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La Luna di Gennaio 2023

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Sarà un Gennaio ricco di congiunzioni interessanti

Dando ormai definitivamente per scontato come il nostro satellite non sia solamente “un’arida palla piena di buchi” (come già citato in chiusura dell’articolo dello scorso Dicembre), in apertura del nuovo anno allo scoccare della fatidica Mezzanotte la Luna, dopo il Primo Quarto trascorso da nemmeno 48 ore, sarà in fase di 8,5 giorni ad un’altezza iniziale di +24° mentre alle ore 02:20 scenderà sotto l’orizzonte. A prescindere dalle eccessive libagioni che purtroppo condurranno alcuni a notare a malapena i cosiddetti e “anonimi buchi” di cui è cosparsa la superficie selenica nonostante il cielo sereno e l’ingrandimento fornito da telescopio+oculare, per gli appassionati ancora in normali condizioni di lucidità che nella prima nottata del 2023 porteranno il telescopio all’esterno della propria abitazione (forse qualche coraggioso, meteo permettendo….) vi sarà la possibilità di interessanti osservazioni su una infinità varietà di strutture geologiche già ampiamente descritte in precedenza. Alle ore 00:08 del 07 Gennaio il nostro satellite sarà in Plenilunio alla distanza di 399977 km dalla Terra, con un diametro apparente di 29,88’ e ad un’altezza di +74°, pochi minuti prima di transitare in meridiano (ore 00:19).

Osservando la Luna Piena e le vaste aree ricoperte dalle scure rocce basaltiche diviene naturale una considerazione. Dividendo il disco lunare in due parti uguali (ovest/est), mentre nel settore est notiamo i mari Serenitatis, Vaporum, Tranquillitatis, Crisium, Fecounditatis e Nectaris con la loro conformazione grosso modo circolare in virtù della comune origine da grandi bacini da impatto, al contrario, nel settore ovest si percepisce molto chiaramente come una notevole porzione della superficie sia occupata dall’immenso oceanus Procellarum la cui conformazione non appare in nessun modo “circolare” ma estremamente irregolare. Infatti a nord confluisce direttamente nel Sinus Roris mentre scendendo verso sud appare senza soluzione di continuità con l’area del mare Imbrium per poi confluire ancora senza ostacoli nel mare Insularum e nei Sinus Aestuum e Medii. Più a sud l’oceanus Procellarum appare collegato senza apparenti ostacoli naturali anche al mare Cognitum ed all’intera area del mare Nubium. Infine confina a sudovest col mare Humorum da cui viene solo parzialmente delimitato da bassi e modesti rilievi collinari. E’ inoltre doveroso notare come i mari Imbrium e Humorum siano le uniche aree relativamente pianeggianti del settore occidentale di cui se ne percepisce una conformazione almeno indicativamente circolare, al contrario del mare Nubium anch’esso decisamente irregolare. Da citare infine all’estremità settentrionale della Luna il Sinus Roris e la lunga striscia del mare Frigoris estesi in senso ovest/est. Presumibilmente quanto oggi osserviamo nei cosiddetti mari lunari, in modo particolare nel settore occidentale, ci riconduce ai giganteschi sconvolgimenti che segnarono la turbolenta storia geologica di quella che, a torto, viene considerata da molti una “anonima palla piena di buchi”.

Ripresa la fase calante, alle ore 03:10 del 15 Gennaio il nostro satellite sarà in Ultimo Quarto in fase di 22,6 giorni ad un’altezza di +24,5° e visibile fino alle prime luci dell’alba dopo avere superato il meridiano alle 06:15, mentre il Novilunio si avrà alle ore 21:53 del 21 Gennaio.

La contestuale ripartenza di un nuovo ciclo lunare porterà il nostro satellite in fase di Primo Quarto alle ore 16:19 del 28 Gennaio, serate in cui diverrà progressivamente sempre più ampia la porzione di superficie lunare illuminata dal Sole, andando pertanto a chiudere il primo mese del 2023 nelle migliori condizioni osservative in attesa del prossimo Plenilunio, ma ne riparleremo tra un mese.

Le Falci lunari di Gennaio

Primo appuntamento per gli appassionati nella tarda nottata del 18 Gennaio quando alle ore 04:09 sorgerà una falce di 25,7 giorni fra le stelle dello Scorpione. Sulla superficie illuminata dal Sole sarà in evidenza la netta distinzione fra le scure rocce basaltiche del settore nordovest rispetto alle ben più chiare rocce anortositiche del settore sudovest. La notte seguente, il 19 Gennaio, sorgerà alle ore 05:24 una più stretta falce di 26,7 giorni. La falce lunare che sorgerà il 20 Gennaio alle ore 06:34 risulterà alquanto problematica data la finestra temporale veramente limitata prima che la luce solare prevalga su tutto, sarà pertanto estremamente importante attuare la massima cautela al fine di evitare gravi problemi alla propria vista. Per quanto riguarda la fase crescente, appuntamento per il 23 Gennaio con una sottile falce di 1,9 giorni che alle ore 19:15 scenderà sotto l’orizzonte accompagnata dalla bella coppia costituita dai pianeti Venere e Saturno molto ravvicinati fra loro, un’imperdibile occasione per interessanti e spettacolari foto. La successiva serata, il 24 Gennaio, alle ore 20:33 tramonterà una falce di 2,9 giorni la cui superficie illuminata dalla luce del Sole potrà già fornire agli appassionati una notevole quantità di dettagli per le proprie osservazioni. Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.

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Librazioni di Dicembre

(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini).

Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.

Librazioni Regione Est-Sudest:

  • 01 Gennaio. Fase 09,37 giorni – Massima Librazione mare Smythii
  • 02 Gennaio. Fase 10,40 giorni – Massima Librazione crateri Langrenus, Vendelinus
  • 03 Gennaio. Fase 11,44 giorni – Massima Librazione cratere Petavius
  • 04 Gennaio. Fase 12,47 giorni – Massima Librazione mare Australe
  • 05 Gennaio. Fase 13,51 giorni – Massima Librazione mare Australe

Librazioni Regione Sud-Sudovest:

Librazioni Regione Ovest-Nordovest:

Librazioni Regione Est-Sudest:

 

Note:

Immagini “Librazioni “: Su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”.

–  Dati e visibilità delle strutture lunari: Software “Stellarium” e “Virtual Moon Atlas”.

–  Ogni fenomeno lunare e rispettivi orari sono rapportati alla Città di Roma, dati rilevati tramite software “Stellarium” e dal sito http://www.marcomenichelli.it/luna.asp

Tutte le info sulle congiunzioni saranno pubblicate a breve!

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SCADE IL 31 DICEMBRE 2022