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Fallito il lancio Soyuz MS-10. Atterraggio di emergenza per i due astronauti a bordo.

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Uno zoom delle immagini della Soyuz M-10 in atterraggio di emergenza, pubblicate su twitter da Chris B editor dell'account @NASASpaceflight.
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Uno zoom del momento della separazione dei booster, pubblicate su twitter da Chris B editor dell’account @NASASpaceflight. Pochi secondi dopo è arrivata la notizia di un problema che ha obbligato gli astronauti a un atterraggio di emergenza.

Questa mattina dal Cosmodromo di Baikonur era programmato il lancio della Soyuz MS-10, con a bordo il cosmonauta Alexey Ovchinin e l’astronauta americano Nick Hague, pronti per l’inizio della Expedition 57 a bordo della Stazione spaziale internazionale.

Il confronto tra una corretta separazione dei quattro booster e quanto invece avvenuto per la Soyuz MS-10. Crediti: @NASASpaceflight

Il lancio ha avuto però un problema al momento della separazione dei booster, e la capsula con i due astronauti ha dovuto effettuare un rientro balistico, un atterraggio di emergenza verso terra. Il malfunzionamento è avvenuto pochi minuti dopo il lancio, alle 10:40 ora italiana.

Poco dopo è arrivata la notizia che le comunicazioni dal centro controllo di Mosca con i due astronauti sono state riallacciate e stanno bene. La capsula è rientrata in caduta libera e il paracadute si è aperto come previsto facendola atterrare nel Kazakhstan, 20 chilometri a est della città di Dzhezkazgan. Il recovery team ha ormai raggiunto gli astronauti che sono fuori dalla capsula e in buone condizioni.

Una grafica delle fasi di un atterraggio di emergenza Soyuz.

Il rientro balistico in realtà fa parte dei modi di rientro previsti per la Soyuz nei casi di emergenza.
In una vecchia intervista ad Astronautinews, racconta l’astronauta italiano Roberto Vittori, che si è trovato a doverci ricorrere nella fase di rientro dalla ISS, che si tratta di una procedura prevista e ben testata: «anche se per l’equipaggio all’interno non è un atterraggio semplice e le operazioni di recupero sono più difficoltose perché bisogna trovarli e spostarsi dal punto di atterraggio previsto a quello dove effettivamente sono». Come accaduto anche in questo caso, in cui la Souyz è caduta a circa un’ora e mezza di distanza dal punto previsto dai soccorsi al momento dell’incidente.

I lanci Soyuz restano comunque tra i più affidabili, l’ultimo problema si è avuto il 5 aprile del 1975, ben 43 anni fa… In quel caso il lancio, diretto verso la stazione spaziale Salyut 4, è stato abortito all’istante T+295 e l’equipaggio a bordo si è messo in salvo, pur sperimentando in caduta una forza pari a 21G.

Attendiamo le prime immagini degli astronauti sani e salvi e di conoscere i dettagli del problema che ha causato il fallimento del lancio e il destino della Expedition 57.
Qui sotto la diretta NASA del lancio, al momento in cui scriviamo ancora in corso in attesa di nuove informazioni, e un twit by Astronauticast sullo stato della situazione dopo l’accaduto:


Prevedere l’imprevisto… Hayabusa 2 alla scoperta di Ryugu. BepiColombo in partenza per il Pianeta di Ferro. Terra chiama Opportunity, risponderà mai il rover? Che forma può avere un alieno? 
Tanti gli argomenti affrontati sul nuovo…

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