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Un’altra supernova in M101? No, ma controllate i vostri archivi!

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Un’elaborazione ottenuta da Marco Burali utilizzando un’immagine a colori d’archivio fatta con il Takahashi RC 300 e camera ccd FLI 1001e dall’Osservatorio Mtm di Pistoia e sommandola con l’immagine attuale ottenuta il 20 gennaio da Koichi Itagaki.
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Un’elaborazione ottenuta da Marco Burali utilizzando un’immagine a colori d’archivio fatta con il Takahashi RC 300 e camera ccd FLI 1001e dall’Osservatorio Mtm di Pistoia e sommandola con l’immagine attuale ottenuta il 20 gennaio da Koichi Itagaki.

Quando venerdì (6 febbraio) abbiamo letto nel TOCP “Transient Objects Confirmation Page” la notizia della scoperta di una PSN “Possibile SuperNova” nella stupenda galassia Messier 101, abbiamo pensato subito ad un’altra supernova da “copertina”. È infatti ancora vivo il ricordo della famosa SN2011fe esplosa nell’agosto 2011 proprio in questa galassia che raggiunse la notevole mag.+10.

In realtà questa volta non è stato proprio così.

Un dettaglio dell’oggetto sommando 5 esposizioni da 60 secondi ottenuta da Paolo Campaner il 16 febbraio con il telescopio riflettore da 400mm F.5,5 (cliccare sull'immagine per ingrandire).

Il nuovo oggetto è stato scoperto nella notte del 10 febbraio dal rumeno Ciprian Dumitru Vintdevara (del Planetarium and Astronomical Observatory of the Museum Vasile Parvan a Barlad, Romania), quando brillava di mag.+16,5. L’immagine di conferma è stata ottenuta il 13 febbraio in remoto dalla Spagna dal neozelandese Stu Parker. L’attesa era per un repentino aumento della luminosità e invece nei giorni seguenti la magnitudine scende sotto la diciassettesima.

Il giapponese Koichi Itagaki si accorge che l’oggetto era presente in tre sue precedenti immagini ottenute il 9 febbraio, il 20 gennaio e addirittura in una del 13 novembre 2014. In tutte e tre le immagini la luminosità variava dalla mag.+16,5 alla mag.+17,5. Anche l’ASAS-SN l’aveva immortalato il 10 febbraio a mag.+16,5. Il transiente era perciò lì da circa tre mesi e stranamente nessuno l’aveva notato.

I primi a riprenderne lo spettro sono stati gli astronomi americani del Intermediate Palomar Transient Factory utilizzando lo storico telescopio Hale da 5 metri. Analizzando le immagini del telescopio spaziale a infrarossi Spitzer della NASA e quelle del Large Binocular Telescope con i suoi due occhi giganti da 8,4 metri, è stata individuata la stella progenitrice: una stellina che già a metà del 2012 variava tra la mag.+20 e la mag.+21.

Sulla natura di questo oggetto i professionisti sono propensi verso due ipotesi: si potrebbe trattare di un LBV Luminous Blue Variable detti anche Supernova Impostor, oppure potremmo essere di fronte a un LRN Luminous Red Nova, un oggetto simile a V838 Monocerotis. Potrebbe trattarsi cioè di esplosioni catastrofiche causate dalla fusione di un sistema di stelle binarie o da un corpo planetario che precipita sulla propria stella.

Fondamentale a questo punto è capire l’evoluzione che ha subito il transiente negli anni precedenti. Se saltasse fuori nel passato un altro outburst, spazzerebbe via l’ipotesi del LRN a favore del LBV.

Visto che M101 è uno degli oggetti più fotogenici e bersagliati dell’emisfero boreale, vi chiediamo quindi di controllare i vostri archivi. Se avete un’immagine ripresa da novembre 2014 a oggi sicuramente l’oggetto sarà presente, ma è molto importante analizzare anche immagini di anni addietro per capire se in passato si fosse verificato un precedente outburst. Eventuali immagini positive possono essere inviate alla seguente mail: fabiobriganti@libero.it