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Buon 2022 con il calendario Copernicus-Sentinel dell’Esa

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Dodici composizioni inedite delle immagini dei satelliti Sentinel, del programma Copernicus,nel calendario Esa 2022

I colori e l’originalità di un Kandinskij e il contenuto scientifico di un programma spaziale: si presenta così la raccolta di dodici immagini che l’Agenzia spaziale europea (Esa) ha selezionato per il suo calendario 2022.

Copernicus e i satelliti Sentinel

CopernicusSentinelCalendar 2022, questo il nome sceltodall’Esa. Le immagini, infatti, provengono dai satelliti Sentinel del programma Copernicus, il programma europeo di osservazione della Terra di cui l’Esa fa parte. Lo scopo è quello di monitorare il nostro pianeta e il suo ambiente a beneficio di tutti i cittadini dell’Ue e non solo, attraverso lo studio dell’atmosfera, dell’ambiente marino, delle terre emerse e dei luoghi in cui il cambiamento climatico è evidente (come ghiacciai e foreste), ma anche attraverso il monitoraggio e la gestione di situazioni emergenziali come le catastrofi naturali. I Sentinel, attualmente, contano sei missioni composte da una costellazione di due satelliti ciascuna, in modo da soddisfare esigenze di copertura del territorio e garantire osservazioni ripetute. La strumentazione di bordo è varia e specificamente progettata per studiare un aspetto del nostro pianeta e delle attività umane su di esso. Sentinel-2, ad esempio, in orbita polare, produce immaginia diverse lunghezze d’onda ead alta risoluzione della vegetazione, del suolo e della copertura idrica, mentre gli strumenti a bordo di Sentinel-3 misurano con precisione e affidabilitàla topografia della superficie marina,la temperatura e il colore della superficie del mare e della terra; lo scopo primario di questa missione è supportare i sistemi di previsione degli oceani, così come il monitoraggio ambientale e climatico. E sulle previsioni climatiche lavora anche Sentinel-5P (il precursore di Sentinel-5, attualmente in costruzione), che fornisce dati tempestivi sulla quantità divari tipi di gas e aerosol che influenzano la qualità dell’aria e il clima.

Famiglia Sentinel Credit ESA

Le immagini per il 2022

Ci sono un po’ tutti questi scenari nelle immagini prodotte dal programma Copernicus, mentre quelle scelte per il calendario sono per lo più focalizzate sulle attività umane, ciascuna rielaborata per portare in evidenza un aspetto e dare un messaggio, e ciascuna spiegata con una semplice didascalia contenente i dati scientifici, i luoghi, i colori, e la fonte.

Facciamo allora qualche esempio. Gennaio ci porta nel sud della Spagna, ad Alméria, città costiera costellata di serre dal tetto bianco, tanto da essersi guadagnata il nome di “Mar de plastico”. Qui, fra produttori locali e grandi multinazionali, si coltivano milioni di tonnellate di frutta e verdura che finisce, ogni giorno, anche nei nostri supermercati. Febbraio e ottobre, invece, sembrano davvero un quadro astratto. Si tratta però delle pianure del Texas e dell’Arabia Saudita: in particolare, la prima è una sovrapposizione di tre immagini satellitari che rappresentano tre diversi indici (uno giallo, uno verde e uno rosso) che misurano il tasso di crescita della vegetazione all’inizio della stagione. Gli stessi indici sono anche quelli che compongono la seconda immagine, che però risulta dalla sovrapposizione di scatti presi in tempi diversi. Il filo conduttore, ancora una volta, l’importanza dell’attività agricola nell’economia. E di agricoltura parla, in realtà, la maggioranza delle immagini scelte dall’Esa per il 2022: dai campi coltivati in Israele e sulla striscia di Gaza nel mese di marzo, all’Imperial Valley di giugno: una zona desertica in California che l’uomo – utilizzando l’acqua del fiume Colorado – è riuscito a rendere una delle regioni più produttive per uva, cotone, noci e frutta. In aprile, trovano posto anche le risaie che sostengono la popolazione del Vietnam, la cui evoluzione temporale negli ultimi mesi del 2019 è mostrata grazie a una serie di immagini radar sovrapposte.

L’anno si chiude, infine, in Sud Corea: in trasparenza, nel mare azzurro, si notano delle piccole e numerosissime tracce blu scuro. Si tratta di veri e propri campi subacquei in cui le alghe marine crescono sulle corde dell’acquacoltura: la Corea è la più grande consumatrice mondiale e la quarta produttrice di alghe, molluschi e piccoli pesci.

Per vedere tutte le immagini raccolte ed elaborate dall’Esa, e per scaricare il CopernicusSentinelCalendar 2022 potete visitare il sito dell’Agenzia spaziale europea, nella sezione che l’ente ha dedicato all’osservazione della Terra.

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