LE LIBRERIE POSSONO RIVOLGERSI A LIBROSTORE
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Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte

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13.07: “Messere, passatemi l’astrolabio!”. Serata medievale con osservazioni notturne utilizzando strumenti d’epoca. Presso il Castello di Oramala.

Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it

Nel Cielo – Due globulari strani nel piede del Serpentario

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Nel Cielo
La cartina del mese è centrata sulla parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco (l'antico Serpentario), dove a declinazioni già parecchio australi è possibile rinvenire Messier 19 e Messier 62, due ammassi globulari dalla struttura disturbata a causa della loro vicinanza al centro della nostra Galassia.
Nel Cielo
La cartina del mese è centrata sulla parte meridionale della costellazione dell'Ofiuco (l'antico Serpentario), dove a declinazioni già parecchio australi è possibile rinvenire Messier 19 e Messier 62, due ammassi globulari dalla struttura disturbata a causa della loro vicinanza al centro della nostra Galassia.

Ben alta sull’orizzonte, la vasta costellazione dell’Ofiuco si presenta nei mesi estivi al mezzo cielo superiore con i suoi quasi mille gradi quadrati di estensione. Un anno fa ne parlammo su Coelum 160 per iniziare la descrizione dei suoi numerosissimi ammassi globulari (una ventina, di cui 7 appartenenti al Catalogo di Messier) e in quell’occasione scrivemmo di M10, M12 e M14. Questa volta ne passeremo in rassegna solo altri due, M19 e M62, meritevoli per le loro peculiarità di essere trattati a parte.
Nel Cielo - tabella Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici,  le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 48di Coelum n. 172.

VI° STAR PARTY DEL MONFERRATO

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13 luglio Osservatorio astronomico di Odalengo Piccolo (AL). Il gruppo astrofili Cielo del Monferrato organizza la sesta edizione dell’annuale Star Party. La location è come sempre presso l’Osservatorio astronomico di Odalengo Piccolo, sotto il cui tetto scorrevole sono alloggiati uno Schmidt-Cassegrain da 14″ con in parallelo un rifrattore Astro-Physics Starfire da 130 mm. La struttura, recintata e sorvegliata, è dotata di servizi igienici, allacciamento alla rete 220 V (munirsi di prolunga elettrica propria). L’area esterna permette il parcheggio di campers e roulottes. Si comincia alle 14:30 con l’accoglienza dei partecipanti e la sistemazione degli strumenti. Osservazione diurna del sole in luce bianca con prisma di Herschel applicato al rifrattore Astro-Physics da 130 mm dell’osservatorio, in luce H-Alpha con filtro Coronado Solarmax 60, telescopio solare Lunt 60 e Coronado PST 40. Cena libera e dalle 20:30 osservazioni libere per tutta la notte.

Per info: 338.6834894 Paolo – 334.5008409 Martino www.cielodelmonferrato.it

Gruppo Astrofili DEEP SPACE

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12.07: Osservazione all’Oasi della Grigna, Piani Resinelli.

Per info: 0341.367584 – www.deepspace.it

Dolomites Curiosity Observatory

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13.07: Osservazioni al telescopio e al binocolo: Luna crescente, Saturno e i suoi anelli, Via Lattea estiva.

Info e prenotazioni: 0437.67010 e 348.7391001
E-mail: aron.lazzaro@gmail.com
www.rifugioscarpa.it

L’Associazione Culturale Astronomica e Scientifica M.42

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L’Associazione Culturale Astronomica e Scientifica M.42 organizza un’osservazione pubblica per sabato 13 luglio 2013 alle ore 21:00, presso la Stazione Astronomica di Monteviasco. Gli astrofili di M.42 accompagneranno il pubblico in un viaggio osservativo, con i telescopi della Stazione Astronomica, degli oggetti più deboli e belli del cielo estivo. Per l’occasione la funivia farà viaggi di ritorno dalle ore 23.00.

Per informazioni: cell. 348.1598599
e-mail: info@assm42.it
osservatoriomonteviasco.altervista.org
www.assm42.it

Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte

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12.07: “Il meteorite di Val di Nizza”.

Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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11.07: I meravigliosi mondi di Saturno

www.uai.it

Gruppo Astrofili Rozzano

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11.07: “Le onde gravitazionali”.

Informazioni GAR: 380.3124156 e 333.2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it

Circolo Culturale Astrofili Trieste

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11.07: “News dal cosmo: aggiornamenti di astronomia e scienze affini” di Adriana Varisco e Gennaro Giuliani.

Informazioni: cell. 329.2787572 – ccat@libero.it
www.astrofilitrieste.it

Al Planetario di Ravenna

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11.07: “Suggestioni di una notte stellata” di Agostino Galegati.

Prenotazione consigliata.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html –
www.arar.it

Al Planetario di Ravenna

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09.07: “Storie sotto al Cielo” di Oriano Spazzoli.

Prenotazione consigliata.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html –
www.arar.it

ASSOCIAZIONE CASCINESE

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08.07: Osservazione e fotografia profondo cielo.

Per informazioni: D. Antonacci 347.4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

Circolo Culturale Astrofili Trieste

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08.07: “I raggi cosmici” di Fulvio Mancinelli.

Informazioni: cell. 329.2787572 – ccat@libero.it
www.astrofilitrieste.it

Congiunzione Luna Venere

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10 Luglio

10 Luglio

La sera del 10 luglio, verso le 21:00, con il Sole tramontato da poco, sull’orizzonte ovest apparirà Venere (alta +14 gradi), con più in basso una tenue falce di Luna crescente (alta 7 gradi sull’orizzonte locale). In caso di foschia sarà forse necessario aiutarsi con un binocolo.

Associazione Astrofili Centesi

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07.07: Osservazione del Sole al parco del Gigante di Cento (FE).

Per info: 346.8699254 astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte

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07.07, ore 16:00 e 17:00: “La scoperta dell’ombra: laboratori per orientarsi e calcolare il tempo” e osservazione del Sole dedicata ai bambini.

Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it

Un occhio di falco per Gemini

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Un collage delle prime immagini ottenute da GeMS. Credit: Gemini Observatory/AURA
Un collage delle prime immagini ottenute da GeMS. Credit: Gemini Observatory/AURA

C’è una nuova arma nell’arsenale del Gemini Observatory, l’osservatorio internazionale costituito da una coppia di telescopi ottici gemelli situati uno in Cile e l’altro alle Hawaai. Il gemello cileno si è infatti dotato da poco di un nuovo strumento chiamato GeMS, un sistema di “ottica adattiva multi coniugata” in grado di ridurre al minimo le distorsioni dovute alla presenza dell’atmosfera terrestre. Le prime sette immagini realizzate con questo sistema evidenziano bene le sue potenzialità.

L’ottica adattiva è un sistema che permette di correggere in tempo reale la curvatura dello specchio di un telescopio, per compensare gli effetti che l’atmosfera terrestre ha sulla luce proveniente dalle stelle. Una tecnologia  alla base di molti super telescopi già attivi o in preparazione (come LBT, VLT e E-ELT), e per la quale l’Osservatorio di Arcetri dell’INAF è uno dei centri di riferimento a livello mondiale. La particolare varietà di ottica adattiva usata da GeMS permette di racchiudere porzioni più ampie di cielo in un singolo scatto, e di mantenere un’ alta risoluzione dell’immagine su tutto il campo visivo, da un angolo all’altro e dall’alto verso il basso, cosa in genere difficile da ottenere. Questo renderà lo specchio da 8 metri del telescopio Gemini più efficiente, e darà agli astronomi maggiore profondità di campo, o la possibilità di usare una gamma più ampia di filtri per analizzare la radiazione elettromagnetica.

Tra i soggetti delle 7 immagini appena pubblicate c’è l’ammasso stellare RMC 136: lo studio degli ammassi sarà infatti una delle prime applicazioni del nuovo strumento. Le altre sei immagini comprendono regioni di intensa formazione stellare così come galassie interagenti, e danno un’idea della varietà di usi che questo sistema può avere in astronomia. Le singole immagini e le descrizioni dei loro soggetti sono visibili qui.

Per saperne di più:

Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte

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06.07, ore 21:30: “In cammino lungo la Via Lattea II”. Conferenza all’Osservatorio con escursione e osservazione notturna.

Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it

Gruppo Amici del Cielo Barzago

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05.07: “Star Trezzs” di Pierangelo Trezzi.

Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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05.07: La Costellazione del Cigno

www.uai.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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5-7.07 Star Party nazionale di Campo Catino l territorio più sorvegliato dall’Inquinamento Luminoso. Associazione Tuscolana di Astronomia – Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Guarcino (FR).

www.ataonweb.it – www.oacc.it
www.uai.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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5-7 luglio nel territorio più sorvegliato dall’Inquinamento Luminoso. Associazione Tuscolana di Astronomia – Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Guarcino (FR) www.ataonweb.it – www.oacc.it

www.uai.it

ASSOCIAZIONE CASCINESE

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05.07: StarParty del Silenzio a Lajatico, parteciperemo con i nostri telescopi per le attività di osservazione del cielo.

Per informazioni: D. Antonacci 347.4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

Gruppo Astrofili Rozzano

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Escursioni in montagna, a Pian dell’armà (PV), per l’osservazione degli astri: 05/06, 12/13 luglio.

Informazioni GAR: 380.3124156 e 333.2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it

Associazione Astrofili Centesi

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05.07: “Tempeste spaziali. Che tempo fa nello spazio”.

Per info: 346.8699254 astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

Gruppo Astrofili W.Herschel

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5-7 luglio Campo estivo Rifugio Meira Garneri.

Per info: info@gawh.net – www.gawh.net

ASSOCIAZIONE CASCINESE

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5/7 luglio CASCINA MAGNIFICA. Manifestazione con dibattito e proiezioni sulle costellazioni del periodo rinascimentale e discussione sull’astronomia di allora. Presso il centro città di Cascina (PI).

Per informazioni: D. Antonacci 347.4131736
domenico.antonacci@astrofilicascinesi.it
www.astrofilicascinesi.it

Associazione Astrofili Centesi

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05.07: “Tempeste spaziali. Che tempo fa nello spazio”. Al telescopio: Venere, Saturno, Urano e gli ammassi stellari delle notti d’estate.

Per info: 346.8699254 astrofilicentesi@gmail.com
www.astrofilicentesi.it

Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte

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05.07: “Raggi cosmici”.

Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it

Al Planetario di Ravenna

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04.07: “Osserviamo i satelliti artificiali” di Paolo
Morini, Gabriele Gardini, Davide Amadori.

Prenotazione consigliata.
Per info: tel. 0544-62534 – E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html –
www.arar.it

Gruppo Amici del Cielo Barzago

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05.07: “Star Trezzs” di Pierangelo Trezzi. Incontri con il cielo, presso la Biblioteca Civica di Verano Brianza, inizio ore 21:00.

Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it

Pio & Bubble Boy – Coelum n.172 – 2013

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Pio & Bubble Boy - 172
Pio & Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 172
Pio & Bubble Boy - 172
Pio & Bubble Boy - Mario Frassati - Coelum 172

Questa Vignetta è pubblicata su Coelum n.172 – 2013. Leggi il Sommario. Guarda le altre vignette di Pio&Bubble Boy

Il Cielo sepolto – Il Cielo Australe visto dall’Italia

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Il Cielo sepolto
cielo australe
La piccola costellazione della Corona Australe passa in meridiano (e quindi alla massima altezza sull'orizzonte) verso la mezzanotte di metà luglio e le 22:30 di metà agosto. A Milano raggiunge un'altezza massima di +5°, a Roma di +8° e a Palermo di +11,5°.

Il Cielo sepoltoL’Italia è un paese europeo notoriamente molto esteso in latitudine; si va infatti dai 47 gradi della Vetta d’Italia (al confine con l’Austria) a poco meno di 37 di Capo Passero (l’estrema punta sud-orientale della
Sicilia). Dieci gradi di differenza sono tanti, quando si osserva nei pressi dell’orizzonte, e spesso costituiscono un fattore dirimente tra “riuscire” e “non riuscire” a vedere un determinato oggetto. Determinare quanto si riesce a osservare sotto l’Equatore Celeste è molto facile, in quanto il valore è equivalente alla co-latitudine del sito osservativo: ad esempio, da Campo Cecina (provincia di Massa-Carrara), sito a una latitudine di 44°, è teoricamente possibile osservare oggetti sino a –46° di declinazione; dal parco del Pollino (40° di latitudine) si può invece scendere sino a –50° e in primavera sarebbe dunque possibile osservare il celebre Omega Centauri situato poco al di sotto dei –47° di declinazione.

Cielo sepolto - tabella Leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, con tutte le immagini, nell’articolo tratto dalla Rubrica Il Cielo Sepolto a cura di Piero Mazza presente a pagina 52di Coelum n.172.

Gruppo Astrofili Rozzano

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04.07: “Il primo sistema binario di pulsar”.

Informazioni GAR: 380.3124156 e 333.2178016
E-mail: info@astrofilirozzano.it
www.astrofilirozzano.it

Venere? Fotografalo con il radar

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La superficie di Venere ricostruita da dati radar della missione Magellan. Crediti: E. De Jong et al. (JPL), MIPL, Magellan Team, NASA

Come fotografare un pianeta così caldo e con una pressione atmosferica così alta (circa 90 volte quella terrestre) da non permettere a una sonda di sopravvivere per più di qualche minuto sulla sua superficie? E come realizzarne mappe dall’orbita, penetrando un’atmosfera densissima che ricopre il paesaggio come una coltre assolutamente opaca alle lunghezze d’onda dell’ottico?

Il pianeta in questione è Venere. E la risposta ai seri problemi degli scienziati si chiama radar. Lo dimostra la preziosa immagine di oggi, che ritrae alcuni dei cosiddetti “vulcani a frittella” del pianeta, ricostruita al computer grazie ai dati raccolti dalla storica sonda Magellan negli anni ’90.

La superficie di Venere ricostruita da dati radar della missione Magellan. Crediti: E. De Jong et al. (JPL), MIPL, Magellan Team, NASA

Magellan ha orbitato intorno al pianeta Venere tra il 1990 e il 1994. Nei suoi 4 anni di lavoro, la sonda ha completato la mappatura del 98% della superficie con una risoluzione di circa 100m, producendo quella che è nota come la prima mappa che permette di guardare attraverso le nubi del misterioso pianeta (vedi qui sotto).

Questo obiettivo, fantascientifico fino a quel momento, è stato raggiunto tramite l’uso di un Radar ad apertura sintetica, anche detto SAR, uno strumento oggi utilizzato nell’esplorazione planetaria per determinare la topografia e la composizione del suolo e del sottosuolo  (come per il radar a bordo della Cassini-Huygens che ha recentemente identificato oceani di metano su Titano; o il radar MARSIS che sta rivelando presenza di ghiaccio nel sottosuolo di Marte). Rimanendo più vicino a noi, i SAR vengono oggi utilizzati anche per osservare la Terra dallo spazio, con applicazioni di tipo geofisico, archeologico e ambientale (come per i satelliti di COSMO-SkyMed, il programma italiano di osservazione della Terra).

Tornando agli anni ’90, grazie alla tecnologia radar, Magellan porta alla luce molte caratteristiche interessanti del pianeta Venere e della sua geologia. Come per esempio i grandi “circular domes” o più prosaicamente “vulcani a frittella”, di cui un esempio è ricostruito in 3D nell’immagine di oggi. Per dare un’idea delle dimensioni, la collina al centro dell’immagine (a falsi colori) misura 35 km di diametro e 750m di altitudine e la sua dimensione verticale è stata esagerata di circa 5 volte per renderla ben visibile. Diversi studi (suffragati anche dai dati della più recente missione Venus Express e dello strumento italiano VIRTIS) suggeriscono che queste strane strutture siano di origine vulcanica, ovvero l’interpretazione venusiana dei più noti vulcani terrestri.  La forma è probabilmente imputabile alle condizioni di altissima pressione che, durante l’eruzione, schiaccerebbero al suolo la lava generando la tipica – e quanto mai strana – “frittella”.

Nell’animazione, un tour delle mappe di Venere realizzate da Magellan a confronto con le immagini delle nubi che ne coprono la superficie.
Crediti del filmato: NASA/Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio.

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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luglio Corso di Astronomia Residenziale per non vedenti Associazione Pontina di Astronomia – Latina-Anzio-Nettuno (APA-lan) Latina. www.astronomiapontina.it

www.uai.it

ASTROINIZIATIVE UAI Unione Astrofili Italiani

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luglio Associazione Cieli Perduti. Marana di Crespadoro. www.cieliperduti.org

www.uai.it

Voyager 1 in territorio ignoto

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Dove diavolo è Voyager 1? Niente paura, la NASA non ha perso i contatti con la sonda che lanciò nel 1977 per esplorare i margini del Sistema solare e oltre. I tecnici che la seguono sanno perfettamente dov’è, a circa 123 Unità Astronomiche (oltre 18 miliardi di chilometri) da noi. Il problema è che la sonda non ha trovato quello che si aspettava, un po’ come Colombo che credendo di raggiungere l’India incappò invece nelle Americhe.

A questo punto, sulla carta, Voyager 1 dovrebbe già essere entrata nello spazio interstellare, ovvero una regione “là fuori” in cui il campo magnetico del Sole non si fa più sentire. Invece da tempo gli strumenti a bordo della sonda rimandano a Terra segnali contraddittori, che hanno impedito ai responsabili della missione di dichiararla ufficialmente fuori dal nostro sistema planetario.

Tre studi appena pubblicati su Science Express mettono ordine nei dati trasmessi da Voyager1 e arrivano alla conclusione che la sonda non sia ancora nello spazio interstellare ma che sia entrata in una regione dell’eliosfera finora non prevista dalle teorie. Si tratterebbe di una parte della heliosheath, o “elioguaina”, la regione più esterna dell’eliosfera, prontamente ribattezzata dai ricercatori “heliosheath depletion region”, in cui il campo magnetico solare è ancora più che mai sensibile ma il flusso di particelle cariche provenienti dal Sole cala drasticamente, lasciando spazio a un flusso di raggi cosmici provenienti dallo spazio interstellare. Tra l’Agosto e il Settembre del 2012 Voyager 1 ha attraversato per cinque volte, per effetto della sua traiettoria, il confine che delimita questa zona.

Leonard Burlaga del NASA-Goddard Space Flight Center e i suoi colleghi si sono concentrati sulle misure magnetiche, mostrando che ogni volta che Voyager 1 ha attraversato questa linea di confine in precedenza sconosciuta, la forza del campo magnetico misurato dai suoi strumenti aumentava improvvisamente, mentre calava altrettanto evidentemente il numero di particelle cariche misurate.

Gli altri due studi, firmati rispettivamente da Stamatios Krimigis della Johns Hopkins University ed Edward Stone del California Institute of Technology, si concentrano invece sulla conta di particelle provenienti dal Sole e di ioni a bassa energia dell’eliosfera, mostrando che entrambi sono calati drasticamente e bruscamente all’ingresso in questa regione prima sconosciuta, nel’Agosto del 2012, mentre parallelamente saliva il flusso di raggi cosmici misurato dalla sonda.

Il territorio “imprevisto” dove si trova Voyager sarebbe insomma una interfaccia tra la bolla di plasma solare che delimita il nostro sistema e lo spazio interplanetario. Ora resta solo da vedere quanto ci vorrà a Voyager per uscirne.

ASTROWEEK 30 giu/6 lug A SAINT-BARTHÉLEMY Campo estivo residenziale (11-14 anni)

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Campo estivo residenziale indicato per gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Il programma prevede uscite all’Osservatorio, attività laboratoriali, escursioni e altre attività formative, ludiche e didattiche.

Dove: a Saint Bathélemy – Nus (Valle d’Aosta) – altitudine m 1.700 – sistemazione in ostello Quando: dal 30/06 al 6/07/13 – 6 notti -7 gg Quota di partecipazione: 490 euro comprensiva di trattamento di pensione completa, assicurazione infortuni e RC, attività con l’Osservatorio. Sono escluse le spese di viaggio. Partecipanti: min 20 – max 30.

Per informazioni: tel. 0270127016
segreteria@odisseospace.it
www.odisseospace.it

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