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Il cratere Clavius. Una guida all’osservazione della Luna di aprile

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Le fasi della Luna in aprile, calcolate per le ore 00:00 in TMEC. La visione è diritta (Nord in alto, Est dell’osservatore a sinistra). Nella tavola sono riportate anche le massime librazioni topocentriche del mese, con il circoletto azzurro che indica la regione del bordo più favorita dalla librazione.

Iniziamo con la prima proposta a partire dalle ore 21:00 circa del 2 aprile, quando il nostro satellite, in fase di 5,6 giorni e dopo la culminazione in meridiano avvenuta alle ore 18:30 a +63°, si troverà nel cielo sud occidentale a un’altezza di +49,3° fra le costellazioni di Orione e dei Gemelli a nostra disposizione per gran parte della serata, tramontando dopo l’una della notte successiva. Oggetto delle nostre prime osservazioni sarà il bordo orientale del mare Serenitatis dominato dal grande cratere Posidonious (diametro 100 km) oltre a numerose altre strutture, dal cratere ad anfiteatro Le Monnier (diametro 63 km) ai monti Taurus ed Argaeus fino al cratere Plinius (diametro 44 km) col vicino promontorio di Cape Acherusia,  questi ultimi situati in prossimità del confine col mare  Tranquillitatis. Inoltre da Posidonius ci sposteremo in direzione nord fino al Lacus Somniorum.

La seconda proposta, che sarà anche quella che approfondiremo nella Guida Osservativa di questo mese, viene suddivisa in due serate consecutive: il 5 e 6 aprile. La Luna splenderà alta in cielo nella costellazione del Cancro per tutta la serata e gran parte della notte quando andremo a osservare, nel vasto altipiano meridionale, la grande struttura crateriforme del cratere Clavius (diametro 230 km) e l’area immediatamente circostante.
In chiusura di questo mese, col nostro satellite in fase di 4,30 giorni a un’altezza iniziale di 38,3° nelcielo occidentale, la sera del 30 aprile dalle ore 21:00 consigliamo l’osservazione di una regione lunare che proprio quella sera verrà a trovarsi in librazione favorevole, fenomeno dovuto al non perfetto sincronismo dei moti di rotazione e rivoluzione del nostro satellite e di cui abbiamo parlato nel precedente numero. In questo caso si tratta di orientare il telescopio a circa metà fra l’inconfondibile area scura del mare Crisium e l’estremità settentrionale della falce lunare dove noterete, a breve distanza dal bordo nordorientale della Luna, la scura platea del cratere Endymion (diametro 129 km). Da qui spostandoci verso nordest ci troveremo nella zona interessata dal fenomeno della librazione favorevole che ci consentirà di individuare le strutture situate a est del mare Humboldtianum (diametro 165 km, superficie 22 000 kmq) nell’area che lo separa dal cratere Compton (diametro 162 km), quest’ultimo situato nell’emisfero non visibile dalla Terra. Ottima occasione almeno per osservazioni visuali certamente al limite ma sempre molto interessanti.

Guida all’Osservazione: Il Cratere Clavius

In considerazione della presenza della linea del terminatore, in prossimità della zona oggetto delle nostre osservazioni, il 5 e il 6 aprile potremo disporre delle ideali condizioni osservative per scandagliare in dettaglio una porzione dell’altopiano meridionale del nostro satellite, vastissima regione in cui, in ere geologiche ormai lontane, la densità della craterizzazione raggiunse punte elevatissime.

Questa eccezionale struttura lunare si rivela come una sorta di inesauribile serbatoio utilissimo per la programmazione di osservazioni di tutto quanto esiste nei 230 km della sua platea oltre alle pareti che lo circondano, e si torna sempre al medesimo punto di partenza: c’è chi si “accontenta” di qualche rapida occhiata all’oculare, e chi invece (più esigente e difficile da accontentare…) si ritroverà a dover suddividere la propria “attività osservativa” programmandola anche nelle successive serate favorevoli.

L’importante sarà di non aspettarsi nulla di più di quanto possa offrire il nostro strumento, in stretta relazione con le condizioni osservative, dalla collimazione ed equilibrio termico delle ottiche, alle condizioni meteo fino al deleterio effetto della turbolenza atmosferica sempre mutevole anche a distanza di poche ore.

Visibilità area di CLAVIUS senza strumenti (Fase 7/8 giorni).

Certamente un rifrattore di circa 80 mm o un Newton di 110/150 mm saranno già sufficienti per interessanti e più che soddisfacenti osservazioni di buona parte dei dettagli citati in questo articolo, anche se ovviamente strumenti catadiottrici o newtoniani intorno ai 180/250 mm, se utilizzati rispettando i vari parametri osservativi, potranno fornire risultati veramente ottimi sia per osservazioni visuali che per acquisizione di immagini.

L’osservazione al telescopio di Clavius può essere programmata in tutte le serate in cui questa meravigliosa struttura viene illuminata dalla luce del Sole, partendo dalla fase di 8/9 giorni in condizioni particolarmente favorevoli di illuminazione solare seguendo la linea del terminatore mentre attraversa la platea del cratere, fino in prossimità del plenilunio quando sarà possibile valutare le varie zone di Clavius con differente albedo.

Continua a leggere su Coelum Astronomia di aprile, in versione digitale e gratuita, da pagina 162, sommario:

La Luna di aprile

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  • 27 aprile: una sottilissima falce lunare

Guida all’Osservazione del cratere Clavius

  • Nella Storia
  • Osservazione del 5 aprile
  • Porter: invito all’osservazione
  • Rutherfurd: invito all’osservazione
  • Osservazione del 6 aprile
  • Tra Clavius-K e Clavius-C: invito all’osservazione
  • I dintorni di Clavius

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Questo mese Giove in opposizione e la Cometa 41P/
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