sicuramente non risulterà un oggetto vistoso ma meritevole di essere seguito dato il suo periodo orbitale di quasi settant’anni.

comete del mese giugno
Cartina della 13P Olbers. Le stelle più deboli sono di magnitudine 8

Comete del mese: C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS

Continua il suo avvicinamento al perielio e la sua crescita luminosa che dovrebbe portarla nel corso del mese dalla decima fino attorno alla nona magnitudine. Dobbiamo però segnalare un calo di attività nell’ultimo periodo dopo che precedentemente l’oggetto aveva dato segni di ottima salute. Speriamo sia solo una momentanea pausa e che le grandi speranze rivolte a questa cometa non vadano deluse. Dalla Vergine la Tsuchinshan-ATLAS si dirigerà verso il Leone, rendendosi osservabile come la Olbers all’inizio della notte astronomica. Inizialmente la troveremo ancora abbastanza alta in cielo ma le condizioni peggioreranno gradualmente ed a fine mese, regioni meridionali a parte, il periodo osservativo potrà dirsi momentaneamente concluso. La ritroveremo in autunno, speriamo trasformata in una grande cometa visibile ad occhio nudo.

Comete del mese giugno
Cartina della C/2023 A3 Tsuchinshan-Atlas. Le stelle più deboli sono di magnitudine 10


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