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Via Lattea ai raggi gamma

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An excess of gamma-rays coming from the center of the Milky Way is likely due to a population of rapidly spinning, very dense and highly magnetized neutron stars, called pulsars. (NASA/CXC/University of Massachusetts/D. Wang et al.; Greg Stewart/SLAC National Accelerator Laboratory)
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Nell’impressione artistica l’eccesso di raggi gamma in uscita dal centro della Via Lattea, dovuto a una popolazione di stelle di neutroni molto dense e altamente magnetizzate, chiamate pulsar, in rapida rotazione. Crediti: NASA/CXC/University of Massachusetts/D. Wang et al.; Greg Stewart/SLAC National Accelerator Laboratory.

C’è un eccesso di raggi gamma proveniente dal centro della Via Lattea. A generarli, una popolazione di pulsar in rapida rotazione, che emette bagliori intermittenti, come se fosse un gruppo di fari cosmici.

Lo afferma uno studio internazionale, coordinato dal Kavli Institute for Particle Astrophysics and Cosmology (KIPAC), in corso di pubblicazione su The Astrophysical Journal. La ricerca smentirebbe precedenti interpretazioni, che attribuivano il segnale all’elusiva materia oscura, responsabile di circa l’85% della massa dell’Universo.

«Il nostro studio mostra che non abbiamo bisogno della materia oscura per spiegare le emissioni di raggi gamma della nostra galassia – sottolinea Mattia Di Mauro, uno dei firmatari della ricerca. Per dar conto di queste emissioni, invece, abbiamo identificato una popolazione di pulsar nella regione intorno al centro galattico».

Lo studio è basato sui dati del Large Area Telescope (LAT) del NASA Fermi Gamma-ray Space Telescope, in orbita attorno alla Terra dal 2008. Si tratta di un occhio speciale, sensibile alla radiazione gamma, la più energetica dello spettro elettromagnetico.

Un eccesso di raggi gamma provenienti dal centro della Via Lattea ha alimentato le speranze che il segnale rilevato potesse derivare da ipotetiche particelle di materia oscura che si scontrano e si distruggono (a sinistra). Il nuovo studio dimostra però che la radiazione rilevata potrebbe anche essere prodotta da pulsar (a destra) presenti in quantità sia nel piano galattico che nell’alone. (Greg Stewart/SLAC National Accelerator Laboratory).

«Le pulsar che abbiamo studiato hanno una vita media di circa 10 milioni di  anni, molto più breve delle stelle più vecchie vicino al centro della Via Lattea» spiega Eric Charles, altro autore dello studio. «Se l’eccesso di raggi gamma dal centro della galassia fosse dovuto alla materia oscura, avremmo dovuto trovarlo anche in altre galassie. Invece – conclude Charles – dal centro delle galassie nane intorno alla Via Lattea, che hanno poche stelle e sono prive di pulsar, non abbiamo osservato alcuna emissione».

Per saperne di più sui raggi gamma:

Dalle profondità dello Spazio… i Raggi Cosmici!
Coelum Astronomia 211 di maggio 2017 è online, come sempre in formato digitale e gratuito