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Un variopinto panorama celeste

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Nuove osservazioni ottenute con il telescopio VLT (Very Large Telescope) dell'ESO mostrano l'ammasso stellare RCW 38 in tutto il suo splendore. L'immagine è stata presa durante le verifiche della camera HAWK-I con il sistema di ottica adattiva GRAAL: mostra in uno squisito dettaglio RCW 38 e le nubi di gas incandescente che lo circondando, con tentacoli oscuri di polvere che si attorcigliano nel nucleo brillante di questa giovane raccolta di stelle. Crediti: ESO/K. Muzic
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Nuove osservazioni ottenute con il telescopio VLT  dell’ESO mostrano l’ammasso stellare RCW 38 in tutto il suo splendore. L’immagine è stata presa durante le verifiche della camera HAWK-I con il sistema di ottica adattiva GRAAL: mostra in uno squisito dettaglio RCW 38 e le nubi di gas incandescente che lo circondando, con tentacoli oscuri di polvere che si attorcigliano nel nucleo brillante di questa giovane raccolta di stelle. Crediti: ESO/K. Muzic

L’immagine, ottenuta con lo strumento per immagini infrarosse HAWK-I montato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO, mostra l’ammasso stellare RCW 38. Osservando a lunghezze d’onda infrarosse, HAWK-I può esaminare ammassi stellari avvolti nella polvere come RCW 38, fornendo una vista ineguagliabile della formazione stellare che avviene all’interno. Questo ammasso contiene centinana di stelle giovani, calde e massicce e si trova a circa 5500 anni luce dalla Terra, nella costellazione delle Vele.

Una vista più ampia su RCW38. L’immagine è un composito a colori ottenuto a partire dalle pose della DSS2 (Digitized Sky Survey 2). Il campo di vista è approssimativamente 2,4 x 2,4 gradi. Crediti: ESO/Digitized Sky Survey 2. Acknowledgment: Davide De Martin

La zona centrale di RCW38 è visibile qui come una regione brillante e bluastra, un’area popolata da numerose stelle molto giovani e da protostelle ancora nel processo di formazione. L’intensa radiazione che si riversa da queste stelle appena nate fa brillare il gas circostante, in netto contrasto con i rivoli di polvere cosmica, più fredda, che si snodano nella zona, dolcemente illuminati di tinte più cupe di rosso e arancio. Il contrasto crea la scena spettacolare che sembra una celeste opera d’arte.

Immagini precedenti di questa regione, in luce visibile, sono suggestivamente diverse – le immagini ottiche appaiono quasi senza stelle, a causa della polvere e del gas che ne bloccano la vista. Le osservazioni nell’infrarosso, invece, ci permettono di penetrare lo schermo di polvere e di scavare nel cuore di questo ammasso stellare.

HAWK-I è installato sul telescopio UT4 (Yepun) del VLT e opera alle lunghezze d’onda del vicino infrarosso. Ha molti compiti scientifici, tra cui ottenere immagini di galassie vicine o di grandi nebulose, ma anche di stelle singole e di esopianeti. GRAAL è un modulo di ottica adattiva che permette a HAWK-I di produrre immagini spettacolari, usando quattro fasci laser proiettati nel cielo notturno, che fungono da stelle di riferimento artificiali e vengono usate per correggere gli effetti della turbolenza atmosferica – producendo così un’immagine più nitida.

Questa immagine è stata ottenuta nell’ambito di una serie di osservazioni di controllo – un processo noto come verifica scientifica – per HAWK-I e GRAAL. I test sono parte integrante del percorso di messa in opera di un nuovo strumento al VLT e comprendono un certo numero di osservazioni scientifiche tipiche per verificare e dimostrare le capacità del nuovo strumento.