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SVIZZERA 2011: alla ricerca dei neutrini perduti!

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Il viaggio, fissato per il 4,5 e 6 Novembre 2011, oltre ai laboratori del CERN prevede anche una visita delle città svizzere di Ginevra, Losanna e Montreux e raccoglie ben 46 partecipanti.

La partenza del pullman è fissata a Ferrara presso l’ipercoop Il Castello, alle 4 del mattino, quando il cielo è ancora buio e qui raccogliamo il primo gruppo, costituito oltre che dal sottoscritto, dalla moglie Arianna, dal figlio Leonardo e dal collega Ferruccio Zanotti, anche da Roberto Bonventi e Olga Gamberini vecchie conoscenze addirittura del primo viaggio in Cile del 1999, Sandra Maestri col figlio Corrado Bonazza, compagno di scuola di Leo e con noi lo scorso anno in occasione di una Crociera sul Nilo e dai nuovi volti Ada Andreani, Elena Beccati, Marcella Boarin, Bruno Bolognesi, Marinella Bregna, Annalisa Caselli, Beatrice Di Resta, Federico Fantinati, Maria Fortini, Rocco Lavezzo, Maria Pia Radice, Claudia Zampieri, ed Elio e Ermanno Zerbini.

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Affrontiamo un’autostrada deserta nell’oscurità ed arriviamo al nostro secondo appuntamento a Bologna, per la precisione al Centro Commerciale Borgo in cui carichiamo i veterani di tanti viaggi Diego Pizzinat e Viviana Beltrandi, Lara Rosaverde con noi in Norvegia nel 2003, accompagnata da Michele Montanari, ma non si vedono invece Claudio Balella e Feliciana Cenerini, irraggiungibili anche telefonicamente, mah!. Aspettiamo sotto una leggera pioggerella fino alle 5 e 20, poi il solerte autista ci invita a salire sul pullman, il viaggio è lungo e non possiamo permetterci troppi ritardi.

Arriviamo così al successivo stop in quel di Modena dove un sorridente Mauro Cipriani, con noi in Zambia nel 2001, si accomoda alla fine del pullman in cui ci siamo radunati, salutandoci festosamente. Assieme a lui salgono anche altri partecipanti: Gabriella Bruni, Stefano Cleva, Antonella De Leonardis, Paris Dondi, Alessandro Fontanesi, Sandra Gamberini, Vincenzo Macciola, Benedetta Marmiroli, Francesco Moro, Giorgio Passerini, Santa Spanò.

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Sono le 7.30, quando ci giungono comunicazioni da Claudio e Feliciana, la sveglia clamorosamente non era suonata e si sono quindi lanciati all’inseguimento del nostro pullman contando di incrociarlo quando saremo nei pressi di Milano. L’atmosfera è distesa e rilassata, è sempre bello fare una rimpatriata con vecchi compagni di viaggio, tra i ricordi di avventure ed episodi divertenti vissuti assieme; a Milano salgono anche Esther Dembitzer, che detiene il record di viaggi con noi e Deni Fier, che ci ha seguito in Egitto e Mongolia, assieme ai nuovi Gennaro Berardini e Gianna Pollini ed arriva finalmente il ricongiungimento con Claudio e Feliciana fra gli applausi generali. Manca ancora una coppia all’appuntamento di Ivrea, i novelli sposi Paolo Minafra e Rosaria Colaleo, ora il gruppo è completo.

Attraversiamo una Val d’Aosta sotto la pioggia e ci passa accanto il forte di Bard in cui rimanemmo 5 mesi nel 2007 col nostro planetario itinerante nell’ambito della mostra “In cima alle stelle”, è avvolto dalle nubi basse in un’atmosfera da Transilavania, quindi passiamo il tunnel del Monte Bianco. Qualcuno ipotizza “ E’ il tunnel della Gelmini?“, in risposta alle affermazioni del Ministro dell’Istruzione su un fantomatico tunnel che collegherebbe il Gran Sasso al CERN, e le risate partono incontrollate.

Siamo in Francia, vicino ci scorre Chamonix e scendendo di quota entriamo in Svizzera dopo un passaggio alla dogana e finalmente, attorno alle 15.00 arriviamo a Ginevra, una città cosmopolita, le cui modeste dimensioni celano ricchezza e prestigio a livello mondiale. Depositiamo i bagagli al nostro moderno hotel Cristal, poi, senza soluzione di continuità veniamo raggiunti dalla nostra guida Pilar per un giretto in città, prima in pullman e poi a piedi.

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Passiamo accanto al Palazzo delle Nazioni Unite, con le 193 bandiere allineate degli stati che ne fanno parte e la gigantesca sedia a cui manca una gamba, il monumento ai mutilati dalle mine anti uomo. Ginevra è oggi il centro della diplomazia mondiale, sede di oltre 250 organizzazioni internazionali non governative tra cui Croce Rossa e Unicef, di cui dal pullman vediamo scorrere i giganteschi palazzi.

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E poi la cathèdrale Orthodoxe Russe, con le tipiche cupole dorate a cipolla, il lungo lago con la gigantesca fontana Jet d’Eau, la più alta d’Europa e simbolo di Ginevra, prima di scendere a piedi per un giro sotto l’ombrello nella città vecchia. Camminiamo nella Place du Bourg de Four, la più antica della città ed entriamo nella cattedrale di St.Pierre, ultimata nel XIII secolo, gotica con elementi romanici e nell’adiacente Chapelle des Machabèes con affreschi e vetrate colorate in forte contrasto con l’austera navata della chiesa.

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Passiamo accanto al palazzo del Comune e attraversiamo il Parc des Bastions in cui campeggiano le statue dei 4 leader della riforma calvinista: Giovanni Calvino, Guillaume Farel, Thèodore de Bèze e John Knox. Pilar cammina spedita ed i più anziani del nostro gruppo faticano a seguirla fino al pullman dell’ autista Claudio. Un po’ di riposo prima di un giretto tra gli innumerevoli negozi di orologi, formaggi, cioccolata e coltellini svizzeri e poi ci ritroviamo tutti a cena nel buon ristorante La Veranda, a pochi passi dall’hotel in cui ci rinfranchiamo dalle lunghe ore di viaggio e dal primo tour della città.

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Ci diamo appuntamento il mattino dopo per le 11.15 al pullman, avremo qualche ora per girare autonomamente la città.