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Luna di Novembre

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Alle ore 02:20 la Luna è sorta in fase di 25,6 giorni rendendosi visibile per alcune ore fino alle prime luci dell’alba. Sulla sua superficie si potrà individuare la netta distinzione fra la scura distesa basaltica dell’oceanus Procellarum di cui ne vediamo solo il settore occidentale in evidente contrasto con le più chiare rocce anortositiche degli altipiani sudoccidentali, mentre una volta giunto al capolinea della fase calante il nostro satellite sarà in Novilunio alle ore 22.15 del 4 Novembre venendosi a trovare fra la Terra e il Sole rivolgendo pertanto a noi il suo emisfero non illuminato dal Sole.

Da qui ripartirà la fase di Luna crescente che progressivamente di sera in sera si renderà sempre più visibile fino a raggiungere le migliori condizioni osservative nelle fasi prossime al Primo Quarto previsto per le ore 13:46 dell’11 Novembre. Per l’osservazione al telescopio basterà attendere le 17:30 circa della medesima serata col nostro satellite ad un’altezza di +23° e perfettamente visibile fino alle 23.30 circa quando scenderà sotto l’orizzonte. A prescindere da tutto quanto si è detto e scritto su questa fase lunare, ad una semplice osservazione non sfuggirà certamente che le aree scure ricoperte da rocce basaltiche e chiamate impropriamente “mari”, non sono altro che gigantesche strutture crateriformi che videro la loro formazione dai 4 ai 4,5 miliardi di anni fa nel Periodo Geologico Nectariano. Non solo attraverso il telescopio, ma anche in un binocolo sarà possibile percepire chiaramente la forma indicativamente circolare tipica dei bacini da impatto ormai ricolmi di materiali di frantumazione della crosta lunare originale, sia del corpo meteoritico impattante oltre alle rocce effusive di origine vulcanica note come basalti. Potrà risultare molto interessante ed anche stimolante andare a scandagliare le strutture situate in prossimità delle regioni polari settentrionale e meridionale, dove si consiglia di effettuare l’osservazione con differenti poteri di ingrandimento, al fine di percepirne i minimi dettagli compatibilmente con le condizioni osservative.

Nell’avanzare della fase crescente la Luna sarà in Plenilunio alle ore 09:58 del 19 Novembre mentre anche in questo caso, sorgendo alle 16:52, basterà attendere le ore 17:30 circa per intraprendere le osservazioni al telescopio. Nel caso specifico, dopo il transito in meridiano delle 00:33 ad un’altezza di +66°, avremo a nostra disposizione l’intero emisfero lunare rivolto verso la Terra fino alle prime luci dell’alba del mattino seguente. Questo Plenilunio si verificherà con la Luna alla distanza di 407.490 km dalla Terra e con un diametro apparente di 29,32′ in fase di 14,5 giorni.

Al capolinea della fase crescente, il nostro satellite riprenderà la fase di segno opposto, cioè quella calante passando per la fase di Ultimo Quarto alle ore 13:28 del 27 Novembre, pochissimi minuti prima del suo tramonto. Mentre per chi fosse interessato ad osservazioni col telescopio la notte successiva, il 28 Novembre, sorgerà intorno alla mezzanotte e splenderà nel cielo ad est – sudest fino all’alba, quando alle ore 07:00 culminerà in meridiano ad un’altezza di +54°. La peculiarità di questa fase lunare consiste nella possibilità di ammirare il settore occidentale del nostro satellite con l’immensa distesa basaltica dell’oceanus Procellarum oltre a porzioni dei mari Frigoris, Imbrium e Nubium fino all’inconfondibile area circolare del mare Humorum. Non mi stancherò mai di segnalare il notevole contrasto dei crateri Aristarchus e Grimaldi in relazione ai materiali che ricoprono le rispettive aree. Infatti l’elevatissima albedo del cratere Aristarchus rispetto agli scuri basalti circostanti ne rende praticamente immediata l’individuazione, così come le scure rocce basaltiche che ricoprono il fondo del cratere Grimaldi ne fanno una vera e propria “isola nera” rispetto alle più chiare rocce anortositiche degli altipiani. Nelle ultime notti del mese la Luna si ridurrà ad una falce sempre più sottile relegata alle ore notturne in attesa di una nuova ripartenza.

Le FALCI lunari di NOVEMBRE:

Il 2 Novembre alle ore 03:35 è sorta una falce di 26,6 giorni fra le stelle della Vergine. Trattandosi di Luna calante la porzione illuminata riguarda il settore più occidentale dell’oceanus Procellarum e dell’altipiano sudoccidentale con le rispettive cuspidi nord e sud. E’ stato quindi possibile osservare, con un evidenza molto netta, la scura platea basaltica del cratere Grimaldi.

La notte successiva, il 3 Novembre, una falce ancora più sottile è apparsa alle ore 04:52 in fase di 27,7 giorni ma la breve finestra osservativa ha permesso solo una rapida occhiata e qualche foto prima che le luci dell’alba abbiano il sopravvento. Una osservazione decisamente problematica sarà quella del 4 Novembre con una falce di 28,7 giorni che sorgerà alle ore 06:12 e che segnalo unicamente per informazione.
Considerata la vicinanza al sorgere del Sole e la necessità di attuare ogni precauzione per non intercettare la luce solare, eventuali foto dovranno essere effettuate con la Luna in corrispondenza dell’orizzonte. Nel caso specifico sarà preceduta dal pianeta Mercurio (distanza 6°) mentre Marte la affiancherà a soli 2°.

Per quanto riguarda le falci in Luna crescente, alle ore 18:09 del 6 Novembre tramonterà una bella falce di 1,8 giorni sulla cui superficie sarà possibile individuare varie strutture crateriformi ristrette fra il bordo lunare orientale ed il vicino terminatore, tenendo ben presente la breve finestra osservativa. Una più comoda falce lunare sarà quella che tramonterà alle ore 18:57 del 7 Novembre.
Nel caso specifico sarà possibile l’osservazione di numerose strutture geologiche tra cui il mare Humboldtianum a nordest oltre al settore orientale dei mari Crisium e Fecounditatis unitamente ai quattro grandi crateri Langrenus, Vendelinus, Petavius, Furnerius senza dimenticare le regioni polari nord e sud. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.

LIBRAZIONI di NOVEMBRE:

(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini). Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.

– Librazioni Regione Sudovest: (a)

01 Novembre: Fase 26 giorni, sorge 02:20 – tramonta 15:51
02 Novembre: Fase 27 giorni, sorge 03:35 – tramonta 16:12
03 Novembre: Fase 28 giorni, sorge 04:52 – tramonta 16:35
04 Novembre: Fase 26 giorni, sorge 02:20 – tramonta 15:51

Librazioni Regione Nordest-Est:
06 Novembre: Fase 1,8 giorni, sorge 08:59 – tramonta 18:09
07 Novembre: Fase 2,8 giorni, sorge 10:20 – tramonta 18:57
08 Novembre: Fase 3,8 giorni, sorge 11:34 – tramonta 19:56
09 Novembre: Fase 4,8 giorni, sorge 12.33 – tramonta 21:05
10 Novembre: Fase 5,8 giorni, sorge 13:21 – tramonta 22:19
11 Novembre: Fase 6,8 giorni, sorge 13:56 – tramonta 23:34
12 Novembre: Fase 7,8 giorni, sorge 14:24 – tramonta ——
13 Novembre: Fase 8,8 giorni, sorge 14:47 – tramonta 00:45
14 Novembre: Fase 9,8 giorni, sorge 15:08 – tramonta 01:54
15 Novembre: Fase 10,8 giorni, sorge 15:27 – tramonta 03:01
16 Novembre: Fase 11,8 giorni, sorge 15:46 – tramonta 04:06
17 Novembre: Fase 12,8 giorni, sorge 16:05 – tramonta 05:11
18 Novembre: Fase 13,8 giorni, sorge 16:27 – tramonta 06:15

Librazioni Regione Sudovest:
22 Novembre: Fase 17,8 giorni, sorge 18:45 – tramonta 10:24
23 Novembre: Fase 18,8 giorni, sorge 19:38 – tramonta 11:15
24 Novembre: Fase 19,8 giorni, sorge 20:38 – tramonta 11:58
25 Novembre: Fase 20,8 giorni, sorge 21:43 – tramonta 12:34
26 Novembre: Fase 21,8 giorni, sorge 22:51 – tramonta 13:04
27 Novembre: Fase 22,8 giorni, sorge ——  – tramonta 13:30
28 Novembre: Fase 23,8 giorni, sorge 00:01 – tramonta 13:53
29 Novembre: Fase 24,8 giorni, sorge 01:12 – tramonta 14:14
30 Novembre: Fase 25,8 giorni, sorge 02:25 – tramonta 14:35

Immagine 2Librazione di Novembre”: Mappe di F. Badalotti su immagini dal globo di “Atlante Lunare Virtuale”