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News da Marte #22

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Bentornati su Marte!

In questo aggiornamento seguiamo le attività di Perseverance che è arrivato nella nuova unità geologica e di Ingenuity che continua a spingersi sempre più in alto. C’è inoltre un aggiornamento sul destino della Mars Sample Return. Partiamo!

Il primo campione della Marginal Carbonate Unit

Nel precedente appuntamento della rubrica abbiamo lasciato Perseverance all’avvio della sua quarta campagna di esplorazione nel Cratere Jezero, vale a dire la Margin Campaign.
L’avvio ideale di questo nuovo capitolo si è avuto con l’abrasione Amherst Point che abbiamo visto nella cronaca testuale e video.

I Sol successivi sono stati dedicati, oltre che alle analisi svolte con gli strumenti di imaging, anche alla documentazione dei panorami circostanti. Segnalo in particolare questo mosaico di 124 immagini che il rover ha scattato il 17 settembre (Sol 916) rivolto verso nord ovest e che copre circa 150 gradi di ampiezza orizzontale.

Ampia panoramica scattata da Perseverance. NASA/JPL-Caltech/MSSS/Marslife

Come facilmente prevedibile, successivamente alle indagini fotografiche, è stato il momento di mettere al sicuro un campione di queste rocce così importanti dal punto di vista scientifico. Vale la pena ricordare che l’abbondante presenza in quest’area di minerali carbonati, già appurata dalle rilevazioni spettroscopiche effettuate dall’orbita marziana, da una parte avvalora l’ipotesi sulla presenza di abbondante acqua in un lontano passato; dall’altra i carbonati si rivelano un ottimo mezzo per “fotografare” l’ambiente in cui si formano, comprese eventuali tracce di vita microbica.

Il prelievo è stato svolto nel Sol 923 (24 settembre). L’operazione è stata documentata dalle HazCam del rover. Queste camere, quattro anteriori e due posteriori, sono impiegate dal sistema di guida autonoma per individuare gli ostacoli attorno al rover. Ma come possiamo osservare in queste cronache risultano un valido aiuto anche per osservare Perseverance al lavoro. I seguenti video condensano 25 minuti di lavoro da parte del rover.

La ripresa maggiormente zoomata permette di osservare, sul finale, il momento in cui il trapano aziona il meccanismo eccentrico della fiala ospitata all’interno della punta. Questo viene fatto per spezzare il cilindro di roccia, operazione che avviene per mezzo del centraggio non perfetto tra punta e fiala che risulta evidente dall’immagine seguente.

Sol 923, ripresa frontale della punta del trapano, Left MastCam-Z. NASA/JPL-Caltech/MSSS/Piras

La fiala, la 22esima in totale, è stata sigillata nella stessa serata, appena sette ore dopo il prelievo. La lunghezza del cilindretto di roccia è di 6.1 cm, misura stimata grazie alla serie di foto eseguite dalla CacheCam e alla sua profondità di campo molto stretta. 

 

Il fuoco della camera è fisso e la serie di foto viene scattata variando l’altezza del braccio (il Sample Handling Arm) che manipola la fiala. Il confronto tra le foto e la posizione della fiala è ciò che permette di capire il livello di riempimento della stessa e in ultima analisi lunghezza e volume del campione.

Come comunicato dalla NASA nei suoi canali informativi, questo carotaggio è stato battezzato Pelican Point e la roccia di provenienza è la Hans Amundsen Memorial Workspace. Ogni particolare geologico e ogni roccia su cui Perseverance posa il suo occhio robotico acquisisce un nome, necessità dovuta alla comodità di riferirsi in modo rapido e univoco a un dettaglio di interesse.

Due Sol dopo il prelievo…

…il rover ha percorso una decina di metri verso ovest, con un’escursione che i tecnici chiamano bump. Questo breve tratto è visibile nella mappa a fianco al marker rosso, che indica la posizione dove è stata eseguita la raccolta del materiale descritta poco sopra.

Posizione di Perseverance e Ingenuity aggiornata al 12 ottobre (Sol 940)

Lo scopo era eseguire osservazioni più ravvicinate su delle strutture curvilinee presenti nelle rocce sedimentarie, ve le presento nelle immagini acquisite dalle Right NavCam e Right MastCam-Z.

NavCam, Sol 925. NASA/JPL-Caltech/Piras
NavCam, Sol 925. NASA/JPL-Caltech/Piras
MastCam-Z, Sol 925. NASA/JPL-Caltech/MSSS/Piras

Queste osservazioni hanno richiesto un singolo giorno e all’indomani Perseverance ha iniziato uno spostamento di circa un km verso nord diretto nella località Jurabi Point.

Visuale d’insieme delle posizioni correnti di rover ed elicottero

I geologi definiscono aree come Jurabi Point una tripla giunzione, ovvero il punto dove tre diverse unità geologiche vengono in contatto. Esse sono l’unità carbonatica marginale a sud ovest, l’unità costellata di grandi rocce a est (esplorata gli scorsi mesi) e l’unità costituita dal cono alluvionale a nord ricco di depositi sedimentari.

L’esplorazione del punto di contatto tra queste tre unità permetterà di analizzarne le interazioni e provare a stabilire una cronologia nella loro formazione e il loro sviluppo.

Un ulteriore zoom out sul cratere Jezero ci aiuta  inserire queste regioni nel giusto contesto scientifico e geologico.

A Jurabi Point ci sarà inoltre la possibilità di provare un nuovo prelievo sulle rocce dell’unità a est, in quanto il precedente tentativo sulla roccia Dragon’s Egg era fallito (descritto in https://www.coelum.com/news/news-da-marte-20).

Dal giorno della breve deviazione adiacente al luogo del prelievo Perseverance ha sinora percorso circa 660 metri verso nord. Lo spostamento è stato intervallato da varie riprese fotografiche, come questa eseguita nel Sol 932 (4 ottobre).

Sol 932, panoramica al suolo della MastCam di sinistra. NASA/JPL-Caltech/MSSS/Piras

La scienza di contatto è ripresa poi nel Sol 935 (5 ottobre) con un’abrasione superficiale di una lastra. L’operazione è durata 15 minuti e ne abbiamo documentazione video ancora una volta grazie alle HazCam frontali.

 

Foto dell’abrasione, mosaico di quattro immagini della Left NavCam. NASA/JPL-Caltech/Piras

L’ultimissimo aggiornamento sulla posizione del rover lo vede localizzato ancora nel punto di quest’ultima operazione, impegnato nell’analisi della roccia esposta. Nei prossimi giorni e le prossime settimane vedremo se Perseverance sarà comandato per proseguire lo spostamento verso nord o se prolungherà la permanenza nel luogo corrente per prelevare magari un nuovo campione.

Gli ultimi voli di Ingenuity

Nella precedente news (https://www.coelum.com/news/news-da-marte-21) avevo anticipato la possibilità di osservare il volo numero 59 dal punto di vista di Perseverance che, distante circa 300 metri, aveva catturato l’intera attività.

Nei giorni scorsi la NASA ha rilasciato i fotogrammi in alta risoluzione e, a impreziosire il tutto, ci sono anche i frame della camera di navigazione dell’elicottero. Metà di questi ultimi sono stati ricevuti appena ieri 11 ottobre, costringendo il sottoscritto a revisionare il video che aveva appena confezionato e che vi presento qui in versione completa.

Vi ricordo che con questo volo del 16 settembre Ingenuity testava la possibilità di sollevarsi sino a 20 metri di altezza dal suolo, stabilendo così il nuovo record di quota.

Il 25 settembre l’elicottero marziano ricominciava le attività esplorative spostandosi verso nord ovest per 340 metri con un volo che dura 132.8 secondi. È la 60esima attività aerea per Ingenuity il quale raggiunge gli 8 m/s di velocità: è un nuovo record che supera i 6.5 m/s che aveva stabilito il 2 aprile di quest’anno (Sol 752). L’intero volo è ricostruito nei frame di navigazione e alcune immagini a colori, ve lo mostro qui sotto.

Percorso del volo 60

L’ultima attività da aggiungere alle cronache è stata svolta il 5 ottobre, Sol 933. Non ci sono stati spostamenti orizzontali ma Ingenuity ha ritoccato ulteriormente il suo record di altezza arrivando a 24 metri dal suolo durante un test di 129.5 secondi. 

Anche per questo volo, il 61esimo, la NASA ha rilasciato tutti i fotogrammi permettendoci di apprezzarlo nella sua interezza.

L’abbondanza di immagini che Perseverance ha scaricato da Ingenuity in questi ultimissimi giorni è probabilmente legata al fatto che esso si è di nuovo avvicinato all’elicottero, rendendo le comunicazioni radio tra i due più stabili. Inoltre, a giudicare dalla modesta quantità di materiale fotografico prodotto, è possibile che la programmazione delle attività del rover non sia pienissima, lasciando quindi spazio ai tecnici di aprire delle finestre di comunicazione con Ingenuity.

Al momento della chiusura dell’articolo è stato annunciato il volo 62 che potrebbe svolgersi (o essersi svolto) oggi 12 ottobre. I suoi scopi sono la fotografia di alcune aree di interesse per mezzo di uno spostamento verso nord est e ritorno alla posizione di partenza. L’apparato percorrerà 268 metri che espanderanno il profilo di volo con cui il velivolo potrà operare in sicurezza (flight envelope expansion, in termini tecnici). Infatti Ingenuity toccherà addirittura i 10 m/s di velocità a una quota di 18 metri. Ho davvero esaurito i superlativi per aggettivare il lavoro di questo straordinario elicottero…

Il futuro di Mars Sample Return non è roseo

Qualche mese fa avevo descritto in questa rubrica (https://www.coelum.com/news/news-da-marte-18) i dubbi su numerosi punti deboli riguardanti la missione a guida NASA che, all’inizio del prossimi decennio, dovrebbe portare sulla Terra i campioni che Perseverance sta attualmente raccogliendo.
Il 21 settembre è stato pubblicato un report indipendente di analisi dell’intera missione che si è focalizzato sugli aspetti più critici e che, se non revisionati, potrebbero portare al fallimento delle operazioni e allo spreco di un’enorme quantità di denaro.
Quanto denaro? L’ultima stima è tra 8.4 e 10.9 miliardi di dollari, che lo renderebbero il programma scientifico planetario robotico più costoso dai tempi dei lander Viking.

Per massimizzare le possibilità di successo della missione il rapporto ha raccomandato significative modifiche alla struttura di gestione del programma e ha determinato che il programma nelle sue varie fasi non sarà pronto prima dell’inizio degli anni ‘30.

Nonostante le preoccupazioni relative ai costi, ai tempi e alla gestione, l’Independent Review Board sostiene la rilevanza immensa dei campioni già raccolti e di quelli da raccogliere, e invita fortemente la NASA di riorganizzare il programma per rispettare la priorità principale del Planetary Science Decadal Survey che da tre decenni spinge sulla necessità di portare dei campioni da Marte sulla Terra.
La NASA ha rinviato la conferma del design del veicolo spaziale a dopo la pubblicazione di una risposta ufficiale all’inizio del 2024, rimandando così il Key Decision Point-C che era atteso per l’inizio dell’autunno.

L’obiettivo della MSR è restituire campioni scientificamente significativi raccolti nella regione del cratere Jezero dal rover Perseverance per ulteriori studi in laboratori all’avanguardia sulla Terra. Ma, come sottolinea l’IRB, definire questa impresa come una missione singola è scorretto; il programma MSR comprende tre distinti componenti di altissima complessità oltre al rover Perseverance che è già al lavoro:

  • Sample Retrieval Lander (SRL) – il più grande oggetto mai atterrato su Marte, responsabile della raccolta dei campioni dal rover Perseverance.
  • Mars Ascent Vehicle (MAV) – il primo razzo a decollare da un altro pianeta, responsabile del trasporto del contenitore Orbiting Sample (OS) in orbita.
  • Earth Return Orbiter (ERO) – costruito dall’Agenzia Spaziale Europea, con il Capture, Containment and Return System (CCRS) fornito dalla NASA, responsabile del tracciamento, del rendezvous e del ritorno autonomo dell’OS sulla Terra.

La relazione entra anche in alcuni dettagli scientifici, evidenziando il valore superiore delle fiale che Perseverance sta raccogliendo e raccoglierà rispetto alle dieci che ha già rilasciato nel Sample Depot a inizio anno. Indicativamente, la qualità dei campioni (dal punto di vista della varietà e importanza dei materiali) cresce man mano che ci si allontana dal fondo del cratere Jezero, rendendo cruciale il fatto che il rover sia operativo e in grado di raggiungere il lander per “consegnare” le più recenti fiale. Diversamente, i campioni da prelevare nel deposito a Three Forks non offriranno da soli una panoramica completa della diversità geologica osservata dal rover, né sono costituiti da materiali che hanno le potenzialità di aver conservato le tracce di vita microbica.

Slide estratta dal report

Il report prodotto dall’Independent Review Board è visionabile nella sua interezza al seguente link https://www.nasa.gov/wp-content/uploads/2023/09/msr-irb-report-final-copy-v3.pdf

Anche per questo aggiornamento è tutto, alla prossima.
E se sarete a Padova al CICAP Fest, ci vediamo domenica!