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SUPERNOVAE: aggiornamenti Giugno 2023

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RUBRICA SUPERNOVAE COELUM   N. 111

UNA STUPENDA SUPERNOVA NELLA GALASSIA MESSIER 101

CHE SARA’ RICORDATA PER MOLTO TEMPO

 

In questo periodo di dominio indiscusso dei programmi professionali di ricerca supernovae, vedere un astrofilo  riuscire a scoprire una supernova, addirittura in una galassia del catalogo di Messier, ci riempie il cuore di gioia. Lo scopritore è il veterano astrofilo giapponese Koichi Itagaki, che però non può essere considerato un astrofilo comune. Vanta infatti al suo attivo la scoperta di ben 175 supernovae, occupando la terza posizione nella Top Ten mondiale amatoriale e dispone di una strumentazione di tutto rispetto, con una schiera di telescopi davvero eccezionale sia per numero che per diametro, dove spiccano un 60cm e due 50cm, oltre ad altri strumenti di diametro inferiore. Non sono tutti dedicati alla ricerca di supernovae ed infatti l’esperto astrofilo del Sol Levante annovera nel suo palmares anche la scoperta di comete, pianetini, Novae e Variabili Cataclismiche della nostra galassia e numerose Novae Extragalattiche, veramente un “mostro sacro” dell’astrofilia mondiale.

L’attuale importantissima scoperta è stata effettuata la notte del 19 maggio, quando Itagaki si è accorto per primo di una nuova stella nella stupenda galassia a spirale M101 conosciuta come la galassia Girandola, situata nella costellazione dell’Orsa Maggiore a “soli” 21 milioni di anni luce di distanza. Quando è apparsa sul TNS la comunicazione del nuovo transiente di mag.+14,9  nella galassia M101, la notizia ha destato subito grande interesse ed infatti appena 5 ore dopo la scoperta, dall’Osservatorio del Roque de los Muchachos nelle Isole Canarie con il Liverpool Telescope di 2 metri, è stato ripreso lo spettro di conferma.

La SN2023ixf, questo il nome definitivo assegnato, è una supernova di tipo II molto giovane scoperta soltanto un giorno dopo l’esplosione, cioè dopo l’arrivo sul nostro pianeta della “prima luce”. La vera esplosione è infatti avvenuta 21 milioni di anni fa e la luce di questa immane esplosione ha impiegato tutti questi anni per giungere fino a noi, arrivando nella seconda parte del giorno 18 maggio. La galassia M101 è uno dei soggetti più fotogenici e più immortalati, non soltanto da chi fa ricerca di supernovae e perciò sono venute fuori numerose prediscovery che hanno permesso di calcolare con precisione questo dato. Nel giro di appena cinque giorni la supernova ha subito un repentino aumento di luminosità che dalla mag.+14,9 della scoperta, ha permesso di raggiunge il 24 maggio il massimo di luminosità alla notevole mag.+10,8 diventando una delle supernovae più luminose degli ultimi anni. Bisogna infatti risalire al gennaio 2014 con la SN2014j in M82 (mag.+10,1) per trovare una supernova più luminosa e vicina. Gli osservatori professionali di tutto il mondo la stanno seguendo in maniera assidua dal dominio X al radio, in polarimetria, fotometria e spettroscopia. Vengono inoltre ripresi spettri ad alta risoluzione per individuare le varie componenti del vento stellare. E’ stata fatta inoltre un’accurata analisi delle immagini di archivio dei Telescopi Spaziali Hubble e Spitzer, che ha permesso di individuare la stella progenitrice di questa supernova. Si tratta di una Supergigante Rossa di mag.+24,4 non troppo massiva, che negli ultimi anni aveva mostrato variazioni di luminosità, preannunciando l’imminente esplosione. Intanto i nuovi spettri ottenuti hanno permesso di affinare la classificazione che da tipo II è passata adesso a tipo IIn, dove “n” sta per narrow cioè stretto, riferito alle righe strette dell’Idrogeno. Non è però da escludere che la supernova possa subire un’ulteriore modifica con l’allargamento di queste righe dell’Idrogeno e aprendo perciò due scenari possibili: diventare una supernova di tipo IIL con la curva di luce che lentamente ma progressivamente diminuirà di luminosità, oppure diventare una supernova di tipo IIP. Le supergiganti rosse non troppo massive sono molto simili ai progenitori delle supernovae di tipo IIP. Noi perciò facciamo il tifo per questa seconda ipotesi, anche perché se così fosse la luminosità della supernovae dopo una leggera discesa si fermerà sul Plateau e rimarrà costante per oltre tre mesi, permettendoci di catturare delle stupende ed indimenticabili immagini. Sarà comunque la fotometria dei prossimi giorni a chiarire definitivamente il tipo di questa supernova.  Concludiamo ricordando che questa è la quinta supernova conosciuta in M101. Le quattro precedenti furono la famosa SN2011fe di tipo Ia, scoperta il 24 agosto del 2011 dal Palomar transient Factory, che nel settembre 2011 raggiunse la mag.+9,9 diventando una delle supernovae più luminose della storia; la SN1970G di tipo II, scoperta il 30 luglio 1970 dall’astronomo ungherese Miklos Lovas; la SN1951H scoperta il 1° settembre 1951 dall’astronomo americano Milton Humason e la SN1909A scoperta il 26 gennaio 1909 dall’astronomo tedesco Max Wolf.

Ecco una carrellata di scatti di SN2023ixf, grazie a tutti gli astrofili per i numerosi contributi!

 

1) Immagine della SN2023ixf in M101 ripresa da Rolando Ligustri in remoto dagli Stati Uniti con un telescopio da 400mm F.3,75 posa L=5×180 secondi RGB=5×180 secondi.

 

2) Immagine della SN2023ixf in M101 ripresa da Riccardo Mancini con un telescopio Newton da 250mm F.5 somma di 30 immagini da 60 secondi.

 

3) Immagine della SN2023ixf in M101 ripresa da Alain Rosica con un telescopio Newton 200mm F.4 somma di 75 immagini da 240 secondi.

 

4) Immagine della SN2023ixf in M101 ripresa dall’astrofilo tedesco Gregor Krannich con un telescopio da 350mm F.10 somma di 40 immagini da 60 secondi.

 

5) Immagine della SN2023ixf in M101 ripresa da Mario Masucci con un telescopio da 300mm F.4 somma di 30 immagini da 180 secondi.

Trovi tutti gli eventi osservabili e dell’ultimo mese nella sezione: Il Cielo del Mese


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