Uno scorcio tra polveri e gas galattici: l’Ammasso del Perseo

Per il secondo progetto di astrofotografia collettiva, il Team di Overall Photons si è imbattuto in un target ben conosciuto dagli astrofili ma poco fotografato in ambito amatoriale, poiché estremamente distante e quindi “piccolo” e debole per i telescopi e i sensori dell’astrofotografo medio. Il target in questione è l’ammasso di galassie del Perseo (Abell 426), migliaia di galassie distanti in media 240 milioni di anni luce e di magnitudine elevata.

Solo grazie alla collaborazione di 19 astrofotografi da tutto il mondo è stato possibile mettere in luce tramite una vista a largo campo le migliaia di deboli galassie dell’ammasso e, sorprendentemente, anche le nubi di polvere e idrogeno ionizzato della nostra Via Lattea. Nubi che formano una complessa trama intricata simile ad una ragnatela cosmica che si posiziona prospetticamente tra il Sistema Solare e l’ammasso galattico.

Tutto questo, incredibile ma vero, in condizioni non sempre ottimali di inquinamento luminoso, con attrezzatura di medio-basso costo e dai balconi/cortili dei partecipanti, ovvero grazie all’integrazione di centinaia di ore di acquisizione di segnale luminoso.

Di seguito alcuni numeri che riassumono la storia di questo secondo progetto:

  • 3 mesi di acquisizione, novembre-dicembre-gennaio, con molte complicazioni e cambi di programma dovuti al maltempo
  • 19 partecipanti da tutti il mondo, ognuno con la propria configurazione astrofotografica e condizioni del cielo
  • 392 ore di acquisizioni totali suddivise in 199 ore di H-alpha e 193 ore in LRGB
  • circa 5300 file grezzi processati, che hanno richiesto una settimana di lavoro tra preparazione e stacking tramite PC e SSD esterni da decine di Terabyte per la gestione dei dati
Il secondo soggetto e obiettivo centrato per il gruppo OverallPhotons: Abell 426. Crediti: Elisa Cuccu, Andrea Iorio, Fernando Linsalata, Giampiero Lilli, Roberto Volpini, Gianni Melis, Roberto Testi, Stephane Moinard, José Manuel López Arlandis, Michele Mazzola, Vitali Pelenjow, Leonardo Pelosi, Patrick Bisaillon, Aidan Guerra, Jeff Ratino, George William Hoffman, Vasile Unguru, Vakhtang Khutsishvili, Jonathan Schwab.

Dalle ricerche condotte, questo di Overall Photons è attualmente il progetto amatoriale più grande in termini di ore di acquisizione su Abell 426. Il risultato ha lasciato tutti i partecipanti senza fiato per l’inattesa profondità raggiunta tramite i mezzi amatoriali utilizzati.

È interessante sottolineare che le nubi di H-alpha provengono dalla nostra galassia, poiché questo ammasso ha un redshift tale da spostare la sua linea di emissione H-alpha al di fuori dell’intervallo dei filtri narrowband amatoriali con banda 3 -10 nm. Infatti, per catturare l’idrogeno derivante dalle galassie dell’ammasso sarebbe stato necessario un filtro spostato ulteriormente verso il rosso, centrato precisamente a 672 nm.

Resta quindi in sospeso un quesito, se questo idrogeno appartenente alla Via Lattea è stato generato da un fenomeno di ionizzazione o da un’onda d’urto di una supernova, quale e dove sono la causa di tale fenomeno? All’indagine la risposta.

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