Un aggiornamento sugli ultimi progressi degli aspiranti soci al Club dei 100 asteroidi, che propone una maratona osservativa, o fotografica scelta, dei primi cento asteroidi scoperti. A questa pagina trovate un’introduzione di Talib Kadori, tutti i dettagli per partecipare, le schede degli aspiranti soci e l’elenco delle loro osservazioni.

La caccia ai primi 100 “insignificanti” puntini luminosi continua, con la solita coppia Palma-Tagliaferri che sembra più che mai decisa a raggiungere in breve tempo il traguardo dell’iscrizione al club. I due, (75 bersagli Diego Palma, 74 Ugo Tagliaferri) sono ormai a tre quarti dell’opera.

Il primo si dichiara sempre più entusiasta dell’avventura intrapresa, mentre il secondo ha tirato fuori l’”artiglieria pesante” (il tele da 80 cm. di Campo Catino) per poter cogliere gli oggetti bassi e deboli. Entrambi sono comunque ben consapevoli che con l’approssimarsi del traguardo le osservazioni tenderanno a diluirsi e la pazienza sarà una virtù indispensabile da sfoggiare per arrivare con successo a destinazione.

Nessun aggiornamento invece per gli altri tre osservatori, a cominciare da Edoardo Carboni fermo a 38 asteroidi osservati. Al palo anche Luca Maccarini e Diego Rovere con rispettivamente 13 e 12 prede nel carniere.

La piacevole novità è però il rinnovato interesse per l’iniziativa. Infatti sono alle liste un altro paio di iscrizioni che tireranno un po’ su il morale di Talib Kadori, che sull’ultimo numero di Coelum minacciava di dimettersi per una presunta caduta di interesse riguardante le sue amate “montagne vaganti”.

Coraggio Talib, non mollare e senti cosa ci ha scritto Omar, che presto dovrebbe scendere in campo:

«Forte questa maratona dei 100 asteroidi. Mi chiamo Omar e osservo con dob da 12″ sotto un cielo buio, da un osservatorio auto costruito a 500 slm… Mi ci metto subito, finalmente qualcosa di stimolante anche per gli osservatori visuali. E’ vero, ci sono già le stelle variabili che a volerle seguire bene danno un bel da fare, però questa cosa degli asteroidi mi piace molto e fate bene a coinvolgere i lettori in questo modo».

Claudio Pra