Tra la sera del 2 gennaio e la notte del 3, la Luna al Primo quarto avvicinerà Giove fino a una distanza angolare di circa 5°. Se si avrà la pazienza di aspettare che i due oggetti si abbassino sull’orizzonte, come figurato nell’illustrazione, si avrà la possibilità di riprendere la congiunzione includendo anche suggestivi elementi del paesaggio. La stessa configurazione si ripeterà anche la sera del 30 gennaio, quando la Luna reincontrerà Giove nella stessa regione di cielo, con una fase leggermente più scarsa (N. B. Il disco della Luna è sovradimensionato rispetto alla scala dell’illustrazione).
Tra la sera del 2 gennaio e la notte del 3, la Luna al Primo quarto avvicinerà Giove fino a una distanza angolare di circa 5°. Se si avrà la pazienza di aspettare che i due oggetti si abbassino sull’orizzonte, come figurato nell’illustrazione, si avrà la possibilità di riprendere la congiunzione includendo anche suggestivi elementi del paesaggio. La stessa configurazione si ripeterà anche la sera del 30 gennaio, quando la Luna reincontrerà Giove nella stessa regione di cielo, con una fase leggermente più scarsa (N. B. Il disco della Luna è sovradimensionato rispetto alla scala dell’illustrazione).
Dopo la clemenza dei mesi autunnali si fa avvertire in gennaio il clima tipico della stagione fredda, che, se da una parte offre le migliori condizioni di trasparenza, dall’altra pone seri problemi a chi vuole raggiungere siti lontani dalle luci cittadine e rimanervi nella lunga notte astronomica. Del resto, proprio le numerose ore di buio permettono in questo periodo di spaziare – in prima serata – dalle costellazioni autunnali più orientali (Pesci, Pegaso, Balena…) fino alle regioni ricche di nebulose e ammassi del cielo invernale, per terminare nella seconda parte della notte con le prime avvisaglie della grande concentrazione di galassie del cielo primaverile (Vergine, Leone…).