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Successo per la missione italiana Virgin Galactic

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Grande successo (non scontato) per il lancio della Missione Italiana a bordo della Virgin Galactic

 

Si è concluso ieri, 29 giugno, con successo il volo turistico spaziale organizzato dalla Virgin Galactic con a bordo in tutto 4 italiani.

Il volo della Virgin Galactic è durato circa 90 minuti durante i quali la navetta è arrivata oltre i 15km di quota accompagnata da un aereo pilota.

Sono 4 i membri dell’equipaggio, 3 imbarcati sulla missione principale rimasta per 3 minuti in microgravità:

  • Pantaleone Carlucci, ingegnere del CNR;
  • Colin Bennett, istruttore astronauta alla Virgin Galactic;
  • il colonnello Walter Villadei dell’Aeronautica Militare, che si sta addestrando per una “futura missione spaziale orbitale” alla Stazione Spaziale Internazionale, secondo i materiali Virgin Galactic;
  • Il tenente colonnello Angelo Landolfi, medico dell’Aeronautica Militare.
L’equipaggio del Galactic 01, da sinistra a destra, il colonnello Walter Villadei, Pantaleone Carlucci, il tenente colonnello Angelo Landolfi e Colin Bennet.(Credito immagine: Virgin Galactic)

un quarto membro era invece a bordo dell’aereo che ha trascinato la navetta in quota, si tratta del pilota Nicola Pecile di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic.

Durante la missione frutto di un accordo commerciale tra l’Aeronautica Militare e Virgin Galactic, dopo un saluto con la bandiera italiana, i tre protagonisti della missione italiana Virtute 1 (Volo italiano per la ricerca e la tecnologia suborbitale) hanno iniziato a condurre i 13 esperimenti previsti nella missione, cercando di sfruttare al meglio i circa 3 minuti di microgravità. Carlucci e Landolfi indossavano sensori per controllare funzione fisiologiche importanti, come quelle cardiache e cerebrali, come le funzioni legate al movimento. Entusiasmo nei commenti dei protagonisti della missione, che nella conferenza stampa di chiusura hanno detto che la missione “è andata meglio del previsto” ed è stata “un’esperienza indimenticabile”. C’è stato anche un po’ di tempo per godere di una “meravigliosa vista all’esterno”, hanno detto, anche se i 13 esperimenti non hanno lasciato loro molto tempo per distrarsi. Di questi, Doosy e Liulin, entrambi del Cnr, sono destinati a raccogliere le prime misure della radiazione cosmica nella mesosfera, ossia nella regione dell’atmosfera che sarà raggiunta dal volo suborbitale e compresa fra 50 e 100 chilometri di quota. Oltre che Cnr e Aeronautica Militare (questi ultimi in collaborazione con ospedale Maggiore Policlinico e Università di Milano e Università Politecnica delle Marche) gli esperimenti sono stati programmati da Università di Roma Tor Vergata, Università di Padova, l’azienda T4i (fonte ANSA).

Ma oggi non manca chi si chiede perché l’Italia abbia dovuto spendere tanto (ufficialmente un biglietto costa al pubblico 450mila euro, ma la cifra pagata dal nostro paese non è stata resa pubblica) per ottenere 3 minuti di microgravità. Molti di più ne vengono offerti dai voli parabolici che si svolgono da almeno 15 anni con grandi aerei come i 747 e dalla Stazione Spaziale Internazionale. Interpellata, l’Aeronautica non ha dato risposta.

Si ricorda inoltre che di Villadei si parlò per le presunte frizioni con Samantha Cristoforetti, all’epoca del di lei addio alla divisa dell’Aeronautica nel 2020, e per l’addestramento come cosmonauta russo a Baikonur in Russia. Sia Cristoforetti che Villadei hanno smentito ogni dissidio. (fonte Repubblica.it).

Qui il video sintesi della missione: