Le quattro supernovae
di Leonida Rosino

In Coelum Astornomia n° 2 del lontano ottobre 1997, la redazione dedicava un bell’articolo al compianto astronomo Leonida Rosino. Ricercatore dello scorso secolo pioniere nella scoperta ed indagine delle supernovae visibili dal nostro emisfero boreale.

Oggi con più di 20 anni di distanza, il lavoro di questo straordinario e pignolo indagatore continua a stupirci con documenti inediti.

Alla ricerca di informazioni sulle sue supernovae infatti, inizialmente ci siamo ritrovati in difficoltà, sul web non sembrano reperibili dettagli ne tanto meno immagini facilmente accessibili. Certo, è pur vero che stiamo parlando di testi di oltre 60 anni fa, ma in genere oramai online si ritrovano digitalizzati archivi di ogni sorta. Nel nostro contributo alla divulgazione astronomica non ci piace arrenderci facilmente, convinti del fatto che le vere informazioni siano quanto meno rare e preziose e quindi, come tutti i tesori, da ricercare.

Rosino osservò principalmente dall’Osservatorio di Asiago, ai tempi, ed ancora, oggi fra i massimi centri indagatori in termini di supernovae, e proprio allo staff dell’osservatorio ci siamo rivolti per trovare traccia delle scoperte. Il punto di partenza è un classico file Excel (un evergreen a quanto pare!), contenente un elenco, abbastanza lungo, di tutte le lastre ed immagini riprese dal 1942 ad oggi dai quattro strumenti disponibili nell’osservatorio. Il primo lavoro di recupero è stato evidenziare quelle che potevano contenere le immagini degli oggetti di nostro interesse.

Poi, grazie all’intervento dell’amico Mirko Villi, siamo entrati in possesso di una lista di testi, articoli e circolari riferite ai nostri 4 oggetti. Si tratta di documenti non facili da reperire perché appunto di più di mezzo secolo fa. L’aiuto tanto sospirato è arrivato infine dal gentile interessamento dell’astrofisica Lina Tomasella che prendendo a cuore la nostra ricerca, ci ha fornito le lastre originali ed inedite arricchite di testi con notizie davvero interessanti ed esclusive.

Leonida Rosino (1915 – 1997)

Leonida Rosino nel 1953 diventa direttore dell’Osservatorio di Asiago subentrando al posto di Giovanni Silva di cui ne fu assistente. Nel 1958 entra in funzione ad Asiago il telescopio Schmidt 50/40 F.2,5 con lo specchio sferico da 50cm e la lastra correttrice da 40cm progettato da tecnici di Asiago e realizzato dalle Officine Sarti di Bologna. A differenza del grande telescopio Galileo da 122cm di diametro in funzione dal 1942, anno di
inaugurazione dell’osservatorio, questo “piccolo” telescopio Schmidt permetteva di ottenere immagini con un grande campo (circa 35°) ideale per la ricerca di stelle variabili, stelle a flares e naturalmente novae e supernovae. Le quattro supernovae che analizzeremo in questo articolo furono scoperte proprio con questo strumento.

L’Articolo completo è disponibile su COELUM ASTRONOMIA N° 254 FEBBRAIO MARZO 2022.

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